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1 di 5 Lucrezia Borgia, Languidamente Troia al parco Stupinigi


di Membro VIP di Annunci69.it LucreziaGtles
09.05.2020    |    8.037    |    18 9.0
"Mi ha tirato su di forza, mi ha guardato negli occhi e mi ha chiesto “Chi sei tu?” mi girava un poco la testa, non ero lucida, la lussuria e il desiderio..."
1 di 5 La ricognizione diurna, con antipasto

Premessa, questo è il primo capitolo di un’avventura al parco Stupinigi di Torino composta da 5 episodi diversi.
Quando vado a sperimentare nuovi luoghi di incontro, prima faccio sempre una ricognizione diurna del posto in modo da rendermi conto delle caratteristiche del posto, tipo dove sono le panchine, gli anfratti, i sentieri dove portano, se ci sono case o luoghi delicati cui stare lontani.
Purtroppo denominatore comune è che i luoghi più frequentati siano anche i più sporchi, fazzoletti preservativi e relativi involucri, siamo sempre più incivili e questo è un vero peccato perché così roviniamo e degradiamo sempre più l’ambiente e facciamo si che poi, giustamente la gente si lamenti.
Naturalmente questa ricognizione, essendo di giorno, la faccio in abiti maschili e di solito in questa veste non ho nessuna ispirazione o voglia di giocare con altri maschi, ma ho imparato che il destino e la mia indole possono essere beffardi e riservarmi piacevoli e goduriose sorprese.
Intanto, anche se sopra ero vestita da maschietto, sotto portavo un bel perizoma elastico in setoso raso rosso, con collant 70 den nero tutto nudo e sottoveste elastica stringi seno nera e poi sopra camicia e pantaloni da maschio.
Camminando potevo godermi il contatto frusciante dei collant e mi piace da impazzire sapere che sotto sono femmina languida nell’animo e lussuriosa nell’essere.
Ormai avevo perlustrato tutta l’area e visto le tre principali aree di incontro, tra l’altro anche alle 15 del pomeriggio vi erano alcuni maschi di varie età e bellezza che giravano a caccia di “funghi”.
Come al solito i più ti passano affianco senza nemmeno degnarsi di un cenno di saluto o ammiccamento, seri quasi ingrugniti, come se cercassero solo le solite facce.
Però tra i tanti ho intravisto un giovane sui 35, sportivo, non troppo alto, che mi guardava da lontano e quando mi avvicinavo lui andava ancora un poco più in là come se volesse che lo seguissi, cosa per altro che mi è venuta naturale fare.
Così in pochi minuti ci siamo addentrati nella boscaglia dove vi erano dei cespugli più fitti e poi è sparito in un avvallamento del terreno.
Non riuscendo più a vederlo ho accelerato in passo per cercare di raggiungerlo fino ad arrivare sul bordo dell’avvallamento dove di bottò me lo sono trovato di schiena a pochi metri con i pantaloni completamente calati.
Al che, il tipo si è girato con un sorriso sornione reggendosi con la mano destra il cazzo, che se pur ancora mezzo moscio sembrava un salame ungherese da quanto era lungo e grosso.
Mi sono bloccato, imbarazzatissimo, mi sono ritrovato a fissargli quella splendida coda e appena mi sono reso conto di ciò mi sono sentito le guance arrossire e arroventarsi.
Anche se non ero en femme, volevo assolutamente assaggiare quel cazzone con tutta me stessa.
Lui ha sbloccato la situazione dicendomi “Dai, vieni qui a succhiarmelo”, “ qui siamo al sicuro e ci possiamo divertire”.
Be, non mi sono fatta pregare, 5 passi ed ero già davanti a lui a toccarglielo dolcemente, subito mi sono inginocchiata per scappellarlo e iniziare a leccargli la cappella.
Vederlo da vicino, toccarlo, annusarlo e sentire che era bello pulito, mi ha fatto capitolare totalmente.
La mia indole di femmina vogliosa adoratrice del cazzo ha prevalso sul fatto che fossi vestita da maschietto, lo volevo assaporare, divorare, sentirmelo tutto in gola.
