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Scambio di Coppia

L'ultimo raggio - parte II


di Coppiacuriosa50
06.11.2024    |    582    |    3 9.8
"Il mio cazzo e quello di Piero si toccavano tra di loro ad ogni colpo che davamo a sua moglie, provocandoci strani brividi di piacere..."
...passarono i giorni, le settimane.

Sandra e Valeria rimasero in contatto tra di loro così come pure Piero ed io.
Avevamo deciso che sarebbe stata più corretta l'amicizia tra donne e quella tra uomini, nessun contatto incrociato se non in presenza di tutti e quattro.

Era una Domenica di fine settembre, a pranzo, quando Sandra mi chiese se avessi voglia di rivederli per un aperitivo, una cena o semplicemente un'uscita insieme.

La cosa, pur lasciandomi perplesso, mi fece piacere.

Perplesso, perchè dopo quella notte Sandra mi confessò di aver goduto come poche altre volte e sebbene contento per lei, la cosa mi aveva un pochino infastidito.

D'altra parte, anche se si dice che le dimensioni non contano, Piero era attrezzato un po' meglio di me ed evidentemente mia moglie aveva ben sentito quella differenza dentro di se.

Piacere, perchè così avrei avuto l'occasione di rivedere Valeria, pur se innamorato di mia moglie, il pensiero di poter rivederla mi faceva star bene.

E poi ormai consideravo Piero un amico.

Decidemmo per una domenica a pranzo, la lunga estate calda non era ancora finita e le temperature erano ancora gradevolissime.

Quando si presentarono lei indossava un vestitino nero a fiorellini, con una bella scollatura, che lasciando respirare egregiamente il suo décolleté, le metteva in risalto le forme, già belle di suo, in modo splendido.
Lui sportivo elegante con jeans e camicia nera.

Il pranzo fu molto piacevole, tra risate e vino parlammo un po' di tutto tralasciando però ciò che accadde quella sera, forse per una sorta di tabù, forse per vergogna, fino al momento in cui, un ricordo dopo l'altro, e complice anche l'ottimo vino sardo che avevano portato i nostri amici, inevitabilmente venne fuori anche questo argomento.

Fu Sandra che iniziò col dire "Valeria, ricordi come mi guardasti quando usciste dall'acqua ?"
"Già" rispose lei "e ricordo anche come reggesti il mio sguardo, mi sembrava di leggerti nel pensiero in quel momento"

Sandra arrossì e poco dopo Valeria la seguì a ruota, non era difficile immaginare quello che stavano pensando.

Da li iniziammo a ridere e una battuta dopo l'altra andammo a sedere sui divani in salotto.

"Vado a fare il caffè, Valeria mi fai compagnia ?" disse Sandra
"Speriamo che al ritorno non li troviamo che si baciano" rispose lei ridendo
"Tranquille, nessun pericolo" rispondemmo quasi all'unisono Piero ed io, rimanendo in salotto ad aspettare, continuando con i ricordi del momento.

Ad aspettare.

Ed aspettare ancora.

Il caffè tardava ad arrivare.

Non sentendo nessun rumore andammo a vedere ed entrando in cucina, stavolta, rimanemmo noi allibiti.

Le nostre mogli si stavano baciando, ed anche con un certo trasporto.

Sandra era appoggiata al muro e Valeria le era addosso, bocca a bocca, lingua a lingua.

Le mani di mia moglie, infilate sotto il suo vestito le stavano accarezzando le cosce, mentre quelle di Valeria erano ben salde sotto la maglia di Sandra sulle sue tette.

Continuarono indisturbate come se non fossimo mai entrati, si scambiavano lingua e saliva piegando la testa ora da una parte ora dall'altra, le grandi anelle d'oro alle orecchie di mia moglie brillavano muovendosi sotto i suoi lunghi capelli neri.

Sandra con le mani nella posizione giusta ne approfittò per sollevare il vestito di Valeria sfilandoglielo di dosso, lasciandola in un bel completino coordinato in pizzo nero.

Le aveva portato ora le mani sui fianchi e la cingeva baciandola sempre più intensamente.

Valeria tolse la maglia di mia moglie, che sotto non indossava nulla, mettendo in bella mostra le sue tette ai nostri occhi; poi stacco per un attimo la bocca dalla sua e si abbassò per toglierle la gonna lasciandola con le mutandine, bianche ed ora leggermente umide.

Si rialzò e ripresero a baciarsi.

