trans
Le mie....prime volte
di paolatrav
18.12.2020 |
2.082 |
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"Si vede che sei abituata a farti scopare…misteri dell’eccitazione, chissà, visto che all’inizio son sempre piuttosto stretta, comunque lui era li, che mi..."
PRIME VOLTE…Ora dopo…E PAOLA DIVENTO’ DONNA ..andrò a narrare di altre prime volte di Paola, del resto nella vita di ognuno di noi vi è sempre stata per qualsiasi cosa una …prima volta..
17° COMPLEANNO….era un sabato, e come di consuetudine i miei erano via per il fine settimana, e io ero a casa sola con mia sorella….. ei cosa fai questa sera per il tuo compleanno ?...nulla di che risposi, la solita festa tra amici in garage da Sandro….eravamo sempre tutti maschi, arrapati e che non battevano un chiodo, ma non era quella la mia festa per quella sera,….e lei con uno strano sorrisino disse…che divertimento, ma lo disse con un tono di voce della serie..….chi vuoi infinocchiare…da Sandro !!! ……chissà…forse sapeva di Paola, o forse no…
Lino per quella sera mi aveva dato la lista delle cose da fare, ed io da brava donnina sapevo di dover ubbidire per farlo felice.
Al pomeriggio mi feci una bel e profumato bagno, mi vestii, salutai mia sorella ed uscii per andare ad organizzare la mia festa….SI’ LA MIA FESTA…feci il giro della casa ed entrai in giardino da Lino, aprii con le mie chiavi, sul letto trovai un vestito giacca e gonna gessati…calze color bronzo , e intimo bianco…. L’intimo bianco con quell’abbigliamento non ce lo vedevo, nero si….ok se bianco doveva esser bianco sarebbe stato….una scatola con un paio di scarpe nere con tacco 10… a dimenticavo, ormai da Lino avevo la mia stanza, e lui era un continuo regalarmi qualcosa, vestiti scarpe, intimo, calze…bigiotteria, e profumi a profusione, mi vedeva come la SUA donna, SUA in tutti i sensi, e vuoi per la mia giovane età, ed inesperienza della vita, io ne ero felice ed orgogliosa….
Mi vestii, mi profumai come voleva lui, tanto OPIM da nauseare, mi truccai, sempre trucco leggero, provai le scarpe…perfette, ormai erano le 19 ..da li a poco sarebbe arrivato…sentii le chiavi aprire la porta, ed io ero li seduta in poltrona.. sigaretta in mano che lo aspettavo….mi guardò…. Tesoro sei bellissima….Dio che sensazione facevano quelle parole in me…. Lui aveva una grande borsa, andò in camera, mi chiamò e disse…ti piace… azzz che bello un cappotto nero con un enorme collo di pelliccia……dai mettilo che è ora di andare, lo infilai, presi la borsetta e uscimmo, salii in auto senza nemmeno sapere dove saremmo andati, appena partiti Lino mi fece una strana domanda… Paola ma tu ti fidi di me ? Io non capivo bene il senso della domanda, ma risposi di sì, e lui…. Ricordati bene di quello che hai appena risposto.
Mi dici dove andiamo ?.. tra poco lo vedrai siamo quasi arrivati, ma prima devo vedere una cosa…. Si fermò e mi chiese di scendere dall’auto, Paola apri in cappotto,…. mmm tirati su la gonna, è troppo lunga, ..ancora un po….ok Sali.. si ma così si vedono praticamente le calze…e se devo sedermi…..FIDATI DI ME...e ripartimmo.
Ci fermammo a qualche decina di metri dall’ingresso di uno dei due cinema porno della città…. Mi venne un nodo in gola, mi girai verso Lino e gli dissi…..vuoi portarmi li ?... Certo, ormai sei abbastanza donna per provare certi piaceri, vedrai ti piacerà sentirti donna e desiderata, e se non mi sbaglio conoscendoti, poi tu non ne potrai più fare a meno…..io…. il mio 17° compleanno lo pensavo in casa ..io e te a far sesso..sesso e sesso…non in un cinema porno… ok Paola cosa mi hai detto poco fa …che ti fidi di me…allora fidati….scendemmo dall’auto, pochi passi ed eravamo all’ingresso, 2 grazie, il cassiere allungò 2 biglietti, e noi entrammo in platea.
Madonna che buio, lui mi teneva per mano, e io come un’ automa lo seguivo, ci fermammo a circa metà sala, …dai Paola togli il cappotto che adesso ci sediamo, lui si infilò in una fila, ed io lo segui, dovemmo passare davanti ad alcune persone sedute, ad un certo punto Lino si fermò, e si tolse l’impermeabile, io in quel momento mi trovavo davanti ad un tizio, che senza pensarci un secondo prese ad accarezzarmi le gambe, che fremiti, che stranissima sensazione di piacere, che paura, si certo paura, in me è sempre presente una strana paura, la paura per la reazione degli altri nello scoprire che non sono una donna….
