Prime Esperienze
In tre durante il viaggio della maturità (parte II)
di marsasso
06.12.2018 |
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"Era Marta, una delle mie amiche, che era venuta a chiamarmi e a dirmi che erano tutti pronti..."
Questo è il seguito della storia del mio viaggio di maturità (vedi la prima parte). La storia è vera, i nomi sono stati ovviamente modificati e anche qualche piccola cosa è stata aggiunta di fantasia, mentre altre sono state omesse. Spero che vi piaccia, fatemi sapere.
La nave sbarcò a prima mattina e, dopo un interminabile viaggio in autobus, arrivammo finalmente all’albergo che avevamo prenotato e prendemmo possesso delle camere.
Visto che eravamo dispari a me era toccata la camera singola, mentre gli altri (le ragazze e Michele e Claudia) dividevano le matrimoniali. Sistemai le mie cose e poi mi spogliai per indossare il costume, visto che c’eravamo dati appuntamento dopo una mezz’ora per andare in spiaggia. Ero nudo avanti allo specchio e, osservando il mio fisico, non scultoreo, ma di certo non brutto, pensai alla sera precedente nella nave e a quello che era accaduto con Claudia e Michele.
Mi misi le mani tra i peli del pube e pensai se fosse davvero il caso di dare una spuntatina come aveva detto Claudia.
I miei pensieri furono distolti dello bussare alla porta. Era Marta, una delle mie amiche, che era venuta a chiamarmi e a dirmi che erano tutti pronti.
Indossai il costume e non pensai più alla cosa. La giornata passò in fretta e, trascorso il primo giorno, dopo cena restammo un po’ nella hall dell’albergo a giocare a carte e rilassarci, visto che eravamo tutti stanchi per il viaggio del giorno precedente e non ci andava di uscire e camminare.
Dopo qualche ora, passata a giocare e scherzare, decidemmo tutti di ritirarci nelle camere e di non fare tardi, in maniera da essere riposati e pronti a fare baldoria il giorno seguente.
Entrato in camera mi spogliai rimanendo in boxer; visto il gran caldo decisi di dormire così e di evitare di accendere il condizionatore che la sera mi dava sempre fastidio.
Mi stesi sul letto e iniziai a perdere tempo con il cellulare per prendere sonno.
Dopo una decina di minuti sentii bussare alla porta e, sorpreso, mi avvicinai e chiesi chi fosse.
“Sono Michele mi apri?” disse il mio amico.
“We Michi dimmi, tutto bene?” dissi un po’ sorpreso aprendo la porta.
Nemmeno il tempo di abbassare la maniglia che la porta fu spalancata da Michele e Claudia che entrano e la chiusero alle loro spalle.
“Ragazzi che volete fare” dissi con un tono tra il preoccupato e l’incuriosito
“Beh, come avevamo detto, vogliamo divertirci” disse Michele.
“Già e se non sbaglio c’è una cosa che dovevamo fare” aggiunse la ragazza.
Non capii dove voleva apparare, finché non mi spinsero sul letto e vidi Claudia prendere da una borsetta che aveva con sé un rasoio elettrico.
“Ora ti sistemo e poi ci divertiamo per bene” mi disse.
Mi abbasso i boxer facendo uscire il mio cazzo ancora moscio e avvolto dal prepuzio e fece partire il rasoio.
“Dai raga ma che fate” dissi “non possiamo “giocare” senza fare sta cosa”
“Guarda che non è fastidioso” disse Michele, “anche la ricrescita non dà fastidio e per fine mese arai uguale a prima”.
Cercai di controbattere ma fui zittito da Claudia che mi intimò di stare in silenzio e di farla lavorare.
Iniziò a passare il rasoio su per il mio pube lasciando il pelo appena visibile dovunque passava.
Sentivo l’acciaio freddo delle lame scorrere sulla pelle e il mio pube man mano sfoltirsi sempre più e, in pochissimo tempo, mi ritrovai completamente rasato.
Feci per alzarmi ma Michele mi trattenne.
“Mica ho finito” disse Claudia con un sorriso.
Si allontanò e notai che cercava delle cose nella borsetta da dove aveva preso il rasoio.
Mi si avvicinò nuovamente e spruzzò sul pube la schiuma da barba che aveva appena preso.
La stese per tutta l’area pubica, coprendo anche il cazzo fino quasi al prepuzio, per più di metà asta, e le palle.
“Ora stai fermissimo che posso farti male” mi disse.
