Prime Esperienze
Luigia 1 Una rivelazione!
di mgc56
30.06.2016 |
15.057 |
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"I miei amici non si erano accorti di nulla, erano presi dal film, sentivo i loro commenti, provai a spostarmi di un sedile, mi trovavo a soli due posti da..."
C'è stato un fatto molto curioso e particolare avvenuto con una amica di Luigia, la mia “compagna di giochi”, ma prima devo raccontarvi com’è iniziata tra me e Luigia. Sono insieme a Luigia ormai da quasi un anno, il nostro rapporto è basato principalmente, anzi solo sul sesso. Siamo entrambi felicemente sposati, ma nella nostra vita "normale" ci mancava qualcosa.
Luigia l'ho conosciuta in un cinema porno, ero andato con degli amici, così solo per passare una serata diversa, entrando avevo visto che c'era una donna, sola, il cinema era quasi deserto ma ho fatto in modo di sederci nella stessa fila e di trovarmi vicino, a poca distanza, da lei.
Le luci erano già basse ma nel chiaroscuro mi sembrava una bella donna, capelli raccolti con un codino, una camicetta leggera e una giacca appoggiata sulle spalle. Lei non fece caso alla nostra manovra penso perché guardava i trailer che stavano proiettando. Alle prime immagini del film notai un leggero movimento che attirò la mia attenzione, si era messa leggermente di traverso e aveva alzato la gonna, ero più attratto da lei che dal film, anzi il film non lo guardavo nemmeno, sentivo solo i gemiti e qualche frase, dopo un attimo lei iniziò a toccarsi, vedevo una mano che si strofinava sulla gonna all'altezza del pube e l'altra che scivolava sulle cosce, ma non si infilava sotto.
I miei amici non si erano accorti di nulla, erano presi dal film, sentivo i loro commenti, provai a spostarmi di un sedile, mi trovavo a soli due posti da lei. Il mio movimento non passò inosservato, per un attimo lei si girò verso di me, il cinema era buio ma i nostri occhi s’incrociarono per un attimo, abbassò subito lo sguardo e si girò verso lo schermo continuando a toccarsi, dalla mia nuova posizione potevo vederla bene, vedevo le sue gambe aperte, la sua gonna a mezza coscia e la sua mano che, sempre sulla gonna, continua a muoversi.
Mi spostai ancora, ero accanto a lei, mi girai verso i miei amici e gli feci cenno di stare zitti e di non rompere, poi mi girai verso la "signora", vedevo che non era una ragazzina, come lei vedeva bene me e comunque non smetteva, mi feci sfrontato, d'altronde che ci rimettevo. Mi avvicinai e le sussurrai all'orecchio- se proprio hai tanta voglia perché non andiamo nei bagni che ti accontento io?- Sgranò gli occhi, non disse nulla, smise di toccarsi e continuò a guardare il film.
Dopo qualche minuto si alza e va nel corridoio laterale, aspettai un attimo e la seguii. Entrato nell'antibagno mi diressi verso quello delle donne, entrai e non trovai nessuno, probabilmente da quella parte c'era anche l'uscita, era andata male, peccato perché solo al pensiero avevo il cazzo duro, andai nel bagno degli uomini per una pisciata, appena entrato mi accolse una voce- pensavo ci avessi ripensato-, mi guardo intorno e la vedo, appoggiata ad un lavandino che mi guarda. E' bella anche se penso che in quel momento non mi avrebbe fregato un cazzo anche se fosse stata un cesso,- avevo sbagliato bagno- e senza aggiungere altro mi avvicino e le metto la mano sotto la gomma in mezzo alle gambe. Ha la figa così bagnata che si sente attraverso le mutandine, le scosto e le infilo un dito dentro, la guardo in faccia ha la testa all'indietro e gli occhi sbarrati. La spingo dietro ad una parete, le prendo la mano e gliela metto sul cazzo che è talmente duro che sembra voglia spaccare i pantaloni ed uscire da solo. Lei lo massaggia, con la mano libera mi slaccio la cerniera e lo tiro fuori, adesso le ho infilato due dita nella figa e le faccio un ditalino che sento apprezza molto, intanto mi sta facendo una sega con i fiocchi. In breve tempo la sento venire, ho la mano completamente bagnata e i suoi umori le scorrono sulle cosce fino al bordo delle autoreggenti, la situazione è così perversa ed eccitante che con