Prime Esperienze
La mia seconda esperienza gay in Spagna … di tre …
di attiuba
17.10.2018 |
4.722 |
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"Il signore era nudo, ovviamente, molto abbronzato, con un cazzo di tutto rispetto; era steso sulla schiena e non aveva alcuna riserva a mostrarsi..."
Un pomeriggio, intorno alle 6, sono tornato alla rocca dopo essermi riuscito a liberare da una serie di impegni. Non c’era molta gente: infatti c’era qualche anzianotto, un ragazzo che leggeva posizionato sulla roccia accanto alla mia (riuscivo a vedere poco, però), un signore sui 60 anni scarsi dal viso gentile ed un gruppo di tre uomini, tra i 30 ed i 40 anni, che, sordomuti, gesticolavano allegramente.Il signore era nudo, ovviamente, molto abbronzato, con un cazzo di tutto rispetto; era steso sulla schiena e non aveva alcuna riserva a mostrarsi. Intanto diverse persone si stavano allontanando e mi sono quindi reso conto che il gruppo dei sordomuti ed il signore solitario potevano riservare delle sorprese assai interessanti….
Effettivamente, rimasto solo nell’area alla mia destra, il signore si era girato in modo da essere completamente rivolto verso di me ed aveva iniziato ad accarezzarsi il petto, i capezzoli per scendere sullo stomaco e, più o meno distrattamente, sul cazzo. Nel frattempo i sordomuti, due dei quali erano nudi ed uno in costume, sono passati diverse volte davanti a me, quasi volessero … coinvolgermi?!?
Non vedendo però dei segnali chiari da parte loro, io mi sono spostato leggermente sulla roccia, posizionandomi in modo da presentarmi di fronte al signore; intanto il gruppetto si stava allontanando, spostandosi verso la “cameretta” dove il protagonista della mia precedente avventura si era masturbato fino a venire qualche giorno prima.
Il signore aveva iniziato a toccarsi il cazzo con maggiore frequenza, facendolo diventare più grosso; poi accavallava le gambe, stese, in modo da metterlo più in evidenza, e faceva il tutto guardandomi spesso.
Tra i sordomuti si vedeva chiaramente che uno, più giovane e nudo, aveva molta voglia di giocare, ed un altro, anche lui nudo, si era posizionato in modo che potesse farselo prendere in bocca; il terzo, quello vestito, invece si era organizzato per poter guardare per bene; in tutto questo io però non riuscivo posizionarmi in modo furbo e, oltretutto, non capivo se loro avessero piacere a farsi guardare oppure no.
Dal canto suo il signore continuava a toccarsi guardandomi e, quando irrigidiva i muscoli delle gambe, si vedeva il suo cazzo guizzare verso l’alto; a questo punto io ho rotto gli indugi e deliberatamente mi sono toccato, da sopra il costume, il cazzo: era la cosa giusta da fare! Infatti il signore, sorridendomi, con il pollice mi fece il segnale di vittoria.
Io ho continuato ad accarezzarmelo e mi sono completamente dimenticato del resto del mondo; erano rimasti in realtà i tre sordomuti nella conchetta e noi due sulla rocca.
A questo punto il signore, con la mano sul suo cazzo, mi ha indicato una parte verso il crinale dove ci si poteva mettere in piedi contro la roccia, guardando l’altro lato del crinale; in questo modo i nostri giochi di mano sarebbero stati più nascosti, lasciando in bella vista solo i nostri culi ai sordomuti, sempre che avessero desiderato guardarli.
E così io, altra primizia, mi sono alzato, mi sono avvicinato al signore– che a sua volta si era alzato ed avvicinato al crinale – e, con la mano sinistra gli ho preso in mano il cazzo!
Era una sensazione stranissima: lo sentivo duro, ma non durissimo, liscio e caldo; intanto ho sentito che mi abbassava il costume e me lo prendeva in mano, stringendomelo, e nello stesso tempo mi accarezzava e mi strizzava i capezzoli. Chiaramente l’ho lasciato fare, incuriosito ed eccitato dalla quantità di sensazioni che stavo provando.
A questo punto io, pensando alle tante foto da me scaricate da internet che raffiguravano due cazzi affiancati che venivano segati contemporaneamente, ho preso con la stessa mano i due cazzi, il mio ed il suo ed ho iniziato a segarli: l’eccitazione era però troppo grande e dopo poco sono esploso alla grande sulla sua pancia e sul suo cazzo.
Con il cazzo sempre in tiro, il signore mi ha invitato a dirigermi in un anfratto proprio sul mare, abbastanza nascosto, dove ci siamo sdraiati l’uno accanto all’altro. Io gli ho ripreso in mano il cazzo ed ho iniziato a segarlo vigorosamente, alternando il classico movimento su e giù all’accarezzamento della cappella, in particolare dove la pelle si attacca al cazzo; lui gradiva molto, in particolar modo quest’ultima operazione e, mentre iniziava ad avere un respiro sempre più affannoso, con le mani si spostava dai miei capezzoli al mio cazzo, infilando la mano dentro il costume. Le sensazioni erano deliziose e questo veniva confermato dal mio cazzo che, pur rilassato dall’essere appena venuto, si manteneva bello barzotto.
Poco dopo ho sentito che il suo cazzo stava tendendosi sempre di più, fino ad esplodere ed a riempire la sua pancia e le mie dita di liquido bianco!!
Favoloso!!!!!
Fatto ciò ci salutammo rapidamente e ci allontanammo …
Che giornata!!! Per la prima volta ho toccato un cazzo che non fosse il mio, me lo sono fatto toccare, ne avevo segati due contemporaneamente ed avevo fatto venire un uomo: quante splendide novità da ricordare e che mi accompagnano ancora ora!!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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