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Gay & Bisex

la mia prima scopata... grazie alla depilazione


di marsasso
02.01.2019    |    7.815    |    6 9.8
"Sentivo lo sfregare dei peli sulle natiche e allo stesso tempo mi sentivo trapanare il culo dal suo cazzo..."
Una volta mi capitò di tornare a casa con un mio amico. Andrea, cosi si chiamava, era un bel tipo, 22 anni (io ne avevo 20 all’epoca), alto abbastanza sportivo e con i capelli castano chiaro. Non so come ma iniziammo a parlare di cose intime, di come fossero fatti i nostri cazzi, della forma e altre cose hot; lui mi disse di avercelo curvo a banana verso il basso, e io pensavo volesse prendermi in giro. Da considerare che, nonostante ci conoscessimo da anni, non c’era mai stata occasione per vedersi nudi.
In questa insolita chiacchierata si giunse a un certo punto al discorso peli pubici e depilazione. Infatti ne io ne lui l’avevamo mai praticata; nel parlare lui disse che il problema maggiore era la depilazione del lato b che ovviamente non poteva fare da solo. Non so cosa mi spinse, ma colsi l’occasione, ero sempre stato curioso di vedere il suo cazzo, e gli proposi di vederci per farla insieme, in maniera tale da “darci coraggio per farla la prima volta” e soprattutto per darci una mano a vicenda li. Non dovetti insistere più di tanto, infatti lui accettò la cosa di buon grado.
Dopo quella volta ci vedemmo in altre occasioni ma non dicemmo nulla a riguardo e passarono così all’incirca un paio di settimane. Un sabato pomeriggio ci vedemmo per farci un giro e, dopo la passeggiata, lui rimise il discorso in mezzo e mi propose di andare a casa sua per fare finalmente questa cosa, visto che i suoi erano via per il weekend ed aveva la casa libera.
Arrivati al piano lui aprì la porta e fece strada fino alla camera sua dove iniziammo a spogliarci fino a rimanere in intimo, io indossavo un paio di boxer grigi a righe e una maglia a mezze maniche, e anche lui aveva la maglia intima a mezze maniche con dei boxer neri.
Mentre parlavamo del più e del meno, fingendo che fosse cosa ordinaria, andammo nel bagno ed entrati chiudemmo la porta per cerare più intimità, nonostante in casa non ci fosse nessuno.
Andrea si piego e prese dal mobile un paio di rasoi elettrici e me ne diede uno in mano.
“Questo è il mio vecchio” disse “funziona bene, ha solo poche misure di taglio ma dovrebbe andare”
“Si si certo, non preoccuparti, tanto a me una ne serve” risposi.
Lui un po’ imbarazzato si levò la maglia, mostrando il suo fisico. Aveva un petto fantastico, abbastanza definito con spalle larghe, l’addome non era muscoloso, ma era magro.
Seguii io che, subito dopo di lui, levai anche io la mia maglia restando solo in boxer.
Entrambi eravamo imbarazzatissimi, era la prima volta che si stava praticamente semi nudi e soprattutto in una situazione del genere.
Andrea abbasso un po’ l’elastico dei boxer mostrano il suo pelo, senza però far vedere il cazzo “depiliamo coì’?” chiese.
Io ancora più in imbarazzo risposi “secondo me dovremmo levarci anche i boxer, credo sia più comodo così, anche per capire come tagliare”
Lui convenne, ma era titubane nel levare l’ultimo pezzo di stoffa che gli copriva il cazzo e così, vinto l’imbarazzo, fui io a spogliarmi per primo, mettendo in bella mostra il mio cazzo avanti a lui.
Ero moscio, le palle più grandi del pene e penzolanti, con il prepuzio a fiocco che mii copriva la cappella e un bel cespuglio mai curato da quando era iniziato a spuntare.
Anche lui a quel punto vinse l’imbarazzo e si calo i boxer mostrandosi finalmente nudo per la prima volta ai miei occhi.
Potei notare che eravamo parecchio simili lì sotto, i cazzi infatti bene o male erano delle stesse dimensioni, per quel che si può capire delle dimensioni quando non è in tiro, anche lui moscio con le palle leggermente più grandi dell’asta, un bel prepuzio che copriva il glande per intero e una peluria folta come la mia, ma leggermente più chiara.
“Beh non sei messo male” disse lui guardandomi, “anche tu” risposi.
“Senti come facciamo allora? ”mi chiese
“Direi che stiamo qui e ognuno fa il suo che dici? poi per il culo vediamo e ci diamo una mano dopo?”
“Si va bene, credo che sia l’unico modo, tu lì come sei messo?”
