trio
Il Vampiro
di renko
25.08.2019 |
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"Poi ogni estate, quando viene in vacanza, non manca occasione per stare insieme qualche volta..."
Nel 1984 non c'era il cellulare, Facebook, Twitter, Whatsapp, Telegram e tutti gli altri "social" che oggi vanno per la maggiore. Nelle case entravano timidamente i primi Commodore 64 e VIC 20, che venivano usati per far girare primitivi antenati degli attuali videogiochi. Ricordo con nostalgia quei tempi, segno che gli anni trascorsi da allora sono tanti, devo però ammettere che la tecnologia dei nostri giorni avrebbe risolto facilmente tanti problemi se ci fosse stata anche allora.
Per esempio il problema di contattare qualcuno era abbastanza complicato, oggi sarebbe risolto con un banale messaggio inviato allo smart-phone. Allora, escludendo il telefono di casa, pesante quanto un macigno e con la sua bella ruota numerata, l'unico modo era presentarsi a casa della persona da incontrare o beccarla per caso nei luoghi d'incontro comuni, in Veneto il bar!
Fatta questa premessa inizio il mio racconto dal bar nella piazza del mio paesino nell'alto Veneto, da dove speravo di vedere passara la ragazza di cui mi ero invaghito. Me ne stavo lì a leccarmi le ferite descritte nell'ultimo racconto "Scommettiamo che...", triste e solitario come la sdraio nel giardino dei nonni di Silvie. L'ho vista lì abbandonata e desolata almeno una ventina di volte negli ultimi due giorni, ogni volta che sono passato davanti alla casa nella speranza di vedere la bella turista francese, ma troppo timido e assalito da sensi di colpa per avere il coraggio di suonare alla porta ed affrontare il mio destino.
Le avevo dato appuntamento proprio qui al bar, ma poi mi sono lasciato trascinare dalla passione per la bella Mara combinando un bel casino quando Silvie ci ha visti insieme. Da allora la voglia di rivedere Silvie mi tormenta ogni minuto del giorno, devo essermi preso proprio una bella cotta. E non so come fare perché, ormai è evidente, lei mi evita e non posso darle torto.
Nel bar mi fanno compagnia i soliti quattro vecchietti che giocano a carte da quando Jole ha aperto la serranda stamattina alle sei, credo abbiano dormito qui, il merlo indiano Merlot che risponde puntuale alle bestemmie che provengono dal tavolo dei giocatori, il Vampiro un tipo stralunato che chiamano così perché è solito succhiare la benzina dai serbatoi delle auto quando rimane a secco con la sua, e le due comari del paese soprannominate Le Gazzettine perchè sanno tutto di tutti e non mancano di spettegolare su chiunque. Bella compagnia, no?
Meno male che a migliorarla compare Mara, in un altro momento i miei sensi si sarebbero drizzati, e non solo quelli. Ma oggi sono proprio a terra, immerso nelle mie pene d'amore per la francesina di cui sopra. Dal juke-box le corde pizzicate da Mark Knopfler compongono la più bella canzone d'amore mai scritta, e la cosa non fa che peggiorare la mia situazione.
Vabbè va, faccio uno sforzo e vi descrivo Mara lo stesso. Capelli castano chiaro tagliati molto corti, fisico asciutto e tonico, due tettine a punta credo disegnate da Milo Manara, occhi verdi da gattina che non danno scampo al malcapitato che ci caschi dentro. E' ferma sulla porta del bar, appoggiata allo stipite con la mani affondate nelle tasche degli shorts che indossa e che risaltano le belle gambe abbronzate e muscolose, una canotta di cotone indossata senza niente sotto, come al solito, insomma una bellezza!
Se ne sta lì e mi fissa, indecisa sul da farsi vista la presenza delle Gazzettine. Poi decide di infischiarsene e, con un'alzata di spalle, mi raggiunge al tavolino sedendosi al mio fianco.
"Ahi, ahi, ahi, Renko... che faccia da funerale che hai oggi! Che ti succede? Posso fare qualcosa" Lo aggiunge sbattendo quelle ciglia da cerbiatta che, unito allo sfanalamento dei suoi due smeraldi, farebbe resuscitare un morto, ma si vede che io oggi sono ancora più malmesso di lui...
