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Lezioni private l'incontro


di Ilenyatrav
29.03.2020    |    1.615    |    5 9.9
"A quel punto lui mi si avvicina all'orecchio e con voce decisa e autoritaria mi dice: dai tesoro ormai lo sai che non hai più scampò è inutile che ti opponi..."
Salve a tutti.
Cari lettori e lettrici,
premesso che non essendo una scrittrice, mi scuso per eventuali errori nel mio racconto.
Mi chiamo Ilenya sono una trav di 38 anni, che in questo momento così particolare per tutti, vuole condividere con voi la mia storia, in particolare ciò che sento dentro nel mio lato più profondo del mio essere.
Tutto inizia da adolescente durante la pubertà dove le prime pulsioni sessuali escono fuori e dove come quasi sempre accade a noi trav iniziano a venire fuori le voglie più regresse quelle che non sai come fare a dargli sfogo.
Nel mio caso, ricordo ancora la prima volta, in cui presa proprio da quella voglia irrefrenabile di cui parlavo prima, approfittando dell'occasione di essere rimasta sola in casa, decisi di spingermi in una cosa mai fatta fino a quel momento ma a cui pensavo già da tempo, con tanta paura ma allo stesso tempo eccitazione corsi nella cesta dei vestiti a cercare qualcosa da mettere li trovai dei collant velati di mamma, il cuore andò a mille e tremavo ricordo nell'indossarli era per me la prima volta che indossavo abbigliamento femminile per lo più in strettissimo segreto, fu una cosa che ricordo ancora bene sentire per la prima volte le gambe inguainate nel nylon dei collant, il fruscio delle mie cosce nel camminare, tutto questo provocarono in me una sensazione indescrivibile un sentirmi finalmente femminuccia anche se nel mio piccolo. Da quella volta sempre più spesso presa dalla voglia irresistibile, non appena possibile correvo a indossare le sue calze, iniziai nel contempo a toccarmi il buchetto che sempre più frequentemente durante questa fase di eccitazione mi pulsava fortemente, così un giorno provai a mettere qualcosa dentro e fu così che iniziai a penetrarmi, ricordo ancora la spazzola usata e quel suo affondo così profondo dentro di me, dato in preda a un momento di totale perdizione che mi fece provare il mio primo vero orgasmo da femminuccia, venni esageratamente a perdita di fiato senza nemmeno minimamente sfiorarmi la pisella, così è come chiamo il mio clitoride.
Gli anni passano e sperando e pensando che questo mio lato sempre represso svanisse, in più la mia estrema timidezza mi ha sempre bloccato nel rapporto con le ragazze e ragazzi, facendomi rimanere riservatissima, ma ciò nonostante negli anni maturando sono riuscita a conoscere mia moglie e sposarmi, con la convinzione che tutto sarebbe finito e le mie pulsioni da ragazzino svanite.
Ciò non è andato così invece e si è verificato esattamente l'opposto di ciò che pensavo, la voglia repressa che avevo dentro e riapparsa più forte forse più irrompente, alimentata forse dal fatto di vedere tutti i suoi vestiti le sue scarpe i suoi trucchi a disposizione, e per lo più con la fortuna o il destino a seconda da quale lato di me vedo la cosa, di avere la stessa taglia lo stesso numero di scarpe suoi, ciò ha fatto di me ciò che vedete e continua a evolversi dentro di me tanto da spingermi ogni qualvolta posso, a mettermi En femme per poter fare foto da condividere con voi maschietti.
Ogni giorno che passa mi accorgo sempre più che la voglia repressa mi spinge a fare qualcosa di sempre più trasgressivo è mai fatto fino a questo momento.
Questa voglia aiutata da siti come questo mi ha dato la possibilità di conoscere uomini e di poter dare sfogo a questa passione segreta tramite cam.
Ed e proprio così che ho avuto modo di conoscere lui il Prof come lo chiamo io, in quanto è un professore, ed è la persona che mi vuole rendere la femminuccia sottomessa che ho sempre desiderato di essere.
Lui il prof è un uomo determinato maturo e dominante, insomma proprio ciò che piace a me.