Tutta la sua cappella era avviluppata dalle mie labbra golose e sentivo che la cosa era molto di suo gradimento, perché oltre ai mugolii di piacere, diventava sempre più grosso e duro.
E più lo sentivo ingrossarsi e più la mia libidine aumentava, facendomelo insalivare, slappare, risucchiare e prendere in bocca il più possibile per sentirmelo pulsare e toccare il palato.
“Cazzo ma sei fantastico, mi stai divorando, mi eccita da impazzire la tua voglia scatenata”
Ero felicissima del suo apprezzamento, non volevo staccarmi e quindi non potevo rispondere se non con i fatti, dedicandogli ancora più passione e lussuria.
Siamo andati avanti così qualche minuto finché mi ha fermato, perché non voleva venire subito, aveva il cazzo durissimo, venoso, pulsante, uno scettro potente che mi attraeva a se come una calamita.
Mi ha tirato su di forza, mi ha guardato negli occhi e mi ha chiesto “Chi sei tu?” mi girava un poco la testa, non ero lucida, la lussuria e il desiderio mi avevano sopraffatta, e mi è venuto naturale rispondergli “Sono Lucrezia una Languida e Lussuriosa Trav vogliosa di sperma e di cazzo in culo”.
Lui ha fatto un gran sorriso, “Lucrezia io sono Marco e non avrei mai pensato di trovarti, qui oggi” “ sei una magnifica Sorpresa! “
E prendendomi la testa mi ha tirata a sé baciandomi con tanto di lingua in bocca.
Sono rimasta colpita, non avevo mai baciato un uomo da uomo. Mi sono sentita a disagio, per fortuna spesso in tasca mi porto un rossetto viola fucsia, è una mia mania, una specie di feticcio, un ancora di salvezza che uso quando in ufficio vado in bagno per un piccolo momento di relax con me stessa.
Mi apro la camicia e abbasso i pantaloni in modo da poter ammirare allo specchio l’intimo e i collant che porto sotto prendo il rossetto per tastarlo con la lingua e assaporarne il sapore di “femmina”.
Così gli ho detto “Aspetta un momento!” mi sono allontanata di un passo, ho estratto il rossetto, me lo sono messa sotto al suo sguardo sempre più stranito, mi sono tolta la camicia e sfilata i pantaloni facendomi scoprire così in sottoveste nera collant e perizoma rosso.
Ero nel parco, quasi nuda, vestita come una checca e se a lui, gay convinto, in questa veste avessi fatto schivo?
Lui è rimasto stupefatto e mi ha guardato per pochi secondi a bocca aperta, poi mi ha preso per un braccio, girata, spinta a piegarmi in avanti iniziando a palpeggiarmi con vigore il culo, dandomi delle sonore sberle sulle chiappe dicendomi: “ Cazzo mi arrapi da morire, sei una splendida Frocia!” e contemporaneamente mi leccava e slappava l’orecchio destro, mentre sentivo il suo cazzo strusciarsi sul mio culo.
Sentirmi insalivare l’orecchio, sentire l’alito caldo mentre mi sussurra lussuriose parole, mi ha fatto perdere ogni freno inibitorio e liberare prepotentemente la mia indole di femmina vogliosa, perversa, depravata schiava del Sesso.
Ho iniziato a dimenare fianchi e culo piegandomi indietro per cercare di sentirmelo ancora più addosso, lo volve dentro, tutto in culo e per farglielo capire, mi sono abbassata il collant appena sotto le natiche scostata il perizoma e prendendomi con le dita quanta più saliva possibile, sono andata ad insalivarmi la rosellina anale, supplicandolo languidamente “ Ti Prego, Mettimelo Dentro, Inculami, Inculami, ti prego!”
Si è subito abbassato, mi ha aperto le natiche e ha iniziato a leccarmi l’ano, la sua lingua calda, ruvida e umida mi stava facendo sciogliere di desiderio, le gambe mi cedevano e tremavano, il mio pene, ripiegato indietro mi sembrava ancora più piccolo e come il clitoride di una femmina iniziava a bagnarsi dandomi delle languide ondate di piacere.
Poi si è tirato su scorrendomi sulla schiena, in modo da tenermi piegata, si è preso il cazzo in mano e lo ha appoggiato tra le mie chiappe in cerca del foro anale.
