Prime Esperienze
Ho violentato il culetto del mio fidanzato
di LadyeLordflamingo
05.12.2020 |
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"Prendo due cravatte dal cassetto e lo lego, lui è divertito non immagina i miei piani, gli metto un cuscino sotto per rialzagli il culo e li penso che..."
Siamo una coppia giovane, che si amo molto e amiamo il sesso, ma soprattutto tra noi non ci sono tabù.I nostri racconti hanno una percentuale di verità contornata da un po’ di fantasia erotica, sta a voi capire e distinguere le due parti.
Ci presentiamo, siamo due studenti universitari originari della Sicilia ma per studi viviamo a Roma.
Io mi chiamo Serena, capelli rossi lunghi fin sotto le spalle e naturalmente mossi; ha due occhi grandi di un verde chiaro e due labbra calde e spesse.
Faccio zumba da diversi anni e questo mi ha regalato un fisico che spinge ogni uomo a spogliarmi con gli occhi: alta 1.69 m….e poi le cose che ha fatto innamorare Bruno e con cui lo comando (come molti altri in realtà) una quinta di seno, due tette belle morbide con dei capezzoli larghi che tendono spesso a puntare verso l’alto; ed infine il sedere, non piccolo ma perfetto e tondo, una pesca liscia
Il mio lui invece si chiamo Bruno, alto 1.80 m, con un capello nero corvino e grandi boccoli selvaggi, non il massimo visto la mia tendenza a lasciali lunghi (li adoro cosi).
Anni di escursionismo e arrampicata gli hanno donato un fisico asciutto e molto impostato ma non muscoloso, ha un sedere grande e durissimo), inoltre la natura è stata abbastanza generosa anche li davanti, non tanto per la lunghezza anche se raggiunge i 20cm ma soprattutto per la circonferenza che è quasi di 17 cm.
Ma iniziamo finalmente con il nostro racconto:
Sono in camera da letto e sto leggendo, Bruno entra in accappatoio, è tornato da poco dalla corsa con il nostro cane e si è lavato, si asciuga davanti a me e lo fisso.
Abbiamo la bellissima abitudine di restare totalmente nudi in casa… si sta semplicemente asciugando bene i capelli, torno al mio libro dopo che lui sparisce di nuovo in bagno, ma ne riemerge poco dopo e stavolta e nudo.
Noto con piacere che si è rasato il suo amico, questa cosa mi fa eccitare tantissimo, mi passa accanto e tocco quel culo che mi fa impazzire, il cretino fa finta di raccogliere qualcosa piegandosi e li non resisto… gli mordo quella chiappetta soda.
Raccoglie la provocazione e si getta su di me, il profumo della doccia appena fatta mi invade, lo sento fresco.
Ci baciamo, le nostre lingue iniziano a danzare insieme, ma si blocca… ha notato sotto le lenzuola il mio dildo, molto realistico e lungo molto più del suo cazzo ma poco più sottile.
Mi prende in giro sul mio essere troia, sa che amo sentirmelo dire, cerco di sopraffarlo fisicamente ma quel bastardo è talmente forte che in un attimo mi blocca, sento i suoi bicipiti duri irrigidirsi ma cosa che più attrae la mia attenzione e che nello sforzo ha contratto gli addominali, in un attimo di distrazione mi libero e li lecco.
Faccio la mia mossa, mi giro e riesco a mettermi su di lui e prima che possa far altro che eccitarsi continuo a leccare ogni centimetro del suo petto, i capezzoli e di nuovo gli addominali fino all’inguine.
Mi avvicino al suo viso e gli sussurro che oggi comando io, mi sorride e chiude gli occhi, lo sento rilassarsi sotto di me.
Mi stendo verso il comodino e prendo il tubetto di gel lubrificante, lo applico nelle mani e inizio a massaggiare il suo possente addome… le cosce toniche e i polpacci d’acciaio.
Voglio farlo impazzire e mi spingo sempre più verso il suo membro ma infine cedo, lo ricopro di gel e inizio una lenta ma costante sega.
Una mano stringe quel pezzo di carne che sento crescere sempre di più e con l’altra massaggio le sue gonfie palle, le adoro e so anche cosa si aspetta… mi abbasso e metto in bocca quel gonfio sacco, lo succhio… a volte troppo forte e lui si lamenta.
In quel momento il mio sguardo finisce sul suo buchetto, lo voglio fare mio… si ma stavolta come dico io.
Prendo due cravatte dal cassetto e lo lego, lui è divertito non immagina i miei piani, gli metto un cuscino sotto per rialzagli il culo e li penso che intuisca il mio obbiettivo, se ne vergogna ma so che in fondo ama quando lo stimolo anche da dietro.
Ingoio il suo cazzo, lo devo distrarre, mi dedico a lui nel miglio pompino che riesca a offrigli ma di nascosto afferro il mio dildo ancora nel letto, con due dita allargo il suo buco e poi gli punto la grossa cappella di gomma proprio all’ingresso del canale.
Si irrigidisce di blocco, è un misto tra l’eccitato e lo spaventato.
Mi alzo di nuovo e indosso una particolare mutandina che mi permette di indossare il dildo come fosse il mio cazzo, li Bruno capisce tutto, mi chiede di non farlo, mi supplica… ma ormai non resisto più, lubrifico per bene e inizio pian piano a far entrare la cappella del dildo dentro di lui, poi lo spingo sempre più, il dildo si allarga molto di più via via che si ci avvicina alla base, lo esco.. ma solo un attimo, solo per assestare un colpo secco, che pianta tutto il cazzo finto nel culo del mio fidanzato.
Gli alzo le gambe e inizio a scoparlo, lui non parla più, è tutto rosso in viso ma il suo membro ha raggiunto la massima erezione.
Inizio a segarlo, seguendo il ritmo dei miei colpi, lo sto dominando… lui è mio!
Lo sento gemere ma non voglio che finisca, mi sfilo da lui e lo libero, non reagisce, ormai è sotto il mio controllo.
Riesco a metterlo a pecorina e finalmente corono il mio sogno, me lo scopo da dietro, con forza senza mai rallentare, spingo tutto il mio dildo dentro il mio uomo, proprio come lui fa con me con il suo cazzo.
Sento che sta per arrivare al piacere, raggiungiamo il bordo del letto e lui torna con le gambe all’aria e soprattutto con il cazzo duro a mia disposizione.
Inizio una sega velocissima, stringo nel mio pugno il pene del mio ragazzo e nel frattempo davanti a lui alzata continuo a scopargli il culo.
Freme tra le mie mani, esplode e alcuni schizzi mi arrivano sul seno, il resto lo riversa sul suo addome.
Esco da lui, mi ci sdrai accanto e lo bacio, un bacio lungo pieno di amore.
Il mio fidanzato si è concesso totalmente a me… e la sua espressione mi fa capire che non sarebbe stata l’unica volta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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