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Prime Esperienze

Luigia 2 una rivelazione


di mgc56
08.07.2016    |    8.501    |    1 9.8
"30, mi raccomando non scopare con tua moglie perchè giovedì ti voglio ancora più arrapato, ma soprattutto voglio che qui tu mi tratti da vera puttana senza..."
Questo racconto, come Luigia1 una..., erano già stati pubblicati ma mi è stato chisto di rimetteli sul sito.

Una rivelazione 2
… dopo la telefonata non riesco a combinare più nulla, il mio unico pensiero è Luigia, a quello che è successo ed a quello che accadrà.
Quella sera ho una voglia di sesso, convinco mia moglie a fare una doccia con me e comincio subito a toccarla. Come ho già detto con mia moglie ho un ottimo rapporto, penso alle parole di Luigia “facciamo spesso l'amore non sesso” questo vale anche per me.
Cerco di scoparla sotto la doccia ma lei non vuole, - qui non si riesce, dai andiamo a letto.- Ci asciughiamo e andiamo in stanza da letto, lei mi cammina davanti, ha un culo magnifico, che non mi ha mai dato, ho il cazzo duro che sembra spingermi in avanti. Arrivati in camera la faccio sdraiare ed inizio a leccarle la figa, lei si bagna subito e con la mano mi cerca il cazzo iniziando ad accarezzarlo. Quando sento che sta per venire mi interrompo, so che dopo il primo orgasmo partecipa sempre meno, mi metto sopra e comincio a chiavarla con vigore, sono eccitatissimo, lei se ne accorge e mi guarda come per chiedere come mai, ma non ne ha tempo, viene e viene con un forte orgasmo, freme sotto di me e io continuo con sempre più forza, la faccio salire sopra e con le braccia incremento i suoi movimenti, per l'ennesima volta provo a violarle il culo con un dito ma senza successo, la rimetto sotto e comincio un lento dentro e fuori, lei è comunque bagnata dall'orgasmo di prima e asseconda il mio movimento qualche minuto e sto per venire, tolgo l'uccello e contemporaneamente emetto un fiotto di sperma così forte da andare oltre il viso di mia moglie, qualche goccia le cade sui capelli e sul corpo, ho ancora il cazzo duro e provo a rimetterlo dentro ma so già che è finita, per lei basta così, si alza e torna in bagno a lavarsi, la seguo con lo sguardo, le salterei addosso ma desisto.
Inutile dire che la notte è stata agitata, mi passava davanti il film di quello che era successo con Luigia, speravo in una sua telefonata per il giorno dopo e in più mi arrovellavo per trovare un posto dove poterla potere, l'unica era un motel ma, avrebbe accettato?
Così la mattina mentre andavo in ufficio continuavo a pensare “dove?” poi un'idea, ho un amico che per lavoro rimarrà fuori Milano per quasi un anno, e prima di partire mi ha lasciato le chiavi di casa. Lo chiamo e gli spiego la situazione, lui stenta a crederci ma, io ne ero certo, mi acconsente ad usare casa sua con piacere. Così non mi resta che aspettare la telefonata di Luigia, come detto mi richiamerà lei. Per un paio di giorni non si fa sentire ed io mi sto abituando all'idea, mi continuavo a domandare se avessi dovuto chiamarla io, ma pensavo anche che forse fosse meglio così magari chiamandola avrei fatto male.
Poi, finalmente ecco la telefonata, - ciao sono Luigia, ti ricordi ancora di me?- come se avessi potuto scordarla, per l'emozione tardo a parlare e così lei- sai per l'incontro, hai trovato una location dove poterlo effettuare? Io preferirei un pomeriggio, così da non dover inventarmi una scusa con mio marito, sempre che a te vada bene e che sia ancora interessato!- Interessato, ho già il cazzo duro! Mi riprendo - certo che mi va bene, anche la mattina presto se non si può altrimenti! E si, ho trovato il posto, un buon amico che per tutto l'anno starà fuori città, l'ho sentito e mi ha dato l'ok per poter usare il suo appartamento. E' in Milano, vino alla stazione della metrò di Cadorna. Se a te va bene, ci si può incontrare nel bar della stazione e poi andarci insieme.- silenzio, ci sta pensando? Non so, forse l'idea di andare in una casa la preoccupa, cerco di giocare d'anticipo- guarda che la casa è libera, non ha portineria ma se pensi non vada bene non ti devi preoccupare, dimmelo, è che io pensavo la preferissi al solito motel se non è così possiamo vederci e per un aperitivo e parlarne meglio.- invece mi risponde- no, va bene, stavo pensando alla data, ti va bene questo venerdì?- sarei stato più contento adesso, ma va bene anche venerdì-
E così il venerdì successivo mi prendo una giornata di ferie, la mattina vado a casa del mio amico per portare qualche genere di conforto e controllare che tutto sia a posto, lui manca già da un paio di mesi e non vorrei che qualche piccolo imprevisto facesse saltare tutto.