Ambe due avevamo una voglia pazzesca, io di prenderlo e lui di darmelo, così appena è arrivato sul punto esatto ho spinto indietro con forza mentre lui subito a spinto per reazione e mi ha presa in un colpo solo, squassandomi tutta.
Ho spalancato la bocca, ansimando forte, me lo sentivo tutto dentro fino in gola e mi piaceva da impazzire. La sensazione di essere piena, sfondata, aperta e completamente sua, dominata e seviziata .
E’ stato molto carino e dolce, ha iniziato a muoversi lentamente e solo dopo avermi sentita mugolare di piacere ha iniziato a incularmi con maggior vigore, alternando colpi lenti e profondi a colpi rapidi e corti.
Io non mi curavo più di niente, ero completamente concentrata su di me, a godermi ogni istante ogni sensazione di quella splendida inculata che mi stava facendo sentire una vera femmina in calore.
Mentre lui mi stava usando o meglio inculando a suo piacere, adesso messosi diritto, tenendomi per le mani con le braccia allungate poteva sbattermelo tutto dentro e il rumore che ne derivava era inequivocabile.
Inarcandosi indietro, visto che non potevo sfuggirgli, con mio grande godimento, me lo sbatteva ancora più a fondo e anche se i colpi erano violenti, mi facevano impazzire di lussuria e godimento, perché adoro farmi inculare vigorosamente come una cagna.
Non so quanto sia trascorso io tenevo gli occhi socchiusi, MI STAVA INCULANDO DIVINAMENTE e io a bocca aperta cercando di estrarre quanto più possibile la lingua come a cercare qualche altro cazzo da succhiare contemporaneamente, fantasticando di preparali belli duri per incularmi dopo di lui per continuare ancora e ancora a farmi montare e riempire. (lo so, sono una Troia Ninfomane e mi piace da IMPAZZIRE !!! )
Siamo andati avanti così finché, lui ha iniziato ad ansimare più forte, ad accelerare il ritmo proferendo le magiche parole “ sto per venire, vengooo, vengooooo” grugnendo forte dandomi ancora due violentissimi affondi, mentre una colata di sperma bollente mi inondava le viscere facendomi tremare come una foglia perché senza toccarmi sono venuta anche io infradiciando il tanga.
Era ancora dentro di me, sentivo il suo vigore ritirarsi lentamente con dolcezza e appena è uscito mi sono girata e con grande naturalezza sono andata a ripulirlo, come a volerlo ringraziare per la splendida inculata.
Mi ha lasciato fare, aggiungendo qualche complimento di ringraziamento e solo allora mi sono resa conto che intorno a noi vi erano altri 5 maschi, alcuni giovani altri anziani, chi con il cazzo in mano, che si erano goduti tutto lo spettacolo.
Sono nuovamente arrossita e ho cercato di ricompormi, ma sentivo che mi stava per colare fuori lo sperma e allora non ho saputo resistere, con le dita a coppa della mano destra sono andata ad intercettare il rivolo di sperma, per poi portarmele alla bocca e leccarle tutte, ripetendo questa perversa ma stupenda pratica altre quattro volte, finché non mi sono sentita “pulita”.
Adoro il sapore dello sperma, sentirne la collosità, la tenacia persistente del suo sapore, il profumo che emana, tutte sensazioni che mi fanno illanguidire e sentire Femmina.
La morale di questa splendida avventura è che davanti ad un maschio galante ed educato con un gran bel cazzo, anche se non sono tutta in tiro da gran Femmina, sono una gran Frocia succhia cazzi rotta in Culo.
Spero vi sia piaciuto, lasciate commenti e contattatemi se interessati ad approfondire la tematica, segue la continuazione con gli altri episodi di questa avventura, ciaoooo

2 di 5 La preparazione e trasferimento in loco, L’ingresso in scena sculettante e vogliosa

3 di 5 Felice perversa infoiata faccio la troia Salgo in cabina del camionista

4 di 5 La voglia pazzesca di eccedere di fare ancora più la troia di andare oltre,Mi faccio imbarcare da tre
Senegalesi allupati

5 di 5 La paura e la fuga, Il ripensamento L’amarezza, L’invito aperto per ritornare e rifarlo
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