La spesa al Supermercato

Tutti i giorni che andavo a quel supermercato all’uscita incontravo sempre un ragazzone alto di colore, che aiutava con i carrelli, ogni volta la mia domanda era la stessa, ma saranno vere le storie che i ragazzi di colore ce l’hanno più lungo ed un desiderio saliva sempre di più nella mia mente ma non sapevo come affrontare il problema. Un giorno decisi di passare all’azione e così comprai 4 casse di acqua ed all’uscita si avvicinò questo bel ragazzo chiedendomi se volessi aiuto. Io gli risposi “ Se mi aiuti a portare le casse di acqua a casa ti regalo 10 euro di mancia”. Il ragazzo non si lasciò sfuggire l’occasione e disse di si. Entrammo in macchina ed il cuore mi batteva a mille, non sapevo come fare per “aprirmi”, lui mi disse che era del Senegal e la sua famiglia era rimasta in Senegal. Arrivati sotto il portone, lui prese le casse di acqua e le salì al secondo piano (senza ascensore !!!) , poi si fermò un attimo e fece un secondo viaggio portando le altre due casse di acqua sopra a casa. Io fui molto contenta e sorridente gli dissi se potevo preparargli una tazza di caffè. Lui tutto sudato e ansimante rispose di si. Allora io lo accompagnai nel bagno, gli presi un asciugamano pulita e gli dissi puoi darti una rinfrescata il tempo che io preparo un caffè ? E così guardandolo negli occhi lo accompagnai nel bagno ed uscii subito. Ero tutta depilata, andai di corsa in camera da letto e mi misi un perizoma con un leggins ed una maglietta traforata. Quando usci dal bagno lo aspettai in salotto con il caffè bollente. Ci sedemmo sul divano ed io guardandolo negli occhi gli posai la mano sulla coscia. Lui non si tirò indietro, mi disse “Ti sei cambiato, bella questa maglietta traforata”
Allora presi il coraggio a due mani e misi la mano sul suo pacco, era enorme, non si capiva dove iniziava e dove finiva. Lui disse “Stai giocando col fuoco, attenta che ti bruci”. Io eccitatissima, mi misi in ginocchio e gli abbassai la zip e di colpo usci fuori un cannone, non ancora duro ma eccitato, gli dissi “è la prima volta con un ragazzo di colore” ed andai giu con la bocca. Lo leccavo lentamente e poi scendevo giù giù, poi salivo e poi me lo mettevo in gola, non entrava tutto in gola, lui cominciò a respirare affannosamente, si eccitava allungò la mano dentro la tuta per accarezzarmi le natiche e disse “ mmhhh ti sei preparata a dovere, depilata e col perizoma”. Io gli dissi se vuoi possiamo andare sul letto, e lui annui con la testa. Lo sdraiai sul letto per metterlo a suo agio e cominciai a leccarglielo tutto prima piano e poi piu’ veloce, quando diventò duro, mi tolsi i leggins rimanendo col perizoma e la maglietta traforata nera, lui cominciò ad allungare le sue manone sul mio culetto prima accarezzandolo e poi alla ricerca del buchetto, comincio a mettere un dito dentro ed io che glielo leccavo tutto, ero eccitatissima, arrapata, ma mi resi conto che la staffa che aveva era enorme, eh si che ne ho presi di cazzi ma così mai…….ebbi un sussulto, mi ficcò con forza due dita nel culetto e poi disse” facciamo che tu me lo lecchi tutto ed io ti lecco il buchetto “, e cosi ci sdraiammo per fare un 69, comincia a leccarlo mentre stavo sotto quando sentii la sua lingua entrare dentro il mio culetto, lo apriva ed entrava spingendo con la punta della lingua “mmmmmmmmmhhhhhhhh” esclamai tutta bagnata. Mi fece mettere a pecorina sul letto mi diede due schiaffi sulle natiche e mise la cappella vicino al buchetto, non entrava, io cercavo di aprirlo spingendo in fuori, ad un certo punto con una mano ha fatto finta di accarezzarmi la schiena salendo su sino ad arrivare a tapparmi la bocca e spinse fortissimo, “Gettai un grido fortissimo aaahhhhhhhhh”, mi prese per i fianchi e cominciò a spingere dentro, volevo togliermi, era doloroso, ma lui disse “ troia era questo che volevi provare adesso godi !” n e spingeva , sentivo che si bagnava il buchetto da dolore si trasformò in piacere, comincia a gemere, ad ansimare, fino a che ( ora o mai più) volevo sentirmelo tutto dentro. Lo feci sdraiare e salii sopra di lui ficcandomelo tutto dentro, che doloreeeeeeeeee, non m’interessava e quando mi ricapita, comincia a fare su e giu su e giu, il culetto sentivo che si apriva come una conchiglia, mi sentivo padrona in quel momento volevo farlo venire, ma non veniva maiiiiiiiiiiiii, disse “ora facciamo come dico io “, tolse le fodere dei cuscini e mi legò le mani al letto d’ottone, mi mise un fazzoletto in bocca e disse “stringi con i denti” allora mi sdraiò a faccia in cielo e mi sollevò le gambe, tenendomele con le mani , lo mise dentro a quel punto mi cominciò a sbattere forte ma così forte, io non riuscivo a liberarmi e ad ogni movimento lui mi teneva le gambe e mi sbatteva piu forte, sentivo il suo respiro, volevo gridare, niente lo vedevo che ansimava ad un certo punto sentivo le palle sbattere sulle cosce ed aumentare il battere “clap, clap, clap” fino a quando sentiii una spinta forte e prolungata, con le gambe alzate, sentivo scorre dentro di me un fiume in piena “ vengoooooo” disse, rallentando il ritmo e accasciandosi su di me. Mamma mia che scopata pensai, avevo il culo rotto, arrossato , pieno di sperma e sangue ma ero contenta per il mio primo ragazzo di colore mmmhhh. Si alzò, mi liberò, ed andò a farsi una doccia, dopodichè disse devo andare se vuoi sai dove trovarmi. Da quel giorno la spesa la facevo sempre a quel supermercato ed ogni tanto “mi facevo aiutare a portare la spesa a casa “ mmmhhhh.