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trans

Violentata


di Ilenyatrav
27.02.2023    |    1.625    |    9 9.1
"Seguii il navigatore fino a raggiungere il posto, appena arrivata a circa 500 metri comunicai il mio arrivo, lui doveva ancora arrivare così decisi di..."
Il tempo corre veloce e sono già trascorsi cinque mesi dalla mia prima esperienza nella quale ho perso la verginità per opera di Gianni. La voglia era nuovamente tanta e ancora in maniera più irrompente aveva preso possesso di me,
con Gianni continuavamo a tenerci in contatto giornalmente ricordando i focosi momenti passati insieme, rivedevamo le foto ed i video fatti e le nostre menti fantasticavano sulle mille fantasie che con tanta voglia volevamo quanto prima potere mettere in pratica.
Purtroppo però il momento non mi permetteva di poter affrontare un nuovo incontro, quindi
dovetti trascorrere cinque mesi di dura repressione, ma la cosa più stressante fu soprattutto dover tenere Ilenya imprigionata, ancora più vogliosa e desiderosa dopo l'iniziazione. Finalmente si aprì un piccolo spiraglio di possibilità ad incontrare nuovamente lui, parlo di Gianni, l'uomo che aveva preso la mia verginità e l'unico maschio fino a quel momento che mi aveva posseduta è reso femmina proprio come avevo sempre desiderato.
Così un bel giorno fu lui, come sempre a propormi la possibilità di incontrarci in una casetta di sua disponibilità, una casa vacanze che data la stagione invernale era praticamente vuota.
I vari discorsi fatti su ciò che avremmo potuto fare, unità alla voglia sempre più forte, mi spingeva ad andare da lui per un secondo incontro.
L'occasione venne a presentarsi quando potendo liberarmi dal lavoro, ne approfittai prendendo un giorno di ferie da utilizzare per vedermi con lui e liberare finalmente così ciò che oramai era al limite dentro di me.
La voglia era tanta, potermi mettere e Femme e liberare finalmente Ilenya e tornare ad essere nuovamente pronta a soddisfare le voglie del maschio, così per come è nella mia indole di femminuccia sottomessa.
Organizzammo nuovamente il tutto nei minimi dettagli come già fatto la prima volta, iniziai a preparare tutto ciò che mi serviva per poter essere la troietta che lui desiderava possedere, ricordo che portai quasi tre cambi per l'occasione e due paia di scarpe gli stivali alti, che avrei calzato per iniziare e i sandali tacco 12 per il secondo round.
L'ansia saliva sempre più così come pure l'eccitazione e la voglia di essere presa nuovamente, trascorsi la notte in un totale stato di dormiveglia come se quello che stavo per tornare a fare fosse la prima volta.
In effetti questa volta ero io ad andare da lui nel suo posto ed anche se avevamo già pianificato il tutto sul come fare per fare in modo che lui non mi vedesse da maschietta, il timore c'era e come.
Il piano prevedeva che io lo raggiungessi nella casetta avvisandolo appena sarei stata in zona, in modo tale che lui potesse aprire il cancello per farmi entrare in quella che sarebbe stato il luogo del piacere per lui ed di sfogo e liberazione per me.
La mattina stessa mi mandò assieme al buon giorno dei video del posto e su come raggiungerlo,
intanto la sera prima avevo già sistemato come al solito lo zainetto con tutte le mie cosette, vestiti, trucchi, intimo tutto ciò che serviva insomma per potermi trasformarmi e diventare Ilenya che conoscete.
Nonostante l'appuntamento era per le 12:00, partii lo stesso presto in modo da non creare sospetti in casa.
Iniziai il viaggio, ma appena giunta a metà strada mi accorsi che era piuttosto presto, decisi così di fermarmi e fare un giretto in un centro commerciale in zona nell'intento magari di trovare qualcosa di interessante da comprare, ovviamente cose da femminuccia, in fondo era ciò che nella mia mente quella mattina già appena alzata mi sentivo di essere.
