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Il mio puttan tour


di abxpass
28.05.2023    |    476    |    3 9.4
"Giovedì notte e venerdì notte ho girato vestita come una trav nella mia monovolume francese in cerca di cazzi..."
Buongiorno a tutti, parto col ringraziare tutti coloro che leggeranno questo racconto, non è fantasia, bensì l’esperienza di due notti passate in auto in giro tra Firenze ed Empoli a fare la puttana trav quale sono diventata ormai. Non sono femminile, non ho l’aspettò della bella donna o trans con curve da urlo eppure vestita da trav ho molte richieste, forse anche perché sono molto troia e mi propongo in maniera esplicita a veri maschi solo ATTIVI. Non cerco sentimenti, coccole o carezze, non mi piace baciare, mi piace l’uomo molto basico che “ragiona” in modo semplice, “ho il cazzo duro, lo voglio infilare in un buco!”. Nel mio caso i buchi sono due, bocca e culo. Inoltre adoro ricevere sborra e piscio ovunque e mi piace l’uomo che in maniera esplicita chiede senza giri di parole di potersi svuotare i coglioni o la vescica su di me o dentro di me. Inoltre in voi uomini adoro l’egoismo e la prepotenza, il primo perché mi piace l’uomo che pensa solo al suo orgasmo fregandosene altamente del fatto che io goda o meno. Io comunque godo molto nell’essere usata come una troia, questo è il mio piacere, il secondo, ripeto la prepotenza, perché quando avete voglia voi di farlo, si deve fare punto. Dopo questa lunga premessa, andiamo ai fatti.
Giovedì notte e venerdì notte ho girato vestita come una trav nella mia monovolume francese in cerca di cazzi. Preciso che la ricerca non era casuale, bensì organizzata con persone conosciute. Ho fissato appuntamenti con 3 uomini la prima sera e altri 3 la seconda sera, poi ci sono stati degli extra graditi.
Prima sera, primo appuntamento a Firenze sud con un giovane ragazzo di colore che parla perfettamente l’italiano, cresciuto in famiglia italiana. Lo faccio salire in auto, io già vestita da trav, vicino Firenze sud, lui sale e mi indica di procedere verso una casa di campagna abbandonata. Mi invita a scendere dall’auto ed entrare nella casa. Lui si eccita immediatamente, infatti quando gli tirò giù i pantaloni il cazzo è già duro, lo succhio per alcuni minuti, diventa ancor più duro, lui mi dice subito che vuole il culo, mi appoggio a delle assi e mi entra subito dentro ed inizia a sbattere. Non sbatte con vigore, ritmo lento, non lo cambia mai, ma il cazzo è durissimo e si sente, ma io gradisco un movimento lento e poi forte alternato da colpi secchi che tolgono il respiro.
Lo invito a sculacciarmi e lo fa, con mio sommo piacere, mi offende e continua il suo movimento lento ma instancabile. È un toro, dura almeno 20’ prima di venire, come sempre, peccato per il ritmo, sempre lo stesso. Sborra nel mio culo senza troppi gemiti, ma sento che gode, poi si toglie dal culo e si fa leccare il cazzo bello umido del suo seme, la sua sborra mi cola tra le cosce e lecco il suo cazzo ancora duro. Mi invita ad uscire dalla casa, mi porta verso il cofano della mia auto, mi mette a pecora e rientra nel mio culo. Un’altra scopata di 15’ circa dove ci da dentro ancor di più, cerca di ascoltare i miei consigli provando a variare il ritmo, ma ha poca esperienza e può imparare molto.
Ha un cazzo durissimo e scopa senza fermarsi mai, non ha bisogno di pause, mi piace, mi sento un oggetto tra le sue mani, si preoccupa solo di se stesso, come piace a me, io godo molto quando voi vi disinteressate del mio piacere ponendo il vostro piacere al di sopra di tutto.
Il mio buco del culo è solo un mezzo per raggiungere l’orgasmo. Adoro questa condizione di utile solo per “svuotare i coglioni”. E così arriva il secondo orgasmo, dritto nel mio culo, poi in ginocchio di nuovo a pulire il cazzo con la lingua. Risaliamo in auto e lo riaccompagno, mi saluta dicendomi che vuole un altro appuntamento.