"Nnno, no... tutto a posto." Rispondo fiacco, risultando meno convincente di un politico che giuri la sua innocenza davanti al giudice!
"Cherchez la femme?" Ecco, lo sapevo! Ma come fanno a leggermi come se fossi un libro per bambini da 0 a 2 anni? Perché hanno questo potere smisurato?
"Beh, forse... forse ho combinato un casino e la colpa è anche un po' tua." Confesso, vista l'impossibilità di mentire spudoratamente.
"Scommetto di sapere già tutto!" Risponde ridacchiando la mogliettina traditrice.
Eh no! Basta scommesse perse in partenza!
"Silvie è mia cugina, di secondo grado, veramente." Mi sussurra Mara, lasciandomi sbalordito dalla notizia. Vedo in fondo al bar le due Gazzettine allungare il collo nella nostra direzione nel tentativo di captare quello che ci diciamo.
"E' venuta da me ieri e mi ha raccontato di averci visto insieme a Ferragosto. Mi ha detto anche che le avevi dato appuntamento e che ti ha aspettato per tutto il pomeriggio per poi vederti arrivare in auto con me. Le ho spiegato tutta la storia."
"Le hai detto di noi?" Mi lascio scappare con un tono di voce che accontenta senz'altro le due comari, che infatti si danno di gomito felici.
"Sì, certo! Vedi, io e Silvie, siamo molto amiche, oltre che parenti... molto, molto..."
Credo di avere l'espressione dei bambini nel film quando vedono E.T. per la prima volta. Guardo Mara senza sapere come chiederglielo... e lei annuisce mordendosi il labbro.
"Sì, l'abbiamo fatto la prima volta che lei aveva 16 anni e io 22, dormivamo a casa dei suoi nonni, stesso letto... Mi ricordo che avevamo cenato con tutti i parenti e che poi sono rimasta a farle compagnia, è successo ed è stato molto bello. Poi ogni estate, quando viene in vacanza, non manca occasione per stare insieme qualche volta."
Questa donna è una sorpresa continua! Questa proprio non me l'aspettavo...
Sbatabammmmm!!!
Sobbalziamo tutti sulle sedie, tutti meno una delle due Gazzettine che invece dalla sedia è caduta a terra! Si era sporta troppo verso di noi per sentire quello che stava dicendo Mara ed è finita lunga distesa per terra!
Appena è chiaro che non si è fatta male volano bestemmie dal tavolo dei giocatori di carte, alle quali risponde puntuale Merlot dalla sua gabbia, il Vampiro manda tutti a quel paese e se ne va smadonnando, Jole corre a rialzare la vecchia e io e Mara sbottiamo in una risata che provoca l'immediato abbandono del bar da parte delle due comari. Una zoppica e l'altra la sorregge, sembrano il gatto e la Volpe di Pinocchio!
Ci voleva questo intermezzo comico per risollevarmi un po' il morale. Ridiamo entrambi di gusto nonostante siamo consapevoli che le chiacchiere in paese su noi due saranno in prima pagina nei prossimi giorni.
Siamo rimasti solo noi, Jole e Merlot. Mara mi si avvicina e mi bacia languida sulla bocca, tanto la Jole è una che da sempre si fa i cazzi suoi e nutriamo fiducia sulla discrezione di Merlot!
"Silvie mi ha detto che tu le piaci molto, sei un po' imbranato ma divertente!"
"Ma... a lei piacciono... insomma... è....." Balbetto ebete non riuscendo ancora a mettere insieme una domanda sensata.
"A lei piacciono gli uomini. E' successo solo con me e con una sua compagna di scuola in Francia, ma è più un'amicizia intima, un'attrazione eccitante, un gioco trasgressivo, in realtà non è attratta da tutte le donne."
Di colpo sono ringalluzzito, ma subito ripenso al fatto che mi ha visto baciare Mara dopo averle dato una buca clamorosa. Non credo di avere più speranze con lei.
"E' arrabbiata perché l'hai fatta aspettare tutto il pomeriggio dopo averle dato appuntamento qui. Non le importa di te e me, anzi!"
Ancora con la lettura del pensiero! Bastaaaaaa! Cosa ho che non va?
Un momento. Che vuol dire "anzi"?
"Come anzi?" Chiedo stupito a Mara.
"Niente, dicevo così per dire." Svia il discorso lasciandomi con mille domande che mi frullano in testa.
"Renko, tu mi piaci e sei diventato importante per me, mi piace stare con te e mi piace quando scopiamo insieme." Pianta quegli occhioni verdi nei miei non lasciandomi scampo, sono meravigliosi e non riesco a distogliere lo sguardo da lei. Mi parla seriamente, forse per la prima volta da quando ci siamo incontrati nell'ufficio postale. Per un istante ho l'impressione che mi stia per dire qualcosa di molto importante.
Poi improvvisamente scrolla la testa, forse ha cambiato idea, forse si è accorta che non crede veramente a quello che stava per dirmi, e poi cosa stava per dirmi, chi lo sa? I dubbi aumentano nella mia zucca, ronzano come elettroni attorno ai due neuroni che mi ritrovo (come tutti gli uomini).
"Si alza, mi schiocca un altro bacio e si gira verso l'uscita del bar.
"Domani pomeriggio alle due, se non hai da fare, ti aspetto a casa mia. Paolo è via fino a dopodomani, corso di aggiornamento a Venezia... almeno questa è la balla che mi ha raccontato questa volta."
Ride amaro mentre se ne va offrendomi lo splendido spettacolo del suo fondoschiena che ondeggia in cima a due gambe perfette! Come sculetta questa porcellina...
Pago il conto a Jole che, con il resto mi da anche un consiglio scuotendo la testa: "Renko, Renko, Renko..." E' tutto, ed è anche troppo! Ma che ci posso fare? Ragazzi, la figa mi piace troppo, e quella di Mara è in cima alla classifica, almeno in zona Champions, anzi Coppa dei Campioni, visto l'anno che corre.
Avrei da fare, eccome! Ma c'è qualcuno di voi che rinuncerebbe all'appuntamento con Mara? Dai, siate sinceri!
Così alle due mi presento a casa di Paolo il dottore e suono il campanello. Se esce lui gli dico che ho mi fa male il ginocchio e, al massimo, mi becco una visita. Invece compare Mara, è bellissima! Ormai siete stufi delle descrizioni di questa meravigliosa creatura che vi propino ad ogni racconto. Lo so, ma a me piace e allora beccatevi anche questa!
La maialina si presenta in accappatoio rosso, tiene i baveri con le mani premute sul collo, poi allunga una mano e mi tira dentro casa, e non è l'unica cosa che "tira" in questo momento... Naturalmente sotto è completamente nuda e fresca di doccia. Seguo la scia del suo profumo dentro l'appartamento, senza mai staccare lo sguardo dal suo culo che si intuisce sotto lo strato di morbida spugna. Arrivati in salotto mi spinge su una poltrona, dove sprofondo goffamente, chinandosi subito a baciarmi sulla bocca. L'accappatoio si apre svelando i suoi seni impertinenti, non hanno segni di abbronzatura, prende il sole in topless evidentemente. Sono affascinato dalle sue tette, forse perché sono la prima cosa che ho ammirato in coda all'ufficio postale...
Scommetto che chi ha letto gli altri racconti con Mara protagonista si è fatto una sua immagine mentale di come è fatta. So che non bisogna cambiare questa illusione, che ognuno è affezionato al personaggio che si è costruito mentalmente e che cambiarglielo è una cattiveria. Ma non me ne frega niente! Mara assomiglia moltissimo a una attrice che ha avuto ben poco successo, si chiama Tahnee Welch, sì è la figlia di Raquel, chissà quante visualizzazioni in rete adesso...
Ecco, visualizzate un'immagine di lei da giovane, con gli occhi verdi e un accappatoio rosso... un semaforo davanti al quale non potete non fermarvi e fissarlo!
Dopo un accurato giro di perlustrazione della sua lingua sulla mia si stacca, lascia aperto l'accappatoio e si dirige verso il frigo.
"Un drink ghiacciato?" Mi propone sbirciandomi sopra la spalla sinistra.
"Sì grazie, così abbassiamo un po' la temperatura che sono a rischio fusione nucleare!"
Mi versa qualcosa di colorato e qualche cubetto di ghiaccio in un bicchiere che ha appena sfilato dal freezer, così dovrebbe andare bene...
Me lo porge sedendosi sulle mie gambe dandomi le spalle, mi si struscia addosso provocando un'immediata reazione nei miei paesi bassi. Sorseggio la bibita e poso il bicchiere sul tavolino basso di fianco alla poltrona. Le stringo le mani sul trapezio, il muscolo del collo non l'attrezzo da circo, massaggiandola delicatamente. Si abbandona con un mugolio di piacere e la testa reclinata sulle spalle. E' una gattina che fa le fusa e io sono un amante degli animali...
Scendo con le dita lungo la schiena inarcata della bella porcellina fino ai fianchi, poi risalgo ma spostando le mani sul pancino piatto, su, su verso le mie tettine preferite che stringo nelle mani, trovo i capezzoli già durissimi e non manco certo di pizzicarli delicatamente. Le accarezzo il collo, salgo fino a quando sento la sua lingua bagnarmi i polpastrelli ed infilarsi curiosa tra le mie dita.
Improvvisamente si scuote staccandosi da me, si rialza con uno scatto impaziente, lascia definitivamente cadere l'accappatoio a terra ad accarezzarle le caviglie e mi porge la mano proponendo: "Vieni, andiamo in camera..."
Ragazzi, che vi devo dire? Un cornetto a Paolo il dottore sul suo letto matrimoniale glielo faccio proprio volentieri! Qualcuno di voi ci rinuncerebbe? Non che mi stia antipatico, ma Mara si merita sicuramente una rivincita...
Mi trascina verso la camera, completamente nuda davanti a me sembra una dea, una Venere del Botticelli appena uscita dalla "capasanta" come quella agli Uffizi, apre la porta e...
SORPRESA!!!
Sul letto c'è Silvie, coperta dal lenzuolo, che ci aspetta!!!
Resto letteralmente paralizzato! Sembro un orso impagliato in un salotto di un qualche cacciatore di trofei. Anche la bocca è rimasta aperta in un'espressione stupita e stupida! No, non riesco a muovere un muscolo, tutto bloccato! Non riesco nemmeno a spiccicare una sillaba, sono in tilt, manca solo la sirena e la voce metallica che annuncia: "Game Over, Game Over, Game Over".
Mara prosegue e raggiunge la cuginetta sul letto. Mi guardano entrambe divertite, ridacchiano del risultato che hanno ottenuto su di me, forse non ancora del tutto soddisfatte decidono di darmi il colpo di grazia.
Si avvicinano l'una all'altra, Mara mette una mano sulla nuca di Silvie e la attira a sè baciandola sulla bocca. Vedo Silvie ricambiare il bacio portando le mani sul viso di Mara in una carezza dolce. Poi le carezze diventano più decise, il bacio più passionale, le mani cercano altra pelle calda da esplorare.
Il lenzuolo scende lungo il corpo di Silvie scoprendone la nudità adolescenziale. Ha un corpo perfetto, giovane e sodo, le gambe smisuratamente lunghe, il seno più abondante di quello di Mara sfida la legge di gravità svettando verso l'alto, il culo è perfettamente rotondo e il solco tra le chiappe è uno stretto canyon da percorrere instancailmente con la lingua.
Sono due meravigliose creature che si cercano, che si vogliono, che si amano, due attrici in un gioco erotico che non avrei mai immaginato di vedere realizzarsi davanti ai miei occhi. Sono ancora immobilizzato quando le due cuginette interrompono per un istante i loro scambi di effusioni per osservarmi, per accertarsi che io non mi perda un fotogramma dello spettacolo che hanno deciso di offrirmi. Poi riprendono a toccarsi, a far scorrere le loro mani lungo tutto il corpo, ad assaporare l'una il gusto dell'altra.
Nel mio stato di trance vedo dita torturare capezzoli appuntiti, mani intrufolarsi tra le cosce cercando tesori nascosti da conquistare, lingue violare stretti pertugi provocando brividi di piacere, bocche dissetarsi a fonti unide e pulsanti.
Nulla potrà mai risvegliarmi dallo stato di incoscienza in cui sono precipitato! A parte quattro occhi famelici e due indici che si piegano ad uncino per poi subito ri-distendersi chiamandomi a loro...
Cerco di liberarmi dai vestiti nel più breve tempo possibile con il risultato di inciampare nei jeans arrotolati e di soffocare nella maglietta sfilata troppo velocemente. Strappo una risatina alle due dee e Silvie mi canzona: "Mi avevi detto che di solito non sei un pasticcione..."
Ma sì, prendimi per il culo! Fai tutto quello che vuoi di me, tanto io ho raggiunto la mia Shangi-La proprio a casa di Paolo il dottore, proprio oggi pomeriggio, proprio nel suo letto, su cui zompo finalmente libero dai vestiti!
Sono disteso sulla schiena, davanti a me Mara e Silvie nude, bellissime e molto eccitate continuano a baciarsi languidamente. Poi decidono che è ora di riservare qualche attenzione al mio amichetto che le guarda impettito... molto impettito... molto molto impettito. Mi fa quasi male per quanto si è ingrossato, la cappella è violacea e la pelle completamente tesa, per fortuna che le due infermiere si fiondano su di lui alleviando la pena a colpi di lingua. Insieme me lo leccano sguaiatamente, fanno scorrere le lingue lungo tutta l'asta, poi Mara se lo infila in bocca iniziando una delle sue meravigliose pompe, Silvie si dedica ai miei coglioni, ne risucchia uno in bocca lasciandomi senza fiato.
Mai avrei immaginato di vivere un'esperienza simile. Due splendide ragazze che mi spompinano sincronizzate. La scena è assolutamente eccitante e sconvolgente. Trattengo le due testoline con le mani, forse per paura che interrompano quello che stanno facendo. Ho paura di risvegliarmi improvvisamente da questo sogno, ma non sto dormendo, la conferma è il pizzicotto che Silvie dedica al mio capezzolo sinistro. Mi fa male... no mi piace... no mi fa proprio male.... no mi piace un sacco!
Alla fine decidono che la mia zona inguinale è troppo affollata e Mara lascia campo libero alla bocca di Silvie. Risale verso di me finché ho la sua patatina a portata di lingua. Me la strofina sul viso impaziente, godendosi ogni lappata che le concedo dal bottoncino al buchino posteriore.
E' bagnatissima e saporitissima, mai assaggiato niente di meglio!
Silvie, incuriosita dai mugolii della cugina, decide che vuole provare anche lei il gioco che sta facendo l'altra. Si stacca dal mio uccello e abbraccia stretta Mara standole alle spalle. Ora ho due fichette davanti agli occhi, due succosi frutti con i quali dissetarmi. Scivolo un po' più in basso e alterno leccate prima ad una e poi all'altra meraviglia. Se esiste un'immagine della felicità, eccola! Guardatemi e ricordatemi così quando non ci sarò più!
Appena mi sporgo un po' vedo le mani di Silvie stringere i piccoli seni di Mara. Le due muovono i bacini coordinate in una danza imperdibile. Si baciano languide mentre si godono le mie evoluzioni sotto di loro. Poi con movenze da gattina in calore Mara si divincola dall'abbraccio di Silvie e si siede sul mio attrezzo sempre in tiro impalandosi senza difficoltà. E' lubrificata meglio di un motore di Formula 1! Mi cavalca a pelle con movimenti sapienti che subito mi avvicinano ad un imminente orgasmo.
Invece è lei a venire quasi subito, rallenta immediatamente il movimento per evitare che io la segua a ruota, ma continua a muoversi sopra di me, e la cosa è bellissima. Intanto io continuo a dedicarmi all'altra fichetta a portata di lingua. Silvie, dopo pochi minuti in cui riservo attenzioni solo alla sua patatina, viene rumorosamente con spasmi che la scuotono tutta. Mi accorgo che aumenta l'umidità del suo sesso, un piccolo squirt è probabilmente schizzato da quella magica fessura.
L'unico a non avere ancora goduto sono io, ma va benissimo così... Però mi libero dal peso delle due cuginette e prendo il comando della situazione. Faccio girare Silvie e la costringo nella posizione a pecorina. Vedere il suo culetto all'altezza del mio bacino mi provoca un'eccitazione incredibile. Le afferro i fianchi e appoggio la cappella gonfia all'entrata del paradiso. Non spingo, resto immobile a godermi il momento magico. E' lei a spingersi con le ginocchia verso di me. La sua fichetta si mangia metà del mio amico calvo in un istante. Prosegue muovendosi avanti e indietro, ad ogni colpo affonda un po' di più, inizio anch'io a spingermi contro di lei, sento il mio scroto satterle contro il culo con un rumore che sarebbe comico se non fosse così eccitante.
