La curiosità di Flavia

Ci eravamo conosciuti in rete, l'avevo contattata con un mio profilo social fake con il quale volevo presentare il mio lato nascosto.

L'avevo scelta un po' a caso senza sapere bene con chi avrei avuto a che fare.

Ero stato diretto e le avevo detto subito il motivo per cui mi presentavo con un profilo fake: volevo presentarmi come uno schiavo e desideravo essere sottomesso. Non avevo mai avuto il coraggio di affrontare l'argomento con una donna e questo mi ardeva dentro come un fuoco.

Lei fu molto comprensiva, ascoltava quello che avevo da dire e appariva anche abbastanza interessata. Una cosa che mi scioglieva come un ghiacciolo al sole e le lunghe chattate e le telefonate le concludevo sempre com una bella sega. Bastava pensarla durante la giorno per avere un'erezione straripante.

Diventava sempre più curiosa, mi faceva molte domande che si incuneavano nella mia mente e io rispondevo sempre sinceramente e mi eccitava farlo.

Un giorno mi chiese una foto, gliela mandai e rompere l'anonimato fu un'azione per me sconvolgente. Provai una sensazione nuova, mi ero sentito senza difese e per un attimo nudo di fronte a lei.

La cosa mi provocò immediatamente un certo disagio, ma il suo modo di fare mi rassicurava e anche eccitava.

Erano anni che desidero essere sottomesso, ma non avevo mai avuto il coraggio di affrontare questo argomento e farlo mi era sembrata una cosa molto trasgressiva, così come in seguito, attraverso le sue domande, io avevo iniziato a lasciarmi andare e a spogliarmi completamente.

Le raccontavo qualsiasi mia fantasia, lei ascoltava senza mai giudicarmi e ogni tanto mi faceva qualche domanda abbastanza intima o personale.

Questa cosa mi piaceva molto e dopo lunghissime conversazioni iniziammo a parlare al telefono fino a quando poi un giorno decidemmo di vederci di persona e per farci una chiacchierata.

Ero andato a Roma, da lei. Mi venne a prendere alla stazione.La vidi arrivare in lontananza verso di me e insieme a lei, a sorpresa c'era un'altra persona, era una sua amica.

Mi abbracciò e mi presentò alla sua amica: "Lui è Tom, gli piacerebbe essere sottomesso e siccome è da tanto che siamo amici abbiamo deciso di vederci".
L'amica sorrise, mentre io, in imbarazzo, dissi che ne direste di prenderci un caffè e fare colazione? "Offro io".

Durante la colazione l'argomento non venne più fuori e andammo via. L'amica ci salutò e restammo io e lei.

Mi invitò a seguirla alla macchina, mi diede le chiavi e disse: "Guida, ti indico io la strada."

In macchina sorridendo mi chiese se mi dava fastidio se restasse scalza. Risposi che poteva farlo e lei con un sorriso smagliante: "ah, giusto, a te piacciono i piedi".

Mi senti nudo e senza difese ed ebbi una possente erezione di cui si era accorta e io per sdrammatizzare risposi "se hai bisogno di un massaggio" facendole la linguaccia.

Arrivammo a casa e nell'ascensore in maniera poco convinta (ero oramai passato in modalità passiva) provai a baciarla fino a quando non si aprì l'ascensore.

Entrati a casa si mise in pantofole e mi disse di mettermi comodo visto che saremmo usciti nel pomeriggio e che lei aveva il salone e la camera da letto da riordinare e che se io avessi voluto avrei potuto mettere in ordine la cucina.

Entrai in cucina, era già molto ordinata, c'era solo un bicchiere nel lavandino. Aprii il frigorifero e presi una bottiglia d'acqua, trovai un bicchiere e me ne versai un po'.

Poi rimisi tutto a posto e, lavati i due bicchieri, andai in giro per la casa. Era in camera che ordinava la sua stanza quando dissi: "ho finito di pulire in cucina".

Si girò ridendo e mi disse "cosa? Hai davvero pulito la cucina?" Io risposi di si e le dissi che se me l'avesse chiesto le avrei anche accarezzato e baciato i piedi.

Lei di rimando (ridendo a crepapelle) mi disse che poteva essere una buona idea. Si sedette sul letto, entrambi ridevamo e a stento riuscivamo a resistere. Si era creata una situazione molto erotica e io ero eccitato fin da quando l'avevo vista alla stazione.

Ridendo (ma non troppo , la tensione aumentava) presi in mano un piede e iniziai ad accarezzarlo con le mani. Lentamente lo portai verso la mia faccia e sorrisi tanto ci trovai gusto.

Avido Iniziai a baciare il suo piede e lo leccai per tutta la sua superfice. Iniziai a succhiare le dita partendo dall'alluce. Ero completamente perso sul suo piede, anche lei aveva smesso di ridere e si godeva il massaggio ai piedi e disse: "ma non avevi detto che ti piaceva farlo nudo e in ginocchio?"

Eccitato e perso dai suoi piedi, mi sono alzato, mi sono spogliato e mi sono inginocchiato nuovamente ai suoi piedi.

Strofino un piede sul mio pene che sembrava esplodere e due gocce lucide fuoriuscirono dal glande tant'è che lei esclamò "ti piace proprio tutto questo, vero?".

Mi alzai, iniziai a baciarla ero completamente nudo seduto di fianco a lei e la baciavo, saremmo andati avanti almeno 20 minuti con le nostre lingue che scopavano le nostre bocche e con lei che mi segava il cazzo fino a quando, attraverso carezze reciproche l'avevo spogliata.

Le abbassai la mutandina e delicatamente baciavo il suo corpo che scoprivo con avidità.

Fu nuda, le aprii le gambe e con la lingua, partendo dal buco del culo, salii lentamente fino al clitoride che succhiai in maniera costante per qualche attimo per poi passare la lingua sulle grandi labbra. Mi fermai di nuovo sul clitoride che succhiai con forza e poi iniziai a leccarlo infilandole due dita dentro.

Mi fermai, le salii sopra e ricominciai a baciarla entrando dentro di lei che era un lago.