tradimenti

Lucia


di mike63x
20.08.2021    |    29.782    |    13 9.8
"Riesco a farla appoggiare su una roccia… adesso tocca a me farla godere..."
Non ce la facevo più…
In vacanza con mia moglie, sua figlia di 24 anni, e Lucia un’amica di 22 anni che vive in un'altra città.
Ogni giorno sembrava una sfida nel volermi provocare.
Non bastavano i ridotti costumi da bagno. Anche una volta rientrati nel nostro appartamento le loro passeggiate in intimo mi mettevano a dura prova.
E poi le pose sul divano, i micro shorts che si inserivano in ogni piega dei loro giovani corpi.
Con la figlia di mia moglie mi sono sempre posto dei limiti nelle fantasie, ma Lucia… con Lucia per quanto mi sforzassi di non essere un vecchio porco, le mie fantasie correvano come cavalli allo stato brado.
Qualche sua occhiatina, una strusciata di gamba sul divano, pelle contro pelle, ed io che mi dicevo continuamente di smetterla di fare certi pensieri, che sono solo un vecchio porco, con 30 anni più di lei, e che mi stavo facendo un film (porno) personale su una cosa che nella realtà non esisteva.
E siamo all’ultimo giorno di vacanza. Eccoci a fare il bagno insieme: io e Lucia.
Mia moglie e sua figlia all’ombra in pineta, a leggere.
A noi due piacciono le immersioni con la maschera, io che la seguo sbavando dietro le sue forme.
Qualche chiacchera, poi le propone una sosta su una caletta solitaria.
Lei mi guarda, e mentre si toglie il reggiseno mi dice “non ti dispiace se sto un po’ senza, vero?”.
La guardo con un mezzo sorriso, spostando lo sguardo continuamente dai suoi occhi ai suoi giovani seni.
“No, non mi dispiace affatto. Se a te non dispiace che io li guardi”.
Alla sua risposta “certo, guarda quanto vuoi” ribatto “ti piace provocarmi? Farti guardare da un vecchio porco?”.
“si, mi piace molto, e se sei tu il vecchio porco lo trovo ancora più eccitante. E la cosa eccita anche te, a quanto pare”.
Eh si, il mio costume ormai non nasconde più l’inizio di una bella erezione.
“Lucia… questo è solo l’inizio”
“Ci spero proprio” e mentre lo dice si passa una mano negli slip, continuando a fissare il mio pacco in espansione.
OK, siamo in una caletta nascosta dalla vista della nostra spiaggia, e le altre due sono abituate al fatto che le nostre escursioni subacquee non sono mai brevi. Inoltre sono accanite lettrici, non si rendono mai conto del tempo che passa…mamma mia quanti pensieri nella mia mente…rapidi come i pesci che abbiamo osservato saettare prima sotto di noi…e poi uno scrupolo, è l’amica della mia quasi figlia, e poi la guardo ancora mentre si tocca, e lo scrupolo sparisce.
“Lucia, sei sicura di quello che stai facendo?” chiedo quasi balbettando “hai così tanta voglia?”.
La sua risposta arriva dalle labbra, ma senza parlare. Si toglie le dita da dentro gli slip e se le porta alla bocca.
Le riporta giù, e poi le avvicina alle mie labbra.
Le succhio piano, ne acquisisco odori e sapori. La dolcezza mi inebria i sensi, succhio lecco e mordo un po’.
“non possiamo continuare nella caletta, sopra passano dei sentieri, e dalle barche siamo visibili”
Lei si alza e si sposta verso la pinetina sopra la caletta.
La seguo, osservando il suo giovane culetto, e cerco di realizzare che quello che prima era solo un sogno sta per avverarsi.
Eccoci, siamo in un piccolo spiazzo fra pietre e aghi di pino, coperti da una volta arborea piuttosto bassa.
Si ferma, si volta, e guarda ancora i miei boxer.
“sarebbe il momento di liberarlo, cosa dici?”
