Prime Esperienze
Sogno settembrino
di animalaccio_bo
15.09.2024 |
3.192 |
4
"“Ho sborrato l’anima! L’orgasmo più bello della mia vita..."
Scritto da una lei, in un sogno settembrino.Camera 211
Lui è già in camera, mi ha scritto che lascia la porta accostata mentre fa una doccia. È la prima volta che ci vediamo di sera e sto portando gintonic, patatine, pizze, pasticcini e prosecco: ci coccoliamo un po’ anche così. C’è un po’ di traffico lento, sono già umida e questi trattori mi fanno fare tardi. Gli mando un vocale. Lui mi aspetta. Parcheggio, prendo la cena dai sedili posteriori ed entro in camera. Ci guardiamo, ciao, finalmente, sono state lunghe queste vacanze. Ferie non godute, come le chiama lui, perché non ci siamo visti.
Lui è in mutande nere, ancora un po’ abbronzato. Dai, sistemiamo il vino in frigo. Mi bacia. Lui bacia davvero, non ne fa a meno. Questi gintonic li apriamo subito però, come aperitivo. Prende le lattine e contemporaneamente mi annusa profondamente il collo, mi carezza la testa, il viso. Forse sono sudata. Sei più buona, mi dice. C’è un concerto di Vasco che suona nella camera, ha pensato alla musica, inizia a conoscermi. L’ho promosso, ora è nei miei contatti di Telegram.
Riempiamo i bicchieri di gintonic, io sono ancora vestita, mi siedo sul letto, lui mi allunga un bicchiere e noto il cazzo in movimento negli slip. Prendo il bicchiere ma non resisto, glielo sfioro con la mano, lo guardo negli occhi e gli sorrido. Brindiamo alle porcate che faremo di lì a poco. Sorseggiamo il gintonic, io seduta e vestita, lui in mutande in piedi davanti a me. Gli stringo il cazzo ma ormai non resisto più: glielo tiro fuori e lo bagno nel bicchiere e inizio un pompino di aperitivo, un bentornato. Abbiamo fatto la chiusura della stagione estiva e ora facciamo la riapertura autunnale. Ce lo eravamo "quasi" promesso. Le prime volte aveva il cazzo timido, era impacciato, ora si sta rilassando il ragazzo. Bene, sto facendo un buon lavoro. In fondo in questa stanza sono io quella pratica, lui sta conoscendo adesso le meraviglie dei giochi liberi. E le sta conoscendo con me. Che culo che ha avuto, un bambinone porco e arrapato. Però mi piace per questo, chissà fino a quando. Ma per ora, dove la trova un’altra come me.
Non riusciamo nemmeno a finire un bicchiere di gintonic che siamo avvinghiati, abbracciati, nudi a baciarci profondamente, morderci le labbra, leccarci il viso, come piace a me. Mi bacia e lecca anche il collo, vado fuori di testa quando fa così. Ho i capezzoli come due sassi circondati da piccoli sassolini, sull’areola, me li sfiora con le mani -cazzo! le mani, questo porco ha delle mani divine, mi devo ricordare di leccargliele- e me li pizzica facendomi urlare.
La mia mano è giù che gli masturba il cazzo, lui continua a baciarmi, leccarmi, annusarmi. Usa tutto il corpo per stare in contatto carnale. Lascia per un attimo i capezzoli e con tutta la mano aperta mi carezza la figa, all’inizio lo guido io. Da un’occhiata: sicuramente ha notato le gocce che mi colano lungo le cosce.
Mi guarda dritto negli occhi e mi dice: “Sei fradicia, troia”. “Colpa tua, porco”, gli rispondo. Inizia a masturbarmi la figa, lo guido con la mano qualche volta, un po' clitoride, un po' vagina, poi insieme e lui si muove più forte, urlo, sta arrivando... lui continua e finalmente il mio primo forte orgasmo accompagnato da una squirtata e altre urla. È iniziata la serata!
Non so cos’ha nelle mani questo maiale.
Non duro due minuti senza godere sotto le sue carezze. Cazzo, lo stringo, lo bacio, gli lecco le mani. Il porco mi fa prendere fiato e mentre mi mordicchia i capezzoli inizia a sfiorarmi intorno alla parte più sensibile del culo. Sa bene come e dove, il porco. Lo sfiora e poi con un paio di dita entra nel mio corpo. Credo di essere già al terzo o quarto orgasmo, e siamo qui solo da mezz’ora. Stasera muoio disidratata. Il cazzo stasera glielo ingoio. Tanto lui mi scopa anche con la testa e con le mani!
Mi giro a 69 sopra di lui e inizio a leccarglielo, gli bacio i testicoli, le cosce, sfioro il suo corpo con i capezzoli e lo masturbo mentre tengo la cappella tra le labbra, mi dedico al suo cazzo con la mia passione da troia. È più alto di me e non riesce a mangiarmi la figa se io gli succhio il cazzo a 69 ma lui continua a usare le mani dentro di me, i miei punti sensibili sono a sua disposizione. "Troia, allagami! bagnami tutto!" mi urla il porco. "Si, dimmelo che sono la tua troia!". Gli orgasmi saranno venti, trenta, o non so più... non capisco più niente. Urlo, godo, urlo troppo, godo troppo. Perdo il controllo quando inizio a godere così di culo. Gli ho allagato il torace. Lui si disseta con i miei umori.
