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“Mi metto a fare la puttana” - Cap. Secondo: Ragionamenti (poca azione)


di Membro VIP di Annunci69.it Bigone100
24.09.2023    |    503    |    0 6.0
"La prima possibilità è che tu faccia quello che fanno anche le loro compagne, ma lo faccia meglio, molto meglio..."
SECONDO
Abbiamo aspettato qualche giorno, ma ora è il momento di parlarne, dobbiamo capire come la pensiamo, dobbiamo capire cosa fare.
Hai fatto sesso per soldi, per la prima volta in vita tua, cerchiamo di capire come lo hai vissuto e cosa intendi fare per il futuro.
Hai la faccia scura, ma questo non significa nulla, può essere solo l'idea di doverne parlare, a prescindere dalla qualità dell'esperienza. Credo però che tu abbia capito che, se vuoi proseguire su questa strada, dovrai diventare un po' più sciolta nel linguaggio e un po' più disponibile al dialogo, non solo per fare piacere a me. Non sto dicendo che tutti i clienti vogliano essere a lungo intrattenuti, ma certamente molti si, e se vuoi stare su un certo livello di reddito devi essere pronta a soddisfarli.
D'altra parte hai sentito anche tu di signorine che spuntano compensi a tre zeri per un weekend, e capisci da sola che non è semplicemente aprendo le gambe che si ottengono certi risultati.
Parliamo quindi dell'altra sera, partiamo dai dati di fatto, 300 euro per due ore di lavoro, da uscita a rientro a casa. Spese pochi euro tra preservativo, e benzina, certo abita in zona ma sappiamo più noi di lui che viceversa, non ti infastidirà se ti incontra per strada, probabilmente fingerà di non conoscerti, o al massimo ti guarderà un poco. La retribuzione non è fantastica, ma abbiamo capito che spesso su questo punto i giornali le sparano un po' grosse, probabilmente i clienti disposti a sborsare qualche centinaio di euro si trovano, quelli che pagano migliaia di euro non sono così abbondanti e a volte nemmeno semplici da gestire.
Passando al lavoro, hai fatto un pompino, ti sei fatta scopare e sborrare in gola, come surplus mentre lavoravi ti ho inculato, e prima di ingoiare la sua ti ho decorato con la mia. Complessivamente possiamo dire che ti sei guadagnata i tuoi soldi.
Quindi? Continuiamo così? Devo cercare altre situazioni di questo genere? Hai messo però in conto che i clienti non sono tutti uguali.
Ci pensi un attimo, poi mi dici:
- Guardiamo le cose oggettivamente, è stato ai patti, mi pare, i soldi erano veri?
- Si, almeno alla macchinetta che abbiamo in cassa al lavoro sono passati
- Per essere pulito era pulito, forse un po' grosso ma pulito, ho la gola indolenzita
- Temo che per quello non ci potesse fare molto, il sapore come era? Spero non terribile.
- Il cazzo sapeva di sapone, e dopo di lubrificante, per la sborra ho sentito ben poco, mi ha schizzato direttamente in gola… vedi, sto cercando di lavorare sul linguaggio e sulla comunicazione.
- Le sberle sul culo mi parevano accettabili, non ho ritenuto di dover intervenire, giusto?
- Si, hai fatto bene, non erano certo il problema.
- Ti ho sentito un po' in difficoltà con la doppia penetrazione, per quello ho preso un ritmo alternato, non mi pare gli sia dispiaciuto
- Beh in effetti non ero mai stata riempita così, il vibratore che abbiamo usato qualche volta è la metà del tuo cazzo, questo era il doppio del tuo
- Il tuo solito problema con le misure, non è il doppio, è un po' più grosso ma non il doppio
- Sarà, ma quando me li avete piantati tutti e due fino in fondo mi muovevo con difficoltà
- Se ritieni che dobbiamo escludere la doppia penetrazione dalle tue performance basta dirlo
- Eh caro mio, dobbiamo decidere bene cosa vogliamo fare, perché anche escludere questo e quello non può essere la soluzione ad ogni problema
- Certo che no, altrimenti puoi metterti a vendere pompini col preservativo, ma ne devi fare dieci per lo stesso incasso, non so se il gioco valga la candela
- No, avevamo detto di puntare sulla qualità e non sulla quantità, non ho cambiato idea, solo non vorrei mettere in repertorio proprio tutte le pratiche, o meglio per alcune chiederei una quantità di denaro non proponibile che mi pare meglio che dire questo no è quello nemmeno.
