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Gay & Bisex

L'inizio della mia sottomissione CUM CONTROL


di marsasso
21.11.2024    |    43    |    0 6.0
"Non sapevo cosa mi aspettava, speravo che non mi mettesse il cazzo in bocca perché non sapevo come avrei reagito, mi sarebbe piaciuto e lo avrei pompato di..."
La seguente storia è capitata qualche anno fa quando ero all'università

Mi capitava di tanto in tanto di entrare su una chat per ragazzi gay e di perdere un po' di tempo lì tra lo studio di un esame e l'altro.
Di solito cercavo solo virtuale, seghe in cam, chat erotiche, scambio foto e role play.
Un giorno mi colpì un messaggio nella sezione pubblica di un tipo che scriveva: "ragazzo giovane prov di... Offre sedute di cum contol e milking"
Il messaggio mi colpi, anche perché eravamo della stessa città, e iniziai a chattare con lui.
Mi disse di chiamarsi Davide e di avere 25 anni, due in più di me, all'inizio pensavo solo di occupare la serata ma quello che proponeva mi prese.
Mi raccontò di quello che prevedeva la seduta e di come mi sarei dovuto comportare se avessi deciso di incontrarlo.
Non so cosa fu ma mi incuriosi parecchio e gli diedi il mio contatto telegram per poter restare in contatto ed organizzarci.
Di tanto in tanto ci scrivevamo fuori dalla chat e alla fine decisi di sottopormi a una sua seduta.
Mi ordino quindi di non masturbarmi né di scopare da quel momento in avanti e che mi avrebbe contattato lui per dirmi dove e quando vederci.
Io gli dissi solo i giorni in cui ero libero e fini li.
Non so cosa mi era preso ma ero davvero eccitato all'idea e quindi decisi di obbedire a quel suo ordine.
Passarono 3 giorni e tenerlo calmo era ormai diventato complicato. Di solito mi masturbavo almeno 3 4 volte a settimana.
Dopo una settimana pensai che Davide mi avesse preso in giro e che fosse sparito.
Il giorno successivo, di prima mattina, mentre mi preparavo per andare a un corso, un messaggio mi prese di soprassalto
Buongiorno oggi ore 11 e un indizio.
Era lui, magicamente era ricomparso e, sulla base dei giorni che gli avevo dato come disponibile mi aveva contattato per darmi appuntamento direttamente quella mattina.
Il cuore mi batteva e non sapevo cosa fare.
Avevo già avuto qualche esperienza con uomini ma mai con tipi conosciuti on line
Senza più pensarci risposi solo con un ok
Boxer neri, questa fu la sua risposta.
Consocio dell'appartamento mi feci una doccia e mi cambiai l'intimo secondo gli ordini che avevo ricevuto.
Alle 10 30 ero sotto il palazzo all'indirizzo che mi aveva indicato, un bel palazzo in una zona residenziale della città dove vivevo per gli studi. visto il freddo dell'inverno e la giornata piovigginosa, decisi di non aspettare quella mezz'ora per strada e gli mandai un messaggio dicendo di essere arrivato. Lui mi disse di bussare dandomi un codice da digitare sul citofono.
Bussai e mi rispose una voce apparentemente giovane ma profonda, disse solo sali, quinto piano, la porta è aperta.
Entrai in ascensore, sentivo il cuore in gola mentre contavo i piani sul display digitale.
Sul pianerottolo osservai le porte, delle tre, due erano chiuse e una socchiusa.
Bussai e feci per entrare.
Permesso, Davide?
Un ragazzo in pantaloncini e senza maglietta, sui 25 anni dal fisico atletico, mi accolse.
Ciao sei Marco disse
Si risposi
Bene dai chiudi la porta che fuori si gela.
Chiusi la porta in uno stato di trance e mi girai verso di lui.
Nonostante il freddo di quei giorni la casa era ben riscaldata tanto che in pantaloncini e senza maglietta si poteva stare senza problemi.
