Tutto per una doccia

Di estate andavo in campagna a lavorare per far due soldi ero nella maggiore età, ma qualche soldo mi tornava sempre utile in tasca. Sotto il sole si lavora praticamente senza maglietta, spesso per via del sudore io mi buttavo direttamente sotto una doccia all'aperto. Con il caldo che faceva tornavo praticamente asciutto dopo 10 min. Così tra una risata e il lavorare sodo è una doccia sexy, per come mi guardava il mio capo avevo capito che gli piacevo. Quel giorno mi chiese se volevo passare la serata a mangiare lì da lui, poi sul tardi sarebbero passati due suoi amici di vecchia data.
Così arrivano i suoi amici due bei manzi, maturi come piacciono a me, sperando che fossero anche dei porci. Dopo aver mangiato classica sigaretta e caffè, io invece avevo un caldo ancora da pazzi, mi spogliai nudo completamente e andai sotto la doccia all'aperto, eravamo in campagna non ci vedeva nessuno. Il mio buchetto fremeva dalla voglia di essere preso da uno di loro, poco dopo mi sento prendere i fianchi e tirare indietro nel silenzio totale uno dei tre chiuse l'acqua per la doccia e la persona che era dietro di me comincio a leccarmi il buco del culo è le palle da dietro, mentre io gli spingevo il culo in faccia, nudo completamente al buio mi sento prendere dai capelli e un cazzo mi entra in gola fino a toccare le palle, direttamente tutto dentro. Tenendomi la testa mi stava scopando la gola. Nel giro di due minuti mentre ero a pecora a farmi leccare il culo avevo già la bocca piena, il terzo guardava e lo invitai a mettersi sotto di me per farmi cosa voleva. Avevo voglia ma non volevo più stare sotto un capannone all'aperto, volevo un letto. Mi fermai un secondo per dire se potevamo andare dentro. Entrato in casa si misero tutti con il cazzo in tiro davanti a me non sapevo più cosa succhiare o farmi sbattere la cappella sul viso bella dura. Io ero in ginocchio mi venne dietro il capo quello che si era messo sotto quando eravamo fuori, mi sbatte così forte che ogni colpo il mio culo tremava tutto, sbavavo dalla bocca e i cazzi dei due rimanenti porci mi davano colpi in faccia, ma tra un colpo e altro prendevo il cazzo di uno dei due è lo spingevo fino giù nella mia gola. Alla fine avevo un cazzo in mano uno in gola e uno nel culo, la mia cappella colava di seme di continuo, senza sosta si davano il cambio per poi riempirmi di insulti e pacche sul culo. Ero la loro troia in quel momento, mi sentivo libero, libero di poter essere un oggetto nelle loro mani, volevo essere usato e quella notte presi tanto di quel seme che persi il conto delle volte che feci colazione di sborra calda in tutti i buchi disponibili. Alla fine mi portarono fuori e tutti insime mi regalarono la loro poggia dotata sulla lingua e nella bocca e sulla schiena. Decisi di dormire li e passai tutta la notte a farmi usare come una puttana in calore. Fu una esperienza fantastica. Tutto per una doccia...capre diem