Ieri sera ho fatto proprio un bel sogno, sarà forse un segno del destino, ma ho sognato
Il nostro primo incontro che è avvenuto in un parco ovviamente lontano da dove vivo, mi trovavo li per lavoro, la sera prima dopo esserci sentiti via chat mi propone un incontro io rimango così un po' spiazzata impaurita a uscire allo scoperto ma allo stesso tempo eccitata, gli chiedo cosa mi propone di fare già nella mia mente immaginavo un nostro incontro, cosi gli propongo di vederci al parco in orario tranquillo con poca gente e gli dico pure che io mi sarei recata li per prima mi sarei seduta in una panchina appartata e che gli avrei scritto così: prof io sono al parco mi trova seduta su una panchina in fondo indosso un paio di jeans scarpette bianche e giubbino rosso.
È fu proprio così che andò, nemmeno il tempo d'inviare il messaggio, che ricevo il tuo dicendomi che saresti da lì ha subito arrivato, a quel punto la mia ansia salì così come la preoccupazione di come sarebbe stato l'approccio nemmeno il tempo di realizzare la situazione vedo in fondo al viale arrivare un uomo un bell'uomo, oddio mi sale l'ansia il cuore va a mille sarà lui ancora non ci siamo mai visti però lui puoi riconoscermi dai dettagli che gli ho fornito io, sono nell'incertezza di chi sia quella persona che viene verso di me che prosegue con sicurezza e naturalezza verso di me io inizio a tremare oddio penso subito... Sarà lui, mi viene subito un senso di vergogna dentro che man mano che lui si avvicina mi fa diventare sempre più rossa, in fondo sono profondamente timida, mi vengono pure degli strani sensi di colpa che vorrebbero farmi fuggire via da quella situazione tanto assai così voluta e desiderata da sempre nel mio immaginario e repressa, per il pudore e per il fatto che sono sposata, ma intanto però la parte di me più perversa quella che mi fa eccitare al solo pensiero di essere sottomessa e dominata da un vero maschio attivo fa scattare in me un senso di punizione, di fine per quella che finora è stata solo un gioco di chat e cam, e la cosa mi fa eccitare tremendamente, penso tra me e me è finita mi sa che questa volta son fregata, se quel uomo deciso, con cui in chat abbiamo condiviso molto e a cui ho confessato tutte le mie perversioni e le mie debolezze, riesce a sfiorarmi credo di cadere nelle sue mani con tutta me stessa come ipnotizzata dal desiderio.
Intanto ciò che pensavo si è materializzato davanti a me a meno di un metro e mi guarda con sguardo deciso e alla quale io cerco di sfuggire, dal suo sguardo profondo esprime senso di dominazione di un uomo che sa cosa vuole, cerco di distogliere lo sguardo guardando il cellulare ma sono rossa il mio stato di disagio in cui mi trovo è evidente e gioca, a mio sfavore o favore a seconda da quale lato del mio inconscio parlo, questo mio stato però fa chiaramente capire a lui, che infondo mi conosce dentro benissimo che quello che ha davanti a lui non può che essere Ilenya, e come un predatore si lancia sulla sua preda e cerca di non farcela sfuggire, anche lui da maschio dominante allunga una mano verso il mio viso e con una carezza dolce ma decisa mi fa ruotare il viso in modo tale che i nostri sguardi possono guardarsi profondamente, Il mio sguardo è timido impaurito come quello di una preda appunto che sa o immagina quale sarà il suo destino, questo però in fondo mi fa tremare dalla voglia di sottomissione che mi perseguita da sempre, lui lo sa benissimo questo è così come un bravo domatore trasforma quella carezza in altro, con la mano sulla guancia la fa scivolare delicatamente fin sotto il mento poi allunga il pollice e inizia a passarmelo sulle mie labbra, ancora chiuse e pure un po' secche dall'emozione, le contorna bene per due volte poi con decisione inizia a premere il suo pollice sulle labbra, vuole che io le apra e lo faccia entrare dentro la mia bocca calda e bagnata, a quel punto io cerco con entrambi le mani di fermarlo e afferrandogli i polsi cerco di bloccare quel gesto, forse spinto da quella piccola parte maschile che mi rimane. A quel punto lui mi si avvicina all'orecchio e con voce decisa e autoritaria mi dice: dai tesoro ormai lo sai che non hai più scampò è inutile che ti opponi apri la bocca e inizia con il ciucciarmi il dito, e pensa che prima che faccia sera sarai Ilenya in tutti i sensi.
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