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Prime Esperienze

Estate al mare 2


di bullmarchigiano
11.03.2025    |    11    |    0 8.0
"Gli aveva fatto l'ennesimo pompino e lui aveva quel sorriso un po' ebete che hanno i maschietti dopo aver goduto..."
Racconto di fantasia

L'estate continuava, Valentina era cotta di Luca e del suo cazzone, ogni pomeriggio docile aspettava che lui finisse il turno di bagnino, prendevano il pattino e al largo, lontani da occhi indiscreti, lei con dedizione certosina si dilettava nel piacevole gioco di svuotargli i coglioni. Adorava farlo sborrare, quel dolce nettare che con tanto impegno lei gli faceva zampillare dal cazzo, era la sua ricompensa.
Valentina lo faceva anche perché era ben consapevole che uno come lui, bello e dotato non avrebbe fatto fatica a trovare qualche bella turista.
La cagnetta non aveva intenzione di mollare l'osso.
Era felice. E aveva preso la sua decisione!
Un bellissimo ragazzo la aveva scelta, e lei aveva scelto lui per dargli la sua verginità.
Quel giorno decise che era arrivato il momento di saltare il fosso e che era giunto il momento di dargliela. Non voleva più essere vergine, voleva anche lei provare quel piacere, Luca era quello giusto, non gli aveva mai fatto pressioni e non dimenticava mai di leccarla per bene.
La sera dopo essere usciti facevano una capatina al faro, dopo una canna o due, lui le abbassava le mutandine e si abberava a quella fonte.
-Che facciamo stasera? - gli chiese lei, dopo essere tornata sul pattino dopo un tuffo in acqua, era ancora caldo nonostante l'ora, e poi non voleva che magari gli fosse rimasto dello sperma sui capelli, quando veniva Luca sembrava un idrante.
Lui era sdraiato sul pattino, era felice anche lui, era giovane e aveva trovato una bellissima ragazza come Valentina, con due bocce da urlo e che non aspettava altro che succhiare il cazzo. Lei era un dono del cielo, non era ancora riuscito ad avere la sua figa profumata, era vero, ma non era un problema, lui gliela leccava tutte le sere fino a bere il succo, e lei lo ricambiava con spagnola o pompino, spesso entrambi, per la sua gioia.
Gli aveva fatto l'ennesimo pompino e lui aveva quel sorriso un po' ebete che hanno i maschietti dopo aver goduto.
-Quello che vuoi, Valentina - rispose - Mio cugino mi ha lasciato un po' di erba di qualità, magari ci prendiamo un gelato e poi......
-E poi tu mi dai la panna????- disse lei ridendo e poi gli diede un bacino sul cazzo
-Ehhh magari...
-Shhh - fece lei, stasera sarà memorabile!!

Quella sera Valentina era una vera dea, il sole aveva reso di bronzo la sua pelle, e il segno del costume risaltava al riflesso della luna, era sdraiata sulla spiaggia, Luca aveva come sempre steso gli asciugamani e si stava decisamente dando da fare per farla godere, lei dopo la canna gli aveva detto che voleva scopare e lui si sentiva onorato e pronto, sapeva che sarebbe arrivato il momento, prese un preservativo e lo indossò.
Lei sentì appena appena dolore, ma era un dolore dolce, che piano piano cominciò a diventare piacere, lui glielo spingeva e lei ansimava.
Lui cominciò a variare l'intensità e la frequenza finché lei non arrivò all' orgasmo che la colpì come una frustata, era così diverso dagli orgasmi che aveva provato con Luca che giocava con il suo clitoride, era stordita ma decisa a cavalcare quell' onda.
Lui la baciava e lei godeva, non gli importava di niente altro.
Come destata da un torpore gli chiese di uscire, glielo prese in bocca per ringraziare. Deciso a farle passare una notte memorabile, Luca si distese e la fece sedere su di se, in modo che lei gli desse le spalle, lei gli saltava sul cazzo e lui con la mano giocava con il suo clitoride, tempo neanche cinque minuti e lei venne ancora, come una fontana.
Luca non credeva ai suoi occhi, Valentina stava squirtando, e lui ne era l'artefice era infoiato come mai lo era stato, l'erba gli aveva fatto venire il cazzo di marmo e aveva una figa che si impalava su quel cazzo, coprendolo di umori.
Valentina cercò di alzarsi ma le tremarono le gambe e dovette appoggiare le mani al suolo.
Valentina, a pecora guardò Luca che si accucciava e dopo che lui la leccava per l'ennesima volta semplicemente si voltò
-Scopami ancora Luca, scopami come una troia!



Lui ovviamente non se lo fece dire due volte
La prese da dietro la voleva scopare sempre più forte, cominciò con le sculacciate, prima piano poi vedendo che lei lo incitava a continuare, sempre più forte, lei era in preda al piacere, gli orgasmi che si susseguirono la travolgevano, gli occhi che scrollavano, in quel momento era una cagnolina che godeva.
Luca non immaginava che lei fosse così porcellina ma ora era la sua porcellina.
La cavalcava come una puledrina al galoppo, non gli restava molta benzina, si staccò da lei e tolse il preservativo, voleva venire in quella boccuccia.

-Pronta per la panna? Te la sei davvero meritata, sai che sei proprio una troietta?
Vieni qui a prendere la sborra!
Lei aveva perso il conto degli orgasmi, lui si era sdraiato, lei prese a fargli una spagnola, voleva vedere il cazzone di Luca esplodere stelle filanti.

La sborra era il suo premio, quando lui gli veniva in bocca lei ingoiava semplicemente
Lui era al limite lei lo prese in bocca e lo fece svuotare di tutto il suo latte.
Valentina non si perse neanche una goccia.
Era esausta ma sazia.




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