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Una sera d'estate


di MarioGipo
01.05.2018    |    1.743    |    8 9.8
"Purtroppo, come spesso accade, tanta attesa rischiava di svanire nel nulla..."
Voglio raccontarvi questa meravigliosa avventura che mi è capitata in una notte di fine Luglio. Ah l'estate!

Capita sempre il momento in cui la famiglia ti pianta a casa per le ferie; solo qualche giorno ma sufficiente per far scattare in me la molla trans. Quest’ anno mi ero organizzata; volevo fare la mia prima uscita trav. Sono sempre stata molto timida e non avevo osato che poche volte uscire indossando al massimo i collant sotto i pantaloni,questa volta mi sarebbe piaciuto tentare qualcosa in più. Mentalmente ero pronta. Niente di straordinario: sarei uscita indossando indumenti femminili sotto gli abiti da maschietto, poi, se c'era l'occasione, avrei tirato fuori tutto il necessario da un piccolo zaino ed avrei completato l'opera. Sicuramente molte sorelline sono abituate ad osare di più ma per me, per ora, questo è il massimo.

Bando alle ciance. Il programma era: Cinema e poi dietro la fiera, in un luogo appartato e ben frequentato. Purtroppo,come spesso accade, tanta attesa rischiava di svanire nel nulla. L'atmosfera del cinema era veramente deprimente, poca gente e non molto interessante, Decisi quindi di uscire ed andare al parcheggio di via Michelono dietro la fiera ma mentre mi avvicinavo mi colse un temporale estivo: pensai. Ero già pronto a tornarmene a casa con le ”'pive nel sacco” che mi ricordai di un posto a Imola, dietro la stazione. Non era molto tardi per cui decisi di tentare.

L'atmosfera in effetti era abbastanza sostenuta, trans lungo la via Emilia e dietro il parcheggio di via Aspromonte un discreto flusso di macchine: mi misi quindi in attesa. Dopo poco cominciò a ronzarmi attorno una punto con un distinto signore alla guida, misi in moto e feci per seguirlo; mi portò in un parcheggio più grande ma qui,invece di fermarsi, accelerò e mi lasciò sola in mezzo al parcheggio. La solita sfiga, pensai,ancora, invece ecco farsi avanti una tipo piuttosto scalcinata. Al suo interno un ometto mezzo calvo: tirò giù il finestrino e mi disse:…………………

Era la mia occasione: risposi che andava bene e lui mi fece cenno di salire sulla sua auto, presi lo zaino e lo seguii. Era un tipo piuttosto buffo, piccoletto, in pantaloncini corti, camicia mezza aperta e sandaloni ma io non potevo certo pretendere il principe azzurro! E comunque andava bene lo stesso. Mi portò in un posto solitario dietro l'autodromo, parcheggiò l'auto e mi fece segno di seguirlo dietro un cespuglio. A quel punto capii che era la mia occasione, gli dissi di aspettarmi e cominciai a cambiarmi, trasformandomi in Leny: Calze a rete autoreggenti, tanga nero, minigonna, un top molto carino ed i mie zoccoli con tacco vertiginoso. Poi un filo dio trucco, rossetto e parrucca bionda. Il tutto fatto in pochi minuti e con le mani malferme ma contavo nel buio!!!

Quando lo raggiunsi era già nudo e steso su un telo, alla mia vista cominciò a toccarsi e a mugolare. O era orbo oppure aveva molta voglia. Mi disse che ero una bella troietta e cominciò a farmi i complimenti(il buio). Io mi avvicinai sculettando e presi in bocca il suo cazzo; comincia a spompinarlo lentamente volevo che quel momento durasse a lungo. I vestiti erano piuttosto corti, per cui le sue mani cominciarono ad intrufolarsi, accarezzandomi il culo e la gambe. Ci stendemmo, lui mi tolse la minigonna e vi assicuro che è stata una sensazione incredibile: delle mani maschili che ti spogliano sapientemente e con pazienza, facendoti sentire il fruscio degli indumenti mentre se ne vanno.

Ero rimasta in tanga e autoreggenti, lui si mise dietro di me, mi calò il tanga e cominciò a leccarmi il buchetto. Leccate lente e sapienti, la lingua che mi penetrava lasciandomi delle sensazioni indescrivibili. Ero completamente partita! Poi, inevitabile, mi umidificò il buchetto, io riuscii a spalmarmi un pò di crema (al volo), e mi penetrò. Il suo cazzo non era enorme ma la penetrazione fu fantastica, segno che per scopare bene non serve un gran cazzo. Lo facemmo in, quasi, tutte le posizioni ma la migliore è stata con lui sotto ed io a cavalcarlo, mi piace toccarmi i capezzoli quando scopo e in quella posizione lui poteva addirittura succhiarmeli. Attorno a noi la campagna e qualche macchina che passava lungo la strada ma a noi eravamo fuori dal mondo, non riuscivo a sentire nulla al di fuori di quel asciugamano.

A forza di darci lui venne, sentendo il pulsare del suo cazzo dentro di me accellarai la mia masturbazione e gli venni addosso, inondandolo di sperma. Ci stendemmo quindi esausti uno a fianco dell'altra. Poi ci rivestimmo e tornammo indietro. Ero distrutta e soprattutto sconvolta. Avevo scopato come non mai, sentendomi donna dentro.
E' stata una esperienza fantastica, grazie al mio amico che spero di ritrovare al più presto
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