Le mani delle due donne ora erano una nelle mutandine dell'altra e mentre le lingue continuavano a muoversi e cercarsi, le dita iniziavano ad esplorare le loro parti più intime e femminili, passando dalle carezze esterne alla penetrazione.
Le loro fighe già bagnate e calde, fremevano di voglia.

Le loro dita sapevano esattamente come muoversi per darsi piacere a vicenda.

Le due donne si muovevano assecondando, con i fianchi ed il bacino, i movimenti delle mani e strusciandosi l'una contro l'altra con movenze sinuose e delicate.

Si guardarono intensamente nello stesso modo della volta precedente, si parlarono senza dirsi nulla.

Sorrisero ci presero per mano ed andammo in camera da letto, nella camera degli ospiti.

Si sdraiarono sul letto togliendosi l'intimo l'una con l'altra e ripresero a baciarsi ed accarezzarsi dolcemente, le guance, le braccia, il corpo, si passavano le dita tra i capelli in modo delicatissimo, poi Valeria si giró mettendo la testa tra le gambe di Sandra, che fece lo stesso nei suoi confronti, e cominciarono a leccarsi a vicenda.
Le teste si muovevano avanti ed indietro, con le loro lingue si davano piacere l'una con l'altra baciandosi e leccandosi le fighe perfettamente depilate.

Piero ed io, rimasti in piedi ai bordi del letto, ci spogliammo e iniziammo a muovere le mani sui nostri membri già belli duri.

Eravamo fianco a fianco, lo guardai, guardai il suo cazzo e glielo presi in mano accarezzandolo, lui fece altrettanto col mio, fino ad iniziare a segarci a vicenda, eccitatissimi.

Ma la cosa durò poco, perchè le nostre mogli si staccarono e si misero sdraiate sul letto a pancia in giù prendendoceli in bocca, Valeria il mio e Sandra il cazzo di Piero.

Sulle lingue delle due donne il loro sapore ora mischiato al nostro.
Il sapore del sesso.

Cominciarono a succhiare, le nostre mani erano dietro le loro teste, ora accarezzandole ora tenendole forte per i capelli, dandogli il ritmo del nostro piacere.
Facevano scorrere le bocche avanti ed indietro lungo le aste dei nostri uccelli fino a farli entrare tutti fino in gola, più e più volte.

Io girai Valeria a pancia in su e si ritrovò con la testa a penzoloni fuori dal letto, i suoi capelli biondi toccavano terra, mi piegai su di lei infilandole il cazzo in bocca, che prese e continuò a succhiare, mentre con una mano mi accarezzava le palle eccitandomi ancora di più.

Mi abbassai fino ad appoggiare la bocca sul suo basso ventre baciandolo e leccandolo piano fino ad arrivare alla figa.
Avevo le mani sotto le sue gambe, sempre molto lisce e curatissime, così come le ricordavo.

Baciai ripetutamente le grandi labbra, le baciai il clitoride, lo succhiai come stava facendo lei col mio cazzo; piegai ancora un po' di più la testa per infilarle la ligua dentro, allargò le gambe per permettermi di farlo meglio, la penetrazione di lingua le dava piacere perchè emetteva gridolini di soddisfazione, misti a suoni gutturali dovuti al mio cazzo in fondo alla sua gola.

Piero, in piedi davanti al letto, prese mia moglie e la mise sul bordo a pancia in su con le gambe fuori, si inginocchiò e cominciò a leccarle le cosce, passava la lingua da una all'altra assaporando la sua pelle morbida e vellutata, ad ogni passaggio le baciava la figa, le infilava la lingua; Sandra aveva piegato la testa all'indietro, segno evidente che stava godendo, mettendo in evidenza il suo bel collo.

Lui si alzò, le bació la bocca, il collo, le tette, e di nuovo la bocca, poi prese le sue gambe ed allargandogliele la penetrò.

Piero si stava scopando mia moglie, le aveva appoggiato le mani sulle tette e la stava scopando con una foga incredibile, i colpi si susseguivano a raffica, uno dopo l'altro sempre più forti.

Lei lo teneva per le braccia guardandolo negli occhi con un'espressione di soddisfazione infinita nei suoi.
Lui si piegò per baciarla, le mise la lingua in bocca, lei ricambiò intensamente alzando la testa il più possibile per sentirla meglio e spingere la sua nella bocca di Piero; lo strinse con le mani dietro la nuca pregandolo di non fermarsi, di non smettere di scoparla.
Stava godendo come non mai, ed anche lui.
Stavano godendo l'uno dell'altra in modo eccezionale.