“beh sono abbastanza peloso, ma meno che avanti e tu?”
“faccio prima a farti vedere” così dicendo si girò e inarcò la schiena fino a mettere in mostra il suo culo fantastico, lo apri con le mani per farmi vedere la peluria che lo copriva fino al buchetto stretto.
Osservai il suo splendido culo e notai come effettivamente fosse parecchio peloso.
“Te invece come sei messo? fammi vedere” disse
Ultraimbarazzato a quel punto anche io replicai il suo movimento e gli mostrai il mio culo peloso e allargando le natiche per far vedere i peli fino all’ano.
“eh si ne hai un po’ meno che sul davanti” constatò”
“Bene dai iniziamo” dissi a quel punto
Prendemmo i rasoi e con lo specchio aventi iniziammo a depilarci il pube nel lavandino.
“Marco che dici secondo te va bene o lo sto facendo troppo corto” mi chiese dopo che era passato con il rasoio alla misura più corta possibile.
“secondo me va bene, se dobbiamo fare la cosa facciamola bene” gli risposi, e anche io passai il rasoio accorciando alla misura più corta.
A quel punto iniziammo a scherzare sulle possibili forme da dare, dal rasare solo i lati, al lasciare una striscia come le troie dei film porno, fino a come poi facemmo, rasare completamente tutto, lasciando solo il pelo rasato di base.
Dopo alcuni minuti eravamo entrambi completamente rasati e il lavandino era pieno dei nostri peli pubici mischiati tra loro, i miei, poi scuri e ricci, e i suoi più chiari e lisci.
Era la prima volta per entrambi, da quando era iniziato lo sviluppo che ci si depilava ed ora i nostri cazzi sembravano parecchio più lunghi di prima e avevano proprio un’altra faccia.
Il pelo era rasato, del classico colore grigiastro che si fa a quella lunghezza, il suo di una misura leggermente più corta della mia, visto che il suo rasoio era più nuovo e aveva una misura di taglio leggermente inferiore.
Sia io che lui ci guardavamo nello specchio combattuti sul se fosse bello o meno, cerando il parere dell’altro e cercavamo di abituarci alla nuova “pettinatura”.
Per un moneto si pensò pure di prendere una lametta e di finire il lavoro, ma poi entrambi desistemmo e lasciammo il tutto com’era, pensando che avremmo dovuto farci l’occhio e che con la lametta poi dopo difficilmente si poteva tornare indietro, tra l’altro era cosa parecchio estrema per la prima depilazione.
“Ora dobbiamo fare dietro o non ti va più?” gli chiesi.
“no marco io volevo fare sta cosa proprio per fare il culo, perché quando vado in palestra sudo e mi danno fastidio i peli li” disse.
“Ok dai allora, come facciamo” chiesi
Lui mi diede il rasoio con il quale si era accorciato il pube e prese la stessa posizione di prima, quando mi aveva fatto vedere la peluria del culo, ma si rese conto che stare cosi mentre lo depilavo era scomodo e così uscito dal bagno, con i cazzi ciondolanti, andammo nella sua camera.
Liberammo il suo letto dai vestiti che c’eravamo tolti prima e ci mettemmo li. Lui si posiziono a pecorina con il culo in mostra e all’aria e io dietro di lui. Seduto azionai il rasoio e inizia i a passarlo prima sulle chiappe e poi, con estrema attenzione per evitare di tagliarlo, nelle natiche fino all’ano.
Quella posizione che aveva preso, e la situazione in generale, iniziarono a farmi venire strane idee e iniziai ad eccitarmi.
Preso dalla foga della situazione, mentre passavo e ripassavo il rasoio per ottenere un buon risultato, con l’altra mano iniziai ad accarezzare il culo, fingendo di controllare se la lunghezza dei peli fosse uniforme.
Giunto all’ano stretto notai che il suo cazzo penzolante, che si intravedeva da sotto, era barzotto.
A un certo punto presi coraggio e gli puntai il dito medio sull’ano e facendo un po’ di forza lo penetrai.
La cosa fu per lui inaspettata e balzò un po’ quando il mio polpastrello lo penetrò, ma allo stesso tempo capii che gli piacque perché non si lamentò e il suo cazzo da barzotto era ora completamente eretto.
“Ehi ma che cavolo fai” disse fingendosi infastidito.
“Beh ti avevo visto eccitato e quindi pensavo ti potesse piacere” risposi
“dai levami quel coso del culo” disse ancora,
“ma dai che se ti è diventato duro” aggiunsi io,
“ma che c’entra, sai è la situazione e poi il massaggio che mi facevi mentre passavi con la mano” cercò di giustificare lui.