Una volta controllato vado al bar dell'appuntamento. Entro nel locale e al banco vedo Luigia, è arrivata in anticipo, mi avvicino la saluto e sorridendo le faccio notare la che tutte e due siamo un po’ in anticipo! Mi guarda sorride -sai non sono riuscita ad andare al lavoro, ho preso una giornata di permesso, ho gironzolato, fatto un paio di compere e poi sono venuta direttamente qui-. Le chiedo se vuol bere qualcosa, ma lei risponde di no, che ha voglia di salire in casa senza perdere tempo.
Perciò la prendo sotto braccio e ci incamminiamo per strada, sembriamo due deficienti, non parliamo e guardiamo in terra, ognuno di noi ha paura di parlare e magari rompere l'incantesimo. Arriviamo sotto il portone, mi faccio coraggio la guardo –da qui non torniamo indietro, sei decisa, sicura?- Vogli sentirlo da lei, non mi va di forzarla, penso “sono un gentiluomo”, e anche un po' pirla, ma non glielo lo dico. Luigia mi guarda e annuisce, mi stringe a lei dandomi un bacio sulle labbra e mi dice di andare. Appena dentro all'appartamento le offro da bere, nella mattinata ho riempito il frigo di bevande e stuzzichini, non conosco i suoi gusti, - nulla, grazie, sono in difficoltà, che ne dici di prendere in mano la situazione e condurmi a fare quello per cui siamo venuti qui'- devo ammettere che mi ha sorpreso, la paura di fare la figura dell'idiota mi passa per la testa e quindi reagisco, la prendo per mano e la porto verso a camera da letto, stiamo per entrare, lei si ferma “ecco ci siamo ci ripensa e fine dei giochi” invece mi abbraccia e mi mette un palmo di lingua in bocca per un bacio che sembra non voglia finire, poi si stacca e sussurra- forse aspettavo questo momento da una vita, mi sento un po' una puttana e questo mi sta piacendo, voglio che tu oggi mi tratti come una puttana, che mi faccia godere il più possibile -diventa rossa-sento che sono già bagnata e,- mettendomi una mano sull'uccello- sento che anche tu sei già pronto.- Pronto? La guardo e le dico che sono giorni che sono pronto!
Le metto la mano sotto la gonna, è tutta bagnata, la porto sul letto la faccio sdraiare e solo scostandole la mutandina inizio a leccarle la figa. Ha subito un sussulto e si muove assecondando i colpi della lingua sul clitoride, mi preme la testa con una mano, vuole che le infili la lingua dentro, è dolcissima e poi io amo leccare la figa, le infilo due dita dentro lei comincia ad ansimare sempre di più fino a che, dopo pochi istanti, viene con un forte orgasmo. Io continuo, le alzo le gambe per leccarla meglio ma soprattutto per leccarle il culo, tra un sospiro e l'altro farfuglia -li no - ma non fa nulla per fermarmi penso “finalmente, a Luigia gli sfondo anche il culo”. Vado avanti a leccarle la rosetta del culo spingendo la lingua dentro, mentre ho ancora dentro le due dita nella figa con l'altra mano mi slaccio e mi calo i boxer, ho l'uccello duro come un sasso, estraggo le dita dalla figa e le infilo dentro il cazzo, Luigia a sussulto, la guardo in faccia ha gli occhi socchiusi, le do un paio di colpi e poi affondo il cazzo fino in fondo. Lei apre gli occhi dice delle cose scombinate ma capisco che apprezza infatti non passa neanche un minuto che gode un'altra volta e forse ancora più intensamente di prima, mi stringe con le gambe, vuole che la chiavi ancora, e così faccio, per cercare di resistere di più ogni tanto esco e la lecco, è ancora vestita e i suoi umori le stanno bagnando addirittura la gonna, allora la faccio mettere seduta così con la scusa le infilo il cazzo in bocca. Comincia un pompino con i fiocchi, io intanto le slaccio la camicetta, il reggiseno, faccio per alzarla per metterla nuda ma non vuole,- aspetta prima ti faccio godere e poi mi spoglio- e continua a succhiarmi l'uccello, ogni tanto lo tira fuori dalla bocca, lo lecca tutto fino ai coglioni che si mette in bocca e succhia con avidità, poi riprende il cazzo in bocca e con la lingua, tirandola fuori lo massaggia. Che favola, non ricordo un pompino fatto così, alza gli occhi e mi chiede se mi piace,- certo che mi piace non so dove hai imparato ma sei magnifica- sembra arrossire- se sono così brava fammi sentire come vieni e fammi sentire che sapore ha, voglio che mi vieni in bocca.