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Porcellina


di razorbsx56
21.02.2022    |    30.028    |    9 8.3
"Appena passato il dolore Francesca iniziò a gemere piano e si masturbò..."
Mi chiamo Valentina, e sono sempre stata coinvolta profondamente dal sesso. A partire dall’età di 12 anni quando trovando casualmente in bagno un giornaletto porno di mio fratello (all’epoca aveva 14 anni) ho guardato con profondo coinvolgimento le immagini di cazzi e fighe, penetrazioni anali e quant’altro e per la prima volta ho provato l’impulso irrefrenabile di toccarmi. E’ stata la prima volta in cui mi sono masturbata. L’orgasmo non è stato proprio un successo, ma col tempo mi sono perfezionata e al compimento dei miei 14 anni ero espertissima nel raggiungere orgasmi potenti penetrandomi con i più disparati ortaggi (carote, cetrioli, zucchine) sia davanti che dietro, perdendo di fatto entrambe le verginità.
In effetti la penetrazione anale, il culo, era quella che più mi trasmetteva brividi di piacere. La tecnica, che piano piano ho perfezionato, consisteva nel mettermi a pancia sotto, completamente nuda, sul letto. Mi lubrificavo il buco con creme emollienti e poi inserivo piano piano l’ortaggio, dentro il culo. Il sentirmi penetrata da questo bastone rigido che risaliva dentro di me, mi eccitava terribilmente, stringevo il sedere forte per sentirlo di più….l’orgasmo mi raggiungeva improvviso e molto forte. La cosa che mi divertiva molto era quando lo tiravo fuori, sporco. Lo sciacquavo sotto il rubinetto e, se il risultato era soddisfacente, lo rimettevo a posto…mmh. Che sensazione vedere tutti mangiare le zucchine tra le quali c’era quella che mi ero infilata nel culo. Anche questa situazione mi eccitava da morire tanto che a volte, scusandomi,mi dovevo precipitare in bagno a toccarmi.
Generalmente mi masturbavo tre volte al giorno, al mattino appena sveglia, dopo pranzo in bagno e la sera a letto prima di dormire. Dovevo usare gli assorbenti esterni perché frequentemente squirtavo (termine che ho imparato solo oggi) e non volevo che mia madre trovasse il letto bagnato.
Mi era capitato più volte di guardare mio fratello che si segava, quand’era in bagno, lo spiavo dalla finestra che dava sul nostro terrazzo. Il suo cazzo mi eccitava, così dopo di lui, mi rifugiavo in bagno e davo sfogo alle mie più perverse fantasie.
Proprio a 14 anni conobbi Francesca, mia nuova compagna di classe. Ci confidavamo molte cose anche le più intime e così capitò che parlammo anche delle nostre masturbazioni.
Capii che anche Francesca era molto presa dal sesso e questo ci fece avvicinare molto.
Un giorno mentre studiavamo, si fermò improvvisamente e iniziò a raccontarmi come sua madre la iniziò al sesso. Mi disse che a 12 anni una mattina sua mamma la raggiunse in camera, mentre stata ancora dormendo, e si infilò nel suo letto, cosa che non aveva mai fatto, abbracciandola e stringendosi a lei. Franci, svegliandosi, la abbracciò trovandosi col viso in mezzo alle grandi tette così scoprendo che sua madre era completamente nuda. Senti la mano di mamma che si insinuava tra le sue gambe sfiorandole il pube. Un brivido la percorse, la mamma continuò a toccarla fino a che un forte calore la pervase ed ebbe il suo primo orgasmo. Mamma Giulia, a quel punto, prese delicatamente la sua mano e se la pose sopra alla sua grande fica, fradicia. Iniziò a guidare la mano su e giù, infilandosi tre dita di Francesca dentro fino all’urlo finale liberatorio.
Da quel giorno incominciò la nostra relazione basata su sesso e coccole. A scuola avevamo scoperto dei bagni chiusi in un’ala in ristrutturazione. Riuscimmo ad aprirli e durante gli intervalli sparivamo per trovarci a sditalinarci in tutta tranquillità. Orgasmi violenti ma silenziosi, non potevamo urlare e questo in un certo senso ci eccitava molto di più. Poi a parte la pipì, sempre, a volte facevamo anche la cacca ed era eccitante guardarci e penetrare così nell’intimo una dell’altra.