Mi sculaccia forte, ma senza farmi male, quelle cazzo di mani danno solo piacere. Gliele stacco, me le porto via come Mano della famiglia Addams. Arrivano altri due, tre orgasmi molto forti e mi serve un po’ di respiro.
Mi giro e inizio a fargli un pompino, accovacciata in mezzo alle sue gambe, occhi negli occhi... quando riesco a tenerli aperti. Lentamente aumento il ritmo e la profondità. "Prendilo tutto troia, col mio è facile!" Non è enorme, ha un normale cazzo da famiglia, glielo prendo in gola fino ad avere i conati, lacrimo, gli salivo e sbavo sul cazzo “Godi porco! mi hai fatto godere, ora godi tu maiale! Ti dimenticherai di me?”. È in estasi! È completamente in preda al piacere. Lo masturbo, aumento la velocità, voglio finalmente vederlo sborrare per me, su di me. Il porco è resistente, più del previsto, ma è in volo, quasi mi preoccupo che perda i sensi ahahahah.
"Mi vuoi inculare?" Mi guarda negli occhi, mi implora di continuare così, sta per godere... “Godo come mai prima. Ho il formicolio ovunque nel corpo, è meraviglioso, continua, ti prego”, mi dice. Inizia a masturbarsi anche lui mentre gli tengo la cappella gonfia in bocca, poi mi passa il comando e mi regala una sborrata alluvionale. Mi aveva avvisato che questa volta avrebbe pensato anche al suo godimento, non solo al mio. Il porco, sfinito. "Ma quanta ne hai fatta?!"
La mia vendetta, lo faccio morire disidratato ahahahah. Mi ha allagato la faccia, una eiaculazione a fontana.
“Ho sborrato l’anima! L’orgasmo più bello della mia vita. È meraviglioso. Sei divina. Ti adoro.”
Anche io ti adoro, porco. Te l’ho già detto? Mai abbastanza.
Sono passate più di tre ore. Cazzo, e siamo ancora ai preliminari.
Ci facciamo una doccia veloce, mangiamo qualcosa e apriamo il prosecco.
Beviamo, sdraiati sul letto, chiacchieriamo, ci baciamo, mi carezza. Domani che fai? Tua moglie lo sa che single? Questa canzone mi fa piangere. Anche a me. Piangiamo insieme. Abbiamo emozioni simili. Ci mancava solo questa. Abbiamo goduto anche senza scopare. Si sta facendo tardi, dobbiamo prenderci la giornata intera noi due. Buonissimi questi pasticcini.
Buono il tuo collo, sai di sesso.
Il porco ricomincia. Sta imparando dalla migliore, sta imparando in fretta. Mi bacia il collo, questa volta intensamente, molto intensamente. “Piano, occhio a non lasciarmi segni” ma nel frattempo inizio di nuovo ad ansimare e a gocciolare dalla figa.
Non mi fermerei mai di godere, cazzo.
Ansimo, non resisto. Ma è tardi. Ha di nuovo il cazzo duro il porco. "Non ci posso credere.". Era timido, poco fa.
È il momento della mia posizione preferita: a pecorina, col culo a bordo letto, distesa con le mani avanti. “Adesso inculami porco!”. Inizia a scoparmi, godo, godo ancora. “Mi dimenticherai, troia?” mi chiede, “No, no, come faccio AHHHH! a dimenticarti” gli rispondo con la voce rotta mentre ansimo e urlo di piacere.
Mi carezza la schiena, i fianchi, mentre i capezzoli sfiorano il letto dandomi ulteriore piacere. Ogni tanto mi arrivano delle sculacciate, forti ma lussuriose, urlo di piacere. Quelle cazzo di mani! Godo. Godo troppo. Godo troppo, cazzo! Glielo urlo. Finirò disidratata e senza voce.
Non so quanti altri orgasmi ho avuto. Sarebbe tardi e dovrei andare ma lui mi gira e ricomincia un 69 con lui sopra e io sdraiata a gambe spalancate. Mi scopa la gola dall'alto, mi lecca la figa, mi masturba il culo. Mi affonda tutto il cazzo in gola il maiale. Godo e squirto ancora e ancora. Lo tiro avanti e inizio a leccargli il culo, gli piace, lo masturbo e gli lecco il culo. Ma è tardi. Devo andare.
Cazzo devo andare. Devo andare davvero. Lui è ancora lontano dalla sborrata, non possiamo finire la seconda. Sono quasi cinque ore che siamo qui e non ci bastano.
Non bastano mai. Il porco migliora, si è rilassato. Mi inizia a conoscere. Anche questa volta il letto è una pozzanghera, noi siamo esausti. Domani non camminerò dritta, prenderò un Oki e chi se ne frega. Disidratata, senza voce e dolorante, ma mi piace troppo essere la sua maestrina troia.
Abbiamo goduto e siamo liberi.
Liberi, liberi. Sesso, piacere, intesa senza il peso macigno dell'amore.
Ci laviamo e vestiamo i fretta, un ultimo bacio.
Mandami un messaggio quando arrivi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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