Prime Esperienze
Serena, topless e .....
di LadyeLordflamingo
15.11.2020 |
3.979 |
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"Ci presentiamo, siamo due studenti universitari originari della Sicilia ma per studi viviamo a Roma..."
Siamo una coppia giovane, che si amo molto e amiamo il sesso, ma soprattutto tra noi non ci sono tabù.I nostri racconti hanno una percentuale di verità contornata da un po’ di fantasia erotica, sta a voi capire e distinguere le due parti.
Ci presentiamo, siamo due studenti universitari originari della Sicilia ma per studi viviamo a Roma.
La mia metà si chiama Serena, capelli rossi (cosa che amo), lunghi fin sotto le spalle e naturalmente mossi; ha due occhi grandi di un verde chiaro e due labbra calde e spesse.
Fa zumba da diversi anni e questo le conferisce un fisico che spinge ogni uomo a spogliarla con gli occhi: alta 1.69 m; e poi le cose che mi hanno fatto innamorare di lei (come molti altri in realtà) una quinta di seno, due tette belle morbide con dei capezzoli larghi che tendono spesso a puntare verso l’alto; ed infine il sedere, non piccolo ma perfetto e tondo, una pesca liscia (sia benedetto il suo amore per la danza).
Io invece mi chiamo Bruno, alto 1.80 m, con un capello nero corvino e grandi boccoli selvaggi, non il massimo visto la mia tendenza a lasciali lunghi (lei li adora cosi).
Anni di escursionismo e arrampicata mi hanno donato un fisico asciutto e molto impostato ma non muscoloso, mi annoia la palestra e lei dice che ho un sedere grande e durissimo( come contraddirla), inoltre la natura è stata abbastanza generosa anche li davanti, non tanto per la lunghezza anche se raggiungo i 20cm ma soprattutto per la circonferenza che è quasi di 17 cm.
Ma iniziamo finalmente con il nostro racconto:
Abbiamo finalmente finito entrambi con lo studio ed esami, torniamo in Sicilia dalle nostre famiglie ma soprattutto torniamo dal nostro Mare.
Essendo entrambi sportivi amiamo andare ad esplorare sempre zone nuove e spesso poco conosciute e fu proprio in una di queste occasioni che avvenne ciò.
Ho sempre spinto Serena per mettersi in topless, mi eccita vederla prendere il sole con quelle belle tette all’aria, di solito mi accontentava in acqua, quando lontano dalla confusione abbassava il costume per una nuotata poi totalmente avvinghiati con le mie mani a stingere quei seni morbidi.
Quel giorno però mi stupì, non solo sfoggio un bikini nuovo ma si presentò con un nuovo a slip anche per me, di solito li ho sempre evitati, sia per il piacere dell’uccello svolazzante nei box sia perché considerando la mia circonferenza diventava un agonia indossarli.
Ma essendo un regalo e sperando in qualcosa non dissi nulla e appena arrivati al parcheggio mi sfilai il mio per indossare il nuovo, poi prendemmo gli zaini ed indossati gli scarponi ci avventurammo.
Cazzo che caldo, eravamo circondai da dune alte e del mare ancora neanche l’ombra, presi dal caldo decidemmo di levarci i vestiti e continuare l’escursione in costume, ottima decisione penserete no perché quei meloni che ballavano me lo fecero diventare duro e ebbi la conferma che quegli slip non facevano al mio caso.
Dopo un ora finalmente arrivammo alla spiaggia, piccolina ma bellissima, poche famiglie avevano già piazzato gli ombrelloni (dovevano essere quelli delle villette vicino) ci piazzammo e subito mi tuffai per cercare una rinfrescata.
Piazzammo le nostre cose e li il primo bagno, solite coccole, giochi fino al momento della siesta, io leggevo e lei ne approfittò per stendersi al sole e li la prima sorpresa, si mise a pancia sotto e invece di slacciare semplicemente il pezzo di sopra lo sfilò, non prima di lanciarmi uno sguardo che conoscevo bene.
Arrivarono poche persone oltre a noi, quasi sicuramente tutti locali, ma all’improvviso arrivarono un gruppo di tre ragazzi che notarono subito lei e il suo culo praticamente non coperto dal costume e si piazzarono poco lontani.
Inutile dire che lo sguardo di quei ragazzi era fisso sulle sue curve e quando lei si e quando si alzò un attimo per sistemare il telo mise in mostra le sue grazie.
Quando lei li noto si copri e tutta incazzata mi disse che avrei anche potuto avvertirla, cercai di rassicurarla e buttarla sullo scherzo, funzionò in parte, lei rimase arrabbiata ma per dispetto rimasse in topless.
Per fare pace iniziai a giocare portandola di peso in acqua e dopo spinte e spruzzi mi venne un idea….
Bruno: amore….. giochiamo?
Serena: vado da loro e tu guardi?
B: col cazzo, ma ho visto che li guardi in continuazione,… ammettilo che ti piace che ti guardano.
S: cosa hai in mente?
B: niente di che, solo qualche toccatina reciproca, solo per farli impazzire.
Tornammo ai nostri teli e dopo averle spalmato l’olio, indugiando fin troppo sui seni ci sdraiammo.
Dagli occhiali da sole notai che i ragazzi ormai erano praticamente ipnotizzati e li feci la mia mossa.
Inizia a baciarla e ad accarezzarla con le dita sulla coscia, salendo e spingendomi sempre più verso il quel triangolino di stoffa che ormai premeva sulle sue carnose labbra.
Ci passai sopra, prima sbadatamente, cercando il solco della sua patata, all’inizio mi spingeva via le mano con fare divertito… ormai era fatta, stavo risvegliando il suo essere troia ed infatti anche lei inizio delle spedizioni verso i miei slip, che ormai arrendendosi avevano liberato parte della mia asta già molto dura.
Mi feci più audace, sciolsi i nodini che tenevano su le sue mutandine e spostai leggermente la parte davanti, avevo quella figa totalmente depilata davanti ai miei occhi, era lucida dall’acqua marina e li persi il controllo.
Mi spostai tra le sue gambe e inizia subito a leccarla, cerco invano di allontanarmi, ma so bene che quello è il suo punto debole, lanciammo entrambi lo sguardo verso i ragazzi, ormai anche loro avevano perso ogni freno e si menavano avvicinandosi sempre più a noi.
Alla mia lingua aggiunsi le dita, la penetravo con gusto e freneticamente, molto.. troppo a lungo, mi chiedeva con voce spezzata di smetterla ma non ascoltai… avevo un obbiettivo.
Inarcò la schiena, con il bacino che quasi forzava il ritmo, finche non esplose…. Un forte sgriccio di un liquido caldo mi investi il volto.
Mi ricomposi e andai in acqua dove fui raggiunto da lei, ci baciammo a lungo, tornati a riva i ragazzi se ne erano già andati.
Tornammo alla macchina e prima di partire mi sussurrò con la sua solita espressione da troia che amo.
Serena: saprò come ricambiare amore!
Novo racconto presto, intanto speriamo vi sia piaciuto, commentate e diteci cosa ne pensate dei racconti e di noi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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