una sborrata bestiale vengo anche io. Ho goduto e la mia sborra è dappertutto, sulla sua gomma, sulla sua giacca e sulla sua mano, lei stravolta in viso, ha un'espressione come se fosse assente. Il momento è rotto dalla voce di Mario, uno dei miei amici che stava cercando per dirmi che si erano rotti e che volevano andarsene, gli risposi di andare che sarei andato a casa con un taxi. Poi guardai la signora, non mi ero sbagliato era molto carina un bel fisico ed anche molto elegante, si era un po' ricomposta e si guardava la gonna e la giacca sporche di sperma, poi si guardò la mano ed infine alzò lo sguardo verso di me, uno sguardo come di scusa, anzi uno sguardo misto tra la soddisfazione e la vergogna, non riusciva a parlare così lo feci io – Massimo, in questo momento uno degli uomini più fortunati e felici di Milano e tu?- abbozzo un sorriso- Luigia, una delle donne più imbarazzate della terra!- Ridemmo e le diedi un fazzoletto per pulirsi la mano. Le dissi- cosa ne pensi di andare a bere qualcosa e di fare due chiacchiere?- lei si guardò i vestiti e disse che forse non era il caso, e poi doveva rincasare. Rimasi un attimo interdetto, rincasare? le proposi di accompagnarla con un taxi visto che ero venuto con la macchina di un amico e quindi ero a piedi, ma lei mi disse che era in macchina e sarebbe andata a casa da sola. Non poteva e non doveva finire così, le dissi di accompagnarmi lei allora. Non mi sembrava convinta ma accettò. Fuori dal cinema sembravamo diversi, timidi, impacciati, salimmo sull'auto, mi chiese, dove abitavo e si avviò. Nessuno dei due parlava, con il passare del tempo la situazione sembrava sempre più imbarazzante. Presi coraggio e dissi- senti, quello che è successo è stato fantastico, per me, non so per te. Io sono sposato ed in quel cinema ero con degli amici solo per “cazzeggiare” per passare una serata, non devi sentirti a disagio mi spiacerebbe molto finisse qui ma non farti problemi. Una volta che mi lasci giù ognuno torna alla sua vita ma, se vuoi, ed io lo vorrei ci si può anche rivedere, magari anzi, sicuramente, in un altro posto. -
Lei ferma la macchina mi guarda e scoppia a piangere, tra un singhiozzo e l'altro mi dice che anche lei è felicemente sposata, quella sera si ara fermata in ufficio per festeggiare un collega e probabilmente aveva bevuto un cocktail alcolico inoltre due sue colleghe si erano messe a parlare di incontri occasionali a base di sesso e lei si era ritrovata in quel cinema. Non riusciva a capacitarsi di come era entrata ma soprattutto di come aveva reagito alla mia proposta e di come aveva potuto fare quello che aveva fatto. - Ho realizzato tutto quando siamo usciti, penso che l'aria fresca mi abbia “risvegliata”, mi sono comportata come la peggior prostituta!-
Ero di sasso, cosa le dicevo, mi sarebbe spiaciuto non incontrarla aspettai che si calmasse un pochino, singhiozzava ancora quando dissi-, guarda una cosa così non mi era mai capitata, è un sogno che tutti gli uomini hanno, fin da bambini. Non so neanche io come ho trovato il coraggio di farti quella proposta ma sta di fatto che sono Strà felice di averla fatta, non sono in cerca di avventure ma devo confessarti che non avevo mai goduto così intensamente e solo per una seg..., non volevo essere volgare. Ti confesso anche che ho subito cercato di capire come fare per poterti incontrare di nuovo e ammetto che il fatto che tu sia così sconvolta mi spiace. -
Si gira verso di me, ha ancora gli occhi pieni di lacrime, ma non mi guarda in faccia, - faccio fatica ad ammetterlo, con mio marito ho un ottimo rapporto, ma anche io non avevo goduto così.- La accarezzo le asciugo gli occhi e mi avvicino per baciarla, lei dapprima si ritrae poi si lascia andare e mi asseconda, mentre la bacio il mio cazzo torna duro, le sue braccia mi stringono, in un attimo di libido le metto la mano sul seno, lei mi stringe più forte, mi faccio forza e cerco di aprirle le gambe. Si stacca un attimo, - tanto penserai che sono una troia e allora approfittane, fammi godere ancora, domani si vedrà- e mi rimette la lingua in bocca.
