Prime Esperienze
La prof d'ingkese
di FIREFORCE52
05.04.2020 |
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"" C'è l'ha fatta"
Il suo piacere delizia le mie orecchie, così, spingo spingo sempre più forte le dita nel suo culo e anch'io mi libero con gioia..."
È mezzogiorno, il leone ruggisce il gallo canta, l''Ave Maria di Shubert riecheggia nell'aria e come per incanto subito sotto l'orologio del campanile appaiono le figure rappresentative della fasi della vita. Un'occasione unica, ci sono solo tre città al mondo in cui questa rappresentazione avviene ed io ero in una di quelle. Eroo lì, intento a pregustarmi lo spettacolo quando, alle mie spalle una signora mi fa cenno che nella tasca posteriore dei miei pantaloni squilla un telefono."Ciao sono Maria Rosaria".
"Maria Rosaria???? Rosaria chi? "
La prof di Inglese, la sorella di Fabio, il padrone del ristorante sotto casa tua. Mi diceva che hai bisogno di qualche lezione di inglese vero? Oddio, si,si vero vero scusami.
Fabio, mi ha messo al corrente di una tua chiamata, ma non mi ha detto il tuo nome. Ascolta ora però non sento nulla c'è troppa gente, se non ti dispiace ti richiamo, oppure perché non ci vediamo questa sera al Prestige vicino la Coin. Tu conoscerai certamente la zona. È vicino al locale di Fabio. Io ci arrivo a piedi. Oddio, potrei anche venire in centro, ma non conosco ancora le strade, c'è il rischio di passare il pomeriggio a cercarci. Sai dov'è vero? Okay a più in tardi allora.
***
Eccola non l'avevo mai vista prima, ma devo ammettere che la foto profilo su WhatsApp non le rende merito, probabile che non abbia tutta questa voglia di apparire.. Comunque una bella figura di donna non c'è che dire, avrà avuto almeno un 7-8 anni più di me. Beato chi la monta, una gnoccona, pensai E che occhi. Sarà stata 1,75 alta, con un'aria da donna in carriera, forse qualche chilo di troppo La sua taglia direi 48, sbagliando di poco. Ha dei bellissimi orecchini penduli che le donano molto sotto quella capigliatura rosso abrato e noto che veste anche di classe con abiti firmati, ne intravedo appena l'etichetta. Non per niente, ho l'occhio attento per le eccellenze femminili. Ma mentre faccio queste, riflessioni, cerco di scacciare subito dalla mia mente strane idee. È la sorella di Fabio, proibito farsi strani film. Potrei essere suo figlio.
Dopo i saluti e le presentazioni di rito, ci accingiamo a varcare la soglia del Prestige, quando sento strattonarmi un braccio, Mi chiede di andare via.
"Non mi piace, c'è gente antipatica che non voglio vedere. Andiamo via".
Rosi, le rispondo, ma io sono qui per lavoro non conosco altri posti.
"Vieni con me, visto che sei come un pesce fuori d'acqua, ti porto io a vedere il lago.un bel posto a pochi km da qui. Li ci sono dei localini tranquilli dove si può discutere tranquillamente ed io sono motorizzata"
Incasso il "pesce fuor d'acqua" e mi accomodo al suo fianco. Rosaria, guida con grinta ma sembra un poco imbranata. Cambia le marce ad un numero di giri
troppo alto e temo che ad ogni cambio, l'auto vada in panne.
***
Che chiacchiera. Ha parlato per tutto il tragitto.
Allora quando vuoi cominciare con le lezioni? mi apostrofa improvvisamente, cambiando discorso.
"Bhe rispondo, pensavo anche da domani se hai disponibilità e apro lo sportello dell'auto nel tentativo di scendere.
No, risponde, lei, decida, domani no è il compleanno di mio marito e anche se siamo separati in casa non me la sento di lasciarlo solo.
Dopodomani forse se tu……..tento di replicare, ma vengo interrotto dallo squillo del suo cellulare
Drin drin drin, "Pronto? Si buonasera direttore, si direttore, si ma…….ma cosa dice? Non è vero. No, no assolutamente, si sta sbagliando. Ma, ma ma come…… come si permette ..???".
Si blocca impietrita, chiudo lo sportello e la guardo con fare interrogativo. Una lacrima le solca il viso, mi fa tenerezza e la stringo a me senza chiedere nulla. Uno scroscio di lacrime invade il suo viso. Cerco di tranquillizzarla e le accarezzo le gote, le sfioro le labbra per liberarla dalle lacrime che scendono implacabili ma non smette di singhiozzare. Le do un bacino affettuoso su di una tempia, sperando si calmi e improvvisamente si gira verso me ancora singhiozzante, e mi grida 'Stronzo, stronzo, stronzo è davvero uno stronzo e con gli occhi ancora pieni di lacrime mi bacia sulle labbra".