Finito il giro è fatto trascorrere quel po' di tempo a disposizione mi rimisi in viaggio verso la mia meta, ci sentivamo come al solito per messaggi, da lì a poco lui finiva di lavorare e sarebbe andato lì nella casetta dove mi avrebbe posseduta più della prima volta vista la voglia che aveva di me dopo la prima volta.
Seguii il navigatore fino a raggiungere il posto, appena arrivata a circa 500 metri comunicai il mio arrivo, lui doveva ancora arrivare così decisi di accostare in un parcheggio lungo la strada ed aspettare ansiosamente il suo arrivo.
L' ansia era a mille come il mio cuore, ma la voglia di essere ciò che desideravo prevaleva su tutto.
Aspettai con trepidazione il momento in cui mi arriva il messaggio, "tesoro sono nella casetta puoi venire ti apro il cancello entra parcheggia la macchina e sali al primo piano ti lascio il portoncino socchiuso così come concordato, io starò al balcone appena sei in bagno mi avvisi così io esco e potrai prepararti con tranquillità e diventare la puttanella che conosco", le sue parole
generarono come sempre in me una voglia estrema, ero eccitata quasi in calore per ciò che da lì a poco sarebbe successo.
Ripresi strada e come appena detto trovai il cancello aperto entrai, parcheggiai la macchina presi lo zaino e mi diressi verso la casa, entrai e mi chiusi in bagno velocemente, ecco adesso ero lì nuovamente chiusa pronta a diventare l'oggetto di piacere suo la cucciola sottomessa che mi piace essere.
Iniziai come consuetudine con il clistere di pulizia, mi rinfrescati tutta e mi iniziai a vestire, misi il perizoma nero le autoreggenti velate nere con balza in pizzo il corpetto in pelle ed un vestitino in maglia giallo con una cintura a fascia larga in pelle attorno la vita, abbinata ad un coprispalle anch'esso in pelle.
Finito di vestirmi passai prima al trucco molto curato nei dettagli come sempre, fondotinta ombretto colore rosa, matita contorno occhi, iliner, rimmel e per finire rossetto, rimaneva da mettere lo smalto turchese e giallo alle unghie delle mani, visto che i piedi li avevo già smaltati la sera prima, cosa che faccio quando posso perché oltre per farmi accelerare i tempi di preparazione, anche perché mi eccita molto farlo prima ed andare in giro di giorno con le unghie smaltate nascoste sotto le vesti da maschietta.
Finito il trucco misi la parrucca bionda che lui mi aveva lasciato sul letto infilai le mie gambe negli stivali alti a coscia e completai il tutto con orecchini a cerchioni, bracciali con brillanti è anelli. Ilenya era pronta più troia e porca che mai pronta per soddisfare il suo uomo.
Comunicai a Gianni che ero pronta e che quindi poteva raggiungermi in camera.
Passarono pochi minuti ed ecco la porta della camera aprirsi odddioo.. eccoci pensavo tra me e me tra non molto sarò nuovamente sotto di lui a prendere ciò che desidero sempre più, intanto mi trovavo in piedi sui tacchi davanti allo specchio posto sopra il comò a mi rivedermi in tutto il mio essere femmina mentre lui davanti a me a guardarmi con sguardo passionale di ammirazione per la mia sempre più femminilità espressa.
Venne lentamente verso di me mi prese per i fianchi e mi sussurro all'orecchio sei bellissima Ilenya e da tempo che aspetto nuovamente questo momento e finalmente ti rivedo.
Le sue parole come sempre mi crearono eccitazione e gioia tanto da farmi sentire una femminuccia desiderata.
A quel punto mi girai e sculettando mi allontanai da lui verso la parte estrema della stanza, ma lui subito come se avesse paura che potessi fuggire come una preda inseguita dal predatore, mi segui mi prese per i fianchi, mi giro' e mettendomi una mano sulla spalla mi disse "vai giù in ginocchio puttanella sai bene cosa devi fare", le sue parole come sempre furono ipnotiche e mi mandarono completamente in estasi, così eseguii alla lettera mi inginocchiai gli aprii i pantaloni ed abbassai i suoi box liberando il suo cazzo già in tiro dalla voglia per me.