Passammo poi alla tecnologia evoluta. Comprammo due ovuli vibranti radiocomandati. Prima di uscire ce li infilavamo in vagina e ognuna teneva il telecomando dell’altra. Era divertentissimo ed eccitantissimo al contempo. Per metterci in difficoltà azionavamo il comando quando eravamo nelle situazioni più delicate, quando stavamo comprando e parlavamo con una commessa, quando eravamo sui mezzi pubblici in mezzo alla calca, ecc….le fortissime stimolazioni dell’ovulo e l’impossibilità di godere orgasmi rumorosi ci facevano assumere posizioni ridicole e gli altri se ne accorgevano guardandoci come fossimo pazze. Se una si accorgeva che l’altra stava per venire, interrompeva immediatamente e stroncava l’orgasmo sul nascere. Questo aumentava a dismisura l’eccitazione. Normalmente raggiungevamo l’orgasmo chiuse in un bagno di uno dei tanti centri commerciali strette l’una all’altra baciandoci profondamente per evitare di svelare i nostri gemiti di piacere.
Poi la mamma di Francesca, Giulia, volle conoscermi…
Eravamo molto prese l’una dell’altra e quello che ci univa di più era tutto il sesso che riuscivamo a fare e le nuove esperienze che imparavamo leggendo i giornaletti porno di mio fratello.
Passavamo molti pomeriggi a studiare e dopo la pausa merenda ci coccolavamo, generalmente masturbandoci e baciandoci profondamente fino all’orgasmo che era sempre molto bello ed appagante. Ovviamente per conoscerci meglio parlavamo molto e ci confidavamo tutto quello che succedeva nelle nostre vite. Rivelai a Francesca ciò che non avevo mai detto a nessuno….spesso masturbavo mio fratello. Simone, che aveva 13 anni, aveva un rapporto strano col sesso, parlandomi mi confidò che non aveva mai avuto un approccio con una ragazza, ma con un suo caro amico ...e gli era piaciuto. Si erano appartati in un bagno a scuola e lui aveva fatto un pompino all’altro che gli aveva sborrato in bocca. Era poi scappato vergognandosi dell’accaduto..da quel momento aveva difficoltà a raggiungere l’orgasmo, così capitava che venisse da me con l’espressione del cagnolino triste chiedendomi aiuto. Simone era un bel ragazzino e, per la sua età, aveva un bel cazzo che gli prendevo delicatamente in mano fino a farlo sborrare. Adoravo mio fratello e avrei fatto qualsiasi cosa per aiutarlo.
Conobbi Giulia. Era una donna 50 anni molto attraente. La analizzai, cercando di non farmi accorgere, molto attentamente. Bel viso simpatico, un po’ sovrappeso ma con due tette grandi e, cercai di indovinare, due capezzoli enormi sotto la maglietta. Il sedere non era niente di speciale ma mi sentii inspiegabilmente subito attratta da quella donna e, mentre esaurivamo i convenevoli della presentazione, venni colpita da un’immagine vivida che ci vedeva noi tre, strette in pluriamplessi sensualissimi.
Fui quindi distratta e Franci mi richiamò alla realtà…arrossii violentemente e capii che lei mi aveva scoperto, conoscendomi…
Il giorno successivo mi confidò che sua mamma le aveva parlato molto bene di me, anzi troppo e quindi lei sospettava che sua madre avrebbe sicuramente voluto senza ombra di dubbio, conoscermi meglio.
Vedevo il mio fratellino sempre più abbattuto.
“Simone, cos’hai?”
“Ascolta Vale, mi vergogno molto di quello che ho fatto a scuola e non riesco più a guardare Luca e soffro perché è un mio amico e gli voglio bene”
“Simo, non hai fatto nulla di male se la tua natura è questa non devi colpevolizzarti…..ti piace il cazzo e non è assolutamente un problema, ascoltami non escludere un amico a cui vuoi bene dalla tua vita. Parlagliene e trovate la soluzione a questo problema…se piace ad entrambi continuate, godete e siate felici…”
“Davvero? Tu pensi che sia naturale e giusto?
“Certo, segui la tua natura, come io non ho avuto nessun problema a seguire la mia visto che scopo con Francesca e mi piace da morire…”
“Grazie Franci sei la sorella migliore del mondo..”
Sperando di aver definitivamente risolto il problema di mio fratello, mi dedicai a Valentina. Ogni occasione era buona per fare sesso. A scuola ci infilavamo nei bagni durante l’intervallo e ci masturbavamo a vicenda, baciandoci in un groviglio di lingue e di umori di fica molto intensi. Credo che la classe si accorse di noi due ma a noi in effetti non importava.
Un giorno, un nostro compagno, un ragazzo spagnolo da molti anni in Italia, ci seguì senza che noi ce ne accorgessimo. Si appostò dietro nel bagno confinante e si sollevò per spiarci. La scena vedeva Franci senza gonna ne mutande con la fica ben esposta che mi teneva ferma la testa affinchè potessi leccargliela e succhiargliela molto profondamente. Alzando lo sguardo nel vortice del piacere Franci se ne accorse e, dopo un minuto di panico, ci precipitammo da lui che aveva il cazzo fuori dai pantaloni e molto ben duro e grosso…..accipicchia questi spagnoli pensai.