Non so che pesci prendere la guardo e lei mi guarda, mi si avvicina di nuovo e continua a baciarmi, il bacio diventa più profondo.
Le nostre labbra si uniscono le lingue si cercano e la mano parte.
La stringo a me e continuo a baciarla l'eccitazione sale. Nessuno dei due pensa più al locale e all'apericena.
Le faccio segno di spostare l'auto verso una zona più tranquilla e ci parcheggiamo in una radura a pochi metri dalla riva del lago.
Le palpo le tette abbondanti e prosperose, le apro la camicetta e le metto a nudo i capezzoli, mi abbasso e lascio che le mie labbra possano impadronirsi dei suoi capezzoli
Lei intanto, è partita alla grande, mi slaccia la cintura mi abbassa la lampo e mii tira fuori l'uccello.
Accidenti alla prof. ci sa fare!!!!
Non mi faccio sorprendere e anch'io corro verso la sua gonna, è larga per fortuna, Arrivo subito alle mutandine e quando ci metto la mano la trovo già fradicia di umori.
Cerco di toglierle, mi prende la mano, mi aiuta a toglierle e con voce suadente mi dice "dammelo, dammelo, dammi il cazzo, lo voglio, lo voglio adesso"
"Un impulso improvviso raggiunge il cervello, ma cerco di razionalizzare,
"Rosi, le dico, per favore datti una calmata. Vorrei, certo che vorrei, ma così, in mezzo alla strada, vicino al lago, siamo adulti, manteniamo la calma"
***
E qui i miei pensieri corrono a quando da ragazzo, più impulsivo e spavaldo, mi feci sorprendere dal controllore mentre scopavo con la mia morosa di allora in uno scompartimento del treno. Lei era seduta su di me con il cazzo nella fica. Certo era coperta dalla.gonna e dal cappottino ma chiunque poteva immaginare cosa stesse accadendo. Così quando il controllore aprì lo scompartimento restò allibito su quanto stesse accadendo. Che figura di merda, direbbe il buon Emilio Fede. Altri tempi allora, non mi facevo mica tutti questi problemi.
***
Maria Rosaria, però, nonostante fosse molto più grande di me, in quel momento mi dava l'impressione di una bimba viziata, vogliosa di esaudire a tutti i costi i suoi desideri.
Imperterrita, come se non le avessi mai parlato, innesca una bella sega e se ne frega altamente delle mie raccomandazioni.
Cazzo, sono un po' irritato di questo suo comportamento irresponsabile, ma l'eccitazione sale e sento di non essere più tanto razionale Questa situazione così improvvisa mi dà una carica erotica esplosiva. Chi avrebbe mai immaginato che una lezione di inglese si trasformasse in una lezione di sesso.
Poi, lei così pragmatica e sensibile, con quella erre moscia e quel suo accento straniero, trasformata in una troia di prim'ordine, mi fa impazzire.,
"Eccolo è tutto tuo" le dico," fammi godere" "Succhia, fammi vedere come sei brava".
'Ci puoi giurare, risponde lei decisa, È la tecnica che piace di più a mio marito" e mentre succhia mi guarda per sincerarsi che tutto vada per il meglio.
"Che bella troia, che sei, dai dai che sei brava, hai una lingua di fuoco sei grande" Mhmhmh
"Ti piace?, mi chiede.
"Certo che mi piace, sei proprio brava, faresti resuscitare un morto".
E lei, "Ma ti piaccio? Come mi trovi?"
"Se mi piaci? E come potrei dirti di no sei fantastica hai due tette da urlo e un'esperienza incredibile"
"Anche tu non sei male, sembri un precisino ma hai un bel cazzo" mi fa.
Mi sollevo dal sedile dell'auto, prendo la sua testa tra le mani le faccio segno di aprire la bocca, le piazzo di nuovo il cazzo in bocca e le faccio segno di continuare.
"Voglio sborrare" le dico, "voglio vedere la tua bocca piena".
Non si fa pregare e succhia succhia sempre più a fondo.
"Sei proprio una vacca, una troia" le dico. Ormai ho capito che le piacciono le espressioni forti. Cerco di recuperare tutta la mia lucidità le dico
"Andiamo via di qui". A casa mia staremo più comodi.
Ancora una volta mi guarda incredula.
***
Non so se sia più stupido io a rinunciare ad una scopata o lei ad intestardirsi con un pauroso come me, ma ci tengo ad evitare casini.
