Gay & Bisex
Prima esperienza Parte 2 (Finale)
di NotteNeraSensuale
07.08.2024 |
455 |
7
"Mi chiamò un pomeriggio e mi chiese se volevo passare il weekend a casa sua..."
Dopo giorni che continuavo a pensare a quel pomeriggio, dove per via di un auto stop avevo avuto l’occasione finalmente di poter succhiare un cazzo tutto per me, erano anni che aspettavo. Passai i giorni successivi a segarmi di continuo, facendo dei laghi di sborra che poi mi facevo colare sul viso come aveva fatto lui dopo avermela messa in bocca.Giorni dopo, la voglia era sempre più forte ed io sempre più eccitato. Mi chiamò un pomeriggio e mi chiese se volevo passare il weekend a casa sua. Lui si era divorziato da tempo e aveva solo un figlio, più grande di me di parecchio.
Così, quando arrivò il sabato, mi feci trovare dove mi aveva detto per farmi venire a prendere. Io mi ero già messo un perizoma sotto dei pantaloncini corti corti e, appena salito in macchina, mi mette una mano tra le chiappe, sposta il perizoma e mi infila un dito nel buchetto che già era caldo come una torta appena sfornata. Tutto il viaggio mi toccò cosce e culo, avendo solo occhi per me. Io gli toccavo il cazzo e sentivo sopra i jeans che sotto c’era ancora quel pitone che mi aveva inondato l’ultima volta, pronto a replicare e andare oltre.
Arrivati a casa sua, non facciamo in tempo a chiudere la porta che prendiamo a baciarci e lui a leccarmi tutto il petto e i capezzoli, passando le sue mani tra le mie chiappe. Mi prende di peso e mi attacca al muro, tirandomi su di fronte a lui; io, con le braccia intorno al suo collo e perso di lui, lo bacio ancora mordendo le sue labbra. Mi prende e mi porta in camera da letto, mi metto a pecora succhiando il suo cazzo venoso, e questa volta molto più in tiro dell’altra volta, forse perché in casa si sentiva a suo agio. Come dargli torto, pensavo, mentre la cappella scavava dentro la mia gola, la saliva cominciava a uscire da ogni lato della bocca fino a sbavare proprio, prendendo tutto il suo pene fino alle palle, e arrivato in fondo sentire la cappella in gola spinta con forza che poi ritorna su.
Prendo la saliva che usciva ormai a fiumi dalla mia bocca e la metto sul mio buchetto. Lui viene sotto di me, io sopra di lui, e fa entrare il suo cazzo dentro il mio corpo. Urlai di piacere e non riuscivo a toccare il mio pene dalla voglia che avevo di sentirmi usato da lui, quella voglia di sentirlo godere e farmi dare le pacche sul culo. Il tutto finisce con una mega sborrata dentro il mio culo. Pensai che ero proprio troia, era la prima volta che lo facevo e mi ero fatto venire dentro, ma mi attizzava troppo.
Alla sera, sorpresa delle sorprese, arriva il figlio che era un figo della Madonna. Mi misi a tavola all’ora di cena e lui, intendo il figlio, mi faceva venire voglia di scoparmelo sul tavolo. Ma decisi di non fare lo stupido e, finita la cena, una bella sigaretta in giardino, due chiacchiere e poi a dormire perché il giorno dopo era già domenica e nel primo pomeriggio sarei dovuto ripartire.
Di notte però non riuscivo a dormire, mi continuavo a vedere sto ragazzo davanti. Sentivo il mio corpo che fremeva alla voglia di lui, che probabilmente era un toro da monta. Così decisi di alzarmi, ero nudo completo. Nel buio andai a sbirciare nella camera dove dormiva lui e dalla porta vidi che si stava tirando un segone, ma soprattutto vidi che aveva un pene spaziale. Io ero dietro la porta e mi segavo toccandomi, quando per un momento, per mia distrazione, feci rumore toccando la porta con un gomito. Lui mi disse: “So che sei lì dietro, entra pure.”
Io lì per lì ero mezzo preso a dire “come fa a saperlo?” Ma la voglia mi spinse ad entrare. In camera sua aveva il cazzo in tiro, sdraiato sul letto. Mi sbatté per tutta la notte più e più volte e mi riempì ogni buco di crema calda fino a farmi uscire storto dalla sua camera da letto.
So solo che il giorno dopo, quando andai via, ero rinato e avevo capito che il cazzo era una cosa che mi piaceva come il miele. Andai avanti per anni a scoparmi il padre durante la giornata e di notte il figlio, che spesso mi veniva a trovare e mi apriva il culo in due anche da me.
Questa esperienza fu così significativa per me perché mi formò tanto. Mi sentivo libero, libero dai pregiudizi della gente, e il mio corpo poteva essere un tutt’uno con un altro.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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