Io ero senza maglietta, con le tette fuori, Francesca senza mutande e lui col cazzo ormai moscio per lo spavento. Questo strano trio, chiuso in un cesso, ci mise pochissimo a trovare un tacito accordo per come risolvere la situazione. Io mi inginocchia e gli presi l’uccello in bocca e comincia a succhiarglielo. Dopo una mega sborrata promise di non rivelare a nessuno ciò che aveva visto.
Venne il giorno in cui i miei e mio fratello dovettero andare in campagna per risolvere problemi inerenti la cascina…io chiese a mia mamma se avessi potuto trasferirmi da Francesca per il periodo in cui loro sarebbero stati via. Non ci furono problemi e Franci accolse con estrema gioia la mia proposta.
Dormivamo nel letto matrimoniale che la mamma con gioia ci lasciò. Facevamo sesso tutti i giorni, alla sera prima di dormire e al mattino. Non ci separavamo mai. Persino in bagno eravamo sempre assieme, lei cagava io facevo la doccia…poi ci scambiavamo il posto sul cesso commentando ridendo la cacca fatta…
Scoprii che Giulia ci spiava. Mi accorsi che mentre ci sparavamo due fantastici ditalini, lei ci osservava dallo spiraglio della porta e così la chiamai, Francesca si scosse e disse: “ma nooo”. Io avevo già in mente un piano che volevo assolutamente realizzare. Utilizzando lo strap-on che Franci mi aveva regalato volevo incularle entrambi. E così fu…
Giulia e Francesca erano proprio di fronte a me, in posizione pecorina con i culi belli alti e mi mostravano i buchi del culo e le carnose fighe in tutto il loro splendore. Avevo già indossato lo strap-on e stavo per lubrificarlo, quando inserendo un dito nel sedere della mamma, ho sentito immediatamente che la era ripieno di cacca e in quelle condizioni non potevo certo incularla.
“Da quanto non vai in bagno Giulia?”
“Eh saranno 4 giorni..”
“Non ti preoccupare ci penso io…ho delle supposte proprio adatte allo scopo”
“Ma..Vale che fai..mi vergogno..”
“Non ti preoccupare ti piacerà”.
Infilo la supposta nel culo di Giulia e mi munisco di un contenitore capiente. Francesca intanto, abbandonando la posizione, guardava con curiosità la mamma che si lamentava, perché la supposta stava facendo effetto.
“Non ce la faccio più, Vale mi scappa !!!!”
“Ok Giulia spingi che la raccolgo io”
Il buco del culo della mamma di Francesca si aprì, anzi si allargò oscenamente per far passare uno stronzo enorme duro e scuro, che non finiva più…a quello ne seguirono altri fino a riempire quasi il contenitore…poi scoreggiò come segnale di fine dei giochi..
Le pulii il sedere con una salvietta profumata e a questo punto la lubrificai bene..
Poi passai a Francesca la quale mi chiese di infilargli la stessa supposta perché anche lei erano un paio di giorni che non andava di corpo.
Ripetei, emozionatissima, le stesse operazioni, con la differenza che il buco del culo di Francesca era molto più stretto di quello di Giulia e quando la cacca iniziò ad uscire, gli stronzi erano più piccoli e lisci. Guardando vidi che Franci si stava toccando mentre cagava, girò la testa a guardarmi con un sorriso perverso sulle labbra e mi eccitai anch’io.
La mamma e Franci mi vennero vicino e ci baciammo limonando tutte e tre dopo di che le rimisi a pecora sul letto e le inculai.
Prima la mamma, buco più largo, penetrazione più facile…urla di godimento intenso. Era entrato tutto fino in fondo, mentre lei si stava masturbando furiosamente. Il piccolo dildo vibrante che mi ero infilato nella figa fissandomi lo strap-on mi stava facendo sbrodolare e in breve raggiunsi il secondo orgasmo consecutivo.
Al termine Giulia si girò leccando e succhiando il cazzo finto che per la verità era ancora un po’ sporco di cacca. Mi aiutò a penetrare il culo di sua figlia, prima leccandole il buchetto e poi delicatamente guidando il dildo dentro. Franci stava stringendo i denti per non gridare, era la prima volta, così ci misi molto tempo ad introdurlo e comunque, non completamente. Appena passato il dolore Francesca iniziò a gemere piano e si masturbò..io venni per la terza volta.
Da quel giorno in poi, la mamma si infilò nel nostro letto e il triangolo dette risultati stupefacenti. Quando tornai a casa, avevo perso due chili e per una settimana non pensai più al sesso..Poi ricominciammo più arrapate di prima……………
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