- Minchia, se penso che mia moglie fa storie solo se le dico di leccarlo un po'. Sto per venire, Luigia se ne accorge, se lo sfila quasi tutto e mentre con le mani continua, a segarlo, con la lingua mi stuzzica la cappella, non resisto e le scarico tutto in bocca, una sborrata micidiale, il primo schizzo le va direttamente in gola, lo vedo dall'espressione del volto, il resto lo accoglie in bocca, con la mano mi massaggia il cazzo dalla base fino alle sue labbra come volesse strizzarlo e, senza toglierlo dalla bocca beve fino all'ultima goccia. Alza la testa e guardandomi- come sono andata, sono stata brava? Se pensi che non l'ho mai fatto ho solo immaginato che si facesse così e... è piaciuto anche a me.- Ho ancora l'uccello duro, non parlo la faccio mettere alla pecorina e glielo infilo nella figa, sempre più fradicia, e ricomincio a scoparla, solo allora parlo- non sei stata brava sei stata magnifica, se è vero che non l'avevi mai fatto prima direi che sei nata per fare i pompini, anzi direi che sei nata per fare sesso, penso di non aver mai goduto così, senti ho il cazzo ancora duro e ho voglia di scoparti fino a sfinirmi.- Da dietro le sfilo la camicetta e le sollevo la gonna, è praticamente ancora vestita, mi inumidisco le dita titillandole il clitoride, sento che è bagnata fino alle ginocchia, e le massaggio il buco del culo. Si gira, mi guarda- aspetta è tuo, ti giuro che te lo do ma non adesso, prima voglio che mi scopi e fai godere ancora.- Le dico che va bene e intanto mentre la chiavo comunque le massaggio la rosellina, qualche minuto e sento che si contrae per un altro orgasmo, smetto un attimo e la spoglio completamente, le metto la lingua in bocca e con la mano le pizzico il clitoride, poi mi sdraio, lei mi prende in bocca l'uccello, ha una bocca ed una lingua fantastiche, la faccio alzare e le dico di sedersi sul cazzo, di modo da poterglielo spingere fino in fondo, fa così e mentre se lo infila dentro ansima e si tocca i capezzoli, duri e sporgenti, poi comincia a muoversi, prima lentamente poi sempre più velocemente alternando anche dei movimenti con il bacino, vuole sentirlo tutto. La guardo ha faccia stravolta, sembra che abbia un orgasmo continuo, le metto due dita in bocca, le morsica e succhia con violenza, sento i suoi umori che mi bagnano il ventre e le gambe, ho l'uccello che mi scoppia devo venire, la faccio alzare; prima fa resistenza, non vuole che smetta, poi, quando si accorge che sto per venire, si sfila e con le mani comincia a segarmi. Non lo prende in bocca, questa volta vuole vederlo venire e si fa sborrare in faccia, appena si accorge che è uscita tutta si rimette sopra e se lo infila dentro un'altra volta. Sono esausto le dico che devo assolutamente farlo riposare altrimenti non riuscirò neanche a toccarlo per pisciare, delusa lo tira fuori, non le do tempo per dire nulla e mi metto tra le sue cosce ed inizio a leccarle la figa, sento dai suoi movimenti che gradisce lo stesso, le infilo uno, due tre dita dentro, le faccio un “ditalino multiplo” e poi le infilo le dita in bocca. Appena mi accorgo che il cazzo si sta indurendo un'altra volta mi giro e do inizio ad un grande 69. Luigia succhia e smanetta con avidità, io la lecco e le infilo le dita dentro, mi piace potrei andare avanti così ma il mio obbiettivo è un altro. Comincio a muovere il bacino come se dovessi chiavarla in bocca, sento che la cappella le tocca la gola, tossisce e prende fiato