Io, con indosso maglione e cappotto iniziai a sudare, non so se per l'emozione della situazione o se realmente per il calore della casa.
Bene dai vieni con me, mi disse
Lo seguii e mi portò in camera sua, una stanza grande con un letto singolo, una scrivania e una panca con i pesi per allenarsi.
Bene dai, che ci fai ancora vestito, spogliati.
Molto intimorito mi tolsi il cappotto e lo poggiai sul letto.
Di seguito mi levai il maglione, le scarpe i calzini e i jeans restando con una maglietta intima e i boxer neri che mi aveva ordinato di indossare.
Il mio cazzo iniziava a pulsare e lo sentivo barzotto nelle mutande.
Che fai disse, ti ho detto di spogliarti e non lo hai fatto.
Capii subito dove voleva arrivare e, con una timidezza inaspettata mi levai la maglia restano solo in boxer...
Davide, seduto sulla poltrona della scrivania, mi osservò a distanza.
Mi toccai leggermente il pacco dai boxer mentre seminudo venivo studiato nei minimo dettagli.
Non avevo mai pensato a come potessi sembrare dall'esterno ma, in quel momento, mi veniva da pensare che non fossi male.
180, moro, fisico atletico leggermente peloso, insomma non ero male e Davide, osservandomi, mi faceva capire che apprezzava.
Bene mi disse.
Ora vieni qui e mi raccomando non fiatare.
Mi avvicinai a lui senza sapere cosa mi sarebbe aspettato.
Abbassati i boxer.
Sapevo che mi sarei dovuto spogliare avanti a lui ma non immaginavo così, il suo modo di fare mi prendeva e mi eccitava.
Ancora una volta, con estrema timidezza, abbassai i boxer mostrando il mio cazzo appena barzotto, peloso e ancora coperto dal prepuzio.
Davide rimase ad osservarlo a distanza senza toccarlo.
Non sapevo a quanto punto cosa aspettarmi, il cazzo mi pulsava per la situazione e anche per il caldo di quella casa, che, capii dalla sensazione di tepore che provavo, doveva avere il riscaldamento a pavimento al massimo, calore che contrastava con l'ambiente esterno da cui venivo e cui ancora non mi ero abituato del tutto.
D'improvviso Davide si alzò, andò verso la scrivania e prese una cosa, si mi avvicinò e mi mise una benda sugli occhi.
Quella sensazione di non vedere cosa mi avrebbe fatto e di essere a sua completa disposizione mi eccitava di brutto.
Davide mi trascinò fuori dalla stanza lungo il corridoio della casa in quello che doveva essere il bagno.
Mi fece entrare nella doccia e si allontanò intimandomi di stare fermo.
Non sapevo cosa aspettarmi, quando avevo accettato il suo invito pensavo che mi avrebbe solo fatto una sega magari bloccandomi l'orgasmo un paio di volte, ma non immaginavo affatto tutto questo, e la cosa bella è che mi eccitava un casino quella situazione.
Mentre pensavo a cosai avrebbe fatto Davide tornò e lo sentii mettersi in ginocchio avanti a me, poi sentii una vibrazione metallica in direzione del mio pube.
Appena passò il rasoio sul mio pube sussultai ma mi disse di stare fermo.
La cosa durò al massimo una decina di minuti, Davide, senza che io potessi vedere, mi passo il rasoio su tutto il pube, il culo e la parte alta delle cosce; non capivo a che lunghezza mi avesse rasato finché non chiuse il rasoio e sentii passarmi addosso quella che sembrava essere schiuma da barba.
Sempre senza che potessi vedere nulla capii che mi saltava completamente depilando quando inizio a passare la lametta da barba che faceva l'inconfondibile rumore da attrito di rasatura, quel rumore che tutti i giorni sentivo quando mi radevo il volto e che ora provavo sul pube, il culo e le cosce.
Quando fu soddisfatto mi lavò, sempre con acqua calda, mi asciugò e mi fece uscire.