Mi avvicinai con delicatezza fino a quando le mie labbra rosso bordeaux non si posarono sopra la sua cappella e a quel punto non mi resto' altro che aprire la bocca ed eccolo lo sentii entrare caldo tutto in bocca e pian piano prendere possesso di me, iniziai con la lingua con movimenti rotatori sgrillettano il frenulo e ciucciando la cappella,
fino a quando sentii le sue possenti mani prendermi la testa da dietro la nuca e affondarmi verso di lui facendomi ingoiare il suo membro fino in gola quasi a soffocarmi, ed io aggrappata alle sue gambe cercando di liberarmi dalla morsa alla quale ero sottoposta.
La situazione lo eccitava moltissimo, continuò così per un po', capii che se non mi liberavo a poco mi sarebbe venuto in gola e così decisi di alzarmi in piedi, così prima arretrai un po' è di scatto mi misi in piedi sui tacchi e guardandolo negli occhi mi asciugai qualche lacrima che mi era fuoriuscita da quella lunga sessione di soffocamento.
Appena alzata in piedi mi diressi verso lo specchio posizionato sulla parete sopra comò, ebbi giusto il tempo di sistemarmi che dallo specchio vidi lui dietro di me che mi guardava voglioso più che mai sentii le sue mani palpeggiarmi il culetto scendere sulle cosce per poi salire sui fianchi trascinando con se il vestitino e lasciando scoperto il culetto adornato dal perizoma e le coscie fasciate dalle autoreggenti velate nere con balza in pizzo che indossavo.
Lo sentivo avvicinarsi sempre più a me, sentii il suo cazzo poggiarsi sulle mie natiche la voglia mi portava a muovermi e strusciarti su di lui come una gattina in calore.
A questo punto gli dissi di mettere il profilattico perché avevo voglia di essere inculata lì in piedi appoggiata al comò davanti allo specchio per come sempre desiderato nei miei tanti pensieri. Detto fatto tiro' fuori il profilattico e me lo diede per farselo mettere da me, io come una brava troietta con molto piacere glielo misi da brava ed ubbidiente femminuccia quale mi sento di essere.
A quel punto messo anche un po' di gel mi appoggia la cappella sul buchetto, che era già quasi tornato vergine dal tempo trascorso dalla prima volta, mi appoggiai al comò con entrambe le mani mentre sento la sua pressione dietro di me aumentava sentii farsi strada dentro di me la sua cappella, mi sentii allargare il buchetto sempre più, il dolore inizia a prendere consistenza fino a quando con un colpo più forte la rosellina cedette è fu lì che sentii il suo membro scorrere tutto dentro di me fino in pancia, una sensazione unica bellissima, dal dolore passai al piacere e alla goduria più estrema lo volevo sempre più dentro, inizio' cosi a pomparmi sempre più forte mentre mi ruotavo il bacino e lo spingevo verso il suo assecondando i suo colpi.
Ad un certo punto mi trovai distesa sul comò con una gamba tenuta in aria da lui e dallo specchio lo intravedevo mentre mi possedeva per come merito io di essere posseduta, infilando pure un dito in bocca e facendomelo ciucciare mentre mi scopava in quella posizione.
Continuò così per un po', poi mi prese e con il cazzo ancora ficcato dentro di me, mi fa mettere a pecora sul letto dove può sbattermi al meglio e farmi genere sotto i suoi possenti colpi.
Mi scopo' in ogni posizione, da prima seduta sulla sedia, dopo a gambe in aria sopra le sue spalle, fino a quando mi fece rimette girata giù sul letto a pancia sotto schiacciata sul materasso e con possenti colpi quasi a spingermi a strisciare sul letto lo sentii sempre più forte dentro di me sentii il suo respiro diventare sempre più forte, fino a quando lo sento grugnire di goduria al mio orecchio e con voce soddisfatta sussurrarmi "tesoro sei una favola" capii che era venuto e la cosa mi faceva molto piacere.
Ci sedemmo un po' sul divano e parlammo un po' di noi, sono questi piacevoli momenti che mi fanno sentire ed apprezzare ciò che sono, o meglio ciò che mi sento di essere dentro e cioè Ilenya.