La sua risposta non tarda ad arrivare "Accordato", mi dice, mi lancia le chiavi e dice "Guida tu io non ci vedo bene di sera"
La guardo, con tono canzonatorio e le rispondo che non saprei dove andare.
Si rimette le mutandine, si aggiusta la gonna, si sistema il reggiseno e guardandosi allo specchio, mentre si rifà il trucco, mi indica il tragitto da seguire.
"Va un fondo alla strada, gira a sinistra e vai sempre dritto per 11 km."
Mentre guido mi viene spontaneo osservare che appare più tranquilla e rilassata, rispetto a qualche minuto prima. Cerco di dialogare per stemperare l'eccitazione e i bollori che invadono il mio "uccello del deserto" e le dico.
"Quella telefonata, ti ha sconvolta! Va meglio adesso? "
"Sei tanto caro" risponde, mi fa piacere stare con te perché sei umano non come quel porco del direttore che le prova tutte per sottomettermi". "M vuole scopare, ma io non lo voglio. È bavoso, viscido. Finire tra le sue gambe significherebbe per lui un grande prestigio e per rne la fine della.mia libertà"
Ma adesso parliamo di altro dai dimmi di te.
Le prendo la mano e la porto sulla mia patta, mi sorride e mi fa "Guida tu, a lui ci penso io"
Con la mano già sulla patta, fa scorrere la cerniera si riprende il cazzo e innesca l'ennesima sega. Mi guarda e sorride. Come ti senti?
Prendilo in bocca le dico, quasi per sfida.
Neanche finisco di parlare che è già su di lui come una ventosa. Se potesse, credo che mi succhierebbe anche l'anima.
2,3,4,5 al 5 km, non resisto più, mi accosto è buio siamo nei pressi di capannone industriale, mi riprendo il cazzo tra le mani e continuò a segarmi nella sua bocca. Voglio venire, non riesco più a connettere, ho bisogno di sborrare Accelero il ritmo e quando sento.di essere vicino al limite lo lascio nelle.sue mani. Una serie di andirivieni e la sua bocca si riempie di sborra calda.
"Mamma che sballo" le dico. E tuo marito con tutta questa grinta che hai,non riesce a soddisfarti?
È una lunga storia, mi dice, forse un giorno te ne parlerò. Andiamo ora. Su, si fa tardi.. Se mi vede tornare tardi si inbestalisce e mi fa delle scenate apocalittiche.
Arrivati a casa neanche il tempo di entrare che la borsa e il suo soprabito, vanno direttamente a terra. Vicino la porta, le nostre bocche si incollano le une alle altre e le mani, comandate da istinti furibondi, corrono in esplorazione sotto i vestiti.
Io mi impadronisco subito del suo culo bello grosso e sodo, Mentre ancora la baciò cerco di sbarazzarmi della gonna, per avere piena libertà tra le sue chiappe.
Ci sono, le stringo e con le dita apro le natiche ed esploro tutti i buchi, cominciando proprio dal culo. Ci infilo le dita e lei mi fa un mugolio di piacere, mi interrompe, mi prende per mano e mi chiede di andare in camera da letto.
"Che chiappone che hai" le dico quanto me gustano. Si gira verso di me con tono tra lo scherzoso ed iil passionale e mi dice
"È tutto tuo prendilo. Scopami sono la tua zoccolona. Ho la fica in fiamme" Tu sei.venuto io non ancora.
Si libera immediatamente, di tutto quello che ha addosso, rimane solo col reggiseno, si srdaia sul letto con la pancia verso l'alto e prese le gambe tra le mani le solleva lasciandomi gustare lo spettacolo racchiuso tra le sue gambe.
Che delirio, un figone grande e prominente con una radura curata e pettinata, un triangolino con pochi peli, ben disegnato, le grandi labbra carnose el gonfie con un buco del culo quasi vergine.
Mi tolgo i pantaloni e le mutande, ma non faccio in tempo a liberarmi della camicia che sono tra sue gambe. Un dito due tre, è un lago, tento di infilarci tutta la mano, ma mi prende il braccio e mi invita a penetrarla solo con le dita, Con l'altra mano, le infilo un dito nel culo e continuo.
È un tripudio di gemiti, di gridolini di incitamenti, fino ad un fiotto di liquido vaginale potente. Una squitetara, copiosa, di una violenza, quasi pari a quella di una sborrata maschile. Anzi, per un attimo ho avuto la sensazione che avesse urinato sul mio letto.