Mi fece appoggiare al lavandino e mi intimò di allargare il sedere.
Non capii ma ero sempre più eccitato da tutto questo. Davide replicò lo stesso servizio anche sul culo e nell'ano, depilandomi totalmente.
Ero curioso di vedermi liscio ma non mi fu tolta la benda e ne io volevo rompere quel momento.
Bene asciutto Davide mi riportò nella sua stanza e mi fece sedere sulla panca da addominali.
Lo sentii armeggiare con qualcosa e mi prese i polsi per legarmi con due paia di manette ai due lati della panca, in maniera che le mani non andassero oltre un leggero piegarsi verso l'alto. Il mio cazzo intanto era ancora moscio ma lo sentivo bagnatissimo, come non mai.
Davide si rese conto della cosa, me lo prese e mi scappello con un gesto deciso.
Sussultai quando mi iniziò a toccare la cappella bagnata di precum.
Ora iniziamo disse.
Se qualcosa ti dà fastidio dimmelo ok? Io man mano ti stuzzicherò in maniera diversa.
Ero eccitatissimo e il mio cazzo si era finalmente fatto di marmo.
Ok gli risposi
Accese quella che sembrava essere una stufetta da bagno in modo che il calore forte mi venisse dritto addosso e puntasse sul mio cazzo, poi mi afferrò l'asta con vigore e mi scappellò con forza tirando il frenulo in maniera decisa verso il basso.
Sussultai in un mix di dolore ed eccitazione.
Mentre iniziava a segarmi lento e poi via via sempre più veloce per poi fermarsi di botto il mio cazzo si bagnava sempre più.
Ora spingi con il cazzo mi disse dopo essersi fermato dopo avermi segato velocissimo.
Iniziai a spingere il cazzo dall'interno facendolo appena muovere.
Continua mi disse e lo sentii allontanarsi.
Continuai ad obbedirlo sempre più eccitato e con il precum che mi colava dalla cappella come non mai.
Senza vederlo, cosa che mi eccitava tantissimo, lo sentii riavvicinarsi e d'improvviso un liquido denso e caldo mi colò sul cazzo.
Davide aveva preso una candela di olio per massaggi caldi e stava facendo sciogliere l'olio sulla mia cappella, sull'asta, sulle palle e su tutto il pube liscio.
Iniziò a massaggiarmi il pube per poi passare al cazzo e le palle.
Mi teneva il cazzo in pungo e con il pollice sollevato scorreva sulla parte inferiore dell'asta per poi stuzzicare con la punta del dito il frenulo, completamente bagnato di precum e olio caldo.
Mi mollò il cazzo e inizio a massaggiarmi il pube intorno, senza più toccarmi e facendomi desiderare che la sega continuasse.
Man mano il massaggio si abbassava sempre più finché non arrivò a massaggiarmi anche il buco del culo, che riusciva a toccare visto che, per come mi aveva fatto sedere sulla panca, il buchetto era abbastanza libero ed aperto.
il mix del calore della stufa e dell'olio era eccitantissimo, v isto anche il pensiero del freddo che faceva fuori quella mattina.
Senza avvisarmi ma con un gesto deciso, dopo che mi aveva massaggiato l'ano per un tempo che mi parve infinito, mi infilò un dito tutto dentro e, con estrema maestria, inizio a farmi un massaggio prostatico favoloso.
Godevo come un maiale mentre sentivo il suo dito in culo e con l'altra mano iniziò a segarmi il cazzo come aveva fatto prima.
D'improvviso si arresto e mi sfilo il dito dal culo
Ora rallentiamo altrimenti il gioco finisce presto disse
Lo sentii alzarsi e pochi attimi dopo si riavvicinò.
Il cazzo duro mi vibrava e si muoveva da solo pe l'eccitazione che i aveva procurato; lo osservò e poi iniziò ad armeggiare con il prepuzio che mi copriva la cappella .