Io riparto per Montelupo per il secondo appuntamento, con un attivo porco 60enne, ci incontriamo in un parcheggio, lui scende dall’auto e sale sulla mia, al vedermi vestita da troia, perizoma, autoreggenti, vestitino trasparente, parrucca, tacchi e trucco in viso si eccita subito. Abbassa i pantaloni e tira fuori un bell’arnese tozzo, non lunghissimo, sarà stato 16 cm di cazzo. È già duro, glielo succhio, poi mi obbliga a scendere dall’auto e a mettermi in terra su un prato a 4 zampe. Alla visione del mio culo da troia si avvicina e mi incula diretto fino alle palle, io gemo, ma lui spinge ancora. “Ti sfondo vacca!”, così adoro essere trattata, da vera troia, ha un movimento vigoroso e deciso, poi rallenta, riparte con più vigore, si ferma, lo tira fuori dal culo e dice: “vieni puttana prendilo in bocca!”. Lui in piedi, io in ginocchio e lo succhio, poi lui dice, “girati vacca, te lo sbatto nuovamente in culo!” Riparte a trombare ancor più vigoroso, mi tiene per le spalle e sbatte duro stavolta, il mio culo si apre alla durezza della sua mazza, mi sculaccia e mi sputa sulla schiena offendendomi. Poi si ferma e mi spinge verso il dietro della mia auto, mi guarda: “ apri il cofano puttana!”, mi spinge nel cofano a pancia all’insù, mi apre le gambe e mi incula guardandomi in viso, “puttana ti sfondo!” E li arriva uno sputo in viso, altra offesa e altro sputo, si continua così per diversi minuti e poi arriva il suo orgasmo, tanto seme di maschio nel mio culo, tra le mie natiche e sulle mie palline da finto maschio. Mi ritrovo in ginocchio a pulirgli il cazzo con la lingua e lui “pulisci puttana! Ringraziami per la mia sborra troia! Non la meriti lurida!”. Poi mi tratta da troia ancora “alzati lurida!” Mi tira uno schiaffo in viso, uno sputo in faccia e poi, “ti voglio rivedere puttana, mi sono divertito e voglio ripetere! Mi piaci perché ti lamenti poco e mi fai sborrare dove voglio e non mi devo preoccupare di farti godere, mi hai spiegato che tu godi ad essere usata e mi sta bene!” Mi saluta , sale in auto e va via.
Risalgo in auto e torno verso Firenze, terzo appuntamento in un parcheggio in città, un 58enne che ama usare le troie come me. Lo trovo già parcheggiato, mi spiega al telefono che devo parcheggiare l’auto col muso verso dei cespugli e poi andarmi ad inginocchiare davanti ad essa. Pochi secondi e sono in ginocchio, arriva lui e col cazzo duro in mano inizia a L pisciare, prima sul petto, poi in viso e poi in bocca, arriva l’ordine: “bevi troia! Dimmi che il mio piscio è buono”. Io ingoio o deglutisco e lui continua, una pisciata enorme, non finiva piu, poi mi ritrovo a pulirgli il cazzo gocciolante con la lingua, subito diventa duro e qui devo dire che lui ha una larghezza davvero straordinaria, il suo cazzo non è lungo, ma la larghezza è notevole. Mi tira su e mi gira a pecora appoggiata al cofano e mi dice “ti voglio sfondare puttana!”. E vi assicuro che lo fa, entra tutto dentro di botto e mi fa urlare, spinge duro restando attaccato per affondare fino all’ultimo millimetro. Poi inizia a sbattere e lui sa sbattere davvero forte, sembra un animale, ci mette impeto e potenza, non si accontenta della semplice scopata, il mio culo si deve dilatare molto per accoglierlo con mia somma sofferenza, ma lui non molla , va come un treno, sa che adoro soffrire come una cagna in calore, a volte si ferma e batte colpi secchi per distruggermi ulteriormente. Poi riprende il ritmo duro e veloce, lo sfila dal culo e mi obbliga a prenderlo in bocca, si fa succhiare e poi di nuovo in culo col suo solito impeto, poi di nuovo in bocca, torna nel culo, bocca, culo, ancora bocca e poi di nuovo culo. Sa che ho un plaid nell’auto, “prendi il plaid puttana, andiamo nell’erba, voglio vederti a gambe aperte e sfondarti ancora!” Mentre cammino verso l’erba mi tremano le gambe e sento il culo aperto dolorante, metto a terra il plaid, e lui mi spinge giù, “apri le gambe vacca!”, lui si sdraia su di me entra dentro, il mio ano cede come il burro ad un coltello e ricomincia a sbattere forte e vigoroso. La qualità di quest’uomo risiede nel l’avere un cazzo molto largo e essere un animale da monta, scopa a lungo e senza cedere mai alla stanchezza, sono io che arrivò a pregarlo di smettere e ovviamente lui non mi accontenta di certo, anzi sbatte ancor di più pur di godere. Mi allarga ancor di più le gambe e sbatte forte e vigoroso per interi minuti, il mio ano diventa una caverna dopo il suo trattamento, e lui si compiace di questo. Ne va molto fiero. Ad un certo punto mi guarda in viso “puttana ora vengo, tra poco sborro, te ne faccio un po’ in culo e poi vengo verso la bocca così ingoi anche!”, e così succede, geme e inizia a skizzare la sborra, sono sempre 10/11 skizzi di seme densò e copioso, sembra un orgasmo da cavallo il suo, mi ritrovo ricoperta di sborra e ciuccio il suo cazzo per pulirlo con lui seduto sul mio petto per farsi servire. Si alza, mi guarda e dice “vado via puttana, è tardi, devo scappare, altrimenti facevamo la seconda, ci rivediamo presto, lo sai che sei una maiala lurida vedo?”. E io “si”. “Allora fai così, non ti pulire, voglio che vai a casa ricoperta del mio seme, ok?”. E io “suppongo che non sia una domanda?”, e lui “brava!”. Sale in auto e sparisce anche lui, mi ricompongo e salgo in auto per rientrare a casa col culo rotto e odorosa di piscio e sborra…. La seconda notte ve la racconto più tardi….
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