tradimenti
La svolta (secondo racconto)
di exploratore2007
27.01.2024 |
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"Vidi il buco del culo di Paola dilaniato, fu un attimo e lei si girò sul letto guardandomi..."
Il secondo racconto inviatomi da Leiluiecornelio.(2) La svolta
Ormai sapevo. Ogni mercoledì, quando facevo il turno lungo P****** andava a fare visita a mia moglie, ogni mercoledì se la scopava nel nostro letto nuziale. Paola nel frattempo era cambiata, direi rinata. Moglie sempre più attenta e madre felice, questo faceva si che l’atmosfera in casa era sempre sul rosa. Il sabato mattina c’era il rito della scopata matrimoniale che Paola assolveva con piacere vero e non finto. Paola era diventata più femminile, più attenta alle sue cose, alle sue necessità di donna. Mi faceva piacere. E’ sempre stata una bella donna, non bellissima, ma piacente. Alta e con un corpo che da sempre esprimeva la sua voglia di sensualità e piacere. Si ero fortunato ad averla come moglie. Io già da quel tempo soffrivo di eiaculazione precoce, anzi rapidissima, dopo due tre minuti massimo sborravo nella fica di mia moglie, prendeva la pillola, questa mia ..velocità chiaramente non le dava fastidio, io sapevo anche il perché. Fu questo il mio assillo continuo, la cosa che mi pestava dentro. Un misto di disprezzo e di immenso piacere, che contribuiva il sabato a farmi venire prima. Ero terribilmente eccitato nel sapere che il mercoledì prima quella fica era stata di suo cugino, questo fatto faceva si che arrivavo alla abituale scopata di fine settimana eccitatissimo.
Cominciai a spiare lui durante le occasioni di ritrovo familiare, ma nulla, niente che lui lasciasse trapelare. Nei miei confronti un vero amore di cugino, mi portava con lui in campagna, mi presentava i suoi amici che iniziai anche a frequentare al bar vicino casa. Tutto nella normalità. Paola conseguentemente si comportava allo stesso modo. Telefonate alla moglie del cugino per avere dritte sul cucinare e su come comportarsi con nostra figlia. Poi il mercoledì, trasformazione, vacca lei e toro da monta lui. Dopo alcuni mesi presi una decisione, dove dirglielo, dovevo fa sapere a tutti e due o almeno a mia moglie che conoscevo il loro segreto e che malgrado tutto, visto l’amore che nutrivo per Paola, mi avrebbe fatto dimenticare l’accaduto, solo il fatto che, mi dovevano giurare solennemente che non si sarebbero mai più rivisti. Pensai a lungo, come un cornuto, poi decisi. Mercoledì avrei preso un permesso al lavoro e mi sarei presentato mentre stavano scopando e senza fare strepiti, con mia figlia addormentata nell’altra stanza arrivare ad un chiarimento. Mercoledì, ore 13.00 stavo davanti casa ben nascosto, soprattutto per non farmi vedere dalle persone che bene o male ormai ci conoscevano in zona. Alle 14, puntualissimo arrivo P******, constatai che aveva le chiavi del portoncino, la vacca le aveva fatte fare per accelerare e per non avere problemi con qualche condomino, aveva le chiavi, chi avrebbe mai sospettato. Aspettai una mezzora, con il cuore in gola, con lo stomaco vuoto e con le pulsazioni che credo fossero arrivate a mille. Entrai. Mi tolsi le scarpe prima di salire le scalette in legno. La porta della camera era aperta e sbirciai mia moglie a pecora con il cazzo del cugino nel culo. Gli era salito sopra, gli allargava con le mani le chiappe e gli dava dei colpi a sfondare. Aveva il cazzo enorme, sicuramente grosso il triplo del mio e largo, largo. Paola mugolava ad ogni colpo. Ero fermo, estasiato non sapevo cosa fare, prima tutto chiaro ora solo ghiaccio e fuoco. Stavo quasi per tornare giù e rimandare, quando “Nicola, vieni entra” la voce di P****** mi scosse dalla visione. Lo specchio della mia camera da letto mi aveva tradito. Diede un ultimo colpo al culo di mia moglie facendola urlare e poi si tolse. Vidi il buco del culo di Paola dilaniato, fu un attimo e lei si girò sul letto guardandomi. Silenzio, silenzio pesante e imbarazzante. Paola mi fissava e io fissavo il cazzo duro e grosso di lui e il viso di mia moglie. P****** prese la parola, “Nicola da quanto tempo sapevi?” queste parole invece di farmi infuriare mi sciolsero, “da un po’ di tempo” “non ho avuto mai il coraggio” e “tu amore mio come hai potuto, con tuo cugino poi”. “No Nicola non è di adesso io e Paola siamo amanti da anni, lei è arrivata vergine al matrimonio, perché io non ho mai voluto scoparla prima e neanche lei voleva, tu eri il suo amore il suo uomo ed era giusto che fossi tu il primo, dietro e in bocca no, sono anni che si fa inculare e mi spompina” Queste parole di P******mi tolsero il velo, sapevo io sapevo e le prove le avevo avute quelle poche volte che Paola mi concedeva il suo culo, completamente sfondato apertissimo e alle mie richieste di chiarimenti, rispondeva sempre con “ un giorno amore mio, un giorno saprai è giusto, ma ricorda sempre che tu sei il mio unico uomo il mio unico amore”, mi baciava e tutto passa. E quelle parole di P******mi fecero comprendere, si Paola mi amava, mi aveva lasciato la sua verginità, la sua “purezza” perché si io ero il suo amore. Paola si alzo dal letto mi venne vicino e mi bacio, un bacio cosi caldo e avvolgente più esplicativo di mille parole di mille chiarimenti. Quel giorno fini cosi, lui si rivesti, Paola si infilò una vestaglietta per casa andò in cucina e accese il caffè. Scendemmo tutti e due io e P****** in cucina. Poche parole, poi prima di andarsene si rivolse a me, “Nicola io mercoledì torno”. Guardai gli occhi di mia moglie …” si P****** torna quando vuoi”. Mi sorrise e prima di uscire bacio Paola sulle labbra.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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