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Natale con i tuoi e Pasqua con ... Malèna


di Membro VIP di Annunci69.it cumonface
29.04.2019    |    14.458    |    16 9.5
"“Che culo! Che Puttana! Ti piace il dito in culo, vero?” – mi diceva Franco mentre mi piantava dentro l’indice della sua mano..."
Un tempo c’erano … la partite di calcetto.
Poi, fu il tempo della … palestra o della corsetta al parco.
Ultimamente scopro che un altro momento topico per “sganciarsi” dalle fidanzatine o dalle mogli sono … i giorni di festa, spesso trascorsi in casa di parenti o amici.
E’ in quelle ore che i maschietti riescono a “parcheggiare” le loro dolci metà in cucina con le mamme o in salotto assieme alle cugine e …. con la scusa loro di “togliersi dai cosidetti” o di fare un salto a fare gli auguri a Tizio o a Caio …. beh ….. s’infilano a casa di qualche bella fighetta oppure – sempre più spesso a casa di Malèna, che poi sarei io! Dico Malèna, ma potrei dire qualsiasi nome. L’importante è che sia PUTTANA, disponibile e – possibilmente – non distantissima! Se poi è una trav in calore …. allora il gioco è fatto!
Ci sono uomini che aspettano lungamente questi giorni, perché è facilissimo per loro “defilarsi” per un’oretta senza destare sospetti o essere rintracciati. Le loro compagne sono troppo prese da mille altre cose, per pensare che i loro uomini siano potuti andare a trombare in giro per la città.
I migliori sono quelli che ti arrivano la mattina: belli freschi, puliti, vestiti bene e profumati.
Sono quelli che ti scopano, si svuotano i coglioni e poi si mettono a tavola con la faccia soddisfatta di chi s'è fatto una gran bella trombata.
Ma a me piacciono anche quelli del pomeriggio, cioè quelli che hanno appena mangiato e bevuto … e che per completare la cosa … decidono di andarsi a far fare un bel pompino da una trav golosa di cazzo.
I migliori sono quelli che provengono da altre città o regioni d’Italia. Voglio dire … quelli che non sono del posto ma sono lì solo per l’occasione … e che dunque – sai già che - non rivedrai mai più!
Sono quelli che si mettono in chat già da giorni e …. sondano il territorio finché non trovano la troia che al momento convenuto possa riceverli e soddisfarli in tutto.
Questo è quello che capita ogni anno ….
In effetti …. Il titolo non sarebbe neppure troppo giusto, perché questo succede a Pasqua ma anche a Natale, al 1° Maggio ma anche a Ferragosto e così via.
Sono tanti i messaggi che ricevo e ormai posso dire di riconoscerli al volo!
Quest’anno però mi è capitata una proposta mooooolto più accattivante del solito: due cognati siciliani.
A scrivermi era stato Franco …. e all’inizio doveva essere una cosa a due, cioè io e lui.
Mi aveva raccontato che sarebbe salito a Milano con la moglie e che avrebbe trascorso la Pasqua dai suoceri … ecc. ecc.
Avevo visto le foto: bello, alto, moro, carnagione olivastra, barbetta e un cazzo da paura. Duro, dritto, con una cappella lucidissima e due palle gonfie e rasate.
Ci eravamo scambiati mille fantasie, qualche piccolo video e qualche messaggio vocale. Che voce da maschio che aveva! Quel suo accento del sud mi faceva bagnare solo a sentirlo.
Mi disse che con molta probabilità avrebbe cercato di liberarsi intorno alle 10, così da poter stare insieme almeno fino alle 12.
A me andava bene …. anzi benissimo.
Tutta la notte precedente l’avevamo passata in chat …. a dirci tutte quelle porcate che avremo fatto il giorno dopo. Lui mi aveva chiesto di farmi trovare vestita da gran troia, con tacchi, reggicalze e perizoma. Poco trucco, niente rossetto e niente profumo.
La mattina presto mi manda un messaggio:
“Ciao Malèna, tutto ok? Devo chiederti un piacere”
“Dimmi! … Se posso”
“Più tardi ci vediamo, giusto?”
“Certo! …. “
“Ecco, vedi Malèna …. Pensavo di riuscire a liberarmi e invece …”
“… e invece?”
“non sono solo …. Ieri sera mi sono lasciato andare con mio cognato e tra una confidenza e l’altra mi sono fatto scappare che oggi avrei visto te!. Conosco mio cognato dai tempi del liceo e c’è sempre stata tra noi molta complicità. Parliamo spesso di donne e delle nostre varie scappatelle. Mi ha chiesto di fargli vedere le tue foto e ha detto che sei una gran troia!”
“…. e ?!?”
“Mi ha chiesto se può venire anche lui e ti scopiamo in due! Lui si chiama Aldo e scopa come un vero stallone. Ha avuto più donne lui che chiunque altro di mia conoscenza!”
“ … ma certo, Franco. Dov’è il problema?!? Malèna ama le doppie! E poi non ho mai scopato con due cognatini ... meno che mai nel giorno di Pasqua”
Un’ora dopo erano tutti e due alla mia porta.
