Scambio di Coppia
una giornata al mare 2
di cicas
06.09.2011 |
26.349 |
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"Nello stesso momento mi chiese se avevo pure io lo stesso bisogno..."
Seconda parteIl momento fatidico non si fece attendere molto: dopo poco finito di cenare ci siamo messi ad amoreggiare ognuno con la propria compagna; durante i preliminari mi sono sentito due mani sulla patatina una di Daniele e l’altra di Paolo, immediatamente ho preso la mano di Silvia, e la ho messa sul cazzo di Daniele. Il maiale non ha battuto ciglio, anzi, ha apprezzato la situazione, incitandomi a toccare Paolo ed ho iniziato a fargli una grossa pippa andando con la mano su e giu. Sentivo Paolo ansimare, modestia a parte, sono bravissima nel fare le pippe. Intanto Silvia lo aveva preso in bocca a Daniele, prima leccando con avidità la cappella, poi ingoiandolo fino ai coglioni. Lui mi guardava in silenzio con occhio lascivo.
Il mio pensiero era rivolto a lui, mi eccitava vederlo alle prese con una fica che non fosse la mia. Mentre Silvia lo spompinava, io li imitavo ficcandomi il cazzo di Paolo in bocca, mi eccitava profondamente la situazione tanto, che la mia fica era diventata un lago. Mi diede un pochino fastidio quando Paolo mi ficco la lingua tra le gambe proprio sulla clitoride. Ero troppo bagnata ed avevo timore di dargli fastidio. Non fu così, lui non contento iniziò a d agitare il volto contro il mio pube lavandosi la faccia con i miei umori sempre più abbondanti, presa dalla goduria forse, mi pisciai sotto, a volte mi accade, per fortuna Paolo non se ne accorse
“almeno credo” e continuò fino a farmi venire. I miei urli si sentirono fin fuori dalla camera.
Presa dal violento godimento mi ero completamente dimenticata di Daniele e Silvia.
Non avevo previsto la bravura della tizia , infatti di lì a poco Daniele le sborro in bocca, me ne accorsi vedendo la sborra che usciva dalla bocca di Silvia. Lei senza battere ciglio mi si avventò addosso e mi baciò profondamente, facendomi sentire il salato sapore del piacere del mio ragazzo. Di li a poco Paolo, che avevo ripreso a spompinare, mi sborro in bocca. Senza esagerazione stavo per soffocare; un poco per le dimensioni del suo cazzo ed un poco per l’enorme quantità di sborra che mi spruzzo in bocca. Avevo avuto in una sola volta sia la sborra di Daniele che quella di Paolo, mi avevano riempita come un uovo.(Potevo farmi dei gargarismi di sperma)
L’indomani mattina ci incontrammo e cominciammo a ridere e scherzare come se nulla fosse accaduto.(stranamente nessun senso di colpa vergogna o imbarazzo) Paolo si avvicinò e mi disse che gli sarebbe piaciuto molto scoparmi. Decidemmo così di tornare a casa. Paolo propose una bella doccia collettiva dato la temperatura torrida che faceva;ci infilammo tutti e quattro nella enorme doccia ed iniziammo a tastarci l’un l’altro. Silvia ci chiese se poteva fare pipi in quanto le scappava, Paolo ne fu felice e le disse di fargliela addosso. Nello stesso momento mi chiese se avevo pure io lo stesso bisogno. Senza farmelo ripetere allargai le cosce e iniziai a pisciargli addosso. Daniele senza farselo dire mi prese per i capelli per tenermi la testa e iniziò a pisciarmi in faccia, Paolo si spostò e puntò il suo cazzo sui miei capezzoli inondandoli di pipi. Silvia guardava divertita e mi leccava la fica ancora bagnata di pipi.