Intanto ero seduta in braccio a lui a godermi quel momento, mentre lui mi accarezzava le gambe e le coscie, inguainate nelle autoreggenti velate che ancora indossavo e che strusciavi sul suo cazzo nudo in maniera provocatoria stimolandolo affinché prendesse nuovamente vigore.
Detto fatto la voglia iniziò nuovamente a prendere possesso, tra di noi un timido bacio sulle labbra fece capire che lui mi sentiva femmina e questo scambio di baci che per entrambi era la prima volta, mi fece sentire una vera amante dedita al suo maschio.
La voglia aveva oramai raggiunto nuovamente l'apice e fu a quel punto che mi fece alzare da seduta in braccio e mi fa posizionare inginocchiata davanti a lui che seduto sul divano mi ordina di prenderlo in bocca e succhiarlo, in quel momento mi sentii pervasa gli dissi timidamente che ha il cazzo ancora sporco di sborra e che sarebbe meglio lavarlo, ma lui mi ammutolisce subito dicendomi testuali parole," no puttanella così è più gustoso non trovi succhia da brava troietta come sai fare tu".
Senza fiatare ubbidii per non deludere ciò che in effetti voleva, succhia un po' il cazzo, si sentiva ancora il sapore della sborrata precedente ma lo sentivo anche nuovamente carico come un toro e fu proprio lì in quell'istante che con un balzo si mise in piedi e mi disse di distendermi a pancia in giù sul divano con le ginocchia appoggiate per terra, si posizionò dietro e mi sussurro che culo tesoro che hai ho voglia di prenderti a pelle.
Intuii subito quali erano le sue intenzioni anche perché me le ha sempre confidate ed è una cosa che lo eccita da morire. Io risposi con un rifiuto categorico di essere inculata senza profilattico per come voleva lui, ma mi sentii rispondere che dovevo stare zitta e obbedire e assecondare le voglie del padrone, così dandomi una sberla mi ammutolì, sentii la sua cappella poggiarsi scoperta sulla mia rosellina, odddioo no lo imploravo di fermarsi che non volevo ma lui più eccitato che mai mi risponde "sii troia vedrai che ti piacerà molto" e lo affondo di botto tutto dentro.
Oddio un urlo uscì dalla mia bocca, faceva male era diverso da farlo con il profilattico, lo sentivo penetrare dentro di me era ruvido caldo, cercavo di divincolarmi in tutti i modi, cercando di andare avanti, ma ero bloccata tra il divano e lui, ero in ginocchio per terra con il corpo disteso sul divano e la testa contro la spalliera inarcai la schiena dal dolore e con le mani mi stringevo forte al copridivano, tutto questo lo eccitava ancora di più, tanto da fregarsene dei miei imploranti lamenti, ma continuando così a scoparmi come una cavalla alla prima monta.
La cosa dopo un po' inizio anche a me a piacere, la sensazione del cazzo libero è diversa più intensa, oltre ad essere anche una delle mie fantasie più nascoste così come credo di tutte noi trav.
Dopo avermi scopata in quella posizione per un po' si fermò e mi disse di andarmi a cambiare, voleva vedere la sua puttanella in altre vesti ma sempre porca e femmina proprio come piace essere a me.
Andai in bagno approfittando anche per riprendermi un po' dalla situazione, in effetti anche se poi ho apprezzato, ero stata si può dire violentata.
Mi rinfrescati il buchetto abbastanza arrossato, tolsi gli stivali i vestiti le autoreggenti ed indossai dei collant velati neri a pallini, un vestitino grigio in maglia e dei sandali tacco 12, sistemai il trucco e rossetto e come richiesto da lui poco prima misi la parrucca riccia di colore rossa.