Avevo messo per loro il mio completino più sexy con delle splendide calze a rete con il buco davanti e dietro …. un perizoma di pizzo nero e una bel tacco dodici. Una puttanona con un solo intento: far dimenticare ai due cognatini per un’oretta …. le loro due mogliettine, sorelle e cornute nello stesso momento per mano di Malèna.
Franco e Aldo erano due maschioni alti e fisicati. Due bei torelli giovani e infoiati. Malèna non stava più nella pelle!
Neanche il tempo di entrare e già mi avevano messo in mezzo …. stringendomi forte e facendomi sentire i loro cazzi già gonfi dentro i pantaloni del vestito. Il più focoso – subito per subito – fu Franco, ma solo perché avevamo lungamente chattato ed eravamo per questo un po’ più facilitati. Ma anche Aldo alle mie spalle sembrava gradire, perché strusciava il suo pacco sul mio culo quasi nudo.
“Eccoti qua, troiona! Pensavi oggi di avere un cazzo e invece ne avrai due! “ – disse Franco mentre mi baciava il collo.
Stretta in mezzo a quei due giganti, mi faceva sentire in loro balìa e mentre fremevo sentivo le loro bocche sul mio corpo e le loro mani scivolare sulle mie cosce e sulle mie natiche.
“Che culo questa troia!” – ripeteva Aldo mentre mi allargava le chiappe e mi sbatteva contro il suo enorme pacco.
“Sarete i miei due maschioni! Ho voglia di tutti e due e … di godere!”
“Allora mettiti in ginocchio, troia” – mi disse Franco mentre mi spingeva giù, in ginocchio.
In un momento, tutti e due cominciarono a strusciarmi i loro pacchi sul viso. Era bellissimo …. Sentivo i loro uccelli durissimi da sopra i pantaloni.
Franco iniziò a sbottonarsi e a tirare giù la cerniera. Poi fece scivolare il pantalone lungo le cosce muscolose …. giù fino a terra. Tirò subito fuori il cazzo e me lo avvicinò alla bocca
“Eccoti servita! Succhiami il cazzo, puttana!”
Il cazzo di Franco era anche più grosso di quello che mi era sembrato dalle foto. Mi raccolse i capelli con le mani e in un istante ebbi tutto quel gran cazzo in bocca
“Brava così! Succhia! Fammi vedere quanto sei brava! Puttana!”
Io ero completamente avvinta da quel grosso uccello e succhiavo come una troia, mentre anche Aldo aveva tirato fuori la bestia e me l’aveva messa in mano, per farsi segare.
“Succhia un po’ anche il mio” – disse Aldo
Mi tolsi dalla bocca il cazzo di Franco, che grondava di saliva …. lo afferrai in mano e mi girai per prendere in bocca il cazzo di Aldo
“Oh, si! Succhia! Brava! ….. Ci voleva! Succhia meglio di una donna!” – sospirava Aldo
“Te l’avevo detto che questa troia ci sapeva fare! – diceva Franco al cognato.
Mi eccitava questa loro complicità. Secondo me non era la prima volta che scopavano in tre.
Godevano a ficcarmi tutto il cazzo in gola e anche quando soffocavo, loro continuavano …. con tutta la loro forza maschia e alternandosi nella mia bocca … tra sputi, insulti e qualche schiaffetto.
“Puttana! Guarda che succhiacazzi! Tutto in gola lo prende!”
“Preparati che poi ti rompiamo il culo!”
“Oh si! Voglio essere la vostra puttana! … Fatemi quello che volete!” - ero lì ad incitarli.
“mettiti a pecora! Alza il culo e continua a succhiare il cazzo a mio cognato” – disse Franco, mentre mi sollevava e mi metteva a 90 gradi. In quella posizione …. ripresi a farmi scopare la gola da Aldo, che mi afferrava la faccia con tutte e due le mani e mi infilava tutto il suo bastone in profondità.
In quello stesso momento sentì la lingua di Franco infilarsi tra le mie natiche , solleticarmi il buco del culo per poi leccarmelo, mentre mi allargava con le mani. Mi sputava sul culo e poi infilava la lingua, alternandosi con un dito. Fremevo …. gemevo e Aldo soffocava i miei gridolini tappandomi la bocca col suo cazzone fradicio di saliva.
“Che culo! Che Puttana! Ti piace il dito in culo, vero?” – mi diceva Franco mentre mi piantava dentro l’indice della sua mano.
“E allora prendi due dita … e poi tre” – e nel farlo ruotava la mano come se volesse infilarmi tutte e cinque le dita.
