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Troia a Desenzano


di Membro VIP di Annunci69.it LucreziaGtles
25.07.2024    |    260    |    8 9.6
"La bagarre si è scatenata, ma come al solito i più sono curiosi o mediocri, meglio ficcarsi un vibratore nel culo e farsi una sega..."
Lucrezia palesemente e felicemente Troia a Desenzano
1. Introduzione
Ciao a tutti, mi chiamo Lucrezia, e sono una donna transgender matura. La mia storia è un viaggio di scoperta, accettazione e liberazione. Sin dalla giovane età, ho sentito un profondo desiderio di esprimere la mia femminilità, un desiderio che si è trasformato nel corso degli anni fino a diventare una parte fondamentale della mia identità. È stato un viaggio lungo e a volte difficile, ma ogni passo è stato una scoperta di chi sono realmente.
Indossare abiti femminili è sempre stato per me un modo per sentirmi a mio agio nella mia pelle. Quando indosso un elegante vestito, collant lucidi, tacchi alti e metto un rossetto brillante, mi trasformo completamente. Mi sento potente e allo stesso tempo delicata. In questi momenti, mi sento Lucrezia e mi immergo completamente nella mia identità femminile. Questa trasformazione non è solo esteriore; è un processo che mi fa sentire viva, desiderata e desiderosa di esperienze intense e appaganti.
2. Vita e Identità
Infanzia e Giovinezza
La mia infanzia è stata segnata da una costante ricerca di me stessa. Sin da bambina, sentivo che c'era qualcosa di diverso in me, una voce interiore che mi spingeva verso l'esplorazione della mia identità di genere. Crescendo, ho spesso indossato i vestiti di mia madre di nascosto, affascinata dalla morbidezza dei tessuti e dalla sensazione di femminilità che mi davano. Ogni volta che mi guardavo allo specchio, mi sentivo più vicina a ciò che desideravo essere: una donna. Tuttavia, il contesto familiare e sociale non mi permetteva di esplorare apertamente questi sentimenti. Solo mia nonna mi ha capito, accettata e supportata psicologicamente spronandomi ad accettarmi e a ricercarmi attraverso lo studio il confronto e le esperienze senza pero danneggiare nessuno.
La Transizione
La vera consapevolezza della mia identità è emersa durante l'adolescenza e la giovinezza. Il periodo di accettazione della mia reale natura trans e dover vivere due vite distinte da maschio prevalentemente e da femmina molto più raramente è stato complicato, pieno di momenti di introspezione e conflitto interiore. Ho affrontato paure e incertezze, ma anche la gioia di riconoscermi finalmente per quella che sono, una languida e lussuriosa femmina transgender. Ho scelto il nome Lucrezia come parte di questa nuova identità, un simbolo di rinascita e libertà. Ogni volta che mi vesto da Lucrezia, sento una trasformazione interiore che mi riempie di una gioia profonda.
3. Incontri e Esperienze
Racconti di incontri in luoghi pubblici
Uno degli aspetti più affascinanti della mia vita come Lucrezia è la libertà di esprimere la mia sensualità in modi che mi sono sempre piaciuti. Frequento spesso parcheggi e boschetti, luoghi dove posso incontrare uomini che apprezzano la mia femminilità. Questi incontri sono sempre elettrizzanti, pieni di aspettative e desiderio. Adoro l'adrenalina che mi pervade quando, vestita da signora, scendo dalla macchina e mi presento come una donna sicura di sé e desiderosa di dare e ricevere piacere, naturalmente e solo piacere fisico, non vi è nessuna implicazione sentimentale/emozionale, solo con le donne ho provato tali sentimenti.
Dettagli dell'incontro a Desenzano
Uno degli incontri più sensuale e appagante è avvenuto recentemente nel parcheggio della Cameo a Desenzano. Era una serata calda, e io indossavo un vestitino rosso che accentuava le mie curve, collant neri lucidi e setosi che esaltavano sia il culo che le mie gambe.