Mi rivedevo allo specchio più troia e vogliosa di prima uscii dal bagno sculettando sui tacchi alti mentre lui era già lì nel corridoio ad attendere con ansia la mia uscita, appena mi vide il suo sguardo si infuocò nuovamente, mi venne incontro ed iniziò ad accarezzarmi le coscie ammirando e complimentandosi per le stupende gambe, dal canto mio consapevole di questo, iniziai a muovermi in mezzo la porta come una cubista sul cubo ancheggiando sui tacchi con capelli rossi ricci raccolti dietro con una pinza che mi davano un'aria da perfetta puttanella smaliziata, ciò lo fece infuriare nuovamente tanto da prendermi per un fianco e tirarmi a se mi fece girare è mettendosi dietro di me iniziò a strusciarmi il suo cazzo sui collant, già mi aveva sollevato il vestitino e scoperto il culetto intrappolato nei collant, mi muovevo come se fossi in discoteca ancheggiando e strusciando il culetto sul suo cazzo, questo lo fece infuriare a tal punto che mi sentii arrivare una ferma sculacciata sulle natiche che mi fece tremare, mi riportò agli attimi di violenza precedentemente subita, non ebbi nemmeno il tempo di replicare mi sentii spingere un dito dentro e come un uncino strappare i collant da dietro e scoprendo il culetto fino a quel momento protetto da quel velatissimo strato di nylon, mi rivedevo allo specchio con i collant aperti da dietro, strappati come in uno stupro, senza nemmeno capire niente mi ritrovai sbattuta schiacciata sul letto a pancia in giù e lui dietro sopra a montarmi come una cagnetta sottomessa abusata dal suo maschio dominante provai la sensazione che poco prima avevo già provato, il dolore mentre entrava a pelle e per lo più senza lubrificante, con le mani stringevo forte le lenzuola e imploravo di fermarsi tentando invano di sgusciare da sotto, ma lui mi bloccava fermamente sotto il suo peso, sentivo i suoi colpi possenti fino in fondo, sgambettavo con le mie gambe che sbattevano sulla sua schiena mentre mi sbatteva sempre più, eccitato da ciò che aveva sempre desiderato fare, a un certo punto che sentii i classici mugugni che preannunciano l'orgasmo maschile, imploravo di non venire non volevo, ma lui continuò fregandosene del mio volere. Ad un certo punto sentii un grande ruggito che preannunciava che stava per venire il tutto forse anche stimolato da un mio involontario sollevamento del culetto nel tentativo invano di liberarmi. Non ebbi nemmeno il tempo di capire che sentii un calore strano inondarmi il pancino, un senso di pienezza strana è profonda seguita dallo sgonfiarsi e dal pulsare del suo cazzo.
Lo tiro fuori preoccupandosi di non farlo colare, ma sentii lo stesso fuoriuscire un fluido caldo dal buchetto colare lungo le cosce accompagnato poi da un senso di gonfiore al pancino, questo mi indusse una contrazione allo sfintere che mi fece uscire tutto l'abbondante sperma che Gianni aveva riversato dentro di me come per ingravidarmi.
Andai in bagno a ripulirmi e tornai a distendermi sul letto affianco a lui, il quale non avendomi vista godere si premuro' con molta dedizione a farmi venire toccandomi e leccandomi i capezzoli sensibilissimi che tengo. Godetti come una maialina indifesa senza nemmeno sfiorarmi la mia pisella che rimase chiusa nel perizoma come piace a noi Sissy.
Intanto si erano già fatte le 18:30 decisi di rientrare a casa visto che tanta strada mi aspettava.
Ci salutammo ed andai in bagno a struccarmi cambiarmi e ripulirmi per riprendere purtroppo le mie vesti da maschietta.
Uscì dalla casa mentre lui era ancora in camera per non essere vista.
Presi la macchina e tornai a casa in vesti di maschietta, ma ripiena dentro del suo abbondante seme che nonostante essermi pulita sentivo di avere dentro. Arrivai a casa mi feci una super doccia e mangiai una delle due pizzette che aveva comprato per pranzo, e che mi diede da portare visto che presi dalla foga non avevamo nemmeno pranzato.
Andai a letto sfinita ma sazia.
L'indomani mi svegliai come al solito per andare al lavoro andai in bagno e con stupore vidi che ancora mi usciva sborra dal culetto segno di quanta abbondante è il suo orgasmo.
Mi feci una doccia veloce e corsi al lavoro, con la consapevolezza che ero cambiata di molto, la voglia più irrompente che già mi era tornata ne era la conferma. Come mi disse Gianni prima di lasciarmi andare non sarebbero più trascorsi cinque mesi prima di rivederci.
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