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Un uomo e una donna vanno a fare shopping


di michelle4u
12.04.2024    |    227    |    16 9.6
"Mi sono guardato allo specchio, mi sono sentito sprofondare dalla vergogna, ma insieme ho provato un'eccitazione che non avevo mai provato prima..."
Stupido che sono... avrei dovuto capire subito che eri una donna capace di qualsiasi trucco... hai subito approfittato del mio errore, e ora sono qui, in una situazione che fino a ieri non avrei mai immaginato...

Sono qui, completamente nudo, disteso su un letto in una stanza calda e satura di un profumo dolciastro, mentre Charly, l'unico estetista maschio evidentemente gay del salone "bellezza per tutti", lavora intorno a me da due ore.

Quando siamo entrati (ci vieni spesso), mi hai consegnato alla padrona del salone con poche parole: "trattamento completo, tutto, proprio tutto quello di cui ha bisogno". E sei scomparsa nel settore femminile.

a questo punto vengo completamente depilato, la pelle purificata da un lungo trattamento a vapore, strofinato energicamente con uno scrub. "dai dolcezza, manca solo un dettaglio, sarà un po' noioso, ma sarà sicuramente apprezzato!" Mi gira sulla pancia, mi allarga le gambe, mi fa alzare il sedere: signore e signori, sarò sottoposto allo sbiancamento anale.

Charly mi rassicura (non tanto): "facciamo un trattamento molto leggero per non irritare i tessuti... stasera potrebbero esserci delle sorprese!"... Mentre il trattamento di sbiancamento finisce di modificare l'ultima parte di me rimasta intatta, ripenso a come sono finito su questo lettino...

Con Paola siamo amici da tanto tempo, non c'è mai stato nulla di esplicito, ma ogni tanto ci raccontiamo le nostre avventure, io con le ragazze che regolarmente mi usano e poi mi buttano (sono abbastanza figo), lei con i ragazzi che le piacciono, anche se a me sembrano squallidi, poco curati, ma che lei mi garantisce sono bombe sessuali.

Purtroppo, in un momento di disattenzione, ieri, mentre mangiavamo una pizza, ho lasciato il cellulare sbloccato sul tavolo mentre andavo a pagare, la cosa si è prolungata perché il sistema aveva problemi con la linea, e quando sono tornato a tavola lei, con aria radiosa, mi ha porto il cellulare, aperto sulla galleria delle mie foto "en femme"... beh sì, ogni tanto mi piace travestirmi da donna, non ne ho mai parlato con nessuno, non so nemmeno perché lo faccio, certo, mi emoziona un po', ho solo quattro stracci e un po' di biancheria scadente, raccolta qua e là... e così vestito mi piace fare qualche foto, che tengo solo per me... almeno, l'ho tenuta, perché poco fa è crollato tutto il mio castello, e lo sguardo di Paola mi ha fatto capire che avrebbe girato la situazione a suo totale vantaggio.

E infatti, appena usciti, si è messa a ridere di me, mentre io sentivo la terra che mi mancava sotto i piedi:
"Oh, il mio frocetto, chi se lo sarebbe aspettato! In effetti, sei carina, non sei affatto male vestita da donna, anzi, svestita da donna, perché ho visto alcune foto... Il perizoma nero ti sta bene, hai un bel culo! E dimmi, l'hai trovato qualcuno che sa apprezzare? Te l'hanno aperto?"
"Paola, smettila! È un mio hobby, ok? Nessuno lo sa e nessuno deve saperlo, non ho mai rivelato a nessuno i fatti tuoi, non iniziare con i miei".
"Oh no, troppo facile, carino, non ho mai avuto niente da nascondere, il mondo intero sapeva con chi e quanto stavo scopando, e non me ne è mai importato niente. Ma pensa cosa succederebbe se alcuni dei tuoi colleghi, amici di in palestra o di calcetto potessero vedere le tue foto... Ah, volevo avvisarti che mentre eri alla cassa un paio di foto me le sono inviate tramite WhatsApp, così, solo per documentazione... "

Ero decisamente in difficoltà, il suo tono di voce non lasciava dubbi sul fatto che avrebbe chiesto un riscatto molto pesante.
E quindi eccomi qui, nudo, depilato, sbiancato dalle abili (e insinuanti) mani di Charly, in attesa della seduta di trucco. E prima ancora, abbiamo trascorso l'intero pomeriggio in un grande negozio di abbigliamento femminile. Prendevi i vestiti dagli stand e li portavi nei camerini, poi, con la scusa di farti consigliare, mi trascinavi nel camerino e me li facevi provare... "C'è da sottolineare un po' il sedere... quel tubino è perfetto! guarda come ti snellisce la vita... scarpe con almeno 10 cm di tacco, non andiamo alla riunione parrocchiale!" e così via...
La parte più imbarazzante è stata nella scelta della lingerie: non si ammettevano repliche: calze e reggicalze, reggiseno trasparente tipo bralette, perizoma in pizzo. Io, che pure mi ero cimentato nei miei giochi innocenti con l'intimo femminile, non mi ero mai sentito così...avvolta e accarezzata da tessuti leggerissimi. Mi sono guardato allo specchio, mi sono sentito sprofondare dalla vergogna, ma insieme ho provato un'eccitazione che non avevo mai provato prima. E mi sentivo anche un po' troia...

E non potevo in alcun modo oppormi a te, ogni volta che accennavo a una reazione mi agitavi il cellulare sotto il naso, dove conservavi le mie foto imbarazzanti...

