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Lui & Lei

Siamo solo noi


di Membro VIP di Annunci69.it animalaccio_bo
20.09.2024    |    129    |    2 6.0
"" Io: "Hai il cuore a mille! OH! Non mi svenire eh, ho messo su tutta una storia per stare qui, non la sprechiamo al pronto soccorso quest'oretta..."
Scritto a due teste e quattro mani con Simona72.
Playlist consigliata: "Siamo solo noi", "Ogni volta", "Sally" di Vasco.

Mattina tranquilla al lavoro e riusciamo a scambiarci dei messaggi.
"Forse stasera vedo uno, ma non sono sicura." Gli dico.
Lui: "Sai ho una collega che mi fa sangue ma forse vuole fare la fidanzatina."
Io: "Per fortuna ha smesso di piovere, l'emergenza è rientrata."
Lui: "Anche qui, solo sui colli qualche frana ma in città siamo salvi."
Io: "Niente, l'ho sfanculato."
Lui: "Chi? Il tipo di venerdì?"
Io: "Si. È poco sveglio. Mi smontano quelli così."
Lui: "Non sa cosa si perde. La biondina ci è rimasta male che non l'ho cercata al concerto. Su instagram mi ha scritto che facciamo come Ladyhawke e il lupo, con la lacrima."

"Siamo solo noi"
"Che non abbiamo vita regolare, che non ci sappiamo limitare"

Facciamo così.
Ci istighiamo a vicenda.
A volte inizia lui. A volte inizio io.
A volte soft romantica, a volte con porcate dirette.
Non importa come, ma in pochi messaggi mi trovo a ridere o bagnata o tutt'e due le cose insieme.

"Siamo solo noi"
"Che non abbiamo più rispetto per niente"

Lui: "Ma quindi non combini niente fino a quando non ci vedremo noi?"
Io: "Eh, mi sa di si."
Lui: "E resisti quest'altra settimana?"
Io: "Devo."
Lui: "Allora vado a fare l'assicurazione sulla vita."
Io: "AHAHAHAHAH che cretino che sei, che poi quella dei mille orgasmi sono io mica te."
Lui: "La prossima volta lasciamo la porta socchiusa, che ti sentono fino ai palazzi di fronte."
Io: "Taci che è già successo che mi sono venuti a bussare alla porta per il baccano. Urlo troppo."
Lui: "Mai abbastanza. Ti vorrei come suoneria del telefono."

"Siamo solo noi"
"Che tra demonio e santità è lo stesso, basta che ci sia posto"

"Sai cosa sarebbe bello?", gli dico.
Lui: "Eccallà. Già tremo, di eccitazione."
Io: "Fare un giro in macchina, limonare senza toccarci e poi in qualche baretto a bere del gin."
Lui: "Lo sai che mi piacerebbe molto. Ma davvero."
Io: "Lo so. E poi, mentre beviamo, il bagno ci chiama per una sveltina. E nella luce soffusa, un po' ubriachi ci concediamo per una veloce, intensa, ansimante scopata nel bagno del bar."

"Siamo solo noi"
"Quelli che però muoiono presto, quelli che però è stesso"

Lui: "Dio! Quanto impazzisco per queste situazioni."
Io: "Ti piacciono le situazioni porco-romantiche. Ti conosco ormai."
Lui: "Poi all'uscita dal bagno ci faranno un applauso, col casino che facciamo di solito si sentirà che non siamo andati a fare solo pipì."
Io: "Ma noi non siamo timidi, no? Poi sai che facciamo?"
Lui: "Dimmi, tanto ormai mi hai fatto perdere la testa."

"Siamo solo noi"
"Che non abbiamo più niente da dire"

Io: "Usciamo dal bar e andiamo in macchina, chiacchieriamo, ci baciamo, limoniamo, baciamo, chiacchieriamo e limoniamo ma senza toccarci."
Lui: "Bellissimo, magari con Vasco in sottofondo."
Io: "Si. Ci credi che sono bagnata?"
Lui: "Si."
Io: "Ecco."

"Siamo solo noi"
"Che facciamo colazione anche con un toast, del resto"

Lui: "Poi però lo sai come va finire."
Io: "Si che lo so. E non ti piace come va a finire?"
Lui: "Si che mi piace. Di te mi fido."
Io: "Anch'io. Ora torno al lavoro."

"Siamo solo noi"
"Generazione di sconvolti che non han più santi né eroi"
"Siamo solo noi"

Così in una mezz'ora di messaggi rubati mi trovo completamente bagnata, col sorriso e le gote arrossate circondata da persone, colleghi e colleghe che non hanno la più pallida idea del bollore che ho dentro.
Vivo così, in equilibro sopra la follia, forse come tutti del resto. Chissà.
Per la prossima volta che ci vedremo mi voglio inventare qualcosa. Sento che posso osare. Ci penserò in questi giorni.
Mi ha detto che ha già preso da bere. Praticamente dal momento che ci salutiamo parte il conto alla rovescia per la volta successiva e quella ancora dopo.
Ora abbiamo in programma una serata e poi più avanti un giorno intero, tutto per noi.
Spero solo che... no vabbè questo non ve lo posso dire. Ma incrociamo le dita.

Mancano pochi giorni al nostro incontro e il porco-romantico mi scrive.

Lui: "Oggi esco prima, finisco alle 17.00, in mezz'ora sarò dalle tue parti. Dammi un punto dove vederci, ho bisogno di un bacio e vado via. Se vuoi posso rimanere un po' di più, massimo un'oretta però."

