Prime Esperienze
Estate al mare 1

25.04.2020 |
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"Dopo poco lui era al culmine, e glielo disse, lei senza dire una parola lo prese in bocca tutto fino alla base, sentì il cazzo irrigidirsi poi cominciarono..."
Racconto di fantasia.Era nuovamente arrivata l'estate e Valentina era tornata al paesino dove ogni anno lei e i suoi genitori passavano la bella stagione.
Il paesino di pescatori non era cambiato affatto.
Dopo un pranzetto veloce, i suoi avevano messo a dormire la sorellina di Valentina e si erano appisolati anche loro. Valentina decise che era ora di andare a cercare i suoi amici. Si guardò allo specchio, ormai aveva compiuto 16 anni, faceva l'istituto d'arte a Bologna, aveva i capelli scuri, gli occhi neri, il suo corpo era ormai quello di una giovane donna, aveva un seno che era lievitato nell'ultimo periodo fino ad arrivare a una 4 abbondante e piena, un bel culetto all'insù, e delle labbra carnose che erano il suo cruccio. Non si riconosceva in quel corpo, i ragazzi avevano cominciato a guardarla diversamente, le ragazze erano invidiose. Perché non poteva avere un corpo più normale? Una seconda come sua madre sarebbe stata perfetta, pensava mente cercava un costume senza successo.
- Vabbè tanto non devo fare il bagno- pensò. Così prese un paio di short, si mise la maglietta e arrivò alla gelateria dove si trovava ogni anno con gli amici del mare.
Si prese un cono mentre aspettava di rivedere gli amici, attirando gli sguardi di tutti i maschi lì intorno. Valentina si sentiva in imbarazzo ad avere tutti gli occhi puntati, stava per andare quando un rumore familiare la fece voltare, era il rumore caratteristico dell'ape di Luca, uno dei pochi amici di Valentina che in quel paesino ci viveva tutto l'anno. Luca era figlio di un pescatore e quello era il mezzo con cui abitualmente il padre si muoveva per andare a vendere il pesce.
Luca aveva la stessa età di Valentina aveva un fisico tonico plasmato da anni di nuoto, lavorava infatti come bagnino, capelli scuri occhi verdi e carnagione scura scura, sembrava quasi marocchino. Valentina era felice di vederlo anche perché era molto legata a lui, la scorsa estate dopo aver fumato erba, si erano baciati e lui sarebbe stato felice di andare oltre, ma lei non se la sentiva, e lui non aveva mai insistito. Lei lo aveva apprezzato. Dopo vari convenevoli e ricordi erano andati a fare una passeggiata. Mentre Luca gli raccontava aneddoti, Valentina se lo mangiava con gli occhi, aveva avuto un ragazzo durante l'inverno, perché tutte le sue amiche avevano un ragazzo e lei non voleva essere da meno, era durato poco, era insistente, gli chiedeva sempre di fargli una sega. Un paio di volte aveva ceduto. Lei si era divertita a masturbarlo, ma solo per farlo contento. Tanto dopo 2 minuti lui era venuto. Ovviamente non aveva mai ricambiato. Il piacere aveva sempre dovuto darselo da sola.
Luca invece era simile a quelle statue che lei ammirava nei libri di Arte. Sentiva la patatina che si bagnava come non gli era mai capitato. Decise che era arrivato il momento di fare qualcosa. Si diedero appuntamento per la serata.
La sera Valentina non sapeva cosa mettere, non voleva essere troppo sfacciata, ma non voleva neanche sembrare una bambina. Alla fine riuscì a trovare un compromesso : sandali su un paio di pantaloncini corti che gli fasciavano il culetto sodo, e una camicetta che risaltava le tette.
Dopo vari giri erano andati a fumare erba al faro, ben sapendo che quello era il luogo dove andavano le coppiette. Dopo un paio di canne, i discorsi si fecero un po'più spinti. Lui gli raccontò di un paio di avventure che gli erano capitate, sperava di metterle un po'di voglia, e sembrava proprio che la cosa gli fosse riuscita, perché lei gli si strusciava come una gatta in calore. Valentina invece sperava tanto che lui prendesse l'iniziativa. Poi complice l'erba semplicemente portò la sua bocca a quella di lui e si cominciarono a baciare, Luca non voleva ammetterlo, ma era un anno che aspettava questo momento, così si fece audace e cominciò a esplorare il suo corpo. Valentina fremeva di voglia, bastò che lui le sfiorò il clitoride per mandarla in estasi, era vergine, ma amava giocare con il suo bottoncino, Luca la stava mandando fuori di testa,scese per leccarla, si accorse della sua verginità e cominciò a lavorarla di lingua facendola arrivare all'orgasmo. Valentina lo baciava sentendo il suo sapore, lui non disse nulla, ma la poderosa erezione parlava per lui, Valentina inginocchiata gli tirò fuori un cazzone enorme, almeno 23 cm, altro che il cazzetto che aveva masturbato durante l'inverno, lo guardò estasiata, non se lo sarebbe fatto sfuggire! Cominciò prima a segarlo, poi prese gli prese le palle in bocca facendolo diventare duro come il marmo. Lo lavorava di lingua mentre lui gli palpava le tette sode come pompelmi, lei era in piena trance, pompava il cazzo come se non avesse fatto altro in vita sua, aveva voglia di farlo godere, lui non sapeva più cosa fare, sentiva che l'eccitazione era troppa per durare ancora a lungo, decise che voleva una spagnola, le grandi bocce di Valentina sembravano fatte apposta, la staccò a fatica, gli mise il cazzone tra le tette e lo faceva scivolare, lei lo leccava quando ne aveva l'occasione. Dopo poco lui era al culmine, e glielo disse, lei senza dire una parola lo prese in bocca tutto fino alla base, sentì il cazzo irrigidirsi poi cominciarono a partire 5-6 schizzi di sborra calda che lei prontamente ingoiò. Senza fermarsi continuava a leccare quel cazzo che aveva desiderato per tanto tempo. Poi lo fece uscire dalla bocca pulito e leccandosi le labbra disse semplicemente:- Per fortuna l'estate è ancora lunga.
Questa è solo la prima esperienza di Valentina, cosa credete che succederà nella prossima???
Scrivetemi nei commenti come vorreste che la storia prosegua
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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Commenti per Estate al mare 1:
