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trio

Area camper 2


di forcuriosity
27.08.2021    |    8.926    |    15 9.9
"E si versa un bicchierino di grappa..."
La giornata seguente trascorre tranquilla, nessun nuovo incontro. Anzi, a causa del maltempo,l’area di sosta è rimasta quasi deserta. Pregusto già per domani l’arrivo di Carlo e di una coppia nostra amica. Ci siamo conosciuti alla laguna del Mort (vedi miei racconti precedenti) due estati fa e poi ci siamo rivisti in un altro paio di occasioni.
Li chiamerò Marco e Giovanna. Lui è un uomo normalissimo, ma di una simpatia unica, lei invece è proprio una bella donna. Carlo sostiene che sia troppo magra, ma secondo me ha un fisico perfetto nonostante siano entrambi sulla cinquantina come noi.
Siamo sempre stati bene in loro compagnia e anche sessualmente si è creato fin da subito un ottimo feeling, sono proprio contenta che abbiano deciso di lasciare la costa per trascorrere il week end quassù.
A Sergio ho già raccomandato di riservargli un posticino vicino a noi e credo ne abbia anche intuito il motivo…
Sono scesa in paese a fare un po’ di provviste per i prossimi giorni, il tempo è grigio e mi sa tanto che trascorrerò il pomeriggio a poltrire in camper, ma magari prima mi fermo a chiacchierare un attimo con Sergio.
Eccolo Sergio, al riparo dal vento nella sua guardiola con birra e pc.
Parla con due attempate signore del più e del meno. Loro gli fanno una corte sfacciata e lui si diverte come un matto...ci sa proprio fare con le persone!
Appena le signore si allontanano Sergio riavvia il portatile e l’audio è inconfondibile, stava guardando un porno. Accortosi del mio arrivo blocca tutto, come se la cosa lo imbarazzasse davvero.
“Beccato!” gli urlo divertita.
“Beccato cosa?”
“Era un porno...”
“Sì, cazzeggiavo, meno male che eri tu, sai che figura?”
“A proposito” mi fa lui “I tuoi amici non arrivano domani, sono già qui. Li ho fatti parcheggiare dove mi avevi chiesto tu”.
Faccio un salto di gioia, ringrazio, lo saluto e corro ad abbracciare Marco e Giovanna!
E’ un abbraccio lunghissimo, bacio e abbraccio entrambi senza contenere minimamente il mio entusiasmo. Però il vento è davvero fastidioso, così saliamo sul loro camper e ci perdiamo in chiacchiere per almeno un paio d’ore.
Ora però è tempo di una doccia e poi preparerò qualcosa per la cena, per fortuna il tempo sta migliorando, magari riusciamo anche a cenare all’aperto!
In tempo record riesco a fare tutto, doccia, insalata e ad apparecchiare il tavolo fuori. Manca solo da decidere con cosa condire la pasta, ma è un dettaglio. Direi che è l’ora dell’aperitivo.
“Dai che andiamo a farci un prosecco giù al chiosco, non siate pigri!”
“Prontissimi!” risponde Marco.
E così raggiungiamo Sergio.
“Tre prosecchi” ordino “Anzi no, quattro. Bevi con noi, vero?”
“Certamente” e, non appena liquidata una sua spasimante in odore di ospizio, stappa una bottiglia e si siede al tavolino con noi. Faccio le presentazioni e cominciamo a parlare di montagne, di escursioni in bici, di luoghi che solo pochi eletti conoscono e così facendo pianifichiamo la giornata di domani nell’attesa che Carlo ci raggiunga. Si è fatta ora di cena.
“Ti fermi a mangiare un boccone con noi?” dice Giovanna a Sergio.
Quella maiala gli ha già messo gli occhi addosso.
“Ho ancora del lavoro da sbrigare, non ce la faccio proprio...”
“Ma come, neanche una cosina veloce?” Giovanna fa la civettuola, ma sembra che Sergio non ci abbia fatto caso. Ad averci fatto caso, invece, è Marco che non sembra gradire molto. Forse si era immaginato una seratina a tre…
“Giovanna, perché insisti? Se ha da fare sarà per un’altra volta!”
“Ok” conclude Sergio “Se finisco presto passo per il caffè”.
A tavola tutto sembra perfetto, il cielo si è aperto e l’aria è meno pungente rispetto a prima, però stasera la felpa ci sta tutta. Giovanna, Marco ed io, stiamo già flirtando quando ecco che scorgo Sergio arrivare.
“Preparo i caffè!”
Ritorno con i quattro espressi sul vassoio e una bottiglietta di grappa per la correzione.
Di fronte a me è seduto Sergio, alla mia sinistra Giovanna e a destra Marco.
Marco non si fa attendere a lungo e, senza farsi notare dal nostro ospite, inizia ad accarezzarmi una coscia.
Gli agevolo le cose girandomi leggermente verso di lui. Intanto Giovanna e Sergio continuano a bere e chiacchierare. Marco si fa un po’ più audace e la sua mano mi sta facendo letteralmente fremere dal piacere. Giovanna se n’è accorta, mentre Sergio invece continua a parlare distrattamente…
“Che ne dite di una fetta di dolce?” chiedo ai commensali “Marco, mi daresti una mano tu?”.
Giovanna fa un gesto di approvazione e mi fissa come per ringraziarmi del fatto che li lasci da soli. Non appena sul camper, Marco prende a stringermi da dietro afferrandomi per i seni e strusciandosi con foga sul mio lato B. Da fuori potrebbero averci visto, ma per me non è un problema, lo lascio fare volentieri.