ma non dice nulla, così io comincio a infilarle la lingua nel culo, poi provo con dito, tanto è tutto completamente lubrificato, entro lei vorrebbe dire qualcosa ed io le spingo il cazzo in gola di modo da non farla parlare. Quando il dito è completamente dentro comincio a fare piccoli movimenti e lo tiro fuori metà e li rinfilo di nuovo, i muscoli si rilassano ed allora passo al secondo dito per fare la stessa cosa. Quando mi accorgo che le dita si muovono con un po' di facilità penso sia arrivato il momento per farle il culo. Mi alzo la faccio mettere sul bordo del letto ed io mi posiziono in mezzo alle gambe- adesso te lo metto nel culo. Te lo metto così, voglio vederti in faccia mentre piano piano te lo infilo dentro e tu lo prenderai tutto, come una vera troia.- Mi sorride e mi incita a farlo. Prima lo infilo nella figa, sempre più bagnata, poi lo punto al culo, spingo lentamente, la guardo il suo viso prima si contrae come per paura e poi si rilassa, ecco la cappella è dentro, devo ammettere che mi aspettavo più resistenza ma d'altronde con tutto il liquido che c'è! Mi fermo un attimo per farla abituare, poi entro ancora un po' mi rifermo la guardo per assicurarmi che sia tutto a posto, lei apre gli occhi e mi lancia bacio dicendo di entrare tutto, e così con un ultimo colpo le sono dentro tutto, lei si ritrae un attimo, strige lo sfintere che quasi mi spezza l'uccello, poi si rilassa e io comincio a pomparla. Strabuzza gli occhi, dopo pochi colpi è di nuovo in estasi, mi dice- continua, spingilo fino in fondo, cazzo come mi piace, che stupida, ho aspettato fino adesso- e proprio mentre sopraggiunge un altro orgasmo, l'ennesimo,- come sono troia!!- Io sono eccitatissimo, le infilo un dito nella figa mentre lei, da sola, si massaggia il clitoride, dice cose senza senso capisco solo che vuole godere ancora e dopo un attimo un altro violentissimo orgasmo la sopraffà, io non resisto più e le scarico il cazzo nell'intestino. Questo, se possibile le eccita ancora di più, si dimena penso perda anche i sensi. Sfilo il cazzo dal suo culo e mi sdraio di fianco a lei. Restiamo alcuni minuti senza parlare, io vorrei ricominciare ma sono stremato e l'uccello chiede pietà, mi giro verso di lei ha gli occhi chiusi e una espressione serena, mi alzo, devo andare in bagno e la guardo, che visione, addormentata, con la faccia e i capelli imbrattati, la figa bagnata e lo sperma che le cola dal culo, sembra uscita da un filmino porno. Non le dico nulla vado in bagno, poi in cucina a bere qualcosa, porto da bere anche a lei ma è già andata in bagno, sento che si sta facendo la doccia, la raggiungo, da sotto l'acqua mi dice che è tardissimo, deve tornare a casa come se uscisse dall'ufficio. Mi siedo sul lavandino e rimango a guardarla, la guardo anche mentre si asciuga i capelli e si riveste, la vedo bellissima, non posso credere che l'abbia chiavata fino a poco prima. Lei è troppo agitata, ha paura di far tardi, ma una volta vestita mi si avvicina, mi bacia- ho molti permessi che ne dici di programmare una volta la settimana direttamente qui?-
-Va benissimo inoltre io non ho mai problemi, faccio il consulente per cui posso assentarmi quando voglio.- Mi stringe mi bacia dicendomi- allora per giovedì prossimo al bar qui sotto alle 12.30, mi raccomando non scopare con tua moglie perchè giovedì ti voglio ancora più arrapato, ma soprattutto voglio che qui tu mi tratti da vera puttana senza remore, non mi dovrai chiedere mai più nulla! Farai tutto quello che vuoi e come vuoi.- Io, nudo e senza parole, la vedo uscire e mi accorgo di avere il cazzo già duro, resisterò una settimana, e come uno stronzo non mi sono fatto lasciare ancora il numero.
… continua
Questo racconto è scritto a due mani (io e lei) accettiamo suggerimenti fantasie
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