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la mia prima volta femmina


di trav60
04.01.2014    |    2.068    |    3 9.8
"La sera quando andavo a letto e vedevo mio fratello più grande di me spogliarsi i miei occhi cadevano sempre in mezzo alle sue gambe..."
quando ero giovanissima, ma anche ora, ero un maschietto anche ben dotato,ma con un corpo da fare invidia a molte ragazze vere. mi piacevano le ragazze, ma provavo anche un grande piacere a essere osservato dai maschi. Spesso quando ero sola in casa indossavo abiti di mia madre e mi atteggiavo a femmina. Devo dire che ci provavo grande piacere e cominciavo a sentire il bisogno di un ragazzo. Cominciai anche a penetrarmi con un dito e poi con uno sturalavandino con la ventosa. Però desideravo molto essere abrracciata coccolata e poi "fatta". Non avevo il coraggio ne sapevo come fare. La sera quando andavo a letto e vedevo mio fratello più grande di me spogliarsi i miei occhi cadevano sempre in mezzo alle sue gambe.
Rimanevamo spesso soli il pomeriggio perché i nostri genitori lavoravano entrambi e pensai di approfittarne.
Un pomeriggio, quando mio fratello ancora non era rientrato dall'università, mi vestii da femmina e misi anche le scarpe col tacco di mia madre. Indossavo mutandine,reggiseno, calze velate, collana e orecchini. Ero proprio un bel bocconcino. Aspettavo co anzia e timore l'arrivo di mio fratello su una poltrona con le gambe accavallate. Quando lo sentii entrare in casa feci finta di non accorgemene e rimasi con le gambe accavallate
fingendo di studiare. Quando entrò nella nostra stanza rimase sbalordito e mi chiese cosa stessi facendo.
Gli andai incontro ancheggiando e dicendogli che stavo studiando lo baciai in bocca. Prima resistette poi mi lasciò fare. pomiciamo un po' e si fece fare una sega. Poi mi disse di ricompormi e che gli era piaciuto.
Per qualche giorno non accadde più nulla.Poi fu lui a mettersi vicino a me accarezzandomi. Ci distendemmo sul letto e pomiciammo nuovamente,mma stavolta nudi e mi faceva sentire il suo cazzo eccitato dove volevo che me lo mettesse. Ne lui ne io trovammo il coraggio della penetrazione.Però avemmo un rapporto orale
e mi dette la sua calda crema in bocca.Mi piacque e inghiottii. Così facemmo per quasi un mese.
Venne però la volta buona. Andammo nella nostra casa al mare dove ci lasciavano i nostri genitori e i nostri rapporti diventarono girnalieri e anche più volte al giorno. Una mattina mi svegliai molto prima di lui e mi preparai a dovere,anche col trucco. Gli preparai il caffè e glie lo portai a letto. Quando mi vide rimase a bocca aperta. Bevve il caffè, io mi distesi accanto a lui strusciandomi sul suo cazzo che divenne subito una trave. Lo succhia con passione e lo feci venire nella mia boccca. poi ricominciammo a pomiciare e baciarci.Si eccitò nuovamente e cominciò ad appoggiarmelo sul culetto a mandolino che avevo. Spingevo verso di lui anziosa
di essere posseduta.Lui mi mise a pancia sotto e cominciò a penetrarmi con timore e dolcezza. Io fremevo dal desiderio e anche lui non reggeva più. Spinse dentro e mi cavalcò fino a riempirmi di sperma più volte. mi soprannominò mimì e questo è il nomignolo con cui mi faccio ancora scopare. Fummo amanti per circa 2 anni.Scopavamo tutti i giorni.Da allora non ho più smesso di farmi scopare e fare la troia.
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