Inoltre, tali collant sono aperti al cavallo così, indossando una culotte a perizoma rossa bordata leggermente di pizzo riesco a nascondere l’ingresso anale ma che allo stesso tempo è facile da spostare di lato per permettere la penetrazione. Tra l’altro adoro l’attimo in cui mi piego a 90 gradi, sollevo il bordo del vestito sopra al culo, afferro la verga del cavalliere di turno alla monta e lo indirizzo verso la mia rosellina anale, appoggiando la sua turgida cappella nel punto giusto in cui può iniziare ad aprire le mie grazie per penetrarmi a fondo.
Tra l’altro viste le mie forme generose e morbide, prediligo nettamente i membri lunghi e duri a quelli corti e grossi, per questo le rare volte che ne trovo uno di tal guisa, perdo letteralmente la testa e mi faccio inculare vigorosamente gemendo come una cagna in calore.
Data la mia natura languida e lussuriosa è molto facile per me sculettare, strusciarmi sulla patta del maschio, far vedere qualche piccolo dettaglio intimo così da far crescere il più possibile l’eccitazione del maschio che mi sto lavorando, inginocchiarmi davanti a lui, aprirgli la patta e vedere quale dotazione mi aspetta, imboccarlo prima dolcemente e poi via via più golosamente e a fondo possibile. (inutile dire che cazzi odorosi di pipi o altro, mi fanno proprio incazzare, pensate di essere uomini e invece siete Animali)
Comunque quella sera Avevo abbinato il vestito rosso con decolleté rosse, creando un look provocante e raffinato, con il tocco finale del profumo Kashmir che trovo delizioso e adatto a Lucrezia.
Dopo aver fatto qualche giro di perlustrazione ho deciso di fermarmi nel parcheggio in modo che uno dei lampioni mi illuminasse, così da lasciare che fossero le api a girare intorno al miele.
Non sono scesa dalla macchina però ho aperto la portiera e allungato una gamba fuori, mostrando generosamente la coscia inguainata nel collant nero lucido e la scarpa rossa con il tacco 9, luce interna di cortesia accesa e consultando il cellulare di Lucrezia sono rimasta in attesa che qualche bel maschio si avvicinasse.
La bagarre si è scatenata, ma come al solito i più sono curiosi o mediocri, meglio ficcarsi un vibratore nel culo e farsi una sega.
Ma bisogna avere pazienza, tanta pazienza, in particolar modo per le domande insignificanti e irrazionali che molti maschi ci rivolgono tipo: ciao, come ti chiami? Di dove sei? Cosa cerchi? (Secondo te? Tutta in tiro tacchi alti e rossetto in un parcheggio luce accesa e portiera aperta cosa posso cercare? Un bel cazzo da succhiare e prendere in Culo Direi), te lo fai succhiare? (principalmente lo succhio e voglio vederlo bello duro per prendermelo in culo, ma se sei bravo te lo lascio anche succhiare), hai un’amica per una cosa a tre? (ma se a stento ne soddisfi una che cavolo ne cerchi due, concentrati su di me e se avevo un amico eravamo già assieme.
Ma quelli che mi fanno sclerare sono quelli che ti chiedono, Che lavoro fai? ( ma per favore)
Poi finalmente, mentre mi godevo la brezza serale e osservavo gli uomini che passavano, ho notato uno sguardo particolare. Un uomo sulla quarantina, sulla sua grossa Alfa Romeo Stelvio si è avvicinato, sembrava attratto e incuriosito. C'era qualcosa in lui che mi faceva ben sperare che avesse voglia e dotazione mi sentivo sicura e allo stesso tempo eccitata.
Ci siamo detti poche parole per definire il tipo di azione ovvero, conosci un posto dove andare? Sono bello carico. Lo vuoi in culo? e finalmente ho sentito crescere una connessione silenziosa.
