Lui & Lei
I piedini della vicina
di Lexu1974
21.04.2021 |
772 |
3
"Un po’ imbarazzato risposi: “Dicevo che sono meravigliosi…” e lei mostrandomene uno appena estratto dalla ciabattina: “Ti piacerebbe baciarlo?”..."
Appena mi sono trasferito nella nuova casa ho subito cominciato a osservare le altre persone che abitavano nel condominio.Inevitabilmente non ho potuto fare a meno di notare la vicina del piano terreno che nella bella stagione prendeva il sole sul balconcino a poca altezza da terra.
Si tratta di una signora sui 40, 45 anni, separata, morettina con i capelli ricci e un bel fisico, ma soprattutto, da quel gran golosone e grande amante del piede femminile che sono io, la cosa che non ho potuto fare a meno di notare erano i suoi meravigliosi piedini.
Ho cominciato con un approccio educato e ogni volta che uscivo di casa e lei stava sul balconcino, mi fermavo a salutare e a fare due chiacchiere, e ogni volta i suoi piedini piccoli e graziosi, erano lì, all’altezza del mio naso per me che ero giù in strada.
I miei occhi cadevano inevitabilmente su quelle meraviglie e cercavo - con il mio olfatto sopraffino - di captarne il profumo.
Purtroppo, i rapporti rimasero formali a lungo fino al giorno in cui presi il coraggio e capitò il miracolo.
Stavo passando sotto il balcone di Anna (questo il suo nome) e come al solito stava prendendo il sole mentre io stavo andando a fare la spesa, i suoi bellissimi piedi nudi, curatissimi e abbronzati spudoratamente esibiti al pubblico, non si capiva se consapevolmente o meno.
Presi il coraggio, un profondo respiro, e uscii con un “Buongiorno, come sta?” e poi con la voce emozionatissima continuai: “Senta, non la prenda come una molestia, ma glielo devo proprio dire, lei è una donna molto attraente e i suoi piedini sono bellissimi, incantevoli e deliziosi!”.
Lì per lì ci furono dieci secondi di imbarazzo poi mi fece un gran sorriso e mi disse “Grazie!” e io poco dopo fuggii per la vergogna.
Qualche giorno dopo, di ritorno a casa, la trovai sul balcone, la salutai e lei mi rispose “Le fa piacere un caffè?”… io risposi di sì e mi precipitai senza pensarci alla porta di casa sua, che si aprì e lei, con tanto di ciabattine infradito, mi fece entrare e accomodare in salotto.
Una volta seduti sul divano, chiacchierando dopo il caffè, lei ruppe il ghiaccio dicendo: “Senti, va bene l’educazione ma siamo coetanei, diamoci del tu - e poi la frase che mi fece fare un tuffo al cuore - cosa dicevi l’altra volta dei miei piedini?”.
Un po’ imbarazzato risposi: “Dicevo che sono meravigliosi…” e lei mostrandomene uno appena estratto dalla ciabattina: “Ti piacerebbe baciarlo?”.
E senza aspettare la mia risposta lo alzò e me lo mise sotto il naso… il profumo sublime del suo piede mi salì nel naso, arrivando istantaneamente al cervello e provocandomi un’erezione paurosa, il quel momento il mio cazzo era diventato d’acciaio temprato e lei se ne accorse, tanto che ridendo disse: “Dall’effetto che fa direi di sì - e poi - hai voglia di farmi vedere che cosa sai fare?”.
Partì un’adorazione feticista da manuale, con un lento e goloso lavoro di lingua fra le minuscole dita dei suoi piedini e baci sulla caviglia e sulla pianta… intanto lei iniziò a gemere stuzzicandosi i capezzoli.
Il profumo intenso delle sue deliziose estremità, il sapore… il mio cazzo continuava a premere nei pantaloni.
Dopo un po’ non resistette, le nostre due bocche si avvicinarono e cominciammo a limonare come se non ci fosse un domani fino a quando si alzò la gonnellina, si tolse le mutandine e accomodandosi a gambe aperte sul divano mi disse: “Con una lingua così, vediamo come te la cavi con questa…”.
Mi diedi da fare spaziando dal clitoride al buchetto posteriore per più di un’ora, beandomi dei suoi profumi intimi e assaporando i suoi umori, provocandole numerosi orgasmi e prendendo in faccia abbondanti sbrodolate di umori che ebbi l’accortezza di gustare con golosità.
Dopo parecchio tempo avevo la faccia completamente bagnata dai suoi umori e lei mi baciò ancora una volta chiedendomi di andare a trovarla quella sera stessa per “continuare un certo discorso”.
“Sei una sorpresa - mi disse - cominciavo ad annoiarmi il questo condominio!”.
La nostra relazione - ormai ufficiale - sta andando avanti da un paio d’anni e il nostro segreto per farla durare è basato, non solo ma anche, sulla devozione e passione che ancora oggi ho per i suoi piedini e per il loro fantastico profumino!
E naturalmente sulle meravigliose scopate e inculate e i sublimi 69 che facciamo regolarmente!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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