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ANNA E PAOLO...TRA MOGLIE E MARITO


di eleganza_per_cuck
15.07.2024    |    1.019    |    3 9.7
"Poco dopo d’istinto presi in mano la situazione girando lei di spalle sul letto, tanta foga provocò un sorriso in lei, che mi disse “Fai piano eh…” indicando..."
Incontrai Anna nella hall di un hotel per una chiacchierata sulla sua passione, quella dello scambismo proposta, voluta ed organizzata dal marito, 100% cuckold. Fisico e modo di vestire molto sportivo e con un sorriso bello e naturale lui, effettivamente sexy lei con un corpo da favola ed un seno forse sopra la 5° misura, avvolta da un vestitino in solo pizzo, che lasciava poco spazio alla fantasia. Sedemmo ad un tavolo appartato e cominciammo a discutere in maniera amabile, più che un’intervista fu in effetti una bella chiaccherata, molto meglio di quanto mi sarei aspettato. Presi appunti su tantissimi particolari che ritenevo interessanti, soprattutto quelli raccontati da lui, entusiasta e visibilmente eccitato dalle mie domande, che incalzavano la sua voglia di raccontarsi. Mi mostrò alcuni video di lei che passeggiava seminuda per strada in diverse località, facendomi notare gli sguardi dei passanti ed i loro atteggiamenti. L’intervista si chiuse nel giro di un’ora,
raggiungendo anche picchi di eccitazione da parte mia, soprattutto in funzione di alcuni racconti molto dettagliati rispetto alla ‘messa in pratica’ della grande passione di lui; offrire la sua donna e godersi lo spettacolo. Anna si alzò, portandosi le mani sui lati delle gambe, ma anziché fare come tutte le donne dopo che sono rimaste sedute per evitare di scoprirsi, si tirò su il vestitino (eravamo sempre nella hall dell’hotel) mostrando la sua fessura leggermente coperta da un corto pelo. Dopo aver indugiato su quella scena per qualche istante, mi girai verso il marito, che stava scattando una foto alla compagna che prontamente si era messa in posa. Non ero partito con quell’intenzione, ma dopo quella scena avevo sperato di ricevere un loro invito a salire in una camera di quell’hotel, che evidentemente conoscevano bene, ma non arrivò. Ci stavamo apprestando ad uscire, quando lui mi disse; “Ti va se andiamo a bere qualcosa, c’è un posticino tranquillo qui vicino…”. Accettai di buon grado, con Anna che mi disse che saremmo andati con la loro auto.
Anna salì al posto di guida ed il marito mi chiese di prendere posto davanti, mentre lui si mise dietro. Parlammo del più e del meno, in amabile sintonia. Ad un certo punto le dita di Anna raggiunsero le cosce e poco dopo il lembo del vestito, alzandolo sul lato sinistro fino all’inizio del pelo visibile ora tra le sue gambe. D’istinto mi girai e vidi il marito al centro, tra i due sedili, toccarsi con le mani sopra i pantaloni eccitato. “Non mi aiuti?”, disse con voce soave Ann ”…io devo guidare” misi la mano sinistra sulla sua coscia destra e sollevai anche l’altro lato del vestito, con lei che inarcò leggermente la schiena e permettendomi di scoprirla del tutto… un istante dopo allargò il più possibile le gambe, ed io d’istinto la sfiorai tra le cosce con la mano sinistra, penetrandola delicatamente con l’indice sinistro. Era molto bagnata. Ad un certo punto prese il mio polso e lo mise tra i sedili, ordinando al marito “Porco… bagnale!”. Il marito prese in bocca due mie dita improvvisando una fellatio, dopodiché Anna si infilò le mie due dita tra le gambe, chiedendomi di fare veloce. La posizione infelice non mi consentiva di godere appieno della cosa, e neppure di esprimermi al meglio ma continuai.
