tradimenti
corna per mio marito
di coppiapervoi1965
06.12.2021 |
3.956 |
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"Con la mano mi toccavo la fica mentre saltavo sul suo cazzo, con una forza incredibile tale che ad ogni colpo mi entrava l’intero cazzo in fica producendo un..."
Dal medico, pomeriggio. Mi recai in ambulatorio per delle ricette e tra le persone in attesa c’era francesco lavorava al caf dove andavo un uomo distinto che mi guardava con insistenza. Vestita con fuseuax, canottiera scollata e capelli raccolti, mi rendevo conto di essere attraente con la mia quarta abbondante e le forme ancora ben definite nonostante i miei 50 anni.
Iniziammo a parlare del più e del meno e notai che lui mi osservava con una certa insistenza e con desiderio mal celato, mi guardava le tette con occhio più che critico. Amo la trasgressione e non fui per nulla infastidita, anzi. Oltretutto avevo litigato con quello stronzo di mio marito e avrei voluto tanto fargliela pagare.
francesco mi chiese se potesse invitarmi a cena ed io garbatamente rifiutai, dicendogli che sarebbe stato impossibile visto che ero impegnata, insomma rifiutai.
Sembrava finita lì, lui entrò e dopo una decina di minuti uscì, salutò ed andò via. Dopo una mezz’oretta, finito dal medico, a mia volta uscii e , lo trovai fuori ad attendermi!
Finsi di non vederlo, ma lui mi chiamò ed io non potei più fingere. Mi chiese di offrirmi un caffè e accettai.
Chiacchierammo un pò
Mi disse di avere 62 anni, di essere sposato, di avere 2 figlie ormai grandi e che tra breve sarebbe andato in pensione. A mia volta lo misi al corrente del mio lavoro di avere un marito e, mentendo spudortatamente, di non aver mai tradito il mio lui.
Erano quasi le tredici si offri per un passaggio accettai non mi andava di prendere il bus salimmo in auto e ci avviammo quando mi disse chiaro e tondo che voleva scoparmi , ma io non volli e lui la prese veramente male al punto che non mi parlò più per un bel po’ di minuti. Però il mio essere troia iniziava a venire a galla sempre più prepotentemente e cominciai ad avvertire una sensazione di umido nella fica. Mi chiesi, tra me e me, perché mai non trombarmi francesco E così lasciai cadere ogni inibizione.
Senza vergogna né paura gli dissi di aver cambiato idea e di voler fare sesso con lui…… mi guardò allibito, . Io gli dissi che mi eccitava di più farlo in macchina e così ci recammo in un posto appartato dove fermò la macchina.
Cominciammo a pomiciare, a baciarci mentre le sue mani mi esploravano il corpo, le tette, la schiena, fino a che inserì la mano nelle mie mutandine e cominciò a accarezzarmi la fica bagnata e calda. Io a mia volta gli calai la zip dei pantaloni e presi a massaggiargli il cazzo in una sega delicata e lenta, avvertendo un bel cazzo grosso e caldo nel pugno.
Pian piano mi calò i fuseuax
lasciandomi solo con la maglia e prese a leccarmi la fica. Era bravissimo nel suo lavorio sulla mia fica facendomi godere tantissimo. Era bello sentire il suo respiro caldo tra le cosce mentre me la succhiava, la leccava con una passione incredibile. Dopo qualche minuto mi chiese di prenderglielo in bocca, si calò i calzoni e le mutande giù fino alle caviglie, tirò indietro il sedile e lo inclinò un po’. Mi prese la testa e me la calò sul cazzo. Avvertii forte l'odore del cazzo che mi eccitò e mi attirò e così presi a fargli un pompino.
Nel silenzio si sentiva solo lui che mugolava ed i rumori tipici della mia bocca sulla sua cappella. Lo spompinavo in maniera deliziosa ed eccitante, con la lingua sulla cappella che sembrava impazzita. Leccavo e succhiavo il cazzo sentendolo pulsare nella mia bocca, sempre più duro.
aveva un bell’uccello, cappella gonfia e turgida e lo scroto che sembrava una sacca di cuoio scuro. Presi a leccare le palle riempiendole di saliva, me le portavo a turno in bocca ingoiando tanti peli, mentre la mano andava su e giù sul cazzo. Poi salivo pian piano fino a ingoiare la grossa testa del cazzo. Mano sulle palle, andavo su e giù in un pompino da favola godendo tantissimo e facendo impazzire di piacere lui che mugolava e si lamentava di piacere. Mi resi conto che così facendo lo avrei fatto venire subito e, data l’età, riportarlo in erezione per poi scoparmi sarebbe stata un’impresa difficile, così gli chiesi di mettermelo in fica ora che era durissimo.