Vedo che la pelle risale disse... Ora ci penso io.
Mi scappellò a forza e mi infilò un cockring molto stretto alla base dell'asta.
Mentre provavo l'eccitazione di avere un anello alla base del cazzo, cosa semplice ma mai provata, sentii che allargò l'anello facendoci passare le palle in mezzo così da bloccare completamente la pelle e da lasciarmi scappellato.
L'anello già stretto prima così era quasi doloroso ma, come tutto ormai in quella stanza, era si doloroso ma eccitantissimo.
Davide mise altro olio ai lati del cazzo facendolo scorrere fino al culo e avvicinò un oggetto duro che iniziò a vibrare.
Cazzo ora anche il vibratore pensai tra me e me, mi ha ridotto proprio a troia.
Mentre iniziava a penetrarmi con un vibratore di cui non sapevo le dimensioni ma che dalla forza che impiegava e dal dolore che provavo doveva essere di dimensioni considerevoli, iniziò nuovamente a segarmi. Tra me e me pensai chi sa quanti altri culi di troie come me ha visto questo toys e la cosa mi eccitò un casino.
L'eccitazione prese il sopravvento e mentre Davide segava il mio cazzo circonciso dall'anello e con la pelle praticamente assente, sentii che il vibratore era entrato praticamente tutto.
Sussultai per il dolore misto all'eccitazione quando il mio culo si abituò alla sensazione di avere un oggetto dentro.
Il mio cazzo si fece sempre più turgido e a qual punto Davide avvio il vibratore alla massima potenza in maniera che iniziò a stimolarmi sulla prostata regalandomi delle sensazioni che non avevo mai provato.
Mi lasciò il cazzo e mi disse di iniziare a spingere di nuovo con il pube e l'uccello. Ero pieno di precum che mi grondava dalla cappella scoperta e sicuramente rossissima per effetto dell'anello.
D'un tratto Davide mi estrasse il vibratore lasciandomi alla sensazione del culo aperto.
L'aria calda della stufetta che entrava nel buco mi eccitava un casino e, stimolando con le dita le pareti divaricate dell'ano iniziò a segarmi con cura massaggiando questa volta solo sulla cappella.
Sembrava che sapesse esattamente quando stavo per esplodere perché, ogni volta che stavo per arrivare, si fermava il secondo prima bloccandomi l'orgasmo per prolungare al massimo il piacere.
Il caldo della stufetta che mi puntava sulla pelle era ormai sempre più intenso e iniziava a darmi fastidio ma, devo dire, anche quella sensazione di calore estremo e forte puntata sul corpo nudo e in particolare sul pube e il cazzo, stretto nella morsa dell'anello mi dava un piacere indescrivibile.
Ora apri la bocca mi ordinò Davide.
Non sapevo cosa mi aspettava, speravo che non mi mettesse il cazzo in bocca perché non sapevo come avrei reagito, mi sarebbe piaciuto e lo avrei pompato di certo ma, essendo completamente estraneo non sapevo se la cosa potesse piacermi o meno, semplicemente visto che ero totalmente privo della facoltà di muovermi e di vedere.
Spalancai la bocca con estrema ansia e sentii una cosa di stoffa umidiccia entrare in bocca.
Ora ciuccia i miei boxer, vedi come mi so o bagnato grazie a te, mi disse.
Il porco mi aveva infilato i suoi boxer pieni di precum dal lato bagnato direttamente sulla lingua per farmi inebriare del suo odore e dei suoi umori.
Quella cosai fece eccitare al massimo e veramente il mio cum.contorl era arrivato al limite.
Davide si rese conto della cosa ei infilò nuovamente il vibratore in culo avviandolo alla massima potenza e poi inizio a segarmi.
In quella situazione durai pochi secondi e il mio cazzo esplose..
1 2 3 4.... 10 schizzi di sperma ino più forte dell'altro uscirono dal mio cazzo finendomi in faccia, sul corpo e colando sul pube e sul cazzo depilato.
