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Rossella C. e l'idrante del collega del cornuto di mio marito


di coppiapervoi1965
15.04.2021    |    1.761    |    2 9.8
"Conobbi Franco a una cena tra i colleghi di mio marito e le loro famiglie, piccola ditta di 7 dipendenti e ogni anno nel periodo prima delle ferie ci si..."
Conobbi Franco a una cena tra i colleghi di mio marito e le loro famiglie, piccola ditta di 7 dipendenti e ogni anno nel periodo prima delle ferie ci si riunisce per una cena insieme,io all’epoca 45enne e sempre con la fica in subbuglio, e la priorità di fare corna a quello stronzo di mio marito,Franco era insieme a Renato single entrambi divorziati, bell’uomo 50 anni un po’ grassottello ma molto piacente e al fine grande porco,iniziò a girare intorno a me e Daniela moglie di Giuseppe altro collega,tutto iniziò alla fine del pranzo Attilio altro collega aveva alzato un po’ troppo il gomito e mio marito decise di accompagnare Attilio e la famiglia a casa per evitare tragedie dovute all’alcol, e pregò Franco di accompagnarmi a casa visto che doveva accompagnare un'altra coppia che era di strada,montai in macchina dietro con la moglie della coppia e parlammo del più e del meno e criticando Attilio per la sua sbronza e la figuraccia fatta fare alla moglie, lasciammo la coppia sotto la loro casa e Franco mi invitò a passare davanti con lui,strada facendo mi riempì di complimenti dicendomi che ero molto giovanile e non dimostravo i miei 45 anni, mi strusciò una gamba con la mano con la scusa del cambio io non dissi nulla,e da grande troia che sono sbottonai un bottone della camicetta con la scusa che faceva caldo ,Franco divenne più intraprendente e questa volta non mi strusciò ma mise la mano sulla mia coscia carezzandola, e piano piano salendo arrivò alle mie mutandine già piene dei miei umori ero un lago come al solito stavo perdendo il controllo di me stessa, mi toccò la fica e iniziò a massaggiarla, con le sue dita si creò un varco tra le mutandine e mi ficcò un dito dentro sembrava un piccolo cazzo e iniziò a farlo andare su e giù lo pregai di non continuare stava guidando era pericoloso,dopo poco girò in una strada che non era per andare a casa mia e imboccò un parcheggio multipiano quasi vuoto, gli uffici intorno essendo festa erano chiusi,si fermò e continuò a sgrillettarmi la fica con quel dito grosso ruvido ,finì di sbottonarmi la camicetta tirò fuori le tette e si attaccò ai miei capezzoli già duri come nocciole ,la sua bocca sui seni e il ddito in fica raggiunsi un orgasmo squassante , levò il dito tutto pieno dei miei umori e lo leccò tutto dicendomi sa di donna in calore, si sbottonò i calzoni e sotto la sua pancetta apparve un cazzo duro da morire ,non lunghissimo ma con una cappella molto più larga del tronco ,tutta lucida e con già goccioline di sborra sopra,lo presi in mano e iniziai a segarlo poi mi chinai e lo presi in bocca e iniziai uno dei miei pompini superbi ,all’improvviso mi girò sul sedile e mi ficcò il cazzo tutto in fondo a pecorina quella cappella più larga del cazzo mi dava una sensazione e un piacere diverso dagli altri cazzi che fino ad allora avevano avuto il piacere di scoparmi ,andò avanti cosi per qualche minuto si sfilò e me lo rimise in bocca il tempo di pomparlo un pochino ,arrivò al culmine del piacere mi tirò su la testa sfilandosi dalla mia bocca non capendo il perché lo facesse ,il tempo che lo pensai venni investita da un mare di sperma in faccia sui capelli sui seni mai visto un cazzo schizzare tanta sborra come quello di Franco,ripresami dalla sorpresa imboccai di nuovo il cazzo pieno di sborra e iniziai a pulirlo tutto fino in fondo ,credo che sia stata una delle poche volte che abbia fatta indigestione di sborra a parte qualche piccola gang organizzata da uno dei miei tanti amanti, un meccanico che mi scopò insieme al fratello e un lavorante dell’officina nell’orario di pausa pranzo ,uscii dall’officina con tutta la revisione fatta, ma questo ve lo racconto la prossima volta ora devo chiudere sta rientrando il cornuto.
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