Ci sedemmo, io senza pensarci accavallai le gambe…… aaaaa ecco l’intimo bianco…la gonna tirata su…. Accavallando le gambe, la gonna già corta sali ulteriormente, lasciando vedere al mio vicino un’ampia porzione delle mia coscia, il reggicalze, le calze…..2 secondi e la mano del mio vicino era di nuovo sulle mie gambe, molto delicato, ma deciso, mi accarezzava e cercava di infilarsi in mezzo, ma io tenevo le gambe accavallate e strette, nel frattempo avevo detto a Lino quello che stava succedendo, e lui mi aveva detto di lasciarlo fare….ad un certo punto Lino mi disse, alzati e di che devi andare in bagno, vai in bagno togliti le mutandine e torna….. scusi dovrei passare e così dicendo mi alzai mi diressi in bagno, tolsi le mutandine, e tornai, questa volta il mio vicino aveva il cazzo fuori e si stava masturbando, quando gli fui davanti lui mi bloccò con le gambe, mi infilò le mani sotto la gonna, e per la prima volta in vita mia qualcuno mi appellò con quel…. PUTTANA …… A PUTTANA HAI TOLTO LE MUTANDINE….
PUTTANA…..imparai che tanto vuol dire, e mai significa quello che veramente è….comunque…sentii la sua mano frugarmi in mezzo alle chiappe e un dito frugarmi il buchetto eeee dentro, lo sentivo entrare ed uscire ed io li…tutta un brivido ferma in piedi davanti a lui, e lui che si segava mentre tutto attorno si era già formato un gruppetto di maschi arrapati che si masturbavano, in tutto ciò Lino era li seduto ed impassibile, mi guardava compiaciuto, e mi disse…dammi le mutandine, volle così che i presenti vedessero che ero senza…ma però lui non faceva niente, ricordo solo un suo sguardo con un cenno, che voleva dire….ricorda che ha detto che ti fidi di me…..
Dai succhia il cazzo….ecco il mio vicino si era fatto sentire….mi fece inginocchiare davanti a lui, e prendendomi la testa mi sbatte in bocca il suo membro…..era duro e pulsante….lo succhiai per pochissimo, dai alzati e siediti sopra….ero piuttosto eccitata e frastornata, vuoi per la novità, per l’ambiente, il sapere che li accanto Lino mi guardava fare sesso con un altro uomo, il fatto poi che altri ci stavano guardando masturbandosi, e che tutto stava succedendo velocemente, senza lasciarmi possibilità decisionale, mi alzai e mi sedetti sul suo cazzo, cazzo che scivolò in me senza problemi…..e li un altro… cazzo che PUTTANA che sei, così giovane e già così PUTTANA, ti è entrato al volo….si vede che sei abituata a farti scopare…misteri dell’eccitazione, chissà, visto che all’inizio son sempre piuttosto stretta, comunque lui era li, che mi sbatteva il culetto, e nel frattempo mi stava masturbando, ormai tutti avevano visto cosa ero, non era più un mistero il mio pisello, peraltro duro come il marmo….
Non ricordo quanto passò, ma sentii l’orgasmo arrivare, ed iniziai ad ansimare, questo lo fece eccitare e ben presto sentii un suo rantolo e un…che sborrata…mi aveva riempito il culetto, unico neo… lasciò subito il mio membro senza così farmi raggiungere l’orgasmo….grrrr lo avrei ucciso… mi sfilai dal suo cazzo e tornai a sedere accanto a Lino…….brava Paola mi sei proprio piaciuta…..e a te è piaciuto quello che hai fatto ? … risposi di sì, e aggiunsi anche un ..molto….in effetti che mi aveva fatto incredibilmente piacere sia fisico che mentale, era l’aver tutti quei maschi li attorno infoiati per me, o grazie a me…di li a poco si sedette un altro, mi prese la mano se la mise sull’uccello e si fece masturbare, durò pochissimo avevo la mano imbrattata di sperma, fu lui ad allungarmi un fazzoletto, e a pulirmela.
Li attorno a noi era presente un drappello di maschi più o meno eccitati, chi si masturbava e chi cercava di farlo, io ero il catalizzante del loro eccitamento, Lino mi infilò una mano in mezzo alle gambe, ma non mi prese in mano il pisello, ma iniziò a farmi un ditalino, come se io avessi veramente una fighetta, che dirvi, sarà stata l’eccitazione, sarà stato il suo modo di strusciarlo con le dita nel farmi il ditalino ma non resistetti più di cinque minuti, e tra sospiri mugolii e contorcimenti sborrai come una pazza…..
Dai vai in bagno e sistemati e rimetti le mutandine….tornata al posto, pensavo che saremmo usciti, ma la mia serata era ancora lunga….molto lunga….