“Bai che t’è piaciuto” dissi ancora io, mentre con il dito facevo su è giù per il suo ano, “comunque ora finisco”.
Lui a quel punto non rispose e io levai il dito dal suo culo che si chiuse istantaneamente e termiani il lavoro con il rasoio.
Si alzò da quella posizione e nudo e con il cazzo ancora duro, completamente depilato, si controllò allo specchio ammirando il lavoro fatto.
“bel lavoro” disse autocompiacendosi.
A quel punto si girò verso di me e notò come anche il mio cazzo fosse bello barzotto (la vista del suo cazzo duro mi aveva provocato questa reazione)
“Ahaha anche a te ha fatto s’effetto vedo” disse ridendo e cercando di giustificare l’erezione che aveva.
“beh sai… comunque è una situazione particolare come hai detto tu” dissi io cercando una giustificazione
“eh si guarda me” disse indicando il suo cazzo che ora iniziava a smosciarsi leggermente
“comunque ora tocca a te dai”, così presi la sua posizione di prima e lui si sedette dietro di me.
Avviò il rasoio e iniziò a passarmi la lama e a depilarmi il culo. La situazione era particolarmente strana, visto che sentivo la lama fredda passare per le chiappe e i peli che mi venivano man mano rasati dal culo.
Ad un certo punto anche lui iniziò a passarmi la mano e a qual tocco il mio cazzo da barzotto raggiunse in pochissimo l’erezione.
Imbarazzato cerai di nasconderla per quel che potevo e, mentre mi depilava, sentivo il dito avvicinarsi sempre più al mio orifizio vergine.
La sensazione era strana, da una parte ero eccitatissimo, dall’altra completamente in imbarazzo.
Mi aspettavo che da un momento all’altro ricambiasse il dito in culo che gli avevo messo prima, mi sentii toccare sull’ano depilato con una cosa umida.
Non capivo cosa fosse e prim’ancora che mi girassi per vedere sentii la sua cappella penetrarmi l’ano non più vergine.
“ma che fai” dissi.
Lui fece finta di niente ed iniziò a spingere il cazzo dentro fino a da arrivare a toccarmi con il pube rasato il culo.
Sentivo lo sfregare dei peli ispidi sulle natiche e allo stesso tempo mi sentivo trapanare il culo dal suo cazzo.
“ma sei scemo o cosa” mi lamentavo
“dai Marco stai zitto che lo vedo che ti piace, hai il cazzo ancora in tiro” rispose
Ero rosso di vergogna e mentre lui mi trapanava sempre più forte iniziai ad animare.
Mentre sentivo la sua cappella che si bagnava nel mio retto, senza levarmi il cazzo dal culo, mi fece girare ed inizio a scoparmi supino mentre segava il mio cazzo durissimo.
Dopo un po’ lo sfilò e mi fece notare che il mio buco, ormai bello largo, si stava richiudendo.
Mi alzai e potei osservare il lavoro completo allo specchio della sua camera.
Avevo fatto l’occhio al look del mio pube, il cazzo sembrava più grande, soprattutto ora che era in erezione e notai come il mio culo fosse più il ordine e sistemato da liscio.
Lui si alzò e anche io mi girai. Entrambi avevamo i cazzi completamente duri e per la prima volta li avevamo li quasi come per confrontarli.
Andrea mi aveva descritto abbastanza bene come fosse il suo, e io avevo fatto lo stesso con il mio, ma certamente una cosa era immaginarlo e altra era vederlo, o prenderlo.
Era lungo sui 16 cm, curvo verso il basso con la cappella semi scoperta e ovviamente il pelo rasato.
Mi avvicinai e affiancai il mio cazzo di 15 cm al suo. Il mio a differenza sua aveva il prepuzio che copriva il glande anche in erezione, visto che dovevo scoprirlo io, ovviamente stesso look di peli, ma da poco una verginità anale in meno.
“wow allora davvero lo hai curvo” dissi constatando che quella cosa che mi aveva detto, alla quale non avevo creduto, fosse vera.
“eh si ti avevo detto, va a banana verso il basso, tu invece non scappelli?” mi chiese
Al che portai la mano al cazzo e scappellai il prepuzio, mostrando il mio glande, “si m a devo tenere io la pelle giù altrimenti viene ricoperto” risposi mostrando la cosa, appena lasciai il cazzo infatti questo pochi secondi e venne ricoperto dal prepuzio.
“Ah ok si vedo, bella cappella grossa”
“anche la tua non è male” risposi toccandomi anche il culo.
lui scappellava il cazzo per farla vedere meglio e quel cazzo che iniziava dritto ma che si curvava era davvero eccitante.