Mi ha già abbassato i pantaloni della tuta e sollevato la maglia lasciandomi praticamente nuda. Finisco di spogliarmi e mi giro verso di lui frugando dentro i suoi calzoni. E’ eccitatissimo!
Mi siedo sulla panca e glielo succhio. Intanto i due fuori continuano a parlare.
“Ma arriva il dolce o no?” esclama Sergio alzandosi e dirigendosi verso il camper.
Marco si ricompone e si allontana da me appena in tempo, ma io rimango seduta e completamente nuda sulla panca, fingendo imbarazzo.
“Scusami Sergio, mi stavo cambiando, ti dispiace aspettare fuori?”
“Scusami tu, non immaginavo” e intanto continua a fissarmi.
“Potresti evitare di guardarmi così? Non hai mai visto una donna nuda?”
“Scusami ancora. Allora ti aspettiamo con il dolce...” e se ne torna a sedere al tavolo.
Marco torna ad avvicinarsi a me porgendomi di nuovo il suo cazzo a portata di bocca. Raccolgo l’invito con entusiasmo, ma non appena riprendo a baciarlo, irrompe Giovanna.
“Ma si può sapere dove cazzo è ‘sto dolce? Sergio tra poco va via, non potete aspettare ancora un po’? Mi sembrate due adolescenti!”
“Sai che c’è? Che ve lo porto adesso il dolce!” dico io alzando la voce.
Prendo la torta ed esco nuda con Giovanna ad un passo da me.
“Eccovi il dolce” mentre Sergio mi squadra basito “E adesso, se non vi dispiace, torno dentro a scopare con tuo marito!”
“Lo sai che non è un problema, io intanto faccio compagnia a Sergio, a dopo!”
Marco intanto si è già spogliato del tutto ed ora è disteso sul letto. Gli salto addosso con foga e, dopo averlo succhiato un altro po’, gli monto sopra e lo cavalco emettendo gemiti sicuramente udibili anche da fuori. Mi piace scopare con lui, ormai mi conosce bene e sa cosa fare per farmi godere. Siamo in preda al piacere e le parole che ci diciamo sono turpiloquio allo stato puro. Ora mi fa cenno di rallentare, mi fa girare a pancia sotto e mi penetra da dietro. Sono talmente eccitata che il mio ano non ha nemmeno bisogno di essere lubrificato, affonda in me con violenza tenendomi per i capelli e dandomi della vacca, della puttana e quant’altro. Io sono un brodo di umori, sento che sto per venire…
“Buonanotte, io vado.”.
E’ la voce di Sergio che ci saluta facendo capolino dalla porta lasciata spalancata.
Porca puttana, anche per me è imbarazzante farmi sorprendere così! Marco invece continua imperterrito ad incularmi impedendomi qualsiasi movimento.
Saluto Sergio senza riuscire ad emettere alcun suono, se non qualche gemito…ma lui è ancora fermo lì a guardarmi dritto negli occhi.
“Lo accompagno un pezzetto, così ne approfitto per sgranchirmi un po’ le gambe!” Ci dice Giovanna da fuori.
Marco nel frattempo continua ad assestare colpi come se volesse aprirmi in due...e ci sta quasi riuscendo mentre Sergio non si muove di un millimetro. Mi passo le dita tra le labbra, accarezzo il cazzo di Marco e poi le lecco di nuovo. Guardo ancora un attimo Sergio negli occhi e poi godo come una pazza, mi accascio sul letto mentre lui se ne va insieme a Giovanna.
Ora Marco si è fermato.
“Non voglio sborrare adesso, preferisco aspettare anche Giovanna, che dici?”
“Dico solo che quella troia di tua moglie si farà sbattere da Sergio”.
“Sicuramente”.
“Speriamo solo che non ci mettano ore...”
E intanto restiamo lì a toccarci, a masturbarci reciprocamente, insomma inganniamo l’attesa mantenendo alta l’eccitazione.
“Che strano quell’uomo!” è la voce di Giovanna e saranno passati sì e no una decina di minuti.
“Sei già qui?” le chiede Marco.
“Sì, sono già qui...devo bere qualcosa”. E si versa un bicchierino di grappa. “E’ andato via, mi ha salutato ed è andato via”.
“Ma tu non hai fatto niente?” Le chiedo incuriosita.
“Gli ho chiesto di entrare nel mio camper”
“E lui?”
“Lui sul momento ha accettato e una volta salito era evidente che non vedesse l’ora...almeno dalla sua erezione sembrava così, ma poi mi ha detto di perdonarlo, che non se la sentiva, che sono una bella donna, ma che forse non era il caso...ma vi rendete conto? E’ la prima volta che mi capita una cosa simile!”.
“Al diavolo Sergio, ho un’idea!” esclamo io “Lo so che non fa caldissimo, ma vi andrebbe di stare un po’ fuori?”
Entrambi annuiscono e ci accomodiamo all’aperto.
Io e Giovanna cominciamo a giocare tra di noi mentre marco passa il cazzo da una bocca all’altra.
Sono certa che adesso è lì al buio da qualche parte, non può essersene andato veramente e, stando attenta non farmi vedere dai due amici, mando un bacio con la mano nella direzione dove dovrebbe essersi nascosto Sergio. Poi riprendo a godere della compagnia di tutti e tre, lui compreso.
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