Uscimmo dalla platea, e andammo al piano superiore, li vi era anche il bar, vi erano due scale che portavano dentro la sala, prima delle scale due piccoli corridoi con dei divanetti, davanti il bar, dal bar però non si vedevano i divanetti, dai Paola siediti e aspettami…mi sedetti, accesi una sigaretta, Lino andò a bere qualcosa, ed io restai li da sola….bee proprio sola no, c’era un via vai di gente, che passavano li davanti e mi guardavano, chi semplicemente, e chi in modo allusivo si toccava il pacco….questa cosa mi piaceva mi eccitava, sapevo che la gonna corta lasciava vedere tanto, e imparai col tempo che quel tanto in certi posti è un messaggio esplicito, comunque di li a poco arrivò Lino, si sedette accanto a me e prese ad accarezzarmi le gambe, me le fece allargare, infilò una mano nelle mutandine e vai…..i più audaci si tirarono fuori il cazzo ed iniziarono a masturbarsi……ALZATI…..
Io mi alzai fronte a lui, Lino infilò le mani sotto la gonna, senti le sue mani sulle mie natiche, chissà cosa pensavo, invece lui mi sfilò le mutandine, tutti i presenti videro, ciò che Lino mi aveva appena fatto,……. Dai Paola accenditi una sigaretta e valla a fumare li sulle scale, eiii …e lasciali fare io son qui, se hai bisogno chiama arrivo subito……..
Non so, mi sembrava tutto irreale, fino a quel momento avevo sempre fatto sesso solo con Lino, e non avrei mai pensato che lui mi avrebbe offerta ad altri che nemmeno conosceva così, come se fossi un giocattolo, un oggetto, un qualcosa del quale gli altri potevano disporre ed usare ed abusare a piacimento così senza nemmeno chiedere il mio parere, come se io fossi un oggetto di libero consumo, li a disposizione dei più, e per altro tutto ciò accadeva nel giorno del mio compleanno.
Salii un paio di gradini, tanto da vedere lo schermo, due secondi mi trovai girata a gambe larghe faccia al muro, uno si inginocchiò alle mie spalle ed allargandomi le natiche iniziò a leccarmi il buchetto, uno mi prese per la testa tirandomi a lui …..me lo trovai in bocca….eeeee me ne sentii uno entrarmi dendro …..sinceramente non ricordo quanti ne presi in bocca o nel culetto, ma restai li almeno una mezzoretta abbondante, e mai nessuno dei miei buchi restò vuoto…
Mi girai e vidi Lino col cazzo fuori che si masturbava, lui con un dito mi fece cenno…vieni qui…..mi prese sui fianchi mi tirò verso di lui e me lo sentii in pancia…..lo sentivo dentro di me, era diverso dal solito, non sentivo il mio Lino dolce, premuroso, attento alla sua Paoletta, sentivo un Lino estremamente eccitato, vigoroso, forte e deciso nel prendermi, io ero però stranamente eccitata, contenta, orgogliosa di averlo reso felice, e di li a poco arrivò la sua frase … DAI TROIA girati che ti sborro in faccia……..e così fu……uno due tre schizzate calde e dense, avevo il viso pieno di sperma.
Ero al momento felice, ma non capivo questo cambiamento in Lino, DAI TROIA ??….lui che era sempre… paroline, pensierini, dolcezze, ora mi aveva dato della TROIA……ed inoltre li davanti a tutti, in effetti non sarebbe più stato nulla come prima…..i nostri incontri sempre più piccanti, sempre più hard, sempre più estremi….sempre con qualcuno di nuovo, sempre con Paola come oggetto del piacere altrui, lui mi diceva sempre che ero il suo amore, che nessuna come me lo faceva impazzire, però ormai io sentivo che non ero più la sua Paolina, ma una TROIA….e da tale in pubblico mi trattava.
Questa esperienza però mi ha lasciato un segno veramente indelebile, anzi due, il primo…L’amore incredibile ed incondizionato per i cinema porno, purtroppo oggi ormai sono come le mosche bianche, ed anche le persone presenti al loro interno.....vecchietti,…impotenti,... gay,.... o gente a pagamento…..non ci son più i maschi di una volta, decisi e vogliosi nel godere e nel godermi.
La seconda cosa, il gioco del vedo non vedo, della seduzione, lasciare intravedere…. il bordo delle calze, i gancetti del reggicalze, o lasciare la camicetta socchiusa, in modo da lasciar intravedere il seno…..tutte cose che eccitano il maschio, ma in particolar modo eccita me, nel sentite e capire l’eccitazione altrui….e nel sentirmi desiderata…e …..scopata con gli occhi….la seduzione….che arma incredibile in mano a noi FEMMINE.
Tornammo a casa, io in macchina non una parola, arrivati a casa lui mi portò direttamente in camera, mi spogliò con dolcezza come lui sapeva fare, mi fece sdraiare a pancia in su sul bordo del letto, mi allargò le gambe e senza dir nulla mi prese, era diverso, era eccitato e lo si vedeva, ed io lo percepivo dal suo respiro, e dai suoi colpi secchi, tra una cosa e l’altra durò una decina di minuti, ed anche qui al dunque mi venne in faccia…IN FACCIA !!!!! chissà, non ero più la sua Paoletta, forse ora ero la sua donna, oppure un giocattolo da esibire, donare, da usare….chissà….MA A LUI TUTTO ERA CONCESSO……..lui era IL MIO UOMO…io la sua PUTTANA…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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