Eccitata...

Eccitata…
Una parola che ha scatenato la mia fantasia.
Tanti commenti di uomini al mio racconto di Lucia, in mezzo arriva tuo messaggio personale.
Poi le tue foto sul tuo profilo: un corpo giovane, stupendo, adesso tocca a me eccitarmi guardandoti. E la mia fantasia galoppa.
Sono le 13:30 quando suono al tuo citofono.
La tua voce da quell’apparecchio non è calda come al telefono, ma le tue parole “Scala A, terzo piano ultima porta a destra. Lascio la porta accostata” mi provocano un brivido.
Di solito faccio le scale, ma meglio se non arrivo su con il fiatone!
La porta è socchiusa, ti intravedo in fondo al corridoio. Sto impazzendo. Entro, le luci sono soffuse. Hai messo anche un po’ di musica, appena percettibile.
Come da accordi passo davanti alla porta della tua camera, mi soffermo un attimo ad ammirare il tuo corpo prono sul letto, intravedo un completino molto sexy, ma vado oltre e raggiungo il bagno.
Abbiamo preso accordi precisi: la pausa pranzo è perfetta per noi. Tu lavori in un negozio di abbigliamento, ed hai una pausa lunga. Io mi gestisco bene la pausa, e tornare in ufficio dopo averti incontrato mi consentirà di avere il tempo di rimettermi in modalità bravo maritino.
Però specialmente arrivando dall’ufficio, è d’obbligo una rinfrescata.
Faccio prestissimo, mi spoglio e mi preoccupo quando mi accorgo di avere già una certa erezione.
La doccia mi aiuta a rilassarmi un po’.
Mi asciugo, mi rimetto i boxer e vengo da te, ma non prima di aver riscaldato a fondo le mie mani sotto l’acqua calda.
Ho in mano un astuccio, lo poso sul letto, mi inginocchio accanto a te.
I capelli ti coprono il viso, ancora non sono riuscito a guardarti negli occhi.
Le mie mani ti sfiorano, prima il collo, poi la schiena, un secondo per slacciare il reggiseno e scendo evitando i glutei, spostandomi sui fianchi. Le mani si infilano sotto l’elastico della brasiliana, la faccio scivolare in basso. Arrivo fino ai piedi. Mi fermo. Ti ammiro per qualche secondo.
Estraggo l’olio da massaggio.
Avevo bisogno di sentire la tua pelle al naturale prima di iniziare ad ungerti.
Adesso posso procedere.
Inizio il massaggio restando al tuo fianco. Ritorno alla nuca, alle scapole, cerco di sciogliere la tensione che resiste in te.
L’olio aiuta.
Le mani scivolano calde, con movimenti rotatori.
Passo sui fianchi, massaggio ed incontro lateralmente i tuoi seni.
Non hai nulla da invidiare alla giovinezza di Lucia.
Indugio un po’ in quella zona, poi arrivo alle tue gambe evitando ancora una volta i glutei.
I movimenti si fanno lunghi, drenanti, esterno coscia e poi… interno coscia.
Parto dai piedi e risalgo su, ti sento vibrare, arrivo al punto in cui le mie mani si incontrano, sei calda… le mie mani si allontanano a fatica e accerchiano il tuo culetto sodo.
Mi fai impazzire, ma devo resistere.
Osservo le mie dita che affondano, che distanziano e riavvicinano i tuoi glutei.
Scivolo in mezzo, prima con tocco leggero, poi approfondito.
Sei bagnata, e sento il tuo desiderio aumentare.
Mentre muovo lentamente le mie dita dentro di te, con l’altra mano ti scosto i capelli liberando un orecchio.
Mi avvicino con la bocca, senti il calore del mio fiato.
La mia lingua accarezza leggermente il tuo lobo ed i suoi dintorni.
“se vuoi che continui il massaggio devi metterti supina”, ti sussurro nell’orecchio, spostando poi la mia bocca sul tuo collo, accerchiandolo di baci.
Tu lasci cadere un braccio dal letto, la tua mano scivola dal mio ginocchio al mio inguine.
È già dentro i boxer, ed i boxer non contengono più la mia eccitazione.
“non importa, la prossima volta inizierai il massaggio dai miei seni, ma adesso ti voglio sdraiato qui al mio fianco”.
Dicendolo sollevi un po’ la testa, sposto i tuoi capelli indietro, finalmente il tuo dolce viso.
Un sorriso soddisfatto ed i tuoi occhi pieni di desiderio spalancano le porte del mio Paradiso!

Nota: questo è decisamente frutto della mia fantasia, ed è dedicato ad una persona che ha un profilo su questo sito. Se lo vorrà sarà lei a dichiararsi in un commento sotto il racconto, o potrà scrivermi ancora in privato. La ringrazio per avermi fatto fare questo sogno, e spero che lo abbia/abbiate apprezzato. Per quelli che si dilettano a cercare di capire se i miei racconti sono reali o di fantasia, aggiungo che in genere lo specifico, come in questo caso, o in “Monique, in una notte buia a tempestosa”. Rimango dell’idea che una storia ti deve coinvolgere, se ci riesce il resto non conta. Sul fatto che in giro non ci siano ragazzine di 22 anni abbastanza assatanate e che gradiscano le doti di un uomo maturo, siete liberi di pensarla come volete. Da parte mia vi dico che ne avrei incontrate anche di più giovani, ma già Lucia era sotto il tetto minimo che mi sono imposto. Senza successo, ma almeno cerco di darmi un limite. Un abbraccio caloroso a tutta la community!