Gli ho detto di seguirmi e ci siamo spostati in altro parcheggino lungo la strada interna fermandoci nella parte più buia dello stesso.
Finalmente potevo scendere e mostrarmi sotto la luce dei suoi fari in tutta la mia sensualità, sono convinta che la cosa gli è piaciuta e ha spento la macchina ed è sceso subito raggiungendomi, si sentiva che era eccitato, che aveva voglia e allo stesso tempo aveva paura, gli ho subito palpato il pacco, anche io volevo capire rapidamente quanto fosse fornito.
4. Incontri e Esperienze
L'incontro con il quarantenne eccitato ma pauroso (di che cosa poi)
La tensione sessuale era palpabile mentre mi avvicinavo a lui. Il buio ci avvolgeva, creando un'atmosfera intima e clandestina, parzialmente rotta e disturbata dai fari delle macchine che passavano sulla strada.
Mi sono girata col culo verso di lui e lui ha iniziato a accarezzarmi il sedere, esplorando con le mani i contorni del mio corpo attraverso il tessuto del vestito. Sentivo il cuore battere forte mentre le sue mani scivolavano dolcemente sui miei fianchi, aumentando il mio desiderio.
Mi fa impazzire sentirmi accarezzare il culo, aprire le cosce, palpeggiare.
Per favore, non cercate di infilarci subito un dito, prima dateci una bella leccatina o aspettate che ci mettiamo il lubrificante, cosa che peraltro ho fatto nel modo più sensuale possibile strusciandomi con le chiappe sulla sua patta.
Poi senza esitare, mi sono inginocchiata davanti a lui, sbottonandogli i pantaloni con mani veloci ho estratto il uccello, era già semi duro e di ragguardevole lunghezza proprio come piace a me, ovvero più lungo che grosso.
E poi meraviglie delle meraviglie era pulito e profumato, bravo tesoro tu non lo sai ma mi hai già conquistata e con maestria ho iniziato a prenderglielo in bocca, a scappellarlo, a soffiarci e a lapparlo emettendo i classici rumori di risucchio e suoi gemiti e parole mi confermavano quanto la cosa gli piacesse, ancora di più a me!
In pochi secondi gli è diventato duro come il marmo, lo volevo sentire dentro il mio caldo culo e per mia fortuna anche lui perché mi a detto, “voglio mettertelo tutto in culo bella troia” .
Non aspettavo altro, mi sono alzata, girata, piegata in avanti, spostato la culotte a perizoma a sinistra e presa saldamente la sua terga me la sono appoggiata alla rosellina anale, spingendo il bacino indietro per farmelo scivolare dentro.
Lui ha aspettato un attimo e appena la sua cappella è entrata me lo ha infilato lentamente ma inesorabilmente tutto dentro, per l’eccitazione e la sensazione stupenda che stavo provando, mi mancava il fiato, ma mi sono lasciata andare ad un “ siiiiii che bellooo, dammelo tutto porco, lo Voglio tutto dentro”
Ho iniziato a muovermi avanti e indietro e anche lui in sincrono con me mentre mi godevo questa stupenda penetrazione a pelle.
Mi ha cavalcato per un paio di minuti, tenendomi ben salda con le sue mani sui miei fianchi, alternando colpi lenti e profondi, con scariche di colpi veloci con il classico rumore di sbattimento delle sue palle sulle mie chiappe.
E poi iniziando ad ansimare e grugnire sempre più forte, cosa per altro che mi piace da impazzire, mi ha dato un violento affondo e mi ha riempita tutta di sperma esclamando “Vengooo”.
Adoro i maschi che fanno tanto sperma, adoro sentirli scivolare fuori e sentirmi colare, adoro accarezzarmi con due dita l’interno anale e poi quando queste sono ben intrise di sperma, leccarmele avidamente.
Ma soprattutto adoro prendere il mio vibratore a banana lungo 28 cm, vibrante da ambo le parti e munito di cordicella per il recupero e infilarmelo tutto su per il culo , che tra l’altro essendo io già allargata e lubrificata di sperma, mi entra con estrema facilità.
