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Prime Esperienze

L'ovetto p.te2


di hyppus72
26.10.2023    |    142    |    0 6.0
"Il quel mentre arrivò il cameriere..."
Stella aveva finito il suo lavoro. I clienti erano contenti del suo progetto. Il treno partiva nel pomeriggio ed aveva un po' di tempo per visitare la città. Sul comodino accanto al letto aveva il sacchetto di velluto rosso con dentro l'ovetto. Prese il foglio col l'indirizzo telegram. Un brivido le percorse le schiena. Apri telegram digitó l'indirizzo ed inviò una semplice faccina sorridente. "Oddio che sto facendo?" Pensò mentre le ritornava in mente il viaggio in treno. Voleva cancellare quella faccina lo voleva disperatamente lei non era così. Invece gli arrivò la risposta sotto forma di un "ciao ! Mi fa piacere sentirti di nuovo!" Una vampata di calore le partí dal ventre e comincio a tremare.
Rispose con un'altra faccina sorridente. Dopo pochi secondi lui gli scrisse dicendogli di installare un'app e poi inserire un codice. Dopo seguivano le istruzioni per accendere l'ovetto e dargli la possibilità di controllarlo da remoto. Si sentì avvampare. Chi era costui? Chi era ? Com'era possibile che gli facesse questo effetto. Lei che gli uomini gli sceglieva con cura, gusto e guardandoli dall'alto in basso. Eppure installò l'app seguì le istruzioni e mise l'ovetto. Pensò di essere impazzita eppure non si sentiva così viva da tantissimo tempo. Gli scrisse di essere pronta...la replica arrivò poco dopo. "Esci. Vai a fare una passeggiata. Quando lo azioneró scrivimi subito. Voglio sapere dove sei e cosa provi. Ti dirò cosa fare. Se lo toglierai o lo spegnerai non mi sentirai mai più!"
Stella guardò incredula come si permetteva di trattarla così? Eppure uscì.. l'adrenalina era al massimo.
Cominciò a camminare per le vie del centro guardando le vetrine ed i palazzi storici. Improvvisamente una scossa una vibrazione la colpi in mezzo alle gambe. Vacillò non se lo aspettava così forte. Si appoggiò  ad un muro. Poi smise. Aveva il fiatone le passerina era in subbuglio avrebbe voluto toccarsi subito...oddio cos'era stato?  Prese il cellulare e scrisse dove era. La replica le ordinava,perché questo era il tono, di andare al primo bar e mettersi seduta al tavolino dove tutti potessero vederla.  Stella si diresse ad un elegante bar lì vicino si sedette. L'ovetto cominciò nuovamente a vibrare. Stavolta più piano. Ma lo faceva ciclicamente. Un po' piano un po' moderato. La passerina si stava allagando...oddio come le piaceva. Sul telefono arrivò un messaggio. "Ordina qualcosa!" Appena letto l'ovetto cominciò a vibrare più forte...oddio così rischiava di venire.
Il quel mentre arrivò il cameriere. Stella si sforzava di non fare vedere niente. Ma sapeva che tutti avrebbero capito... oddio cosa sto facendo? Questo gli rimbombava in testa.
"Cosa le posso portare?" Le disse il cameriere guardandola.Le parole gli arrivarono un po' alla volta e riuscì solo a chiedere un caffè ed un biscotto.
L'ovetto non le dava tregua sotto era un lago era convinta di aver già bagnato la sedia. Scrisse sul telefono...."sei un bastardo ti odio!"
La risposta fu..."sono contento che ti piaccia"
Rimase senza fiato...poi l'ovetto si spense lasciandola con una sensazione di perdita. Prese il caffè il biscotto...poi arrivo un nuovo messaggio...alzati vai in bagno. Abbassa i pantaloni e toccati la figa tocca solo il clito niente penetrazione....quando sei venuta mandami una foto della figa fradicia e gonfia di piacere. Stella si alzò e si diresse verso il bagno con la testa che gli girava. L'ovetto si accese di nuovo stavolta sembrava un onda che sale e poi si infrange. Si chiude in bagno sganciò velocemente i pantaloni e cominciò a toccarsi...le dita l'ovetto l'eccitazione...furono esplosivi ebbe un orgasmo pauroso... cominciò a tremare ed squirtare...il suo piacere fini ovunque... rischiò di svenire....prese il telefono ... tutto pur di fare finire questa tortura ... perché ormai era una tortura del piacere. Scattò la foto e la mandò.
La replica arrivò subito." Bravissima hai fatto il secondo passo nella tana del bianconiglio....ora puoi uscire fai i tuoi giri e poi mi scriverai quando risali in treno...non toglierti l'ovetto.
Stella si ricompose ed uscì...passeggiava per la città ma pensava solo al momento in cui sarebbe salita sul treno

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