Mara è seduta in fondo al letto, con una mano si strizza un capezzolo mentre con l'altra si tortura la patatina che ormai è arrossata per lo struscio. Poi si sdraia mettendosi a portata della lingua di Silvie, la quale non si fa pregare ed inizia a leccarla infilando due dita nella fessura della cugina.
Ansimano entrambe, sempre più forte, poi improvvisamente vengono insieme senza trattenere rumorosi gemiti di piacere. E' troppo per me! Faccio appena a tempo a sfilarmi dalla francesina che schizzo come un idrante tutta la riserva speciale di sperma che ho conservato finora nelle palle! Schizzo sulla schiena di Silvie, sui suoi capelli, arrivo fino al pancino di Mara che è rimasta sdraiata davanti a Silvie. L'ultimo getto decreta anche la mia morte! Sono spompato, distrutto, sfinito, ma felice come pochi uomini sulla terra!
Mi butto in mezzo alle due porcelle cercando effusioni che rilassino i sensi sicuramente provati dall'esperienza appena vissuta. Ci accarezziamo, ci baciamo, chiudo gli occhi e sogno quel che è appena successo.
Mara si alza e scappa con passettini veloci fuori dalla camera. Rimango solo con Silvie e le scosto i capelli dal viso baciandola ancora sulla bocca. Mi guarda, soddisfatta e appagata, mi sembra felice quasi quanto lo sono io. Mara rientra con un drink come quello che mi ha offerto prima. Ci guarda maliziosa... cosà le passerà in quella mente perversa?
La vedo infilarsi un cubetto di ghiaccio in bocca, poi avvicinarsi a Silvie e baciarla passandole il cubetto, infine se ne infila un altro in bocca. Le due si scambiano uno sguardo complice, una risatina precede un pompino on the rocks a due bocche che mi riporta sull'attenti in un istante.
Credevo di essere k.o. ma queste due sono diaboliche insieme. Si dedicano al mio pisello con una passione commovente. Lo fanno sparire nelle bocche gelate, lo leccano, succhiano la cappella, me lo massaggiano alternando tocchi delicati a strette decise.
Ho ancora voglia di loro, lo capiscono immediatamente, interrompono l'esame orale e si sistemano una di fianco all'altra offrendomi la vista dei loro culetti perfetti. Rimango in contemplazione di queste due meraviglie della natura, due mappamondi rotondi e pieni di luoghi incantati da esplorare. Come Galileo con i pianeti, fatico a staccare lo sguardo da tanta bellezza, ma poi mi dico: "E' uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare...!"
E inizio a castigare le due maialine alternando le mie attenzioni ora a una e ora all'altra. Le sbatto con forza, mi hanno provocato? E ora ne pagano le conseguenze. Anche se non sembrano scontente del castigo...
Questa volta duro molto più di prima, tanto da far venire almeno un paio di volte ciascuna le due troiette. Quando proprio non ce la faccio più esco dalla fichetta di Mara e, tenendolo stretto in mano, lo porgo alle due bocche che sono magicamente comparse davanti a me. Ne ho per entrambe! Inzacchero bocche, visi, capelli e tutto quello che riesco. Lo spremo fino all'ultima goccia che spalmo sulla lingua di Silvie!
Ora sono più secco del deserto del Gobi!
Ce ne stiamo ancora una mezz'oretta a pigroneggiare sul letto di Paolo il dottore, poi le due spariscono insieme nella doccia... mi sa che hanno ancora qualcosa da "dirsi"...
Non le seguo, sono veramente spremuto, mi rivesto e, dopo aver lanciato loro un bacio e un saluto, esco di casa e salgo in macchina. Metto in moto e ingrano la marcia ma, fatti pochi metri, l'auto si spegne! Giro e rigiro la chiave ma non c'è verso di farla ripartire. Mi assale un dubbio...guardo la lancetta del serbatoio e la vedo più a zero dello zero!
Nooooooo... il vampiro ha colpito me stavolta! Mi ha svuotato il serbatoio fino all'ultima goccia di benzina!
Non riesco ad arrabbiarmi, mi scappa anzi una risata fragorosa.
Non è l'unico ad avermi prosciugato oggi!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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