Ansimavo e respiravo a fatica con i suo boxer sporchi in bocca. Nel naso sentivo solo l'odore delle mutande usate di Davide e la bocca, completamente secca, sapeva solo sei suoi umori.
Davide mi tolse il vibratore e mi carezzava la mazza ancora dura mentre, a fatica, mi tolse il cockring.
Il mio cazzo rimase duro ancora per un po' salvo poi smosciarsi piano piano mentre mi spalmava lo sperma sul petto, addome e sul pube al caldo della stufa.
Mi levo le sue mutande da bocca e lo sentii rinfilarsele, poi mi sfilò la benda e spense la stufa.
Lo osservai, aveva il cazzo barzotto nei boxer bagnati dalla mia saliva nel punto dove poggiava la punta del cazzo; poi abbassai lo sguardo e mi vidi il cazzo ormai moscio e completamente depilato; una sensazione stranissima cisto che non mi ero mai depilato.
Allora ti è piaciuto disse levandomi anche la benda ma lasciandomi legato alla panca?
Tantissimo risposi
Bene, ti andrebbe la prossima volta di provare qualcosa di diverso?
Cosa? Chiesi
Beh questa anta volta abbiamo fatto cum contorl, la prossima volta potremmo provare il milking, è molto più duro per chi sta sotto.
Non sapevo cosa dire, mi aveva preso alla sprovvista, non avevo certo pensato che la cosa potesse ripetersi o diventare magari fissa. Mi aspettavo di passare una bella giornata ma che finisse lì ..
Ok risposi di botto
Bene allora dobbiamo mettere due regole, mi disse
Non capii e lo vidi andare verso la scrivania e cercare una cosa nel cassetto.
Mi si avvicinò con in mano una scatola.
Allora prima cosa da oggi dovrai essere sempre depilato. Ma tutto depilato, quindi a casa mi raccomando e passò una mano sul petto, le ascelle e le cosce.
Annuii in silenzio avendo capito cosa voleva.
Poi secondo... Per fare milking non dovrai sborrare da ora fino al nostro prossimo appuntamento
Ok gli dissi
Per questo però devo essere certo disse, mi si inginocchio avanti e prese un oggetto strano di plastica trasparente dalla scatola.
Iniziò a mettermi un gancio di plastica dietro le palle che si chiuse avanti al cazzo, poi mi scappellò e mi lubrificò leggermente la cappella.
Prese la gabbietta per il cazzo dalla scatola e me la infilò per poi agganciarla all'anello che aveva messo e chiuderla con un lucchetto.
Cazzo ma che fai dissi
Ora così sono sicuro che non ti segherai. E si alzò
Volevo muovere le mani per toccarla ma ero bloccato.
Davide mi si avvicinò e mi liberò.
Allora la gabbietta è stretta giusto per il tuo cazzo moscio e ti impedirà di avere erezioni e di masturbarti.
Per l'igiene come vedi è forata avanti, quindi puoi pisciare senza problemi e per evitare complicazioni e farti lavare ti ho lasciato il cazzo scappellato dentro, così puoi lavarlo senza problemi con acqua e sapone; è abbastanza stretta da bloccare la pelle, quindi non ricoprirò la cappella.
È un modello abbastanza discreto e sottile aggiunse, quindi sta tranquillo che nessuno lo vedrà con i jeans.
Chiaramente eviterei docce in palestra.
Finalmente libero mi alzai e toccai il mio cazzo nella gabbietta.
La cosa mi provocava una strana eccitazione, sapevo che era una cosa non convenzionale e che se l'avessero vista tutti avrebbero pensato che fossi un depravato, per non parlare poi dei miei coinquilini, con cui capitava di vedersi nudi di sfuggita in bagno, ma allo stesso temo mi eccitava.
Risposi solo ok
Davide mi lanciò i miei boxer e mi fece rivestire.
Mi farò sentire io mi disse e mi accompagnò alla porta.

Fine della prima parte
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