trio
Italia 90
di bullmarchigiano
25.04.2020 |
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"Era in vacanza con la famiglia e una amica, Erika, anche lei di 18 anni, che era decisamente l'opposto, anche lei alta, ma con un fisico burroso, ..."
Racconto di fantasia.Era l'estate dei mondiali in Italia, avevo fatto la maturità e avevo trovato un lavoretto in un camping frequentato da turisti tedeschi, come manutentore. Mi occupavo della piscina e di piccole riparazioni all'interno dei bungalow. La paga non era un granché, ma c'erano anche vitto e alloggio, non avevo troppe cose da fare, in genere arrivavo alle 8 davo una mano al bar e facevo colazione, controllavo che tutto fosse in ordine, poi alle 10 aprivo la piscina fino alle 13, mangiavo e rimanevo in pausa fino alle 15, poi riaprivo la piscina fino alle 19, il tempo di chiudere e facevo cena al ristorante del villaggio. Non era il massimo ma alla fine era una cosa accettabile. L'unica cosa negativa era che non c'era troppa figa, la clientela era perlopiù composta da vecchie coppie e famigliole con bimbi piccoli. Nel mentre io, come tutti gli italiani, cantavo le notti magiche della nostra nazionale. Finché un giorno al camping conobbi Stefanie e Erika.
Stefanie era bella ragazza di 18 anni, classica bellezza teutonica, alta, biondina, capelli corti, fisico da urlo, faceva ginnastica artistica e malgrado le tette piccole, una seconda, aveva un culetto stupendo. Era in vacanza con la famiglia e una amica, Erika, anche lei di 18 anni, che era decisamente l'opposto, anche lei alta, ma con un fisico burroso, tettona, capelli lunghi.
Le conobbi il giorno stesso del loro arrivo, la doccia non funzionava e fui mandato io a sistemarla. A dire il vero il primo incontro non fu il massimo, ma sapevo che la gentilezza non era il punto forte dei tedeschi
Non ci feci troppo caso. Poco dopo me le ritrovai entrambe in piscina e non appena vidi Stefanie ed Erika in costume il mio cazzo ebbe un sussulto. Il culetto di Erika sembrava disegnato. Le tettone di Erika, sembravano due meloni di quelli che si trovano in campagna, sodi e succosi. Mi venne il dubbio che fossero più che amiche. Pazienza pensai, se sono lesbiche è un vero peccato. Passarono 2-3 giorni e capii che mi sbagliavo. Avevo finito in piscina e il titolare mi chiamò dicendomi che la doccia del loro bungalow aveva ancora problemi. Così ancora con il costume, presi la cassetta degli attrezzi e mi avviai. Arrivato vidi che i genitori stavano uscendo per andare a vedere la semifinale Germania-Inghilterra. Meglio pensai, almeno avrei lavorato in pace. In pochi minuti avevo risolto il problema, quando sentii una voce dalla camera da letto, così andai a vedere. Stefanie mi apparve come in una visione, a pecora, completamente nuda con la sua amica che la masturbava con una zucchina. Che coppia di porcelline! La scena erotica era irresistibile, provocandomi un erezione che il mio costume non riuscì a nascondere, Ecco c'è da dire che il mio è un cazzo decisamente XL. 23 cm con un diametro notevole. Così ci trovammo loro due mezze nude e io con l'uccello che era uscito dal costume e svettava sull'attenti.
