trans
Hotel
di Sonia_so
24.03.2023 |
1.461 |
17
"Sento tutta la sua pelle liscia e glabra sul corpo..."
Quando ho aperto i messaggi di Annunci ed ho letto la risposta di G. il cuore mi batteva forte. Ci scrivevamo da qualche giorno e la sua proposta di portarmi in uno di quegli Hotel ad ore appena fuori Torino non mi aveva lasciato indifferente. Sarebbe stata una cosa nuova per me ed il mix tra l’eccitazione e un pizzico di timore aumentava esponenzialmente il mio desiderio.
Dalle foto ricevute G. mi sembrava proprio un bell’uomo. Alto circa 1 metro e 80, castano, capelli corti, fisico asciutto e ben definito, completamente depilato. Il mio tipo ideale.
“Ed ora cosa gli scrivo”, penso. I discorsi fatti tramite messaggi scorrevano fluidi, tutto sembrava combaciare alla perfezione, le informazioni di rito le avevamo scambiate, non rimaneva che confermare.
Il dito è fermo sul display del cellulare, trema un po’.
“Beh allora che fai.. ci sei sta sera??” mi scrive.
La risposta può sembrare ovvia, ma quando si tratta di fare un nuovo incontro ho sempre un po’ di esitazione.
“Parcheggio fronte Hotel alle 20.30”, lui mi risponde col pollice in su; è fatta!!
Che stupida sono già le 18.00. Devo darmi una mossa. Frenetica vado a prepararmi.
Doccia, depilazione accurata… e poi la scelta del vestito. Trucco e parrucca, butto uno sguardo all’orologio sono ancora le 19.00.
Avevo 20 minuti di strada per arrivare; decido di partire un po’ prima.
Spesso durante il viaggio in auto che mi porta ad un nuovo appuntamento vago coi pensieri e sempre mi sfiora l’idea di scrivere che ho avuto un imprevisto, ma poi rinsavisco!
Eccomi nel parcheggio sono in anticipo, ma già intravedo un tizio fuori dall’auto che si sta fumando una sigaretta. E’ lui.
Mi affianco.
“G.?” gli chiedo, “Sonia?” risponde.
Parcheggio e scendo dall’auto.
Come convenuto il successivo quarto d’ora lo passiamo a chiaccherare del più e del meno, giusto per confermare l’idea che ci eravamo fatti l’uno dell’altra.
“Andiamo?” improvvisamente mi chiede.
Io gli sorrido, ormai il ghiaccio era rotto.
“Andiamo!”
Ed ecco il momento più brutto della serata, fermi in auto di fronte alla guardiola che diamo i documenti. Che vergogna.
Parcheggiamo proprio di fronte alla camera e noto che ogni stanza ha un suo posto riservato con tanto di tendina che scorrendo elettricamente nasconde completamente l’auto.
Bene, tutta la tensione è svanita ed ormai sono in piena modalità Puttanella.
La camera è molto accogliente, pulita e con un gran bello specchio proprio affianco al lettone matrimoniale.
Nemmeno il tempo di posare la giacca e già stiamo aprendo una bottiglia di vino nel frigo bar.
“Vado un attimo in bagno” gli dico ammiccante.
L’intenzione è quella di spogliarmi e tornare da lui indossando solo reggiseno, perizoma ed autoreggenti.
Subito cerco i suoi occhi appena uscita dal bagno.
Lo sguardo è feroce, eccitato, gli occhi fissi sul mio corpo.
Ho la conferma di quello che sempre mi aveva scritto nei messaggi, gli piaccio… parecchio!
“Sei fantastica, vieni qui, fatti toccare”.
Lo raggiungo e mi giro di schiena, voglio che veda il mio lato B, è il punto forte. Inizia a toccarmi, ad accarezzarmi i fianchi e molto delicatamente a baciarmi il collo.
Che sensazione magnifica.
“Sta sera voglio essere la tua puttana”.
Vado verso il letto e inizio a gattonarci sopra.
Lui lentamente si spoglia. Mi brama. Il suo cazzo è già duro e punta dritto verso di me.
Sono arrapata, lo striminzito perizoma non contiene più tutta la mia eccitazione.
Lui arriva, mi mette prona ed allargandomi le gambe si sdraia sopra.
Sento tutta la sua pelle liscia e glabra sul corpo. I nostri sessi si strusciano. Le nostre lingue, avide, si cercano; ci lasciamo andare in un bacio, profondo, passionale.
Il tempo sembra fermarsi.
Stiamo limonando come due studenti in gita.
“Ti voglio dentro di me”. Ormai sono fuori controllo. La voglia di essere posseduta da lui è ossessiva.
Mi mette alla pecorina ed inizia a leccarmi tra le natiche. “Prima voglia assaggiare la tua fichetta”, sento la sua lingua entrare dentro.
Inizio a gemere come una cagna in calore. Mi masturbo.
Ora sta mi sta ravanando dentro con le dita e noto che mi sta lubrificando con una crema lasciata sul letto poco prima. Il ragazzo ci sa fare. Un dito, due…
“Che troia che sei”
Capisco che sta infilandosi il preservativo.
“Non ce la faccio più, scopami ti prego”, sento la sua cappella appoggiarsi.
Inarco bene la schiena, spingo in fuori il culetto e lentamente lascio che entri tutto. Lo sento gemere. Io sono in paradiso.
“E ora sbattimi come una puttana”
Non si fa pregare ed inizia un ritmo forsennato. Il turpiloquio arriva di pari passo.
“Scopami porco”
“Prendilo tutto troia”
“Spaccami il culo”
“Quanto sei puttana”
“Siii scopami, scopami, scopami”
E’ fantastico, mi scopa da Dio; il tutto è reso ancora più eccitante dal poterlo vedere allo specchio. Piegato su di me, mentre piazza i suoi colpi. E mi masturba.
Quell’immagine mi fa esplodere.
Scoppio in una sborrata copiosa, urlando, ansimando, implorandolo di continuare. Ma anche lui è al limite.
Mi ha beccato che lo guardavo allo specchio. Ora vuole venire anche lui.
Esce, si sfila il condom e mi gira.
Mi prende la nuca e se la tira vicino al cazzo mentre si sega. Nemmeno il tempo di aprire la bocca che parte il primo schizzo. Poi un’altro, lo prendo dritto in fronte. Il terzo è in bocca.
“Brava, assaggialo”, io ubbidisco.
Da brava zoccola con la lingua ripulisco tutto. E la trovo buonissima.
Cosi continuo col pompino, aspettando che si rimpicciolisca nella mia bocca.
“Sei fantastica, vieni qui voglio baciati”
“Sono tutta sporca”
“Non mi interessa, vieni qua” ed abbracciati iniziamo a limonare…..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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