“Senti mi sa che st’erezioni non si placheranno facilmente se non ci seghiamo, visato che ci siamo ti va sborrare insieme” proposi
“ma si dai” rispose lui
cosi iniziammo a segarci i cazzi, lui sputò sulla cappella e iniziò a menarsi quella, mentre io menavo il glande ma con il prepuzio che mi scorreva sopra.
Ad un cento punto, dopo qualche minuto che gli unici rumori che si sentivano erano i nostri prepuzi che scorrevano sul glande bagnato lui ruppe il silenzio
“ti è piaciuto prima”? mi chiese alludendo alla breve penetrazione che mi aveva fatto
“Beh era fastidioso ma allo stesso tempo piacevole” risposi, “e a te il dito?”
“Beh non è la stessa cosa, ma anche a me lo stesso” mi disse, poi aggiunse “Senti ti va di fare un gioco”
“Quale?” chiesi incuriosito
“Beh facciamo la gara a chi lo ha più lungo”, propose, “chi perde deve pagare pegno che dici?”
“Ahahah e che pegno” chiesi
“Beh che ne so, possiamo fare che chi perde deve ciucciarlo e prenderlo nel culo che dici” disse lui con tono scherzoso ma allo stesso tempo serio, “tanto a te è piaciuto a me non è dispiaciuto ahaha, che dici?”
Ero eccitato alla proposta ma allo stesso tempo non volevo fare la figura del gay, ma poi alla fine accettai.
Ci segammo per bene e poi affiancammo i cazzi duri l’uno all’altro
Il mio era apparentemente più lungo, ma persivi visto che il suo era 1 o 2 cm in più, cosa che non si notava per via della curvatura.
“Ahaha ho vinto”
“Cazzo no sul serio ora devi incularmi” chiesi perplesso
“Dai su che i debiti si pagano” disse lui segandosi la cappella “e poi tanto lo so che ti piace, e non scordarti di ciucciarlo prima”
Così dicendo mi abbassai e titubante lo presi in bocca, non sapeva certo di sapone, ma il gusto non mi dispiaceva affatto, e iniziai a leccare bene tutti i pinti del glande, anche quelli coperti dalla pelle. Dopo un po’ mi rimisi nella posizione di prima e lui mi poggio il glande bagnato sull’ano depilato.
Ci sputò sopra e con decisione infilò la cappella dentro, questa volta il mio culo fece pochissima resistenza.
Lui iniziò a spingere il cazzo dentro fino ancora una volta e come prima mi toccava con il pube ispido, fresco di depilazione, il mio culo liscio.
Sentivo lo sfregare dei peli sulle natiche e allo stesso tempo mi sentivo trapanare il culo dal suo cazzo.
Iniziai ad ansimare mentre sentivo la sua cappella che si bagnava nel mio retto e che scorreva allargandomelo sempre più.
Dopo un po’ che mi scopava levò il cazzo dicendo che il pegno era pagato e mi chiese come fosse prenderlo. Gli risposi dicendo che faceva male ma che allo stesso tempo si godeva parecchio, ed era una sensazione non descrivibile. Cosi incuriosito anche lui si mise a pecorina e mi disse di provare a incularlo, ma, visto che era una cosa che voleva provare, e non era il pegno da pagare, mi intimò di smettere se avesse avuto dolore.
Così ci scambiammo le posizioni, lui a pecora e io che da dietro poggiavo la cappella sull’ano.
Ci misi un po’ ad entrare, anche lui come me era vergine e dopo qualche minuto fui dentro. Stantuffavo il mio cazzo nel suo buco stretto mentre lui gridava e ansimava. Lo feci girare e iniziai a scoparlo supino mentre con la mano gli segavo il cazzo curvo, cosa davvero strana, perché la curvatura era al contrario rispetto alla mia e quindi faceva parecchio strano sentirla così.
Dopo qualche minuto levai il cazzo ci sdraiammo sul lettino l’uno affianco all’altro e iniziammo a segarci a vicenda.
Dopo pochi minuti lo sentii ansimare e dal suo cazzo curvo e pulsante schizzarono 7 fiotti di sperma caldo che mi inondò le mani. Subito dopo anche io schizzai riempiendogli le mani di sperma.
Ancora un po’ barzotti andammo nel bagno, ci lavammo le mazze nel lavandino, ancora piano dei nostri peli pubici, e ci rimettemmo i boxer. Entrambi pero notammo come lo strofinare delle mutande con i peli dava prurito e fastidio, cosi andammo di corsa alla pizzeria vicino casa, comprammo due pizze e, tornati, ci rimettemmo nudi e mangiammo con i cazzi all’aria.
Dopo mangiato ci vedemmo un porno e ci rifacemmo una sega.
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