Passione trans

I giochi di pissing mi sono stati insegnati anni fa da un bel trans di colore dotato di un bellissimo cazzo di 25 cm, molto lungo, quindi, ma non troppo grosso, ideale per fantastici pompini e inculate mozzafiato, dolci, lunghe e profonde...
Lui amava pisciare in bocca alle sue troie (sia maschi che femmine) sia alla fine che a metà circa della pompa per confermare la sua supremazia su chi in quel momento adorava il suo idolo fallico.
Aveva impostato il rapporto sulla sottomissione e devo dire che bere il suo piscio è stato un po' una sorpresa la prima volta ma in fondo alla fine era un piacere.
Lui era un convinto naturista e salutista, non beveva, non fumava, assumeva moltissima acqua e sia il suo piscio che la sua sborra avevano un sapore molto piacevole.
Era un "padrone" per sua stessa natura quindi è chiaro che amava pisciare in bocca alle sue troie. Durante il sesso amava confermare che lui era il padrone del gioco in vari modi. Per esempio si toglieva un sandalo e si faceva leccare e succhiare le dita dei piedi. Oppure pretendeva che gli leccassi accuratamente il buco del culo, infilando la lingua in profondità... Oppure, ogni tanto, mi rompeva il culo, alla fine ci avevo fatto l'abitudine a sentire una spanna di cazzo che mi risaliva nell'intestino. Non è stato lui a sverginarmi il culo (la prima volta che una bella cappellona ha "visitato" il mio tenero culetto avevo 20 anni...) ma la prima volta con lui era come se fossi stato vergine! Sentivo quel capolavoro della natura che saliva dentro di me e non finiva mai... poi ha cominciato a muoversi e io ho sentito come una corrente elettrica che mi attraversava il corpo... ho provato un misto di dolore ma soprattutto di piacere, un piacere diverso da quello che ti da il cazzo, più profondo... alla fine, mentre lui mi allagava il budello col suo seme io sono venuto senza toccarmi l'uccello, siamo venuti insieme, mentre ci tenevamo per mano ed io a testa all'indietro gli rifrullavo la lingua in bocca in un bacio dolcissimo ma libidinoso... Una volta che ho osato chiedergli se potevo essere io, per una volta, a penetrarlo, lui per tutta risposta mi ha girato a gambe all'aria sul cofano della mia macchina (erano le due di notte in aperta campagna) e tenendomi per le caviglie con le mani mi ha infilato con il suo spiedo ed è andato avanti a colpi di cappella per quasi un'ora, quella volta credevo di lasciarci la pelle, sentivo la sua grossa cappella che con una bella frequenza ritmica mi martellava costantemente in fondo alla curva del retto... e lui ad ogni mio lamento (mi lamentavo ma godevo come un pazzo e lui lo sapeva) mi diceva, sorridendo - mentre spingeva più deciso - che di cazzo in culo non è mai morto nessuno! E in quel momento avrei voluto che il suo cazzo non fosse di 25 cm ma di 35 o 40 cm!!!!!! Ovviamente anche e soprattutto quella volta ha finito con sborra e piscio nella mia bocca e ha voluto che bevessi tutto (mi prendeva "amichevolmente" in giro e mi diceva "Ti offro una birra speciale... doppio malto! Ma devi berla tutta!!!").
Non ho più osato chiedergli il culo ma da quel giorno, ogni volta, per "farmela pagare" mi faceva inginocchiare e io dovevo implorarlo per diversi minuti per poterlo spompinare, prima regolarmente pretendeva che gli leccassi i piedi o il culo e poi le palle…
Era un rapporto speciale il nostro, eravamo a un passo dall'amarci, quasi, è durata più di un anno e nonostante l'avessi conosciuto che batteva per strada alla fine con me non lo faceva a pagamento. Le ultime volte mi portava a casa e dormivamo insieme come due amanti, baciandoci in bocca a piena lingua e facendo sesso fino al mattino.
La sua grande passione, con me, era e restava il pompino... apprezzava molto il mio atteggiamento di sottomissione… e quel mio modo particolare di approcciare il suo cazzo, impugnandolo dolcemente e tirando giù la pelle del prepuzio: mentre lo sentivo diventare rigido e durissimo vedevo la cappellona che sgusciava fuori pian piano… e lui si compiaceva sempre nel vedermi in estasi, stregato dall’intenso profumo della cappella che a mano a mano che usciva dalla pelle diventava sempre più forte fino a inondarmi il naso salendo come un balsamico effluvio nelle narici e arrivando direttamente al cervello, mandandomi in estasi.
Il suo cazzo è stato una buona scuola, se prima facevo le pompe abbastanza bene per istinto, sotto la sua guida mi sono specializzato nella nobile arte (la pompa), specialmente al cospetto della sua fantastica nerchia: 25 cm, curva perfettamente fallica verso l'alto, perfettamente scappellabile ma con un prepuzio molto abbondante, con tanta pelle da tirare su e giù, il vero pompinaro ama giocare con la pelle e tirarla su e giù attorno alla cappella. Mi ricordo con piacere il profumo e il sapore molto particolari della sua cappella, mi ricordo il sapore intenso della sua crema calda che mi allagava il palato, mi ricordo la sua mano affettuosa che mi carezzava la nuca mentre - preso dalla libidine - leccavo avidamente i suoi coglioni grossi, gonfi e odorosi! E nel pieno della pompa mi ricordo sempre quel gesto, quasi naturale: me lo toglieva di bocca, se lo menava due o tre volte e poi aspettava che io mi posizionassi sotto di lui a bocca spalancata. Come per miracolo da quella nera e turgida cappellona sgorgava un nettare giallo chiaro, trasparente e cristallino, ed io cercavo di berne più che potevo, ingoiando e mandando giù... solo quando si era svuotato la vescica la pompa riprendeva in modo professionale fino a quando con un lungo sospiro mi riempiva la bocca con la sua crema bianchissima, calda e densa.
Ora io e il mio amico trans non ci vediamo più da qualche anno, lui è tornato nel suo paese di origine ma torna a trovarmi in sogno molte volte!