Arrivammo di fronte alla vetrina di un ufficio, dove entrammo pochi istanti dopo. Era un open space che dava sulla strada, effettivamente improponibile come location per ‘esibirsi’, lontani da occhi indiscreti. Una volta entrati però, notai una porta in fondo al locale, che dava in quello che doveva fungere da magazzino, attrezzato però con una specie di cucina, ed un divano molto grande e insolitamente basso. “Giocaci”, mi disse lui dopo che Anna si poggiò con i gomiti al muro, allungando il favoloso culetto verso di me voltando il capo e mostrando un ammiccante sorriso. Mi inginocchiai d’istinto, iniziando a leccarglielo avido, con le mani che affondavano tra le sue natiche abbondanti. Lui si accomodò sulla poltrona a gambe aperte, inclinando il capo per non perdersi nessuna scena di quello che doveva essere un arrapante spettacolo. La condussi sino al tavolo, poggiandole la schiena sulla superfice, che inarcò per il freddo del vetro di cui era composto. Iniziai a leccarla avido affondando più possibile la mia lingua tra le gambe, continuami per molti minuti, sino a quando le sue mani non si interposero tra la sua fessura e la mia lingua… pochi colpi ed esplose in un primo orgasmo, che dall’interno delle sue cosce grondò sul tavolo. Sussultò e si lasciò andare per un istante, prima di sollevarsi cercando con gli occhi suo marito. “Vieni qui e lecca porco”, tuonò verso il compagno che si stava masturbando osservando la scena. Il marito si avvicinò e si mise a leccare il tavolo, con cura certosina. La scena mi fece eccitare moltissimo, con Anna che vedendomi con il mio attrezzo in mano, si portò le mani sulle guance ed esclamò; “Che bel cazzone!”.
La cosa, anche se ero molto eccitato, mi mise in imbarazzo. Anna prese con una mano il marito e con l’altra il mio membro, spostandosi assieme a noi sul divano. Mi fece stendere supino, e dopo avermi baciato a lungo mentre mi menava con la mano destra mi disse: “Rilassati ci pensa pensiamo noi”. Si mise con le gambe aperte sulla mia bocca, iniziando a carezzare il mio membro con due dita, per poi chiamare il marito, a cui ancora una volta ordinò “Tutto in bocca!”. Lui, sempre con gli occhi puntati verso la moglie, scese prendendo in bocca il mio arnese completamente eretto, mentre con la mano destra massaggiava delicato la parte bassa del membro. L’effetto fu incredibilmente eccitante, anche quando lei glie lo tolse di bocca, per continuare il lavoro che aveva iniziato il marito, che si leccava le labbra inginocchiato davanti a lei, quasi avido. Poco dopo d’istinto presi in mano la situazione girando lei di spalle sul letto, tanta foga provocò un sorriso in lei, che mi disse “Fai piano eh…” indicando il mio fallo. Infilai il preservativo e le presi una mano, facendole impugnare il mio membro e dicendole di infilarlo tra le sue gambe. Lei spalancò le gambe e la bocca, e con un leggero colpo di reni la penetrai “Sei un porco…” disse eccitata. Cominciai a prenderla aumentando e diminuendo il ritmo in maniera alternata, con il marito che si avvicinò al viso, mentre lei iniziò a slinguarmi avida prima il viso, poi la lingua e il collo.
Ad un certo punto mise le mani sul mio lato B, spingendolo a fondo contro di lei, e rivolgendosi al marito disse “Leccalo”. Il marito si mise dietro di me, iniziando a leccare dal mio buchino verso l’alto, con lei che apriva le mie natiche massaggiandole leggermente… sentivo la sua lingua penetrarmi mentre il membro si gonfiava ancora tra le gambe di Anna, che si sporgeva dalle mie spalle per osservare il lavoro del marito.
Ripresi a muovermi poco dopo cambiando alcune posizioni… che in alcuni casi vedevano sempre protagonista attivo il marito. Ero al limite, l’incredibile procacità di Anna aveva del fantastico, il suo coropo venereo, i suoi seni sodi e quei capezzoli turgidi mi costringevano, di tanto in tanto, a togliere il pensiero dal quell’eccitantissima situazione, per evitare il rischio di esplodere. Cosa che avvenne dopo tre quarti d’ora circa, lei lo intuì, si spostò e si inginocchiò iniziando a pomparmi. Non servì neppure parlare con il marito che avvicinò il viso a quello della moglie, e lei con una mano spostò dalla sua bocca a quella del marito il pene, mettendosi a sua volta ad osservare la scena, mentre con un ditino giocava con il mio culetto e con la mano palpeggiava esperta le mie palle. Avvicinai i visi dei due coniugi, che ora erano guancia a guancia, intimando loro di aprire la bocca, venni in maniera copiosa inondando di sperma bocca e naso di lei e labbra di lui, che avido infilò la lingua nella bocca della moglie. Anna dopo qualche giro di lingua bevve avida tutto, mentre si masturbava e per l’ennesima volta esplodendo in un orgasmo profumato. Ero eccitato ed esausto, ma non era finita… Anna prese il collo del marito e lo spostò verso il mio piede, dove c’erano tracce di sperma tuonando nuovamente al marito “Lecca tutto! Pulisci bene!”, Paolo si impegnò succhiando anche le dita una per una. Anche Anna era esausta, ora in ginocchio, mentre il marito era prono verso di me infilò due dita nel marito, che segandosi esplose di piacere.
Rimanemmo sdraiati per qualche minuto, con Anna che mi chiese quando fissare la prossima intervista.
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