Non faccio in tempo a fare nulla, che lei facendo un passo verso di me infila una mano nei boxer e lo afferra. Ormai è al massimo dell’erezione, fra quelle giovani dita.
Continua a giocarci, abbassandomi i boxer. Mi guarda compiaciuta. “sapevo che non mi avresti delusa” mi sussurra nell’orecchio, per poi spostare la sua bocca sulle mie labbra, violentandomi quasi con la sua lingua.
Le sue mani ormai si sono impossessate del mio cazzo, ed io mi rendo conto che sono come ipnotizzato, in balia delle sue decisioni.
Mi sblocco dopo un po’, le mie mani iniziano a sfiorare il suo corpo, quei giovani seni che avevo sempre e solo intravisto, sognato. Ora sono lì. Le carezze da sfioramento iniziano a farsi più decise, le stringo un po’, ma lei mi sfugge inginocchiandosi per poterlo prendere in bocca.
Inizia un pompino fantastico, non so quanta esperienza possa avere una ragazza di 22 anni, ma di certo non è inesperta. Passa dai giochi di lingua a delle succhiate profonde con facilità, si sente il suo desiderio.
Le piace il cazzo, le piace sentirsi piena, ed io gioisco con lei.
Poi la tiro su, per evitare una fine precoce di quel gioco. Riesco a farla appoggiare su una roccia… adesso tocca a me farla godere. Le succhio un seno, mentre le mie dita iniziano a darle piacere. È sempre più bagnata, continuo fino a sentirla contrarre. È un lago, e quello è il momento in cui voglio bere alla sua fontana. Mi abbasso, e inizio ad assaporare il suo nettare con la mia testa fra le sue gambe. È ancora scossa dall’orgasmo precedente, ma sento che sta di nuovo crescendo il suo piacere. Ed il mio con il suo. Non mi fermo, anche perché le sue mani premono la mia testa. “Questa è l’immersione che preferisco” sussurro staccando un attimo la bocca da lei. Ma lei spinge ancora, inarca il bacino, ed io mi lascio inondare nuovamente dal suo piacere. Mi aiuta a staccarmi da lei, da solo non avrei mai smesso, “lascia fare ancora un po’ a me, ma fra poco me lo devi far sentire fino in fondo”.
Inizia un nuovo stupendo pompino, fino a quando lei decide di smettere, si gira, e appoggiandosi con le mani alla roccia (ancora umida da prima) mi mette di fronte il suo culetto nudo.
Quello che avevo ammirato durante le immersioni, coperto dal sottile costume, era lì adesso, e mi voleva.
Non abbiamo preservativi, e come cavolo poteva venirmi in mente di portalo?
Sono combattuto, mi sento un bastardo a tradire mia moglie di tanto in tanto, però faccio sempre sesso protetto. Questa volta non ce la faccio. Siamo arrivati fin lì, e non riesco a fermarmi.
“Tranquillo” mi dice lei “anche se mi faccio scopare da te non sono la troietta che pensi in questo momento. Sono selettiva, e attenta. E ti voglio!”
Lascio da parte anche questo piccolo pensiero, e finalmente sono dentro di lei.
Non sto qui a perdermi fra le pieghe di un racconto dettagliato di quanto e come abbiamo scopato.
Vi assicuro che non mi sono risparmiato, e che ho mantenuto alto l’onore dei 50enni.
Lei è stata fantastica!
Come dicevo era l’ultimo giorno di vacanza insieme, e quando l’abbiamo riaccompagnata a casa mi ha sussurrato “ho voluto farlo l’ultimo giorno, perché non volevo incasinare la vacanza. Però adesso hai visto dove abito.”
Da casa sua a casa mia ho guidato come un automa, la mente restava sul corpo di lei.
A due giorni di distanza sono ancora un po’ sconvolto, ma per fortuna ho ripreso a lavorare”.
Scrivendovi questo racconto ho rivissuto ogni sensazione, e adesso devo andare a masturbarmi…
Spero che sia stato eccitante anche per voi.
Un abbraccio a tutta la comunità.
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