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E Paola divenne DONNA


di Membro VIP di Annunci69.it paolatrav
28.06.2020    |    2.631    |    25 9.8
"Gironzolai avanti indietro, mi sedetti su una panchina a fumare una sigaretta ( brutto vizio…in casa a parte il gatto tutti fumavano ) dopo circa una..."
La prima volta…..son convinta che pure per noi ragazze …..la prima volta deve esser una cosa speciale, indimenticabile….un ricordo che ti fa batter il cuore…..
Avevo 16 anni compiuti da poco, in famiglia eravamo io mia sorella di 5 anni più grande ed i miei genitori, mia sorella sbarazzina, sempre pronta a far casino, mamma molto sofisticata, una donna di classe, una che non usciva di casa con un capello fuori posto, mio padre….lavoro…lavoro…lavoro….
Spesso i miei per il fine settimana eran via, dal venerdì alla domenica, quindi io e mia sorella eravamo le padrone di casa, lei non vedeva il momento che arrivasse il sabato sera per uscire col moroso e fermarsi a dormire da lui….io quindi sola soletta e padrona di casa….
Di preciso non ricordo quando iniziò Paola, ma da quello che ricordo Paola è sempre stata in me, in modi differenti in consapevolezze diverse ma sempre presente, quindi pure io non vedevo il momento che arrivasse il sabato per diventare Paola, avevo a disposizione tutto l’abbigliamento di una donna super elegante e sofisticata, e quello di una ragazza giovane e spregiudicata.
I mie sabati passavano tra reggicalze…calze…reggiseni … bustini, vestitini in seta, mini spregiudicate, e la fortuna avevo all’epoca lo stesso numero di scarpe di mia madre, altra fortuna….non avevo un pelo, non avevo un filo di barba….e avevo dei lunghi capelli biondi, circa fino alle spalle, mi vestivo da gran donna di classe, e poi gironzolavo per casa, ma nulla di più, una volta avevo provato ad uscire, ma arrivata al cancello di casa …retrofront…troppa paura…
Venne quel fatidico sabato, eravamo verso i primi di febbraio, erano ancora gli anni in cui quando calava la nebbia, era vera nebbia, non vedevi più in la del naso….davanti a casa nostra vi erano i giardini pubblici, vialetti, panchine, anfratti, decisi di andare a fare un giro ai giardini, tanto chi mi avrebbe potuto riconoscere col buio e con la nebbia….
Mi preparai, reggicalze nero, calze nere con la riga, un reggiseno in pizzo che riempii con del cotone, una camicetta nera a pois bianchi, ed un tailleur nero, raccolsi i capelli con un fermacapelli, un filo di ombretto, un rossetto rosso fuoco di mamma, due gocce di Opium… ed ero quasi pronta…..mancavano le scarpe, optai per un paio di chanel con un tacco non troppo alto, in casa sapevo gironzolare, ma fuori….cappotto nero con collo in pelliccia ed ero pronta….arrivata alla porta mi accorsi che mancava qualcosa…..acc…la borsetta, ne presi una nell’armadio di mamma, ci infilai un pacchetto di fazzoletti, i fiammiferi, le sigarette, e decisi di presentare Paola al mondo.
Noi abitavamo in una villetta, quindi non avevo nessun rischio di poter fare incontri indesiderati, e così fu, usci, chiusi la porta, e furtiva come un ladro uscii , avevo il cuore in gola, sul marciapiede nessuno, attraversai la strada qualche metro ed ecco il primo ingresso per i giardini, ero agitatissima, avevo il cuore in gola, una paura boia, ma ero anche allo stesso tempo felicissima, Paola ERA NATA AL MONDO,….gironzolai avanti indietro, mi sedetti su una panchina a fumare una sigaretta ( brutto vizio…in casa a parte il gatto tutti fumavano ) dopo circa una mezzoretta decisi che poteva bastare, tanto non c’era in giro nessuno.
Mi diressi verso l’uscita vicina a casa, attraversai la strada, arrivata al cancello stavo cercando le chiavi di casa, quando alle mie spalle sentii un ….CIAO PAOLA….. ero morta, la voce era maschile, e poi chi poteva chiamarmi Paola, qualcuno che mi conosceva da Paolo, e mi aveva tanato…..col cuore in gola mi girai, ero agitatissima, e mi trovai davanti il Sig. Lino, il nostro vicino di casa….CHE BUON PROFUNO CHE HAI PAOLA….. COME SEI ELEGANTE….. io non un fiato…non una parola…. Un nodo in gola che nemmeno un mago avrebbe sciolto…
Dai vuoi venir di la da me, o hai altro da fare….mi prese per una mano, e mi portò verso il suo cancello di casa, Lino aveva circa una 50 anni, brizzolato, abbronzato 365 giorni all’anno, sempre elegante e gentile con tutti, entrammo in casa, avevo le gambe che tremavano….lui mi parlava al femminile come fosse la cosa più normale del mondo, io ero frastornata, ascoltavo ma non recepivo, lui forse se ne accorse di questo mio disagio, allora mi chiese….PAOLA HAI PAURA DI ME ? li io mi svegliai, e con un filo di voce risposi …no Sig. Lino, e lui… SIG. LINO……ma scherzi dammi del tu….iniziammo a parlare, mi disse che una sera che ero in casa da sola e ero Paola, mi aveva visto da una finestra sul retro che avevo lasciato aperta, che dire ormai la frittata era fatta, mi fece tanti complimenti, ma ad un certo punto il discorso deviò sul sesso, …PAOLA MA TU HAI MAI FATTO L’AMORE CON UN UOMO ? Io sentii un secondo nodo alla gola, e senza proferir parola, feci segno di no con la testa…… MA DAI UNA DONNA COSI’ BELLA NON SE LE ANCORA VOLUTA NESSUNO…e li iniziò la vera vita di Paola.