-Italiano cazzo grosso!- mi disse Stefanie che intanto mi si era avvicinata e preso in mano il mio cazzo grosso aveva cominciato un succoso pompino, dalla sua bravura capii che aveva una certa esperienza, lavorava di lingua e intanto se lo cacciava in gola con maestria. Leccava lo scroto gonfio, saliva lungo il perineo e ricominciava. Erika, vedendo il mio cazzo, si spogliò e mi mise le tettone in faccia, cominciai a strizzare quelle enormi mozzarelle, aveva una grande areola e due capezzoli duri e gonfi. Non resistetti a lungo e sborrai in bocca a Stefanie che non si perse una goccia e si avvicinò ad Erika per darle un bacio con la bocca piena. La scena mi provocò una nuova erezione, era il turno di Erika a succhiarmi il cazzo, mi misi disteso e Stefanie si sedette sopra la mia faccia per farsela leccare. Era davvero eccitata perché in poco tempo mi riempì la bocca dei suoi umori. Erika era decisa a godere del mio cazzo, così si mise sopra impalandosi e cominciò a cavalcarmi, la vista di quelle tettone che sballottavano era incredibile, con le mani cominciai a strizzare quelle mammelle da vacca ninfomane. In breve venne anche lei come una cagnetta. Anche Stefanie decise che era ora di fare un giretto sulla giostra e scostando l'amica di mise a cavalcare dandomi le spalle. Erika si alternava a leccare le mie palle e il clitoride dell'amica che gradiva parecchio. La visione di quel culetto sodo era troppo invitante, cominciai prima a stuzzicare il buchino con un dito, che presto divennero due. Stefanie accompagnava il movimento con gridolini di piacere, finché Erika non le chiuse la bocca con la sua figa che prontamente Stefanie cominciò a gustare avidamente. Era il momento di metterle entrambe a pecora. Cominciai con Erika, la sculacciavo con forza e intanto la sbattevo forte, le sue tettone sbattendo sembravano applaudire la nostra scopata, lei si muoveva accompagnando il movimento per poi fermarsi e tremare scossa dall'orgasmo. Non mi rimaneva molta autonomia così decisi che era venuto il momento di metterle in un 69 con Stefanie a pecora, mi volevo prendere l'ingresso posteriore, sputai su quel fiorellino che avevo sentito prima morbido e accogliente. Così lo puntai, e facendo appena forza cominciai a incularla, prima lentamente poi sempre più forte. Aveva un buchino stretto stretto ma già aperto, si capiva che ne aveva presi parecchi. Erika si dava da fare con la lingua, così dopo qualche minuto Stefanie ebbe un nuovo orgasmo e io arrivato al limite riempii quel bel culetto di cremina calda.
Uscì da quel culetto e mi misi seduto per riprendere le forze, le ragazze sempre avvinghiate nel 69 continuavano a leccarsi. Erika sdraiata leccava la sborra che colava dal culetto aperto di Stefanie.
Le due maialine non erano ancora sazie, Stefanie prese la zucchina con cui prima veniva masturbata e la mise nel bel culo grosso di Erika, facendomi capire che anche lei voleva la sua razione di cazzo nel culo.
Così mi si avvicinarono e cominciarono un pompino doppio degno delle migliori pornostar, si alternavano una sulle palle una sull'asta. Mi leccavano anche il buchino del culo, dopo pochi minuti di quel trattamento e il mio cazzo svettava imperioso. Erika semplicemente si girò e si aprì le chiappe, aveva voglia di farsi aprire per bene. Entrai senza problemi, le davo lunghe stoccate facevo sbattere le palle sulla figa, poi uscivo e rientravo. Mi volevo godere quel gran culo! Erika prima grufolava come una porcellina, si capiva che il trattamento la stava facendo arrivare al limite. Aumentai il ritmo, facendola urlare, volevo aprirla per bene. Stefanie si era messa davanti a lei a gambe aperte, la zucchina nella bocca di Erika che ad ogni mio affondo la penetrava, era una ragazza piena di fantasia. Mentre inculavo Erika la sculacciavo su quel gran culo, le stimolavo il clitoride, facendole avere ancora un orgasmo. Avevo ancora benzina e decisi di fare un altro giro sul culetto di Stefanie, questa volta mi misi seduto, lei sopra, le baciavo il piccolo seno, i capezzoli erano duri duri. Fu un inculata lenta, volevo che ricordasse il mio cazzo. Erika intanto mi leccava le palle e il buchino. Ormai stremato, le feci mettere in ginocchio per innaffiarle entrambe di sborra. Il loro doppio pompino era semplicemente squisito. In poco tempo schizzai sulle loro bocche una grande quantità di sborra calda non una goccia cadde a terra.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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