Lui & Lei
Camera 315
di animalaccio_bo
17.07.2024 |
569 |
4
"Sa che ha gli occhi più sensibili dei suoi capezzoli..."
Camera 315. Lui è già lì, nudo.Le manda il numero della camera.
Nell'attesa si gusta i messaggi e i racconti che lei gli manda, giocando col cazzo in mano.
Lei risponde: "dieci minuti e arrivo".
Sale l'adrenalina con un sorriso beffardo sul viso. Sta arrivando la maestra, lei che con ogni movimento ha qualcosa da insegnare sul godimento di una donna, su come usare al meglio corpo e libertà, senza imbarazzi e senza convenzioni sociali.
Lui, come in un film già visto, mette un asciugamano ripiegato in quattro a terra, davanti alla sedia in mezzo alla stanza.
Va ad aprire la porta e la lascia accostata.
Poi si siede: la aspetta lì.
Sente il rumore dell'auto che parcheggia, i fari si spengono.
Lei entra.
Inizia una frase che interrompe subito, è un po' stupita dall'accoglienza, gli sorride maliziosa, lascia cadere la sua borsa terra e va verso di lui. Si inginocchia e gli prende il cazzo in gola con gli occhi che non si sono mai staccati da quelli di lui. Sa che ha gli occhi più sensibili dei suoi capezzoli.
Mi sborri il cervello, pensa lei.
Mi squirti il cervello, pensa lui.
Dopo qualche minuto si stacca dal cazzo.
"Ciao, oggi è come piace a me. Come stai?"
Lui la tira a se per i capezzoli, stringendoli forte da sopra i vestiti, lei fa un urletto, sussulta e gli si stringe al collo. Lui sussurra "bene" nell'orecchio e così inizia un bacio profondo, pieno di desiderio, atteso da tempo. Si fermano ogni tanto solo per qualche attimo, per guardarsi negli occhi, poi riprendono.
Lui inizia a spogliarla, lei lo aiuta, interrompendo il bacio per meno tempo possibile. Gli morde le labbra bagnate, le lecca, le aspira. Hanno gli occhi chiusi.
Lei è già un fuoco bagnato.
Appena nuda lui la fa inginocchiare di nuovo, questa volta la sedia è vuota e lei la usa per appoggiare braccia e viso.
Lui è dietro che lentamente inizia la tanto desiderata penetrazione, le apre il culo già morbido e lubrificato. Lei è uscita di casa già pronta, sa cosa vuole, sa cosa serve.
Il cazzo gli scoppia, è la prima volta che entra in un culo e non poteva capitargli di meglio. La sublime maestra, la sublime troia.
La penetrazione è lenta, come in una degustazione seria si assapora ogni centimetro. I gemiti di lei non tardano, come anche le contrazioni del primo orgasmo.
Lei gli fa segno di fermarsi un attimo. È tempo di mettersi più comodi. Lui l'aiuta e si spostano sul letto, si abbracciano, si baciano, forte. Non riescono a non baciarsi quando le teste sono vicine, è una dipendenza. Si tengono la testa a vicenda, come per impedire all'altro di interrompere quel momento.
Lei si sdraia sul fianco, lui la copia e si mette dietro di lei. L'abbraccia e le tortura i capezzoli, e una rovente coccola. Così inizia una lenta e profonda inculata in cui i corpi sono attaccati tra di loro, lei si gira dietro ogni tanto a cercare i suoi occhi e qualche bacio. Lui le sussurra dolci porcate nell'orecchio guardando le sue espressioni riflesse nello specchio di fianco al letto. Lei gode, molto.
Un orgasmo di lei con forti contrazioni interrompe il momento. Il letto è una pozzanghera.
Mentre lei prende fiato un attimo, lui prende il telefono e le chiede di leggere alcune sue storie, mentre con calma riprende a penetrarla. Lei legge, a fatica, con la voce che si rompe tra gemiti e parole... si eccitano molto entrambi, lei raggiunge orgasmi uno dietro l'altro.
Il paradiso. O l'inferno, chi lo sa.
Lui ogni tanto pensa all'inferno, alle miserie del mondo, per tenere a bada l'orgasmo, il paradiso che si sta riservando.
La gira a pancia in su, inizia l'inculata mentre si baciano, ma ad un tratto: TOC, TOC.
Bussano alla porta.
Lui per niente stupito, si alza, sorride e va ad aprire. Alla porta un ragazzo che però lui non conosce. Lei sorride, si sono già capti.
"Ciao, benvenuto, entra pure, mettiti comodo. Noi teniamo caldo il ritmo, tu sentiti libero di raggiungerci sul letto appena sei pronto."
Lui torna da lei ma questa volta lei si è messa a quattro zampe, a pecorina e mentre l'inculata da romantica diventa più animalesca lei guarda il nuovo ospite con occhi affamati.
Si sta pregustando il doppio cazzo che si è organizzata, sapeva di poterlo fare.
Lui ad un certo momento si china su di lei e le sussurra nell'orecchio: "guarda che ci avevo pensato anche io, tra dieci minuti arriva un'altra sorpresa per te, mia sublime troia".
Lei sorride, gode e lo guarda negli occhi nell'attimo prima di venire copiosamente, gli squirta nel cervello.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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