Lino parlando appoggiò una mano su una mia gamba…..ebbi un fremito, fremito che non sfuggi a lui, EI PAOLA STAI TRANQUILLA…… SE NON VUOI MI FERMO…..e così dicendo la sua mano salì sotto la gonna, mi allargò le gambe, la sentii sulle mutandine, ACCIDENTI PAOLA COME SEI ECCITATA…..avevo un pezzo d’ acciaio in mezzo alle gambe, ero li con gli occhi chiusi, sentii lui che si avvicinava a me, iniziò a baciarmi il collo, a succhiarmi l’orecchio, ero infoiata da morire…..stavo provando sensazioni incredibili, nuove, indescrivibili….e sentii la sua mano impossessarsi del mio membro, due secondi e gli venni in mano….ero imbarazzatissima, lui non disse nulla, si pulii la mano, si alzò in piedi si sbottono i calzoni e li lasciò cadere, mi prese una mano , se la portò alle mutande, e mi disse…ADESSO CON AMORE E IN MODO DOLCE PRENDILO IN BOCCA…..e poi mi disse GIOCACI COME SE FOSSE UN CONO GELATO…io lo tirai fuori dagli slip, ed iniziai a muovere in modo frenetico la mia mano….NO PAOLA…NON COSI’….mi prese la mano e dette lui il ritmo ricorderò sempre quella sua frase….DEVI PRENDERTENE CURA CON AMORE E DOLCEZZA….
Iniziai ad accarezzarlo delicatamente, lui mi dava il ritmo, ora più forte ora più lento, anche la pressione che esercitava cambiava, quando accelerava il ritmo me lo faceva stringere con forza, quando diminuiva il ritmo diminuiva la pressione, dopo qualche minuto senti la sua mano nei miei capelli, e sentii tirare la testa verso di lui, socchiusi in modo molto naturale le labbra, lo senti appoggiarsi alla bocca e poi entrare, aveva un buon sapore, lo sentivo sussultarmi in bocca, e fu così che in un paio di minuti mi sentii afferrare ancora i capelli e tirare la testa verso di lui, e di li a poco mi sentii la bocca piena del suo sperma, il fatto che non me lo aspettavo, e mi andò di traverso, iniziai a tossire, lui mi diede due colpetti sulla schiena, nel frattempo ero rimasta col solo reggicalze calze e reggiseno….le mutandine erano sparite, mi allargò le gambe, si inginocchiò davanti a me, ed iniziò a baciarmi le gambe, arrivato la non me lo prese in bocca, ma inizio a giocarci, mi leccava attorno, giocherellò fino a quando sentii la sua lingua frugarmi il buchetto……stavo morendo, si alzo mi prese per mano e mi portò in camera da letto.
VUOI DIVENTARE DONNA?
Che domanda….sì.. no.. forse… non sapevo non capivo, non dissi nulla, ma feci segno di sì con la testa, mi fece sdraiare sul letto anzi sul bordo del letto, in modo che le gambe restassero giù, si inginocchiò dietro ed iniziò nuovamente a leccarmi, era indescrivibile, poi lo senti alzarsi….SE TI FACCIO MALE DIMMELO….senti il suo membro appoggiarsi al mio buchetto, lui mi disse di stare rilassata e tranquilla, lo sentii spingere……cazzzzzzzz che dolore….lui appena entrato si fermò, stette fermo li così, col suo membro dentro di me…..io mi sentivo il fuoco in pancia, di li a poco iniziò ad tirarlo fuori, e adagio adagio ancora dentro e poi fuori, ormai entrava e usciva senza farmi male, mi girò a pancia in su dicendomi….LE DONNE SI SCOPANO A GAMBE APERTE GUARDANDOLE IN FACCIA….e così dicendo me lo rimise dentro, il suo ritmo era ora lento, ora veloce, andò avanti qualche minuto, fino ad un rantolo, e a lui che lo spinse come se volesse mandarlo chissà dove…….capii mi era venuto dentro, ora ero una donna, la mia prima volta si era compiuta, in un tardo e nebbioso pomeriggio di febbraio, Paola era uscita dal bozzolo ed era diventata farfalla…..con Lino andò avanti per circa 15 anni, quando avevo bisogno di sentirmi una ragazzina indifesa e bisognosa di coccole andavo da lui o lo invitavo a cena a casa mia, ormai vivevo da sola, e vivevo la mia vita da Paola….
A Lino sarò sempre grata per avermi insegnato tante cose, ad esser la FEMMINA che sono, poi è vero io vi ho messo del mio, ma lui mi insegno tante e tante cose, con lui ebbi le mie prime esperienze .. orge, cinema porno, car sex, mi fece diventare una gran troietta, lui ne era felice e ne gioiva, IO ANCOR DI PIU’.

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