"Te sei matto! Così all'ultimo minuto non credo sia possibile." Gli rispondo secca, ma col magone di chi vorrebbe ma non può assecondarlo. Mi viene da cantare... "Ogni volta che qualcuno si preoccupa per me. Ogni volta che non c'è, proprio quando la stavo cercando..."

Lui: "Non insisto, "Sally"... "era un pensiero che mi passava per la testa, forse la giornata non è stata tutta persa."

Io: "Dai, non mi fare queste citazioni che piango. Vedo cosa mi riesco a inventare. Mannaggiattè! Dieci minuti dieci! Metto la sveglia! Non mi far fare casini di cui pentirmi."

Lui: "Dieci, promesso. Ti adoro, te l'ho già detto?"

Io: "Si".

17:25, gli mando la posizione: una stradina chiusa in una zona industriale del paese di fianco al mio dove ci sono alcune fabbriche ormai chiuse da tempo. Non passa nessuno. Arriva, parcheggia in modo da coprire la mia macchina. È felice. Mi fa segno di andare sui sedili dietro, in macchina sua. Anche lui passa dietro e nemmeno un "ciao" che ci ritroviamo a baciarci, come al solito... con l'intensità di chi ha appena scoperto quanto è bello abbandonarsi ai baci. Lo stronzo mette la musica che mi piace. Ho una sorpresa, ma ancora non gliel'ho detto. Mi prende la testa con le mani sulle tempie, me la mette dritta davanti a lui quasi a sfiorarci la fronte. "Grazie" mi dice. "Ciao" gli rispondo, sorridendo felice.
E queste saranno le uniche parole fino a quando la sveglia non ci avvisa che i dieci minuti sono finiti.
"Dobbiamo andare. Tempo scaduto." Mi dice, dimostrandomi rispetto.
"Ma non avevi detto che potevi trattenerti un'oretta?" rispondo io.
Lui: "Si, io si... ma tu mi hai detto..."
Ma io gli sorridevo furbetta mentre parlava, lui ha capito e mi fa uno sguardo dritto tra la meraviglia e l'eccitazione.
Io: "Ho messo la sveglia per non far durare troppo il bacio. Abbiamo ancora cinquanta minuti, cinquanta come le sfumature di quello là..."
Lui: "Mettimi la mano qui."
Io: "Hai il cuore a mille! OH! Non mi svenire eh, ho messo su tutta una storia per stare qui, non la sprechiamo al pronto soccorso quest'oretta AHAHAHA"

Mentre gli tengo la mano sul cuore che gli va a mille, lui tra un bacio e una carezza mi tira su il vestitino leggero che ho messo. In auto serve praticità.
Il porco-romantico mi conosce e aveva già il kit salva sedili a portata di mano: un grosso sacco in plastica dell'Ikea e un telo mare. Li stendiamo sul sedile ridendo come due adolescenti. Ci guardiamo intorno e mi fa sdraiare: si tuffa con la faccia tra le mie gambe. Ho le mutande abbassate al ginocchio, e gambe in aria. Fradicia, lo ero già mentre venivo qui in macchina.
Inizia quella che lui chiama "una sontuosa mangiata di figa". La annusa, la lecca delicatamente e poi forte, la lingua assume mille forme e consistenze. Ora è piatta, larga e morbida, poi è dura, a punta e dispettosa. Mi fa rilassare e ansimare. Con una mano inizia a sfiorarmi, leggero, un capezzolo e con l'altra mano -cazzo le mani!- fa quello che non deve fare... gioca intorno all'uscita, o meglio, l'entrata... del mio culo.
Ecco, è così che perdo il contegno. Mi trasformo in una svergognata, una troia, come pretendo di essere chiamata da lui quando l'atmosfera si scalda.
Lui: "Che bella sorpresa che mi hai fatto! Ti meriti un'inculata, faremo veloci come nel bagno del bar, ubriachi di gin".
Nel frattempo si tira giù i pantaloni e avvicina il cazzo al mio culo... fa colare un po' di saliva, mi guarda, mi penetra lento con gli occhi e col cazzo.
Il tempo corre, io mi godo i lenti movimenti fino ad un orgasmo come al solito rumoroso e bagnato. Tanto bagnato che si bagna il cazzo con i miei umori colanti. Si siede.
Lui: "Vieni ad a assaggiarti, senti quanto sei buona!".
Mi tiro su, gli prendo il cazzo in mano e lentamente lo bacio. Poi inizio a leccarglielo, come per assaporare il mio corpo sul suo. Gli piace questa situazione, nuova per noi. Lo eccita e diventa più veloce a venire. Vado avanti, glielo prendo in gola, lo masturbo fino a quando lui mi fa un cenno... provo a contenere il getto, abbondante come al solito.
Ci baciamo, soddisfatti. Ridiamo.
Io: "Abbiamo fatto anche in fretta, la seconda sveglia non è ancora suonata."
Ci rivestiamo, lui sposta il kit salva-sedili inzuppato e usiamo questi ultimi minuti per qualche abbraccio rilassante, qualche bacio e qualche carezza.
Inesorabile suona la sveglia, dobbiamo andare.
Un ultimo bacio, mi accarezza la testa e il collo.
Mandami un messaggio quando arrivi.

Torno in macchina, accendo la radio e vado.

"E ogni volta torna sera e la paura"

"E ogni volta che non c'entro
Ogni volta che non sono stato
Ogni volta che non guardo in faccia a niente
E ogni volta che dopo piango
Ogni volta che rimango
Con la testa tra le mani
E rimando tutto a domani"
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