Sistemarmi le cuolotte a perizoma e camminare felice sentendo quanto sono impiastricciata e sbrodolante.
Cerco sempre di tenermi dentro il culo quanto più possibile lo sperma è un mio vezzo ma vi fa capire quanto sia profondamente Troia.
Naturalmente lui si è rivestito ed è praticamente scappato come un bambino che ha appena messo le dita nella marmellata.
Non capisco poi la pochezza di dire, Lucrezia di sicuro ti cercherò su A69, mai bugia era più palese, ma che pirla immaturo. (se leggendo ti riconosci, prova a crescere)
Per conto mio volevo il tuo cazzo dentro di me e se vorrai lo faremo ancora, io quella notte ho fatto altri due incontri, di bocca purtroppo perché non sufficientemente dotati.
Comunque:
Questi momenti di intimità prettamente sessuale sono estremamente appaganti, potrete essere non d’accordo ma questa sono io, Lucrezia. Ogni gesto, ogni tocco, è un atto di liberazione e autoconferma.
Gustare la sua erezione è stato come assaporare una parte della mia stessa libertà.
Sono Troia e mi piace da impazzire esserlo offrendo tutta me stessa a quanti più cazzi possibili che meritino, per caratteristiche fisiche e di pulizia, di avermi.
L'atto di essere presa in quel modo, con forza e passione, mi ha fatto sentire viva e desiderata. Sentirlo venire dentro di me è stata l'apoteosi del piacere, facendomi gemere e godere come una vera femmina in calore.
Faccio la terapia PREP preventiva per HIV e esami ogni due mesi per tutte le malattie venere, quindi non fate i moralisti, sono più sicura io di voi ipocriti che però non vi controllate.
Altri incontri significativi
Ogni incontro è unico e irripetibile. Ho vissuto esperienze simili in vari luoghi, ognuna con il suo sapore e le sue emozioni. Ogni uomo con cui ho condiviso questi momenti mi ha lasciato qualcosa di speciale, un ricordo di desiderio e piacere. A volte, gli incontri sono stati più dolci e teneri, altre volte più selvaggi e appassionati. Ma ogni volta, ho sentito un senso di completezza e soddisfazione che mi ha permesso di abbracciare pienamente la mia identità.
5. Riflessi sulla Vita e l'Identità
Essere una donna transgender matura comporta sfide uniche, ma anche incredibili momenti di gioia e libertà. La società spesso giudica le persone come me, ma ho imparato a non lasciarmi abbattere dai pregiudizi. Per me, essere una donna significa più che semplicemente vestirmi in un certo modo o agire in una certa maniera. Si tratta di una profonda connessione con la mia vera essenza e di un'espressione di chi sono dentro.
Amo la sensazione di trasformarmi in Lucrezia, di sentirmi completamente immersa nella mia femminilità. Questa trasformazione non è solo esteriore; è un processo che mi fa sentire viva, desiderata e desiderosa di esperienze intense e appaganti. Non cerco relazioni sentimentali; la mia ricerca è orientata verso rapporti sessuali che siano appaganti e penetranti. Ogni incontro fugace è un'opportunità di esplorare la mia sessualità e di godere di piaceri intensi e immediati.
6. Conclusione
Il mio viaggio non riguarda solo la scoperta della mia identità di genere, ma anche l'accettazione della mia sessualità. Ogni esperienza mi ha insegnato qualcosa di nuovo su di me e sulla mia capacità di amare e godere della vita. Il mio messaggio finale a chi legge è semplice: vivete autenticamente, amate intensamente e non abbiate paura di esprimere chi siete davvero. La vita è troppo breve per vivere nell'ombra delle aspettative degli altri. Trova la tua Lucrezia interiore e abbraccia la tua vera essenza.
lasciate commenti, educati e se interessati e decisi contattatemi, ciaoooo
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