“Ma dai, non andava bene come avevi appena fatto?” chiesi, “no, dobbiamo fare il lavoro bene”, rispose Michele.
Ormai rassegnato, ma anche eccitato dalla cosa, lasciai che Claudia, con la supervisione del fidanzato, mi depilasse completamente.
Il rasoio scorreva per la mia pelle dal pube, al cazzo, fino alle palle e in pochi minuti fui completamente liscio come Michele.
Osservai il lavoro fatto da Claudia e il nuovo look del mio cazzo, che pareva un po’ più lungo e molto simile a quello di Michele, anche se il suo era un più lungo e aveva la cappella scoperta dalla circoncisione, mentre il mio terminava con il prepuzio.
Allora ti piace? chiese Claudia, vedrai che da oggi lo terrai sempre così, aggiunse Michele.
“Beh non è affatto male” risposi, un po’ indeciso in realtà, se fossi o meno soddisfatto della cosa.
Nella mia mente già pensavo alla scopata che mi sarei fatto di lì a poco, quando Claudia mi disse “ora girati e stenditi” che dobbiamo finire il lavoro.
“Cosa” dissi incredulo.
“Beh mica pensavi che finisse qui, sei da completare, non fai una bella figura con il lato A sistemato e quello B incolto” mi dissero insieme.
Cercai in tutti i modi di farli desistere, ma alla fine, imbarazzatissimo, mi girai.
“Devi aprire un po’ il sedere mi disse” Claudia con il rasoio in mano.
“Mettiti alla pecorina” disse Michele, “vedi che finisce subito, qui è più veloce la cosa”.
Contrariato piegai la schiena come avevo più volte visto fare le donne nei porno e aprii cosi il culo nella posizione della pecorina.
Claudia fu veloce e anche questa volta fece prima una passata di rasoio elettrico e poi una con la lametta e la schiuma.
Pochi minuti dopo anche il mio culo era completamente glabro.
“Bene dai, ora che sei pronto, possiamo iniziare a divertirci” disse lei mentre posava le cose con le quali mi aveva “sistemato”.
Detto ciò Michele si levò la canotta e si abbasso i pantaloncini e i boxer facendo uscire il suo magnifico cazzo, questa volta moscio, anche lui, come me, completamente liscio, ma circonciso, con la cappella ben esposta.
Senza farmi notare buttai un occhio al culo e notai che anche il suo era completamente depilato.
Claudia si spogliò e iniziammo a baciarla, Michele sulla bocca e io sui seni.
Lei intanto con le mani segava i nostri cazzi che si facevano sempre più duri, raggiungendo l’erezione all’unisono.
Con i cazzi duri ci staccammo da quella posizione e facemmo mettere Claudia sul letto.
Michele mi passò uno dei suoi preservativi e, indossatolo, mi fece stendere sul letto.
Claudia si mise sopra di me penetrandosi la figa a smorzacandela, mentre Michele da dietro, con molta più foga della scorsa sera, le penetrava il culo non più vergine.
La sensazione era, come la volta scorsa, meravigliosa.
Sentivo il mio cazzo trapanare la figa di Claudia, che sentivo bagnarsi sempre più, anche con indosso il preservativo, e, allo stesso tempo, ero stimolato dal cazzo di Michele che le scopava il culo.
Dopo un po’ in quella posizione Michele tolse il cazzo dal culo e, senza che entrambi lo aspettassimo, iniziò a penetrare la figa della fidanzata, già occupata dal mio cazzo.
Lei iniziò ad urlare, ma in poco tempo, non appena fu entrato per intero, le urla passarono dal dolore al piacere.
La posizione era alquanto eccitante, sentivo infatti il mio cazzo stretto in una morsa di piacere tra la figa di Claudia e il Cazzo di Michele, e allo stesso tempo le nostre palle battevano tra loro per il movimento che facevamo nello scopare.
Scopammo in quella posizione per un po’ finché lei non iniziò a lamentarsi e ci fece uscire.
Era stesa sul letto con l’ano largo e la figa completamente slabbrata e noi di fronte a lei con i cazzi duri e lucidi dei suoi umori.
Ci fece togliere i preservativi e iniziò a farci un pompino, all’inizio a singolo, mentre segava l’altro, poi con insieme, con entrambi i cazzi in bocca, mischiando i nostri umori in un mix di piacere.
La cosa non mi dispiacque, e nemmeno a Michele, a giudicare dalla sua erezione, anche se il sentire la mia cappella toccare quella di un altro, almeno all’inizio faceva strano.