Siamo quasi in mezzo alla strada ma non mi interessa, mi tiro fuori il cazzo e le infilo la mano sotto la gomma, non so se ancora da prima ma è tutta bagnata, senza difficoltà le infilo un dito nella figa e comincio a masturbarla, poi mi stacco e le dico di spostare la macchina in posto più appartato. Una volta fermi le slaccio la camicetta, le sposto il reggiseno mettendo in mostra due splendide tette non grandissime ma proporzionate e sode, poi la guardo e le dico che voglio scoparla. Lei annuisce ma mi sposta indietro chinandosi per farmi un pompino. Mi devo concentrare per non venirgli subito in bocca, si accorge che l'uccello mi pulsa e stacca, - ma non mi volevi scopare?- penso, però alla faccia dell'imbarazzo.
Le alzo la gonna, le sposto le mutandine e la faccio sedere sopra di me, è così bagnata che il cazzo mi scivola dentro, lei inizia a gemere e a godere subito penso che abbia una serie di orgasmi, per quel poco che ci consente la macchina, si agita come una furia e butta a la testa all'indietro, non resisto più, cerco di alzarla ma lei fa resistenza, le dico che mi sta scoppiando l'uccello ma lei mi dice di non smettere, vuole essere scopata ancora, a forza la faccio alzare e vengo contemporaneamente, lei lo prende in mano, fa uscire l'ultima goccia e se lo rimette dentro agitandosi come prima. Adesso penso di resistere di più, anche perché la cappella mi fa male e ho poca sensibilità. Lei è un continuo gemere, suda e gode, soprattutto gode. Andiamo avanti per una altra mezz'ora poi stravolta si butta sul sedile di guida, è addirittura sfatta, completamente sudata e bagnata dei suoi umori fino alle ginocchia, ha macchie di sperma sulla camicetta e sulla giacca, ci sono anche macchie sui sedili e sul tetto dell'auto, ansima per riprendere fiato, mi guarda si avvicina e con un bacio sulla guancia mi sussurra- non so se riuscirei mai a comportarmi ancora così, non so cosa sia successo, so solo che mi è piaciuto. Devo ricompormi sicuramente mi marito è ancora in piedi non saprei reggere il suo sguardo. Ti lascio qui in qualche modo arriverai a casa. - Mi ricompongo alla meglio, su un bigliettino le scrivo il mio numero di telefono, la bacio su di una guancia - questo è il mio numero, se vuoi e quando vuoi chiamami, sappi solo che io sto già aspettando quella telefonata. - esco e chiamo un taxi che mi riporti a casa. Passo una notte a rigirarmi nel letto, giustifico a mia moglie dicendo che forse ho mangiato troppo, ero digiuno, è che il pensiero di quello che è accaduto mi tormenta. Mi tormenta di più la certezza che non mi richiamerà più e che so solo il nome.
Riesco a prendere sonno quando si sta facendo giorno e devo andare in ufficio. Sono alla scrivania ma il mio pensiero torna sempre alla sera prima continuo a guardare il telefono sperando che ad ogni squillo sia Luigia ed invece sono sempre gli stessi rompicoglioni. La giornata sta passando, sono quasi le sei e per l'ennesima volta suona il telefono, rispondo e sentendo la voce di Luigia rimango come un pirla.- Pronto, pronto, Massimo mi senti? Sono Luigia!- Mi ci vuole un attimo prima di riuscire a parlare poi le rispondo- scusa ma non mi aspettavo più che telefonassi, sono contento, riesco a parlare.- - Ciao, ti chiamavo perchè avevo bisogno di parlarti, ieri sera, quando sono rientrata, mi sono subito infilata in bagno e mi sono fatta una doccia, mio marito era ancora alzato davanti alla televisione, mi sono accoccolata a fianco a lui, avevo il terrore che scoprisse tutto. Invece non si è accorto di nulla! Poi è successo che mi è tornata voglia, avevo voglia di scopare con lui. Ed ho fatto l'amore, ecco la differenza è proprio questa con lui ho fatto l'amore con te ho scopato! Cosa ne pensi se ci vedessimo ancora?- Adesso ero completamente stordito, senza parole, stavo facendo la figura dello stupido. Lei mi sollecitava una risposta ed io non riuscivo a parlare. - Certo che voglio rivederti, anche subito dimmi solo dove ed io sono già li- ma lei con più calma mi dice che la cosa va organizzata, che non è solita uscire la sera e quindi si rifarà sentire al più presto, mi manda un bacio e mette giù, Mi fermo a guardare il telefono, ancora non ci credo, altre notti in bianco?
… Continua [email protected]
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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