Lo sguardo di mia moglie si fece più intenso, gli occhi quasi socchiusi, le mani strinsero forte le braccia di lui, i suo fianchi si alzavano e abbassavano assecondando le spinte di Piero, le sue gambe fremettero e si strinsero dietro la schiena, emise un lungo gemito di piacere.

Era venuta.

Mi alzati da sopra Valeria e mi sdraiai sul letto, lei mi montò sopra adagiandosi bene per far si che le penetrassi in profondità e cominciò a muoversi avanti ad indietro, si sfregava il clitoride sul mio corpo mentre il mio cazzo dentro di se si muoveva al ritmo che dava lei.

Con le mani le stringevo le tette gustando ogni centimetro di quella pelle vellutata, le strizzavo, le stringevo i capezzoli fino quasi a farle male.
Mi sorrise, le accarezzai i capelli e tirandoglieli dolcemente la abbassai verso di me, volevo la sua bocca, mi baciò appassionatamente, sentivo la sua lingua muoversi cercando la mia.

Le nostre labbra unite, le lingue di uno nella bocca dell'altra che si muovevano, si cercavano, si scambiavano saliva, il mio cazzo le dava piacere spingendo con colpi su colpi dentro di lei, la sua figa era bagnatissima ed il mio membro scorreva in modo incredibile.
Gemeva di piacere.

Piero si alzò da sopra mia moglie e venne a mettersi dietro la sua.

Si mise in ginocchio ed appoggiò la cappella dura e violacea, già bagnata dagli umori di Sandra, sul culo di Valeria, si sputò su una mano e la passò piano sul suo buco poi le infilò delicatamente un dito girandolo in tondo.

Me ne accorsi perchè strinse i denti e staccò la sua bocca dalla mia.

Piero estrasse il dito e col buco ancora allargato le introdusse il cazzo.

Valeria si ripiegò verso di me inarcando la schiena verso l'alto, aveva il mio cazzo nella figa e quello di suo marito nel culo.

Ed entrambi stavamo spingendo dentro di lei.
Forte.

Sandra si avvicinò, si mise di fronte a Valeria e prendendole la testa tra le mani la baciò.
La accarezzava nel modo più dolce possibile, le guance, il corpo, le tette, la lingua in bocca.

Le sue tette si muovevano avanti ed indietro sopra di me, ad ogni passaggio sulla mia bocca le leccavo i capezzoli, li succhiavo, li tenevo tra le labbra, li mordicchiavo.

Valeria era in estasi.

Piero, mentre spingeva forte dentro il culo di sua moglie, con una mano accarezzava la figa della mia, le aveva infilato un dito e lo muoveva allo stesso ritmo delle spinte che dava a Valeria.

Mia moglie era concentrata su Valeria, che stavo scopando da sotto, le loro lingue non smettevano di fare dentro e fuori dalla bocca l'una dell'altra.

Il mio cazzo e quello di Piero si toccavano tra di loro ad ogni colpo che davamo a sua moglie, provocandoci strani brividi di piacere.

L'eccitazione era nell'aria, la stanza era pervasa da una sensazione di calore misto all'odore del sesso.

I nervi in tensione, i muscoli tirati, il sudore colava sui nostri corpi, i capelli bagnati, le emozioni che stavamo provando tutti e quattro il quel frangente erano indescrivibili.

I gemiti di piacere, i sospiri, l'ansimare intenso erano gli unici suoni che riempivano la camera.

Continuammo fino allo sfinimento dandoci dentro di cuore e di fianchi, fino a che raggiungemmo l'orgasmo quasi nello stesso istante.

La prima fu Valeria, la doppia penetrazione ed i baci di mia moglie l'avevano stimolata in modo incredibile; sentii le sue gambe stringersi e tremare intorno ai miei fianchi, mormorii, sospiri, ansimare sempre più forte fino a che la vidi accasciarsi su di me.

Le sue tette così belle sul mio petto mi diedero il colpo di grazia, pochi secondi dopo venni anche io riempendole la figa con un getto caldo e potente.

La stessa cosa Piero, venne nel suo culo pochi attimi dopo lasciandosi sfuggire un suono gutturale di soddisfazione.

Ci sdraiammo stanchi, sudati, sfiniti sul letto.
Valeria si era distesa a gambe aperte lasciando colare fuori lo sperma col quale suo marito ed io l'avevamo riempita; guardò Piero e gli sorrise felice, mentre Sandra venne a baciarmi.

Restammo così per alcuni minuti, poi fu lui a dire... "allora, questo caffè ? "
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