tradimenti
Elena ed il suo massaggiatore
di Angeldream
19.01.2023 |
17.511 |
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"Mi accoglie un paradiso bollente che mi sorprende piacevolmente..."
Abbiamo concordato che io ho l'hobby dei massaggi, Elena soffre di mal di schiena e suo marito le ha proposto di provare a venire da me per vedere se riesco a risolvere il problema. Mi sono procurato un lettino da massaggi, olio e creme, incensi profumati, oltre ad un camice bianco da infermiere. Sembro veramente un fisioterapista o un osteopata, anche se non ho mai fatto un massaggio che non fosse finalizzato a una scopata in vita mia.All'orario concordato sento suonare e apro la porta con fare professionale... o almeno faccio del mio meglio per sembrarlo. Il marito mi saluta cordialmente e mi presenta elena bionda non molto alta, pelle morbida un bel seno che spunta dalla t-shirt scollata, un sedere sporgente e un sorriso accattivante risalta su un bel viso velato da un'espressione timida, quasi impacciata. Una bella donna, senza dubbio. Di quelle che ispirano pensieri non proprio innocenti negli animi di noi maialini.
"Prego accomodatevi, sediamoci un attimo." Propongo agli sposini.
"Io dovrei correre a portare dei documenti dal commercialista, l'ufficio chiude fra poco. Che ne dici Elena , riesco a fare un salto e poi torno subito qui?" Da navigato attore il marito mi consegna la bella biondina, convinto che senza la sua presenza ci siano più probabilità di successo. Abbiamo già concordato che gli racconterò tutto quello che succederà (speriamo) nell'operazione "massaggio".
"Ma sì, vai pure, però sbrigati." La risposta di Elena accende molte speranze di successo, il tono con cui congeda il marito è da gattina che fa le fusa.
Come un fulmine l'amico ci lascia soli, giusto il tempo di un fugace bacetto sulle labbra della mogliettina e la porta si richiude dietro di lui lasciandoci in un imbarazzante silenzio a fissarci.
"Cominciamo?" Propongo per interrompere il momento di empasse. "Puoi spogliarti nell'altra stanza e avvolgerti in questo asciugamano." Propongo con la massima gentilezza, porgendole il telo di spugna.
"Grazie, faccio in un attimo." Risponde pronta Elena scappando nella stanza da bagno. Dopo un paio di minuti ricompare avvolta nell'asciugamano, completamente nuda a quanto intravvedo, o almeno spero. La faccio sdraiare sul lettino bocconi e apro l'asciugamano scoprendole la schiena su cui dovrei "operare".
Splendida, ha una pelle vellutata e... è con gli autoreggenti e un tanga ! Non avevo specificato cosa dovesse togliersi, ma sono molto contento che abbia scelto di togliersi tutto! Veramente ha tenuto un perizoma nero che però definire indumento sarebbe esagerato, comunque spero di eliminare presto anche questo ultimo impedimento.
"Dimmi dove hai dolore di preciso, Elena Con tono da vero esperto fingo interesse per il dolorino che la tormenta, mentre invece ammiro questo corpo in tutto il suo splendore.
"Parte dalle spalle e scende lungo tutta la schiena, credo dipenda dalle troppe ore passate al cumputer" Mi confessa la mogliettina.
Un po' d'olio sulle mani e inizio ad accarezzarla delicatamente per spalmarglielo su tutta la schiena. Poi passo i pollici premendo leggermente sul trapezio, arrivato alla spalla continuo il massaggio lungo la schiena, mi fermo solo quando raggiungo i fianchi... per ora.
Da come si rilassa piano, piano, capisco che apprezza il massaggio. Magari non avrà effetti terapeutici, ma credo le piaccia sentire il contatto delle mie mani sul corpo. Ha chiuso gli occhi e accompagna il movimento delle mie mani con dei sospiri che promettono bene. Decido di azzardare. Anziché fermarmi continuo oltre il confine tracciato finora. Le mie mani scivolano sui glutei, che trovo sodi e tonici.
Nessuna reazione, o crede sia normale massaggiare le chiappe delle pazienti, oppure ... Speriamo che sia "oppure"!
E allora passo all'interno delle cosce, stringo con le mani tutta la gamba fino alla caviglia e poi risalgo lentamente fino al bel culetto che mi sorride rotondo. Elena allarga le gambe per facilitarmi il lavoro. Così facendo mi mostra una bella fichetta depilata, ma con un po di pelo anche lei mi sorride!
Il sospiro a questo punto è diventato un mugolio languido. Si è completamente abbandonata al mio tocco. Risalendo lungo il fianco provo ad insinuare la mano a sfiorare il seno, schiacciato contro il lettino. La bionda si solleva leggermente non appena capisce dove voglio arrivare, permettendomi di accarezzare due tette che scopro essere belle sode.
A questo punto il mio amichetto ha iniziato insistentemente a premere contro il tessuto dei pantaloni leggeri che indosso. La sua inquietudine si rivela con un bel bozzo all'altezza della patta. Casualmente mi sposto davanti al lettino, continuando il massaggio sulla schiena con sfioramento delle tette di Elena . In questo modo porto il mio BIBERON a pochi centimetri dal suo viso, sperando che la fortuna continui ad accompagnarmi.
Dopo pochi secondi ringrazio la Dea bendata sollevando lo sguardo al cielo Sento la mano di Elena prima sfiorare e dopo poco stringere il mio Biberon.
"Trovato qualcosa di interessante laggiù?" Chiedo trattenendo il fiato in attesa della risposta.