Terminati gli acquisti, è iniziata la lunga seduta al salone di bellezza, ed ora siamo alle fasi finali: unghie delle mani e dei piedi in un bel rosso acceso, trucco, ciglia finte, e, per completare, una parrucca bionda a caschetto.. .quindi, è il momento di indossare gli acquisti: Paola e Charly mi muovono come una bambola, piegandomi da tutte le parti, e finalmente la trasformazione è completata.

Per la prima volta da quando sono entrato qui posso guardarmi allo specchio: non posso credere ai miei occhi! Vedendo la mia bocca spalancata, Paola non perde l'occasione: "Allora, bel figone, che ne dici? Ti assicuro che sei davvero stupenda! e adesso andiamo a casa mia!"
"Ma io non posso uscire in questo modo"
"Ehi, nessuno ti riconoscerà, quelli che ti guarderanno lo faranno solo perché sei una ragazza così sexy... Dai!"
E in effetti aveva ragione...tutti quelli che mi hanno visto uscire dal salone di bellezza avevano degli sguardi molto arrapati... certo con il vestitino cortissimo e i tacchi altissimi devo essere stato un bello spettacolo...

Sul taxi fino a casa tua io non sapevo se la mia punizione fosse finita, o dovevo ancora aspettarmi qualche sorpresa. Esci dall'ascensore, ancora qualche passo e apri la porta del tuo appartamento, entriamo, c'è uno strano odore di fumo di sigaro... ma tu non fumi un sigaro! "ciao carino!" una voce profonda: Antonio!!

Antonio è il più buzzurro, il più rozzo, il più antipatico dei tuoi fidanzati: sciatto, con la barba sempre mal curata, odora di sigaro e parla in modo sguaiato... "non puoi farmi questo!" dico con voce strozzata, ma mi guardate entrambi con un sorriso trionfante. "Ho sempre pensato che saresti stato un bellissimo travestito" esordisce Antonio, "e questa è la conferma! grazie Paola... se ora vuoi sederti, inizia lo spettacolo" quei due erano già d'accordo... e adesso io sono di fronte a questo tizio tarchiato, peloso e totalmente ripugnante per me. Tra l'altro anche senza tacchi sono almeno 10 cm più di lui... ma il burino rimedia subito: con una forza inaspettata mi mette le sue grosse mani sulle spalle e mi fa scendere, fino a mettermi in ginocchio di fronte a lui. Si slaccia i pantaloni e tira fuori un cazzo enorme... "e ora mettiamo alla prova le tue abilità con la bocca... peccato che il rossetto sbaverà un po'"
E lentamente mi mette il glande sulla bocca, costringendola ad aprirsi. "dai frocetto, abbiamo tante cose da fare insieme, non so se basterà tutta la notte..." Comincia ad infilarmi in bocca la sua verga, è così grande che poco dopo arriva alla mia gola e inizio a tossire. Mi dà uno schiaffo: "apri bene e non fare resistenza!" e inizia a spingere il suo cazzo nella mia gola, lentamente ma inesorabilmente. Mi sforzo di non tossire, sento che mi scende in gola. con le mani mi tiene per la nuca e non riesco a tirarmi indietro, lo spinge fino in fondo, e mi lascia andare solo quando sto per soffocare. Continua così a lungo, sento il rossetto sbavato sul mio viso, e le lacrime che escono quando non riesco a respirare mi fanno scorrere il rimmel sulle guance, ma sembra eccitarlo ancora di più...

"Mi spiace se ti devo stropicciare un po', ma in fondo il regalo è per me, e mi piace strappare la confezione!" e ride sgarbatamente. "A proposito di confezione..." mi fa alzare tirandomi per le braccia, mi apre velocemente il vestito e me lo toglie di dosso, mi slaccia il reggiseno e mi strappa con facilità il perizoma. poi mi fa girare, mi spinge, barcollante sui tacchi, verso il divano, mi piega in avanti e mi dà una sculacciata sul sedere.

Non è difficile capire come sia andata la serata... mi ha sodomizzato almeno 5 volte, sborrandomi in faccia, bocca, schiena, petto. ogni tanto si fermava per riprendere le forze, ma subito dopo ricominciava mi faceva girare come un giocattolo, dall'alto, dal basso... finalmente, dopo l'ultimo orgasmo, mi ha fatto alzare e mi ha spinto con un pacca verso la doccia. "Andiamo, signorina, credo che le tue voglie per questa sera siano state soddisfatte. Ma è proprio vero, siete tutte così: all'inizio sembrate delle principesse che non vogliono nemmeno essere toccate, poi dopo il secondo giro di valzer diventate insaziabili!" Arrossisco... è vero! all'inizio cercavo di scappare, lui doveva stringermi forte per penetrarmi, poi, mi sentivo una troia, lo cercavo, lo stuzzicavo, mi aprivo il culo per invitarlo... e sono venuto anch'io, in un modo che non avevo mai sperimentato...

Dopo la doccia, mentre Antonio fumava il suo immancabile sigaro, Paola mi guardava raggiante. "Beh, mia cara, mi sembra che tu abbia apprezzato la serata... ora capisci perché mi piacciono così tanto i miei ragazzi, che tu invece disprezzi così tanto? Ora, per evitare di dover spiegare al tassista perché sei conciata in questo modo, Antonio, da quel signore che è, ti riporterà a casa". E così, dopo aver messo insieme alla meglio tutti i miei stracci, sono salita in macchina con Antonio, che ha avuto anche la gentilezza di andare avanti, per controllare che non ci fosse qualche vicino sulle scale che mi riconoscesse.

Bisogna riconoscere che Paola poi si è comportata bene, non ha più tirato fuori l'argomento delle mie foto, le ha cancellate dal cellulare, e ogni tanto ci sentiamo ancora.

E Antonio? beh, ci vediamo a casa mia almeno 3 volte alla settimana... 😜

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