bdsm
La prima volta
di hyppus72
21.10.2023 |
25 |
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"Poi ripresi i capi della corda in modo da passarli dentro l'asola sotto il seno che si era formata tra i due nodi a quindici centimetri..."
Ero lì davanti a lei bellissima nuda con tacchi vertiginosamente alti. La corda in mano. Sapevo la teoria l'avevo visto fare. Le mani tremavano io nudo come lei, il sesso duro svettava verso le sue natiche. Piegai la corda in due poi feci un nodo a circa 50 cm i successivi 4 invece distanziati di quindici cm. Passai il primo cappio sopra la sua testa mentre mi sorrideva eccitata e un po' timorosa. Era la prima volta anche per lei. Eravamo due verginelli della corda. Erano tutti intorno a noi pronti a dare suggerimenti o a prenderci in giro nel caso l'avessi legata come una salamella. Dopo il cappio presi i due capi estremi della corda e li feci passare tra le sue gambe tenendo le corde ai lati della passerina, altrimenti le sarebbe entrata dentro e non andava bene. I due capi passarono sulla schiena per finire dentro il cappio dietro il collo. Poi ripresi i capi della corda in modo da passarli dentro l'asola sotto il seno che si era formata tra i due nodi a quindici centimetri .Passai la corda così per un paio di giri poi ripetei l'operazione sull'asola sottostante. Fino ad arrivare all'ultima. tra gli sguardi rispettosi e gli incitamenti degli altri gli misi le braccia dietro la schiena, E con la corda rimasta le legai. Era bellissima. Un intimo minimalista fatto di corda. Le corde che passavano sotto il seno lo sostenevano rendendolo ancora più bello. Le braccia legate erano il simbolo dell'accettazione della sottomissione.Un applauso si levò spontaneo. Pochi secondi che mi fecero riprendere fiato. Presi una seconda corda la passai in un gancio sul soffitto e la legai a quella delle braccia. Qualcuno mi passò una benda. Andai da lei e gli chiesi se era pronta. Annui mordendosi un labbro. E il buio Calò su di lei. La baciai. Presi una frusta di quelle con tante code di cuoio morbido. Oddio lo stavo facendo davvero. Era la prima volta davanti ad un pubblico. La frustai dolcemente. Sul culetto, sulla pancia, il seno, senza mai avvertirla. Gemeva ad ogni colpo.
Allungai una mano tra le sue gambe ed era fradicia. Presi quella che oggi chiamano magic wand, noi la chiamavamo il microfono. L'appoggiai sulla figa e l'accesi. Cominciò a dimenarsi ed a gemere...legata com'era non poteva fare altro. Il pubblico gradiva ed incitava. Stava tremando. Mi chiedeva di scoparla. Era più una supplica l'eccitazione al massimo. La presi per le gambe la sollevai. Fortunatamente la corda che la sosteneva era della lunghezza giusta. Fu un attimo. Entrai in lei in un solo colpo. Un lungo siiiiiiiii le uscì dalla bocca. Presi a scoparla ero eccitatissimo. Lei legata bendata sottomessa veniva scopata come un troia davanti a tutti. La sbattevo sempre più forte. Le chiedevo quanto gli piaceva. Lei di rimando mi diceva taaaantoooo scopami ancora.
Stavo per venire, la rimisi in terra e chiesi di sciogliere il nodo che la sosteneva. Le gambe non la sorressero e cadde in ginocchio. Presi il cazzo e glielo misi in bocca. Cominciai a scoparla ero al limite. Fu un tutt'uno..."apri la bocca troia" le dissi mentre cominciai a sborrare. Un fiume di sperma gli riempì la bocca e la faccia tra gli applausi dei presenti. Gli ordinai di leccare tutto. Così fece con dovizia. L'aiutai ad alzarsi e la slegai. "Ti è piaciuto?" Le chiesi. Un abbraccio forte forte con la faccia nascosta sulla mia spalla fu tutto ciò che disse.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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