trans
L’amico dello studente

12.11.2020 |
1.771 |
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"- Dai spompinaci insieme - sussurrò arrapato..."
Ho conosciuto Paolo in una famosa videochat. In quel periodo mi drogavo di videochat erotiche. Appena ero solo in casa ne approfittavo per indossare l’intimo femminile più porco, e mettermi a giocare alla troia in cam.Non eravamo nemmeno lontani. Una quarantina di chilometri abbondanti dalla città in cui viveva come studente fuori sede. Il classico timidone ma porcellino a letto.
La maggior parte dei weekend in cui rimaneva solo in casa ne approfittavamo per vederci.
Amava farmi trovare ad ogni incontro capi di intimo femminile nuovo… ricercato.
- Indossa questa - mi disse quando mi presentò per la prima volta una catsuit. In quel momento il cazzo si fece duro solo ad immaginarmi da lì a poco con quello splendido capo addosso.
Lo afferrai e mi indirizzai verso il bagno - Vado a fare una doccia -
Amo sentire la musica ad alto volume quando sono sotto la doccia… mi rilassa… soprattutto se devo femminilizzarmi.
Mi asciugai e spalmai dell’olio idratante sulla pelle appena depilata, mi sentii una vera troietta. Ero da quasi un’ora chiuso in bagno. Non avevo nemmeno la più pallida idea di quello che, nel frattempo, stava succedendo fuori.
Indossai la catsuit color carne, con un fiocco rosso fiammante sulle tette, e mi incamminai verso la camera da letto, da cui provenivano gli inconfondibili gemiti di una scena porno.
- Che cazzo succede qui? - Il primo impatto nel trovare all’improvviso, disteso sul lettone con Paolo, un estraneo, nudo, che si accarezzava il cazzo gustandosi un film porno, fu alquanto scioccante.
Avvampai di calore, ma anticipando Paolo che stava per pronunciare qualcosa, in un baleno focalizzai il serpentone che si accarezzava l’amico, e aggiunsi sorridendo -Noto che ti sei portato i rinforzi, vorrei capire proprio da dove è spuntato -.
Senza pronunciar altro mi fiondai sul letto e iniziai a succhiare quel bel pisellone lungo il doppio di quello di Paolo che nel frattempo esclamò - Comunque lui è Luigi -.
Mi sfilai il cazzo dalla bocca, guardai il nuovo compagno di giochi negli occhi e aggiunsi, - piacere Chrystian… proprio un vero piacere - e mi rifiondai a succhiare.
Paolo mi avvicinò la cappella al viso. - Dai spompinaci insieme - sussurrò arrapato.
Fu allora che decisi di aggiungere una variabile ancora più erotica a quella gradita sorpresa: decisi di trattare il mio partner abituale da sottomesso.
Paolo aveva sempre apprezzato la mia capacità di prendere l’iniziativa. Quindi decisi di impersonare i panni di una mistress.
- Se vuoi che ti succhi il cazzo devi leccarmi il culo come piace a me - gli risposi.
Non se lo fece ripetere due volte.
Luigi, che nel frattempo era rimasto un po’ congelato dalla mia intraprendenza, preso da quella scena si sciolse accarezzandomi la nuca, premendo verso il suo membro.
- Fatti succhiare queste tettone - esclamò sfilandomi il membro dalle fauci - Dopo voglio sborrarci sopra - aggiunse.
Nel frattempo Paolo aveva fatto un lavoro perfetto. Sapeva come prepararmi alla penetrazione. - Adesso ti scopo -.
- No - gli risposi - Voglio succhiartelo ora. Diamo la precedenza agli ospiti -.
E così, a pecora sul letto mentre succhiavo il cazzo di Paolo, mi feci impalare dall’amico. Una delle migliori scopate della mia vita. Carica di erotismo.
Luigi non smetteva di stringere la ciccia ovunque la trovava. Dalle chiappone, alle maniglie dell’amore, concentrandosi soprattutto sulle mammelle.
Preso secondo me dalla ciccia che vibrava sotto i suoi colpi e dalle mie carni rosee che facevano pendant con la tinta della catsuit, ad un certo punto Luigi esclamò -Che porca che sei… proprio una maiala - , - Anzi… - aggiunse dopo - Sembri proprio una scrofa. Voglio sentirti grugnire dal piacere - e cominciò a stantuffare ancora più velocemente.
Quelle, parole, pronunciate in quel modo, toccarono la parte più porca e perversa di me. Mollai il cazzo che stavo succhiando ed incominciai a grugnire come una maiala in calore.
Paolo non resse alla situazione e col cazzo vibrante a mezz’aria esplose in un orgasmo a mani libere, come si usa dire, che mi inondò il viso. Luigi invece liberò il pisellone dalla presa famelica del mio ano, si sfilò il condom, e, come promesso, mi inondò le tette di calda sborra colante… sfregandosi pure la cappella sui capezzoli.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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