"Io sì, e tu?" Mi risponde sottovoce la bella ELENA senza smettere di trafficare col mio attrezzo.
"Quanto trovi interessante il tuo corpo si può misurare in centimetri... e tu lo stai facendo proprio ora!" Riprendo a respirare normalmente, è fatta!
Sento la zip scendere lentamente, si è sollevata sugli avambracci e regala la libertà al mio fratellino, che ringrazia strofinandosi sul suo viso. Lo stringe in mano segandolo piano, qualche passatina con la lingua sulla cappella ormai gonfia e poi lo prende in bocca per iniziare un pompino meraviglioso.
La lascio fare ovviamente, è brava a succhiare, sento la lingua passarmi tutto attorno alla cappella senza che smetta di stringermelo con le labbra. La faccio girare sulla schiena, ho finalmente la vista delle sue tette, i capezzoli gonfi e durissimi sembrano due ciliegine sulla torta. Inizio a leccargliele e a succhiare quei magnifici bottoncini mordicchiandoli piano. In questa posizione riesce ad ingoiare completamente il mio cazzo, emettendo dei versi da soffocamento. Mi piace un sacco, anzi troppo! Non vorrei venire troppo presto, e allora le tolgo il giocattolo dalla bocca e, sorridendole mentre mi guarda con un pizzico di delusione dipinto in volto, mi sposto dall'altro lato del lettino. Le afferro le caviglie e la tiro verso di me. Quando ho a portata di lingua la sua patatina E' bagnatissima! Assaporo quel lago di umori, faccio scorrere la lingua lungo tutta la fessura, stuzzico il grilletto con la punta della lingua e prendo tra le mie labbra le sue di labbra.
Sento le sue mani sulla nuca che mi premono contro il suo sesso, credo le piaccia quello che le sto facendo. Continuo più velocemente, sento la pressione delle sue mani aumentare, in pochi secondi esplode in un orgasmo che non riusciva più a trattenere, urlando di piacere.
Mi libero del camice e del resto del travestimento da massaggiatore, strofino la punta del mio pisello sulla fichetta fradicia per qualche secondo e, quando credo sia il momento giusto, la penetro son un colpo secco e improvviso, strappandole un gemito. Mi accoglie un paradiso bollente che mi sorprende piacevolmente. La scopo alternando movimenti lunghi e lenti a colpi decisi. Con una mano si strizza un seno mentre con l'altra si accarezza tra le gambe, stringendo ogni tanto anche le mie palle. La sento venire un paio di volte, contrae i muscoli e mi stringe piacevolmente l'uccello che continua a pomparla senza sosta.
Cambiamo posizione, scende finalmente dallo scomodo lettino e ci si appoggia con le mani offrendomi la vista del suo culetto birichino. Riprendo a scoparla alla pecorina, stavolta più rudemente, sento le gambe del lettino strusciare sul pavimento, che non mi tocchi correrle dietro!
Trovo subito la soluzione, sfilo il cazzo da quel meraviglioso angolo di paradiso e lo punto sul pertugio scuro attendendo la sua reazione. "Fai piano...e in frettta non vorrei che torna mio marito " Mi supplica, senza troppa preoccupazione nel tono di voce.
Obbedisco! Spingo piano finché vedo entrare tutta la cappella in quel buchino strettissimo e voglioso . Attendo qualche secondo muovendomi pianissimo dentro di lei. Quando la sento rilassata inizio a pomparla aumentando poco alla volta la forza e la profondità dei colpi. La tensione è definitivamente allentata quando la sento afferrarmi e affondare le unghie nelle mie chiappe tirandomi a lei.
"Sìììì, inculami, inculami.... sono la tua ELENA DI TROIA vengo, vengooo..."
"Insieme, dai!"
Gli ultimi colpi sono decisamente violenti. Desidero farla mia cosi’ sfilo il condom Le scarico su quel viso tutto il succo di palle, la sento fremere ,ha voglia di riprovare piacere cosi mi offre la bocca ,lo succhia si ferma mi lecca anche i testicoli il glande diventa davvero grosso e gonfio le chiedo che desidero tanto il suo culo ,si mise con il culo all aria ginocchia sul pavimento testa sul pavimento girando il suo volto a cercare il mio sguardo era uno spettacolo sembrava un film porno …la cappella gonfissima si ricavo’ nuovamente un foro in quel mappamondo di culo ormai avvezza a ricevere un pene grande ,ero dentro lei che pompavo con vigore Elena era pronta all’ orgasmo, respirava affannosamente e con l ultimo sforzo di voce mi disse siiiiii inculami ,sconvolgimi vienimi in culoooo !!!! "Quel culo reclamava tanto cazzo e il mio sperma ci voleva proprio!" Si Elena sei la mia troia le gridavo e il pene pulsava forte forte facendomi riversarle nelle viscere tanta sborra ……Sfilo l uccello ,lei si gira con una maschera di sperma sul viso e un po le colava dalle labbra Mi risponde con un bacio sulle labbra e porgendomi la mano affinché la conduca in bagno.
Ci dedichiamo una decina di minuti di coccole sotto il getto tiepido, insaponandoci a vicenda e scambiandoci baci umidi. Facciamo appena in tempo ad asciugarci e rivestirci che sentiamo suonare alla porta.
E’ mio maritooo!
Sì, tuo marito è tornato con un tempismo perfetto.
"Come è andata?" Chiede, non si capisce se a me o a Elena.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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