Franco appoggiò il suo cazzo dritto … e lo sentì spingere forte …. e forzare il mo buco, finché la sua cappella non riuscì a sfondare ogni mia resistenza. Urlai e questa cosa non fece che eccitare Aldo:
“Stai zitta, puttana! Adesso Franco ti fa sentire come si scopa una troiona come te”
Franco mi afferrò per i fianchi e con un colpo deciso mi piantò tutto il suo palo in culo. Fu bellissimo ma anche un po’ doloroso all’inizio. Franco capì di avermelo ficcato tutto dentro e allora prese a scoparmi con forza e Aldo ne approfittò per sbattermi tutto il cazzo in gola …. dentro e fuori.
“La spacchiamo questa puttana!” – gridava Franco - “Senti come prende il cazzo questa troia!”
Furono minuti di grande eccitazione, dove fui completamente sottomessa da quei due maschioni.
Franco tirò fuori il cazzo …. e voltandomi verso Aldo gli disse: “guarda che culo rotto! Guarda che buco che gli ho fatto!”
Aldo si eccitò a tal punto da infilarmi di colpo il suo cazzo nel mio culo: “Adesso me la chiavo un po’ anch’io a questa puttana!”
Franco aveva un bel cazzo ma Aldo … anche meglio!
Il suo cazzo era enorme e duro come un bastone. Aldo aveva avuto il vantaggio di trovarsi un buco di culo già bello largo e dunque i suoi colpi furono impietosi e possenti.
“Tutto in culo, troia! Ti spacco in due! “ – diceva Aldo, mentre mi scopava come un cavallo.
Franco approfittò della mia bocca e volle che gli leccassi le palle
“Leccami le palle, puttana! Senti come sono gonfie! Sono piene di sborra!” – ripeteva Franco.
Aldo sfilò il cazzo dal mio culo e si sedette sul divano
“Sali a cavalcioni e impalati da sola, zoccola!” – mi ordinò Aldo.
Io feci obbedì e in un istante mi piantai il suo bel cazzone in culo, fino a farlo sparire del tutto
“Scopati! Cavalca come una troia! Dai!” – mi diceva, mentre mi allargava le chiappe e me le schiaffeggiava.
“Guarda Franco come scopa questa puttana! Ha proprio voglia di cazzo! “ – diceva Aldo al cognato.
“… E allora avrà quello che si merita!” – fu la risposta di Franco.
L’istante dopo sentì Franco avvicinarsi alle mie spalle. Aldo poggiò entrambi le mani sulle mie chiappe e senza sfilare il cazzo …. mi sollevò un po’ il culo. Fu allora che Franco puntò il suo uccello sul mio buco già pieno e per questo già largo …. e senza alcun indugio spinse per infilarmelo dentro …. Ben due cazzi in culo: il suo e quello del cognato.
“Senti che rotta in culo questa cagna. Ne voleva due la puttana!” – diceva Franco.
“E’ talmente troia che le ci vorrebbero altri due cazzi in bocca!” – fu la risposta di Aldo, che nel frattempo mi infilò in bocca le dita della sua mano – “Succhia anche queste, zoccola!”
Franco mi teneva per le spalle e mi scopava forte mentre Aldo da sotto muoveva il suo cazzo dentro di me a colpi di reni.
Andarono avanti per minuti, sempre più dentro e sempre più …. infoiati.
Quanto mi sentivo puttana! Che maschi!
A un certo punto Franco sfilò il cazzo: “sto per sborrare” – diceva all’altro.
Aldo pure sfilò il cazzo …
“Mettiti in ginocchio puttana!”
“Giù ….. così”
Mi ritrovai in un secondo giù …. davanti ai loro cazzi enormi ….
Si segavano forte …. davanti alla mia faccia, mentre mi tenevano per i capelli.
“Leccami le palle” – mi ordinò Franco e mentre lo facevo, Aldo continuava a segarsi …. finché non mi strattonò dalla sua parte: “apri la bocca troia! Apri! Tira fuori la lingua! Sto per sborrareeeee!”
Sentì forte i suo possenti schizzi, dritti nella mia bocca ….. La sua calda sborra mi inondò.
“Tutta per te, puttana ….. Bevi!”
Quella visione portò anche Franco all’orgasmo. Fu il suo turno … Mi voltò la faccia e scaricò fiumi di sborra nella mia bocca, non ancora sazia.
“Non inghiottire, aspetta! Fammi vedere quando sei troia!”. Mi sollevò di peso e mi disse: “Apri la bocca fammiti vedere con la sborra in bocca!” …. Mi alzai e gli mostrai la bocca piena di sborra … Franco si avvicinò alla mia bocca e ci sputò dentro:
“Ora inghiotti, troia!!!!!”
Mandai giù e loro sembrarono soddisfatti, come due maiali che avevano abusato della loro femmina.
E in effetti …. Così era stato.
“Adesso, scendi giù e puliscici i cazzi con la lingua!”
Presi a leccare tutti e due i cazzi, prima uno alla volta e poi …. tutti e due insieme.
“Brava la nostra Malèna! Sei proprio una gran puttana!
“Torneremo a trovarti! ….. e puoi giurarci che non passerà troppo tempo!”

E voi potete giurarci che ... Malèna sarà pronta ad esaudire ogni vostra fantasia!

Buone Feste cari maschietti!
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