Dopo un po’ Claudia si stese e, senza che mi rendessi conto, iniziò a ciucciarmi le palle mentre, con la mano, mi tirava una sega.
Pian piano la lingua passò dal leccami lo scroto a leccarmi l’ano.
Ecco il motivo della depilazione anche li.
Iniziavo a godere mentre mi leccava l’ano e mi segava quando s’interruppe.
“Marco ma non ti sei mai masturbato il culo vero” mi disse
“No mai” dissi io, “non credo mi piaccia come cosa, perché?”
“Beh, quando scopiamo certe volte a Michele piace essere messo il dito in culo, e quando lecco il suo ano, la lingua entra un po’ dentro, perché a differenza del tuo è aperto” spiego Claudia
Michele mi guardò imbarazzato e mi disse che mentre scopi, con il dito in culo si provano splendide sensazioni.
La spiegazione fu interrotta dalla ragazza che ci disse di stenderci sul letto.
“Ma che vuoi fare” chiesi preoccupato.
“Ti faccio vedere io, a Michele piace e non te ne pentirai”.
Un po’ titubante mi stesi affianco al mio amico e, come lui, portai le gambe all’insù, esponendo il mio ano.
Claudia si inginocchio davanti a noi e, dopo essersi bagnata i due medi con la saliva, li puntò verso i nostri ani depilati.
Quello sinistro, che penetrava Michele entrò subito, mente quello di destra, che doveva entrare nel mio, faceva fatica ad entrare.
Mi lamentavo e volevo che la finisse lì, ma lei proseguiva.
“Non stringere che è peggio” disse mentre penetrava il fidanzato.
“Spingi come per cacare” consigliò Michele tra mugugni di piacere.
Così iniziai a spingere e in poco tempo sentii il palmo della mano di Claudia battere sulle mie chiappe depilate. Era dentro.
Sentivo il suo dito farsi strada nel mio retto, come se cercasse qualcosa, finché non si fermò su un punto particolare che trasformò il fastidio che provavo in puro piacere.
Iniziai a mugugnare come una troia mentre il suo doto mi faceva un massaggio prostatico, il primo della mia vita, che credo ricorderò per sempre.
Il mio cazzo da moscio che si era fatto, mentre cercava di violarmi, era diventato di nuovo di marmo e la mia cappella era lucida di precum.
Mentre mi concentravo e godevo per la mia nuova esperienza, sentii un urlo di piacere di Michele e, voltatomi, lo vidi schizzare sperma a fiumi per almeno 10 volte dalla cappella circoncisa, lucida di precum anch’essa.
Claudia tolse il dito dal culo del fidanzato e, senza levare quello dal mio, massaggiò la prostata dall’esterno mentre gli faceva un anilingus e, così, lo fece venire per la seconda volta aventi ai miei occhi increduli.
Claudia leccò il cazzo e il pube del fidanzato, fino al petto, per pulirlo dallo sperma che aveva schizzato dopo le due sborrate e poi si concentrò su di me.
Michele si sollevo un po’, restando affianco a me, e inizio a parlare con la fidanzata mentre venivo penetrato dal suo dito.
“Fa fatica a venire” disse lei.
“È la sua prima volta, è chiaro” rispose lui, “secondo me devi fare come con me le prime volte”.
“Dici? Ok dai, Marco sei fortunato per oggi” e, cosi dicendo, iniziò a segarmi il cazzo bagnatissimo con l’altra mano; di tanto in tanto lo prendeva pure in bocca, mentre continuava a toccarmi la prostata con il dito. Tra spasmi di piacere e sensazioni che mai avevo provato, dopo un po’, esplosi anche io con una decina di getti di sborra calda che mi arrivarono quasi fino al collo.
Sentii allora il dito di Claudia uscire e anche per me ci fu lo stesso seguito riservato a Michele, con un meraviglioso anilingus.
Sentivo la lingua di Claudia che mi entrava nel culo, ora leggermente aperto, mentre con una mano mi toccava la prostata dall’esterno, e con l’altra mi segava. Il pochissimo il cazzo tornò all’insù ed eruttò ancora una volta altro sperma caldo che la ragazza del mio amico quasi subito ripulì per bene.
Quella serata fu davvero fantastica.
Infatti, dopo esserci riposati una mezz’oretta, con i cazzi di nuovo duri, ci scopammo Claudia in più posizioni, facendo venire anche lei più volte, finché non le venimmo insieme addosso inondandole la faccia e le tette di sperma e ci addormentammo nudi, abbracciati nel nostro sperma sulle sul suo seno.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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