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Fantasie Estive
di Zaimina
07.08.2020 |
13.905 |
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"Si mette con la testa tra le mie gambe e me lo prende in bocca, io gemo mentre mi stimolo più forte e schizzo tra le sue labbra un bel getto caldo"..."
Una giornata calda d'estate, il desiderio di rilassarmi e abbandonarmi alle mie fantasie.Sono a casa, da sola, con indosso un vestitino rosso a maniche corte con l'orlo al ginocchio. Un foulard rosso legato intorno alla testa, perchè quando non incontro mi trovo più comoda così che con la parrucca. Calze autoreggenti nature 15 denari, intimo nero. Scarpe decoltè nere, modello "ciabattina", di materiale lucido con un pò di tacco.
Nel privato vivo solo in abiti da donna ed esterno la mia natura femminile.
In questo momento, questo pomeriggio, ho la fantasia di prepararmi all'incontro con un maschio, di essere femmina per soddisfare le mie e le sue voglie. Magari di avere un fidanzato, che mi viene a trovare a casa come si faceva una volta: la donna pensa alle faccende di casa, mentre il suo fidanzato si prepara per andarla a trovare. Quando arriva a casa di lei la trova ad aspettarlo, si siedono insieme sul divano e iniziano a parlare. Si scambiano qualche bacio, qualche tenerezza.
Allora però, parliamo degli anni '50 ad esempio, non si poteva andare oltre, il sesso si poteva fare solo dopo sposati. Mentalità di una volta, impregnata di dettami religiosi, diversa dalla nostra attuale. Ma anche se siamo di mentalità diversa bisogna non criticare, avere rispetto. Si trattava di persone che intendevano i rapporti sessuali in questo modo in assoluta buonafede, perchè questo era l'insegnamento che gli veniva impartito da un certo ambiente socio-culturale che gli impediva di poter fare alcune cose prima del matrimonio.
Io invece, con tutto il rispetto per chi ci ha preceduti, voglio andare oltre qualche bacio e qualche tenerezza.
In quel momento mentre sono in piedi, in camera da letto, elaboro la mia fantasia: una situazione come quella di allora, ma riadattata al tempo e alla mentalità attuale.
"Aspetto il mio fidanzato, dopo avere badato alla casa, sono seduta sul divano a gambe accavallate e sto sfogliando una rivista. Sento bussare alla porta e vado ad aprire, vestita come sono in questo momento. Lui è all'esterno, sulla soglia di casa, ci salutiamo e ci sorridiamo.
Indossa vestiti semplici: jeans e maglietta, scarpe da tennis. Ha i capelli corti di colore scuro. Fisico snello, non muscoloso. Non mi piacciono gli uomini muscolosi. Pochi peli sul corpo. Viso liscio, senza barba. Un bel ragazzo insomma.
Ci scambiamo un breve bacio sulle labbra, lo faccio entrare e chiudo la porta alle sue spalle. Ci dirigiamo in soggiorno e ci sediamo sul divano, dove lui apre la rivista che stavo sfogliando poco prima e si mette a sfogliarla sorridendo, mentre io mi siedo di fianco a lui e gli cingo le spalle con un braccio, mentre guardo a mia volta le foto su quelle pagine.
"Ti piacciono proprio le cose fetish" osserva lui, mentre gira le pagine.
"Ormai dovresti saperlo, ci conosciamo già da un pò e con me le hai anche provate queste cose" gli faccio notare, mentre guardiamo su una delle pagine la foto di una donna in lingerie e autoreggenti che, sdraiata, tiene le gambe verso l'alto incrociate all'altezza delle caviglie e mostra le piante dei piedi inguainate nel nylon, con un'espressione provocante dipinta sul volto.
Il contatto tra i nostri corpi e il tenue soffio del suo respiro mi fanno stordire e capisco che a lui succede la stessa cosa.
"Le vuoi provare ancora?" gli sussurro all'orecchio, mentre con una mano gli tolgo la rivista da sotto gli occhi e la metto da una parte.
A quel punto lo prendo per mano e andiamo in camera da letto, dove mi sdraio sul materasso".
Sono in camera da letto da sola, la mia è solo una fantasia e non ho un fidanzato. Però voglio svilupparla fino in fondo. Allora mi sdraio sul letto dopo avere preso un vibratore e del lubrificante e inizio a toccarmi dolcemente, come se a toccarmi fosse il ragazzo che immagino di avere.
"Lui si sdraia accanto a me, io mi sono sistemata su un fianco e l'orlo del vestito è rimasto leggermente alzato, si intravede il pizzo di una della calze. Appoggia una mano proprio li, mentre ci baciamo sulle labbra e gli appoggio la mia dietro la schiena come ad abbracciarlo. Dopo il bacio mi dice che sono bella, che gli piaccio, il suo tono di voce basso mi stordisce ancora di più. Gli dico che anche lui è bello e mi piace, che il contatto con lui e le sue attenzioni mi fanno sentire femmina, mi fanno sentire speciale. Poco dopo siamo sdraiati, lui sopra di me e continuiamo a baciarci e toccarci. Mi dice che mi ama e io ricambio, tra un bacio e l'altro. Così è più bello, quando oltre all'attrazione ci sono anche dei sentimenti che legano due persone".