- Ecco, vedi, a proposito di questo, una cosa davvero importante è come le cose vengono presentate. Sono d’accordo che negarsi lavorando sul prezzo è commercialmente più astuto, in modo da tenere la lista delle cose veramente escluse il più corta possibile, sempre però calcolando il rischio che qualcuno possa decidere di sostenere l’esborso e quindi poi aspettarsi la prestazione. Ma qui rientriamo in quel grande capitolo che non ti piace, cioè parlare.
- Cosa intendi dire?
- Cerco di spiegarmi meglio, ma tieni presente che sono solo mie opinioni, basate su quello che vedo sento e leggo, non ho la pretesa di avere la ricetta giusta ne tantomeno di sapere tutto.
Penso che se cerchi il modo di guadagnare le migliaia di euro mensili di cui abbiamo parlato sia necessaria una riflessione. La strada più banale, cioè di prendere diverse dozzine di cazzi alla settimana non pare molto astuta. A parte i rischi per la salute che ovviamente si moltiplicano, la probabilità di essere sputtanati (nel vero senso della parola) cresce allo stesso modo. Ma inoltre, se stai pensando di fare la prostituta di professione per riappropriarti del tuo tempo e della tua libertà, che senso ha se buona parte del tuo tempo lo devi passare in ginocchio a succhiare cazzi?
Dall'altro canto però, passare da 40 a 4 incontri a settimana per lo stesso guadagno non è proprio una bazzecola, altrimenti non esisterebbero schiere di signorine che ne prendono anche venti in una giornata di lavoro. Tanto per rimarcare l’ovvio, se potessero fare gli stessi soldi con un paio di clienti probabilmente non starebbero a farsi montare da decine di uomini al giorno.
Credo che la differenza stia proprio nell’atteggiamento, ma soprattutto nella abilità di capire quale è l’atteggiamento più adatto per ogni cliente. Spesso le donne si soffermano tanto, troppo, sulle questioni fisiche mentre sarebbe molto più producente appuntare l’attenzione su altre cose. Infatti, se è ovvio che un aspetto gradevole è un buon punto di partenza, è altrettanto ovvio che nemmeno per il sesso a pagamento questo sia il punto cruciale. Un uomo che paga alcune centinaia di euro per un rapporto non vuole solo infilarlo in un bel buco, vuole un piccolo sogno, vuole girare un corto nella sua testa e portarselo via nei ricordi.
A mio parere il fatto che una tua prestazione costi tre, quattro o più volte quella di una prostituta livello base deve poggiare su ragioni concrete. Certamente sarai più attraente delle mogli medie, ma questo non è il punto, potresti avere clienti con mogli giovani e carine quanto te, e non ci sarebbe nulla di cui stupirsi. La prima possibilità è che tu faccia quello che fanno anche le loro compagne, ma lo faccia meglio, molto meglio.
Quando dico questo mi riferisco soltanto in piccola parte agli aspetti tecnici, che certo hanno la loro importanza, ma di nuovo non sono centrali. I tuoi pompini sono molto buoni, possono diventare ottimi con l’aggiunta di tanta saliva, e facendo lavorare di più lingua e labbra. La tua gola migliora continuamente e certo costituisce una grande attrattiva, anzi dovrai imparare a risparmiarla un po’, se fai più clienti al giorno potresti trovarti un po’ afona. La tua figa ed il tuo culo sono aperti ma non sfondati e li sai adoperare molto bene, specialmente quando stai sopra.
Hai qualche difficoltà a farti leccare figa e culo, ma questo è un problema relativo, pochi clienti vogliono leccare la figa a una puttana e pochissimi vogliono leccarle il culo. Se quello che ti crea problema però è sentire dopo l’odore della regione, a prescindere dalla sua pulizia, è bene fare una attenta riflessione perché i clienti potranno chiedere se sei disponibile a leccargli il culo, si tratta di una prestazione piuttosto apprezzata, di conseguenza bisogna decidere se metterla tra i servizi opzionali offerti, a che prezzo ed a quali condizioni, tenendo però presente che ciò che si promette bisogna poi mantenerlo, specialmente se le condizioni sono rispettate ed il pagamento è anticipato.