Passammo sul retro dell’auto, mandò in avanti i sedili e mi sistemò a pecorina e mi penetrò con vigore e forza. Sentivo il cazzo che entrava ed usciva dalla mia fica mandandomi in estasi, ad ogni affondo rilassavo i muscoli accogliendo il suo uccello per poi stringere per dargli maggior piacere, mentre da sotto allungavo la mano ad accarezzargli i testicoli. Lui sembrava gradire molto questo mio trucchetto perchè mi scopava con passione e forza sempre crescenti, io mugolavo ad ogni colpo che mi assestava sentendo il suo addome sbattere sul mio culo. Da troia quale sono, venni in maniera intensa e prolungata strillando e sbrodolando una marea di umori vaginali mentre lui, ficcato il dito nel mio culo, continuava a pomparmi come un forsennato. Ogni colpo mi faceva sbattere la faccia allo schienale, mentre con una mano allargavo il culo per offrirgli tutta la mia fica.
Aveva una resistenza insospettabile ed infatti si fermò e provò a mettermelo in culo..... Fece tanti tentativi, ma non riuscì nel suo intento rimanendo imbarazzato. Anche se mi spiaceva non poterlo prendere nel culo, lo tranquillizzai dicendogli di non sentirsi in imbarazzo. Così si sedette e mi fece salire su di lui di spalle in uno smorzacandela splendido. Con la mano mi toccavo la fica mentre saltavo sul suo cazzo, con una forza incredibile tale che ad ogni colpo mi entrava l’intero cazzo in fica producendo un rumore che nel silenzio sembrava rimbombare per tutta l’area, intanto lui mi afferrò da sotto le tette e me le sballottava oscenamente. Testa riversa all'indietro, da grande porca, mi godevo il cazzo di francesco che entrava ed usciva dalla mia fica calda, accogliente e bagnata.
Ma lo volevo in culo, lo desideravo, volevo farmi spaccare da lui, e così presi l'iniziativa e pian piano mi impalai su di lui facendolo entrare nel mio buco anale. Uhm che bella sensazione sentirmi il cazzo di francesco mentre mi "faceva" il culo. Andavo su è giù violentemente facendolo entrare tutto nello sfintere, tutto fino a che il mio culo si adagiava sul suo addome, il cazzo completamente sparito dentro di me..... Un cazzo che mi impala mi manda in visibilio e così venni rumorosamente squirtando tantissimo, mentre lui godeva come un animale.
Dopo qualche minuto mi disse che stava per venire e così, desiderosa di ingoiare la sua sborra, mi alzai, mi adagiai tra le sue cosce e presi a succhiare di nuovo il cazzo. Aveva un odore ecccitante, umido dei miei umori ed il sapore era aspro, acidulo.
Succhiavo e ciucciavo la cappella gonfia come in estasi, mentre con la lingua la titillavo, poi salivo su e giù per tutta l’asta, ad occhi chiusi mi stavo lavorando il cazzo mungendolo al pensiero del premio finale che mi attendeva e che non si fece di certo attendere. Lui godeva da matti, con gli occhi chiusi e la testa riversa all'indietro, alzava ritmicamente il bacino sotto i colpi del mio pompino felice del piacere che la mia capace bocca gli stava donando, quasi in trance, ad occhi chiusi si godeva il pompino fino a che, carico all'inverosimile e cogliendomi di sorpresa, un fiume di sborra calda cominciò ad uscire dalla cappella a getti densi e caldi. Il primo schizzo mi sporcò la spalla , gli altri schizzi presero invece a colpirmi il naso, gli occhi e a colare sul cazzo. Mentre venni per la terza volta, raccoglievo la sborra avidamente con la lingua e la ingoiavo con immenso piacere fino a che non si calmò e prese ad afflosciarsi. Io continuai a tenere il cazzo in mano, continuando a leccarlo delicatamente, sazia di sperma e di cazzo.
Rimanemmo qualche minuto così, in silenzio, .poi mi accompagnò vicino dove abitavo e si fece promettere che sarei andata a trovarlo in ufficio, appagata e soddisfatta rientrai a casa contenta da quella gran troia che sono di aver messo le corna a quello stronzo di mio marito.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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