La doccia continuò anche per togliersi l’urina dal corpo, tutti quattro sempre più eccitati ci iniziammo ad insaponare sfregandoci l’un l’altro. Tentai di toccare la fica di Silvia, ma constatai che vi era il pienone si erano fiondati sulla fica ed il culo di Silvia. Io, le infilai due dita nel buco del culo Ma Paolo stava tentando di penetrarla con l’intera mano, a me non rimase che toccarle il seno. I suoi capezzoli erano duri e turgidi quasi stavano per esplodere. In quel preciso momento presi Paolo e lo baciai in bocca, lo stesso fece Daniele con Silvia. Mentre ci baciavamo, notai che Silvia glielo aveva preso in mano e gli stava facendo una pippa. La visione mi caricò, quindi afferrai il cazzo di Paolo e me lo misi in bocca , iniziai a succhiarlo roteando prima la lingua sulla cappella e poi ingoiandolo fino alle palle. La stessa sequenza si svolgeva a pochi centimetri tra Daniele e Silvia. Finita la doccia ci dirigemmo verso il letto. I due maschietti rimasti in piedi a cazzo ben dritto ci chiesero di iniziare a lesbicare. Per me era la prima volta che stringevo tra le braccia un corpo femminile, eccetto le effusioni di poco prima nella doccia, per lei no, era una veterana incallita,sicura del fatto suo. Immediatamente Silvia mi prese e mi caccio la sua lingua in bocca, non avevo mai baciato una donna, la sensazione fu strana ma piacevole, tanto che iniziai a roteare la lingua con avidità. Silvia, contenta della mia reazione, iniziò a titillare prima un capezzolo poi l’altro facendomeli divenire duri e turgidi, intanto nel bassoventre vi era una vera e propria rivoluzione, non mi era mai capitato di godere così tanto, le mani esperte della mia amica, si erano insinuate tra le mie labbra sfiorando la clitoride, sottolineo sfiorando e non toccando. Questo tipo di trattamento mi mandava in estasi. Non essendo da meno inizia lo stesso trattamento sulla sua farfallina. I accorsi dal lago che trovai che la cosa era piaciuta molto anche a lei. Mi venne la pazza idea di gustare il sapore dei suoi umori volevo vedere se erano simili ai miei ; spesso masturbandomi mi sono leccata le dita per gustare il mio piacere. Mi piacquero talmente che iniziai a leccare tutto ed ingoiare come se si trattasse di sborra maschile (nettare del quale sono molto avida).
Mentre amoreggiavamo tra donne i due maschietti se lo menavano della bella. Fu Silvia a fermarli chiedendo a Daniele di metterglielo dentro.
Vidi negli occhi di Paolo la gioia e subito mi si avvicinò carezzandomi dolcemente il viso ed i seni. Non ci volle molto affinché mi sentii penetrare dal grosso cazzo di Paolo più duro che mai. Mi sentivo una grossa troia: farmi scopare davanti al mio ragazzo, cosa incredibile; puttanella si, ma grossa troia no! La complicità che si era instaurata mi tranquillizzava, quindi il vedere Daniele mentre scopava Silvia ed io a mia volta Paolo non mi creava nessun problema, anzi mi eccitava talmente che il mio appetito sessuale era notevolmente aumentato. Stavo per dare di lì a poco il meglio di me stessa.
Praticamente stavo di fianco in ginocchio con il cazzo di Paolo in fica. Daniele aveva iniziato a scopare alla pecorina Silvia. Ci trovavamo una di fronte all’altra, io guardavo Daniele che pompava con maestria, lei guardava Paolo che mi stava letteralmente sfondando.
I due stalloni si compiacevano a vicenda enfatizzando ognuno le doti della propria compagna… del tipo “guarda quanto è troia, come lo prende bene, quasi quasi me la inculo. Più loro parlavano e più noi ci sbrodolavamo di piacere. Lo posso asserire senza ombra di dubbio dal tipico rumore che fa la fica quando è bagnatissima. Non appena i due diminuivano il ritmo incalzante del movimento noi ne approfittavamo per baciarci slinguettandoci con molta tenerezza. I due si staccarono dalle nostre farfalline per inondarci la bocca di sborra. Fu bello riprendere in bocca il cazzo di Daniele bastarono due otre movimenti che mi sentii esplodere in bocca la cappella con una enorme fuoriuscita di sborra, avevo la bocca piena, così pensai di ingoiare tutto, feci bene, perché pure Paolo tremendamente infoiato mi prese la testa e mi ficcò il suo palo in bocca; nuova sborra calda. Data la quantità non ce la feci ad ingoiarla e una gran parte mi colò sul viso. Silvia un pochino seccata, iniziò a baciarmi cercando di togliere tutta la sborra di Paolo che era sul mio volto.
…continua
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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