Mi guarda estasiata, le sorrido, vorrei darle tanto cazzo, ma vedo che il mio amico non è ancora pronto. Mi faccio più vicino per carezzarla, le sfioro i capezzoli che vado a stuzzicare, con l'altra mano, mi insinuo di nuovo tra le sue gambe. Sento la.figa ancora bagnata, ci infilo le dita, raccolgono i suoi umori, glielo porgo e lei vorace accoglie le dita e simula un pompino.
Altro che afrodisiaco, questa visione mi fa arrivare in un istante il sangue in ogni organo del corpo e il cazzo si rizza di nuovo per l'alza bandiera.
Mi desto, mi tolgo la camicia ormai sudata; è da strizzare. Mi butto tra le sue gambe, ma Rosaria, mi blocca la testa e mi chiede di prendere un asciugamano in bagno.
"Che strana richiesta, ma che vuoi farne?" le chiedo
"Prima mi sono trattenuta un pochino per premura, non volevo inondarti il letto dei miei umori" mi dice.
Incuriosito, ma anche eccitato le chiedo la ragione e con fare malizioso mi dice che quando gode, squitera così tanto che bagna lenzuola e materasso,
Mi accingo a procurarmi il telo, non prima di aver prodotto una fragorosa risata, facendo cenno all'amico tra le gambe che sembra essere risorto.
Assolto a questo ennesimo impegno, senza più convenevoli, mi porto su di lei, mi accollo le sue gambe sulle spalle e infilo il cazzo nella sua ficona.
"Finalmente", mi fa "sbattimi, riempimi"
"Bella mia le dico e chi te lo toglie più da dentro. Fammi sentire quanto sei porca, Dimmi che ti piace"
"Si, si si, siiiiiiiii, dai dai, spingi, che bel cazzone che hai, fottimi, fottimi."
È un fiume in piena. "Ahhhhhh ohhhhh sì sì vengo vengo sei un amore, sei bravo, si tesoro, ohhhhhhhh"
È venuta. E io? Ah per me adesso ci vuole qualcosa di forte. Se non vedo non riesco più a venire.
"Tesoro, le dico, girati, voglio il tuo culo"
E lei "Ma cazzo voi maschi siete fissati con questo culo. Ho tanta fica qui tutta per te, che te ne fai del culo. No non se parla. Mettimelo ancora dentro. Adesso vengo io su di te".
Ci proviamo per un po' ma non va. Le propongo un 69 e sembra andare meglio per entrambi. La svolta però, avviene quando riesco ad invertire i ruoli. Con lei sopra che succhia il mio cazzo ed io la fica col culone tra le mani, il cazzo diventa una spada e il sol vedere e toccare quelle chiappone mi fa tornare esuberante e intransigente. Già mi piacciono le taglie forti, con tanta roba da tenere tra le mani.
"Girati voglio scoparti a pecora" Così lei, rivolge il culo verso di me ed io con un bel ceffone sul suo gluteo, mi improvviso fantino di una cavallona focosa e vogliosa.
La sbatto con colpi sempre più forti e per eccitarmi di più le do della maiala, troia, pompinara.
"Te lo faccio arrivare in gola sto cazzo puttana, vieni, godi voglio sentirti urlare"
"Si, si che porco che sei, mi arriva all'utero, fammi godere"
Mi fermo per un attimo, le apro le natiche, le insalivo per bene il buco del culo e riprendo a pomparle la fica. Mentre la monto le metto due dita nel culo, le prendo la mano e le impongo di stimolarsi il clitoride
"Amore, immagina di avere un altro cazzo che ti scopa nel culo, ti piacerebbe essere riempita di sborra in tutti i buchi"
"Ohhh mhhhh", i gridolini e gli ululati si fanno sempre più intensi.
",Che bello, che bello, si sì non smettere sto per venire, dai dai tesoro, spingi, scopami" Ohhhhhhhhhhhh.
" C'è l'ha fatta"
Il suo piacere delizia le mie orecchie, così, spingo spingo sempre più forte le dita nel suo culo e anch'io mi libero con gioia infinita.
"Siiiiiiiii, che troia"
***
Arriva a casa e mi chiama. "Tesoro ci sono. Tutto bene ma dimenticavo …..per la lezione?"
,"La lezione? Che lezione? "
Ma come? Quella d'inglese.
Ah l'inglese!!!! Si si poi ne parliamo!!!!!!!
…..te la faccio vedere io che lezione, ti do la prossima volta……pensai e guardando il mio amico tra le gambe gli diedi la buonanotte con la raccomandazione di comportarsi sempre bene, che il lavoro in questa città, sarebbe stato impegnativo…...ma pieno di soddisfazioni.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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