Mi alzo il vestito e mi sposto gli slip, inizio a stimolarmi lentamente assaporando la mia fantasia. Mi sfilo le scarpe e immagino che il mio lui inizi a giocare con i miei piedi velati.
"Lo aiuto a spogliarsi, rimane sul letto inginocchiato tra le mie gambe aperte e avvicino un piede al suo viso. Inizia a baciarmi dolcemente le dita del piede, per poi sfilarmi la scarpa e continuare con la pianta e il tallone, mentre mi sfilo l'altra scarpa e con il collo del piede lo palpo li in mezzo, sentendo il suo membro alzarglisi sotto le mutande.
"Vuoi che ti stimoli con i piedi?" gli chiedo.
Senza rispondere, si abbassa le mutande e si siede per un breve istante per sfilarsele, quindi si rimette nella posizione di prima e appoggio le piante dei piedi intorno al suo membro e lui mi aiuta a fare su e giù per stimolarlo appoggiandomi le mani sui piedi.
"Hai proprio dei bei piedi, sono come quelli di una donna".
Io porto scarpe di numero 41 e si, penso di avere dei bei piedi anche se non belli come quelli di una donna.
Me lo immagino mentre continua a baciarmi i piedi dopo che l'ho stimolato, alzo le gambe aperte come se, davanti a me sul letto, ci fosse il ragazzo che sogno che me li bacia.
"Ci fermiamo un momento, il tempo di togliermi le mutandine e riprendiamo: adesso mi tiene le gambe sollevate e aperte, si è messo un preservativo e sta per penetrarmi".
Prendo il vibratore, lo lubrifico e, poco a poco, lo faccio scivolare dentro di me e lo accendo.
"Il mio ragazzo mi penetra dolcemente, continuando a tenermi aperte le gambe e gli chiedo di baciarmi i piedi mentre mi prende. Questa volta, mentre entra ed esce da me, usa la punta della lingua sulle mie piante dei piedi e si lascia inserire dolcemente in bocca le dita prima di un piede e poi dell'altro".
Faccio entrare e uscire il vibratore, immaginandomi di essere penetrata. Sento il mio sesso indurirsi e riprendo a stimolarmi. Mi giro a pecora immaginando che lui voglia farlo anche in quella posizione.
"Dai, mettiti girata" mi dice lui ad un certo punto.
Mi giro dandogli le spalle, dolcemente entra di nuovo e si appoggia con il corpo sulla mia schiena. Mentre lo facciamo ha la testa appoggiata sulla mia spalla, ci tocchiamo la lingua mentre continua a muoversi dentro di me e io mi stimolo".
Sono molto eccitata, sento che sto per venire. Mi rimetto sdraiata a pancia in su.
"Sto per venire tesoro" gli sussurro.
Mi fa rimettere a pancia in su e riprendo a stimolarmi. Lui è di nuovo in ginocchio tra le mie gambe aperte.
"Ti voglio arrivare in bocca" gli dico, sforzandomi di resistere.
Si mette con la testa tra le mie gambe e me lo prende in bocca, io gemo mentre mi stimolo più forte e schizzo tra le sue labbra un bel getto caldo".
Sono sul letto, alzata a sedere, ho piegato le gambe in modo da potermi venire sui piedi.
"Dai vieni anche tu" gli dico, mentre si rimette in ginocchio.
"Dove la vuoi?" mi chiede, stimolandosi con più energia.
Mi sdraio a pancia in giù e alzo le piante dei piedi velati sotto al suo membro per indicargli dove voglio ricevere lo schizzo. Poco dopo mi sento bagnare dal suo getto caldo attraverso il nylon che mi fodera piedi e gambe".
Al culmine della mia fantasia mi stimolo fino a venirmi addosso, sull'incavo dei piedi e il seme cola e va a bagnare appena anche le piante. Poi il momento della tenerezza, il bacio dopo il sesso.
"Alla fine si sdraia di fianco a me e ci guardiamo sorridendo. Siamo sdraiati a pancia in giù e ci baciamo sulle labbra, godendo insieme del sapore del mio seme".
Raccolgo con le dita un pò del mio seme dall'incavo del piede sinistro e lo porto alle labbra, chiudo gli occhi mentre lo assaporo come fosse un cibo o una bevanda prelibata prima di mandarlo giù.
Terminata la mia fantasia mi rimetto a posto, mi siedo davanti al computer ed entro in a69 per scrivere questo racconto, basato su alcune mie fantasie, per raccontare qualcosa di me. :* :* :* :*
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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