Pare invece che tu non abbia particolari problemi con lo sperma, che però dobbiamo con attenzione tenere fuori dalla tua vagina e dal tuo retto, per ovvie ragioni sanitarie. Considera però che una volta ammessa la pratica sarà poi molto difficile evitare di riceverne addosso ed in faccia oltre che in bocca, forse potrai ridurre gli spargimenti fingendoti una appassionata gourmet ma non certo azzerarli. Al contrario l’ingoio lo si potrebbe annoverare tra gli extra, ma questa è una arma a doppio taglio il cui impiego è da valutare con attenzione. Mi spiego, da una che ti fa il pompino a trenta euro, sentirsi dire per cinquanta mi puoi scopare la gola ed ingoio, fa un certo effetto, completamente diverso da quello che ti farebbe se una da trecento euro ti facesse la stessa proposta per trecentocinquanta. Per intenderci, se ho preso una tripla in un tre stelle vista zona industriale non trovo strano un sovrapprezzo di sette euro per l’aria condizionata, ma se ho una stanza al Four Seasons mi aspetto di pagare un extra per avere fragole e champagne in camera ma non per l’aria condizionata. Come vedi non sto affatto trascurando la parte fisica, ma ti assicuro che questa conta per un terzo della questione i restanti due terzi sono questione di atteggiamento.
Se vuoi avere successo, e quindi guadagno, con un impegno ragionevole devi vendere sogni e non solo buchi, devi diventare brava a capire cosa sogna quel particolare cliente, che tipo è, come gli piace farlo e cosa gli piace sentirsi dire. Anche se le grandi categorie in cui si possono catalogare i clienti non sono tantissime, all’interno di queste le sfumature possibili sono infinite, il segreto del successo, quello che fa la fuoriclasse è avere sempre occhi ed orecchie aperte per capire che cosa dire o fare per compiacere e soddisfare, con lo scopo di portare il cliente all’orgasmo in un tempo abbastanza rapido da fargli dire “questa zoccola è davvero irresistibile, ci devo tornare”, ma non troppo rapido da far nascere il “nooo, ho già sborrato, che fregatura, trecento euro buttati”. Questo permette anche di fidelizzare la clientela, ma attenzione a non dare per scontato che un cliente che torna voglia necessariamente lo stesso trattamento dell’ultima volta, la curiosità è normale e le cose possono sempre cambiare. Ovviamente questo prevede buone capacità di osservazione, di improvvisazione ed una propensione al dialogo.
Mi rendo conto che l’idea di lavorare così ti preoccupa, ci torniamo sopra dopo, ora esaminiamo le alternative: esiste un modo per annullare o ridurre questa interazione che trovi così fastidiosa?
Realisticamente annullarla completamente mi pare impossibile. La riduzione più drastica che mi viene in mente sarebbe quella di farti prostituire come mia schiava, in modo che praticamente i clienti parlino con me e tu debba solo agire come ti ordino, ma questa sottomissione assoluta avrebbe abbastanza estimatori? E le loro richieste sarebbero plausibili o troppo estreme? Non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo monetario e quindi i progetti devono essere realizzabili.
Altro modo di ridurre la necessità di un livello di interpretazione così intenso sarebbe quello di introdurre più performance diciamo “insolite”, cioè tu fai anche qualcosa che le loro compagne non fanno. Nemmeno in questo caso sarebbe realistico pensare di darsi da fare sul cazzo senza dire una parola, però se normalmente un rapporto si basa per un terzo sulla fisicità e per due terzi sull’atteggiamento, diciamo che da una professionista che esercita anche pratiche meno convenzionali si può accettare una ripartizione a metà, e da una che fa pratiche estreme persino una inversione del rapporto a due terzi per aspetti fisici e un terzo per l’atteggiamento.
Di questo fantomatico “atteggiamento” prima o poi dovremo parlare bene.


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